Ottimi numeri dal Gtm di Berlino
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15 maggio 2007 12:54
Con una grande festa ospitata al Theater am Potsdamer Platz, è stato inaugurato ufficialmente a Berlino il German Travel Mart, la grande fiera dedicata all´offerta turistica tedesca, giunta quest´anno alla 33esima edizione. All´evento partecipano 630 operatori da 42 paesi che in due giorni di lavori all´Estrel Convention Center possono conoscere le offerte di ben 360 espositori. Secondo Petra Herdorfer, presidente dell´ente del turismo germanico, quest´anno ci sono ottime possibilità di migliorare di oltre il 2% gli eccezionali risultati del 2006 dovuti ai Mondiali di calcio, che nella sola Berlino hanno fatto arrivare l´anno scorso oltre 7 milioni di persone (con 15,9 milioni di pernottamenti alberghieri).
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[post_content] => Viaggia a gonfie vele il Messico di Latin World che quest'anno ha programmato partenze di gruppo ogni settimana, in seguito all’ottimo andamento registrato nell’alta stagione fra novembre e marzo. A catalogo sono state oltretutto inserite solo offerte esclusive per ogni tipologia di prodotto - fra cui Smart Tour e Tour “In Libertà” quali i nuovi “Atmosfere messicane” o “Cuore del Messico” - non limitandosi alle partenze fisse come nella passata stagione.
«Nonostante le ultime settimane mostrino un leggero rallentamento della domanda - dichiara Vincenzo Sama, product manager Latin World/Quality Group - pensiamo si tratti solo di una redistribuzione fisiologica dei flussi, perché già dal prossimo autunno registriamo un numero di passeggeri quattro volte superiore rispetto al corrispettivo periodo del 2024, in coincidenza soprattutto con la Festa dei Morti cui abbiamo dedicato un apposito tour. Da segnalare poi un sorprendente +50% del segmento nozze, in netta ripresa. In definitiva, ci aspettiamo una stagione positiva proprio come l’ultima appena archiviata, con tassi generali di crescita significativi».
Cresce anche la tendenza degli ospiti di Latin World a una maggior personalizzazione del viaggio, privilegiando formule “In Libertà” per quanto riguarda l’aggiunta di possibili escursioni, ma accompagnate da guide specialiste lungo tutto il tragitto. Il risultato è un prodotto “ibrido” che, di fatto, trasforma anche i pacchetti di fascia più accessibile in esperienze uniche, perché direttamente plasmate sugli interessi e le passioni del viaggiatore.
In crescita la richiesta degli Smart Tour, soluzioni che offrono strutture d’ospitalità più semplici e un minor numero di escursioni a favore di una maggior libertà ma, proprio per la loro capacità di creare interazione col territorio, allungati quest’anno a 13 giorni anziché solo 11 nella formula “Gran Tour Smart”. Sempre per soddisfare la sete di novità sulla destinazione, Latin World lancia nel 2025 anche il nuovo tour individuale “Tren Maya”, 11 giorni fra Cancun e Bacalar nello Yucatan.
«Nel nuovo catalogo ‘Messico, Cuba, Centroamerica’ la maggior parte dei tour prevedono la partenza con un minimo di due persone e, attraverso il riferimento QSelect, specificano sempre quale sarà il numero massimo di ospiti: un vantaggio che caratterizza l’offerta Latin World rispetto alla tradizionale soluzione a 4 persone, incontrando soprattutto il desiderio dei viaggiatori odierni di sapere esattamente quanti compagni di viaggio potranno essere inclusi nel loro tour. Se il prodotto in assoluto più richiesto resta infatti il ‘Grand Tour del Messico', la vera sorpresa di quest’anno è il notevole successo riscontrato dal ‘Gran Tour Smart’, una formula che esalta la libertà del viaggiatore ma non rinuncia alla garanzia di avere sempre al proprio fianco una guida parlante italiano».
I flussi italiani in Messico
Sectur, la Segreteria del Turismo del Governo del Messico, ha attestato a sua volta una leggera flessione del pubblico italiano nel mese di maggio (-0,6% sul 2024), ma l’andamento complessivo resta ben al di sopra delle aspettative: fra gennaio e maggio sono stati registrati circa 71.000 arrivi (+7,6% sul 2024), raggiungendo con una delle migliori performance in assoluto il 13° posto nella classifica dei mercati internazionali. La spesa turistica complessiva dell’estate 2025 dovrebbe infatti raggiungere i 37 miliardi di euro, +4,9% sulla stagione scorsa, con un flusso di 48,3 milioni di turisti e un tasso d’occupazione alberghiera attorno al 62,2%, in crescita del 2% sul 2024.
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[post_content] => La Sagat, società di gestione dell’aeroporto Pertini di Torino, tira la somme al giro di boa del 2025. Un anno positivo, consolidato dai dati positivi del 2024 e dall’annuncio, pochi giorni fa, di nuovi piani di investimenti di Ryanair. Andrea Andorno, ad di Torino Airport, ha concesso a Travel Quotidiano una breve intervista che sintetizza un andamento che, seppure con fisiologici picchi e flessioni stagionali, è in costante progressione.
«L’anno è partito bene in termini di performance. La winter season si è chiusa con una crescita a doppia cifra che ha superato il 10%, la summer in corso regista un incremento lievemente inferiore allo scorso anno ma comunque positivo, ma solo a settembre potremo fare un bilancio reale. I charter neve fino a marzo hanno dato risultati più che apprezzabili. In novembre poi, ci attendiamo una super crescita che ci fa sperare di avvicinarci sempre più ai 5 milioni di passeggeri annui. Obiettivo non così lontano. Soprattutto se si considera che potremmo assistere con elevati standard di qualità fino a 8/9 milioni di passeggeri».
Ryanair, prima low cost operativa da Caselle – seguita da Wizz Air – ha un ruolo più che significativo nella crescita dell’aeroporto torinese. L’offerta della compagnia irlandese per la prossima stagione sarà molto bilanciata, con incremento di voli sia su scala domestica che internazionale. Alcune sono rotte già servite riformulate secondo frequenze ed orari che vanno maggiormente incontro sia alle esigenze di chi viaggia per lavoro, sia a quelle dei turisti. Voli che permetteranno a un numero ancora maggiore di turisti di visitare Torino e il Piemonte, oltre ad offrire combinazioni di viaggio più comode per chi vi risiede, a vantaggio di un turismo attento ad una crescita della rotta nei due sensi.
Nel segnalare una significativa crescita di destinazioni come Madrid e Siviglia, Andorno afferma: «L’aumento delle frequenze, i nuovi voli attivi dalla prossima stagione e l’arrivo di una nuova macchina dall’ultimo week end di ottobre fanno di Ryanair un partner ormai consolidato con cui abbiamo un dialogo continuo e che cambia numeri dell’aeroporto. Ma noi parliamo con tutti i vettori e l’idea è di ampliare il network».
«Negli ultimi anni è cambiato il modo di viaggiare ad anche l’approccio dell’utenza – conclude Andorno con una visione ad ampio raggio - Gli avvenimenti degli ultimi anni, dal Covid alle crisi politiche, hanno certo influito. Abbiamo perso i voli su Russia e Ucraina, sono cambiati i target, ma la voglia di viaggiare permane. Molti sono ora più orientati a fare una esperienza. E i grandi eventi di caratura internazionale che Torino sempre più organizza e supporta – dal Kappa Futur Festival che ha portato molto pubblico da Olanda e Gran Bretagna, agli Atp Finals, da Artissima a la Vuelta che quest’anno per la prima volta partirà dall’Italia - sono un’ottima vetrina e aprono a più mercati, ma è un trend che deve essere finalizzato e sostenuto tutto l’anno, e che può rivelarsi un invito a tornare.
E forse non è un caso se fra i voli di maggior successo, Sardegna e Sicilia a parte, il grande fenomeno è la Spagna con grande richiesta per Alicante e Madrid. In crescita anche Oporto».
Molti studi dicono che sta cambiando target dei viaggiatori. La terza età è più attiva e dinamica rispetto a qualche decennio fa, chi viaggia per affari ora sceglie più frequentemente i voli low cost e spesso al lavoro unisce qualche giorno di puro svago.
L’ultima grande novità, nel luglio 2024, era stata la ripresa del volo per Istanbul operato da Turkish Airlines che consente di raggiungere in coincidenza oltre 300 destinazioni in Medio ed Estremo Oriente, Africa e Americhe. Andorno non dice di più, ma l’impressione è che qualcosa bolla in pentola e che l’operazione di Ryanair su Torino potrà fare da traino ad investimenti di altri vettori.
(Federica De Luca)
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[post_content] => Aeroitalia aumenta la capacità offerta da e per la Sardegna, così da affrontare al meglio il picco della domanda estiva: dal prossimo 21 luglio la compagnia introdurrà due nuovi collegamenti giornalieri in continuità territoriale.
Nel dettaglio, si tratta del Cagliari-Milano Linate in partenza alle 11, con rientro da Milano alle 13:10, e dell'Olbia-Milano Linate in partenza alle 11:30, con rientro da Milano alle 13:30.
Una nota di Aeroitalia spiega che la compagnia lo scorso giugno ha trasportato 210.282 passeggeri, con un incremento di 26.515 unità rispetto allo stesso periodo del 2024 sulle rotte in continuità territoriale, raggiungendo un load factor medio del 78%, in crescita di 5 punti su base annua.
"In particolare, la rotta Cagliari-Roma ha visto un'offerta di 102.001 posti, con un aumento del 18% rispetto al 2024, accompagnato da un significativo incremento del tasso di riempimento di 13 punti e 22.342 passeggeri in più trasportati rispetto all'anno precedente, quando la tratta era gestita da un altro vettore. Ottimi risultati anche per la Cagliari-Milano Linate, che ha raggiunto un load factor del 91%, in crescita di 15 punti rispetto al 2024, e 2.020 passeggeri in più trasportati".
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[post_content] => Con oltre 2 milioni di passeggeri transitati nei primi sei mesi dell'anno (+29,3% rispetto allo stesso periodo del 2024), gli aeroporti della Calabria si confermano hub strategici per il Sud Italia e puntano dritto a superare il traguardo dei 4 milioni entro dicembre.
"Questo risultato, il migliore di sempre per il sistema aeroportuale calabrese in un semestre - spiega una nota della Sacal, la società di gestione dei tre scali calabresi - è il frutto di una strategia articolata che ha puntato su una significativa espansione delle rotte internazionali, sull'ottimizzazione dell'offerta domestica e su un importante programma di investimenti infrastrutturali previsti su tutti gli scali, Crotone, Reggio Calabria, Lamezia Terme. La crescita ha riguardato in modo omogeneo tutti e tre gli scali regionali, confermando la solidità del piano di sviluppo avviato da Sacal".
Nel primo semestre 2025, i viaggiatori transitati da Crotone sono stati 155.823 (+34%), a Lamezia Terme 1.371.434 (+15,1%) e a Reggio Calabria 476.227 (+113,9%). Complessivamente, nel sistema aeroportuale calabrese, nel primo semestre sono transitati 2.003.484 viaggiatori (29,3%).
Con 444.813 passeggeri movimentati (+19,5% su giugno 2024), giugno segna il miglior risultato del sistema aeroportuale calabrese. A trainare questa performance sono stati i nuovi voli insieme all'espansione delle rotte internazionali. Nel corso del mese trascorso, a Crotone sono transitati 35.442 passeggeri (+10,6%), a Lamezia 319.041 (+13,2%) e a Reggio 90.330 (+54,7%) con un dato di sistema di 444.813 (+19,5%).
Lamezia Terme si conferma primo scalo regionale e punto di riferimento per il traffico internazionale, con una crescita importante delle rotte verso Francia, Spagna, Polonia, Repubblica Ceca e Romania. Reggio Calabria segna la crescita più alta, con un aumento del 113,9% nel semestre, grazie all'ampliamento delle rotte domestiche ed un consolidamento di quelle internazionali, mentre Crotone continua il suo percorso di crescita con numeri solidi insieme alla riapertura della connettività internazionale ed un rinnovato interesse da parte dei tour operatori.
"Il 2025 rappresenta un anno decisivo per gli aeroporti calabresi - commenta Marco Franchini, amministratore unico di Sacal - I dati lo confermano: siamo vicini a superare i 4 milioni di passeggeri e registriamo un eccellente 98% di puntualità su tutti i voli. Questi risultati sono il frutto di una strategia ben definita, costruita su quattro pilastri: potenziamento della connettività, investimenti mirati, qualità dei servizi e valorizzazione delle competenze delle persone che lavorano in Sacal. Il nostro impegno prosegue con determinazione: vogliamo rendere il sistema aeroportuale calabrese sempre più competitivo, sostenibile e pienamente integrato nello sviluppo economico e sociale di una regione che sta vivendo una fase di cambiamento positiva e dinamica".
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[post_content] => Klm quest'estate volerà attraverso un network di 161 destinazioni in tutto il mondo: con un incremento del +4% della capacità posti, la compagnia prevede di trasportare circa 6,4 milioni di passeggeri tra luglio e agosto.
Le regioni che spiccano per la maggiore crescita di capacità sono il Nord America (+9% di voli in più) e l'Europa meridionale, quest'ultima con un aumento del +25% di posti per Portogallo e Croazia. La stagione estiva si è aperta con un fine settimana di traffico particolarmente intenso: dal 4 al 6 luglio, Klm ha trasportato a bordo circa 330.000 passeggeri.
La compagnia aerea olandese, partner strategico di Air France, opera in questa stagione sei nuovi collegamenti dall'hub di Amsterdam-Schiphol: il network intercontinentale vede infatti il debutto di San Diego, Georgetown (Guyana) e Hyderabad (da settembre); in Europa, fanno il loro ingresso Lubiana, Exeter e Biarritz.
Secondo Klm le prenotazioni per San Diego, Biarritz e Lubiana stanno già registrando forti riempimenti. La domanda rimane forte anche per le destinazioni europee più popolari quali Londra, Roma e Berlino. Per i viaggi a lungo raggio, i passeggeri preferiscono destinazioni come Tokyo, New York, Città del Capo e Curacao.
Per quanto riguarda la rete italiana, va ricordato che Klm lascia l'aeroporto di Milano Malpensa, con centrando tutte le sue operazioni al city airport di Linate.
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[post_content] => Una terrazza nel cuore della Capitale, illuminata dalle luci del tramonto e con lo skyline della Città Eterna a fare da sfondo: è questo il suggestivo scenario scelto dall’Ente Nazionale Croato per il Turismo per accogliere operatori e stampa italiana in occasione del party dell'estate all’hotel Six Senses. Un’occasione per festeggiare l’andamento positivo degli arrivi e rafforzare il legame con un mercato, quello italiano, considerato strategico.
«L’Italia è storicamente un mercato importante per noi – ha spiegato Viviana Vukelić, direttrice dell’ente in Italia –, tra i primi dieci per numero di arrivi e pernottamenti. Inoltre, contribuisce fortemente al prolungamento della stagione turistica, grazie alla rete capillare di collegamenti».
Accanto alle località più note, l’Ente punta ora a promuovere le aree meno conosciute ma ricche di potenzialità, come la Dalmazia, al centro di alcune recenti attività promozionali, tra cui un fam trip organizzato in collaborazione con Fiavet e Snav. A raccontarlo durante la serata è stata Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet Nazionale, sottolineando il valore di queste esperienze per far conoscere nuovi volti della destinazione.
«Il mare è uno degli elementi distintivi della nostra offerta, con così tante isole che non basta una sola vita per visitarle – ha proseguito Vukelić – ma in Croazia c’è tanto altro. Dopo la campagna pubblicitaria per la stagione estiva, daremo il via in autunno a una serie di attività dedicate ai lati più autentici e meno esplorati del Paese».
Un’occasione conviviale, quella del Summer Party, per brindare ai risultati incoraggianti del 2025 e guardare con fiducia alla prossima stagione, che punterà su qualità, sostenibilità e un turismo sempre più diffuso e destagionalizzato. I dati recentemente pubblicati dal sistema eVisitor confermano il trend positivo: nei primi sei mesi del 2025 si sono registrati oltre 286.146 arrivi e 858.187 pernottamenti da parte di turisti italiani, con una crescita rispettivamente del +7% e +4% rispetto all’anno precedente. Le destinazioni più visitate includono Rovigno, Medulin, Parenzo, Umago, Mali Lošinj, oltre alle città di Pola, Zagabria e Dubrovnik.
Kristjan Staničić, direttore generale dell’Ente Nazionale Croato per il Turismo, ha sottolineato in una nota: «Nonostante le numerose sfide degli ultimi anni, la Croazia ha mantenuto una posizione di rilievo nel panorama turistico internazionale. Vogliamo essere riconosciuti come destinazione di qualità, sostenibile e autentica, in grado di offrire esperienze di alto livello tutto l’anno. La vicinanza geografica e l’ottima rete di collegamenti sono fattori chiave per questa crescita. Oggi la Croazia è facilmente raggiungibile in auto, ma anche via mare e aereo».
Nella stagione estiva 2025, cinque aeroporti croati sono collegati con nove città italiane, grazie a 0compagnie aeree: tra le nuove rotte, Milano-Zagabria (Croatia Airlines), Palermo-Zagabria, Bari-Zara e Roma-Zara (Ryanair), Milano-Spalato (EasyJet). A ciò si aggiungono i collegamenti marittimi ripristinati con Liberty Lines da Trieste verso Parenzo, Rovigno e Mali Lošinj, oltre ai collegamenti attivi con SNAV, Jadrolinija e Gomo Viaggi.
Novità nel settore alberghiero
Il settore alberghiero croato sta vivendo una fase di forte espansione, con numerosi investimenti in strutture premium. Tra le novità già operative spiccano il nuovo Congress & Event Center dell’Hotel Pinija a Petrčane, il primo Hyatt del Paese (Hyatt Regency Zadar 5*) e l’Hotel Hilton 4* a Preko, sull’isola di Ugljan. A Zaton è stato inaugurato un nuovo complesso di piscine all’interno dello Zaton Holiday Resort 4*, mentre a Parenzo prosegue il maxi progetto dell’hotel Pical 5* firmato Valamar, il più grande investimento individuale nel turismo croato, con apertura prevista nel 2026. A Spalato, infine, Maistra è al lavoro sulla trasformazione in 5 stelle dello storico hotel Marjan, che riaprirà entro il 2027.
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[post_content] => Condor aggiunge Venezia al neonato network italiano: come anticipato dalla general manager Italy, Lorna Dalziel, le intenzioni sul nostro mercato sono precise e mirano a restare, consolidare e crescere».
Dal 1° maggio 2026, dall'aeroporto di Francoforte verranno aggiunte le destinazioni di Barcellona, Budapest e, appunto, Venezia: i voli saranno prenotabili a partire dalla fine della prossima settimana.
«Condor si è affermata con successo sul mercato negli ultimi mesi con le nuove destinazioni urbane da Francoforte. - sottolinea il ceo del vettore, Peter Gerber -. Da allora, abbiamo offerto ai nostri passeggeri un prodotto interessante sui nostri voli giornalieri in orari ottimali per chi viaggia per lavoro e per chi viaggia in città: prodotto che è stato ben accolto, ed è quindi è il logico passo successivo introdurre altre destinazioni quali Barcellona, Budapest e Venezia».
Le tre nuove destinazioni andranno ad aggiungersi agli attuali collegamenti con Berlino, Amburgo, Monaco, Parigi Cdg, Milano Malpensa, Roma, Vienna, Zurigo e Praga nell'orario estivo 2026.
Nell'ambito dell'ammodernamento della flotta Condor a corto raggio, su questi voli verrà utilizzato un numero maggiore di nuovi ed efficienti aeromobili Airbus A320neo. Tutti i voli decollano in una configurazione a due classi: con la Business Class, dove vengono servite bevande e uno spuntino di alta qualità, e con la Economy Class, dove gli ospiti ricevono gli omaggi.
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[post_content] => Le tensioni geopolitiche stanno influendo sul mercato del turismo organizzato e Fiavet Confcommercio ha cercato di fotografare il fenomeno attraverso un sondaggio articolato rivolto alle agenzie di viaggio associate in tutta Italia.
Sta cambiando infatti il clima delle prenotazioni estive influenzato dagli scenari cui ci troviamo di fronte, ma l’allarme non è così grave: il 32,6% delle agenzie ha registrato solo una moderata diminuzione delle prenotazioni, il 19,2% nessun impatto significativo, e il 17,3% una lieve diminuzione delle prenotazioni. Tuttavia va considerato che a questi vanno aggiunti coloro che stanno registrando una forte diminuzione delle prenotazioni (30,7%), si arriva quindi a circa l’80% di agenzie di viaggio che, in ogni caso, sta registrando una flessione, anche piccola, a causa delle guerre che ci circondano.
Misurandosi con la clientela, le agenzie di viaggio si trovano di fronte a paure diverse, e spesso immotivate, verso destinazioni dove non ci sono sconsigli della Farnesina.
La percentuale più alta di timori per i prossimi viaggi è rivolta verso il Medio Oriente (22,09%), seguito dall’Egitto (16,8%) con particolare riferimento anche al Mar Rosso (3,4%), ma sorprendentemente si ha paura anche a viaggiare verso gli Stati Uniti (12%) ancor più temuti degli Emirati Arabi (10.47%) e della Giordania (6,98%). In generale tuttavia c’è un timore per i viaggi internazionali anche di medio raggio come quelli in Turchia, anche se in percentuale minore (5,8%). Basse le percentuali di calo prenotazioni invece per i Paesi dove evidentemente già non c’erano prenotazioni estive, come Israele, e Ucraina.
Scelte di visggio
Chiedendo alle agenzie di viaggio se hanno riscontrato preoccupazioni dei clienti a seguito della situazione geopolitica, circa il 70% replica che nelle scelte di viaggio viene manifesta paura e insicurezza per l’escalation dei conflitti.
La percentuale più importante dei turisti “spaventati” è quella di coloro che stanno pensando di cancellare o modificando il viaggio: il 55% lo ha già fatto o vorrebbe farlo a breve, anche pagando delle penali, mentre il 40% preferisce attendere sviluppi futuri delle guerre in atto prima di prenotare.
Tuttavia, nonostante questo “sentiment” di incertezza, attualmente meno del 5% dei turisti ha effettivamente cancellato un viaggio a causa di una guerra in atto nei paesi limitrofi alla destinazione scelta secondo quanto testimoniano il 54,7% delle agenzie di viaggio, Quelle che invece lamentano cancellazioni per oltre il 30% sono solo l’11,3% delle agenzie di viaggio.
Va inoltre rilevato che le persone cominciano a interessarsi sempre più alle rotte e agli scali aeroportuali (30% dei turisti) cercando di evitarne alcuni.
Di fronte a questa situazione quasi la metà degli i agenti di viaggio Fiavet Confcommercio (47,7%) non ha ancora individuato una misura concreta per arginare il problema che sembrava un fenomeno circoscritto e invece si sta dimostrando strutturale. Solo una minoranza degli agenti di viaggio è attiva (il 16,9%) e sta adottando delle strategie con un’informazione sempre puntuale sui social media, divulgando soprattutto le certezze che vengono dalla Farnesina e dal portale Viaggiare Sicuri. Si rilancia con nuove mete, ma soprattutto si ascolta il cliente per trovare assieme soluzioni (26.2%% delle agenzie).
Suporto fornitori? Poco
Poco il supporto trovato nel mondo dei fornitori secondo le agenzie di viaggio (circa il 57% delle agenzie afferma che non è stato aiutato) poiché trattano disdette e cancellazioni al di là delle motivazioni che le generano. Per fortuna c’è qualche agenzia che trova supporto nei corrispondenti all’estero (21%), volenterosi di preservare il turismo in Paesi che a volte vivono solo di questo.
Anche il turismo interno, che dovrebbe in questa situazione beneficiare della restrizione dell’offerta internazionale, non ha avuto l’exploit atteso. Secondo le agenzie Fiavet, il caro prezzi sta frenando, ancor più dello scorso anno, la scelta degli italiani che prenotano all’ultimo momento e non hanno usufruito delle offerte dell’advanced booking.
L’impatto della guerra sul business turistico resta comunque devastante per circa il 60% degli addetti a lavori, e quindi gli agenti di viaggio Fiavet si dichiarano cautamente pessimisti riguardo al turismo influenzato dalla crisi geopolitica (37%). Tuttavia, anche tra coloro che ritengono la guerra devastante, una percentuale non indifferente è invece ottimista: il 23,19%. Saranno forse gli agenti di viaggio che attendono con neutralità lo svilupparsi della situazione (27,4%) a spostare l’ago della bilancia tra le due linee di pensiero.
“Fiavet-Confcommercio si sta dedicando con sempre maggiore attenzione a studi di settore con una grande partecipazione da parte di tutti gli associati - afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet – questo ci consente anche di fronte a imprevisti scellerati come può esserlo una nuova guerra, quanto l’economia, anche della più piccola agenzia di viaggi, sia toccata da ogni singolo cambiamento che avviene nello scenario internazionale, e bisogna partire dai numeri per capire che non si è soli, e che assieme si possono affrontare problemi e scelte per arginare e rilanciare di fronte ai cambiamenti”.
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Ci sono i solidi punti fermi di un prodotto che non smette di affascinare - dall’unicità della cultura aborigena allo straordinario contesto naturale - e che beneficia degli ottimi collegamenti aerei (incluso il diretto di Qantas sulla Roma-Perth). Poi, c’è l’accento su una nuova Luxury experience, declinata in sette ambiti diversi (Luxury Lodges, Great Walks, Discover Aboriginal Experiences, Cultural Attractions, Great Golf Courses, Ultimate Winery Experiences e Australian Wildlife Journeys) accomunati dall'esclusività, che vada oltre il mero lusso.
L'Australia vuole presidiare il mercato Italia e lo fa presentandosi così nel nostro Paese, un bacino molto caro a Tourism Australia e che «benché non conti numeri elevatissimi» è preziosi poiche «dall'Italia giungono visitatori di ottima qualità e il nostro settore ama molto il mercato italiano», come spiega Phillipa Harrison, managing director dell'ente, che dopo 8,5 in in Tourism Australia, il prossimo ottobre lascerà l'incarico per dedicarsi «ad una nuova avventura overseas».
Insieme a Eva Seller, regional general manager Europa Continentale e Matteo Prato (ceo di Tourism Hub, che rappresenta l'ente in Italia), ha ricordato che nell'ultimo anno - chiuso lo scorso 31 marzo - gli arrivi italiani sono stati circa 67.000, pari ad una crescita del +4,5%: un incremento che coinvolge tutti i target di turisti, inclusi i working holiday makers: anzi, in questo segmento siamo addirittura oltre i numeri pre-Covid, siamo al 147% rispetto al passato con circa 17.700 lavoratori italiani che vengono in Australia ogni anno. Numero che fa dell'Italia, in Europa, il quinto mercato per le vacanze-lavoro. Resta comunque il segmento leisure quello su cui attualmente concentriamo le nostre attenzioni in Italia».
Gli sforzi di marketing puntano a «convincere le persone a fare quel passo in più per venire in Australia» tendenzialmente ancora percepita come destinazione 'dall'altra parte del mondo' e dunque difficile da raggiungere, «ma con l'aumento dei collegamenti aerei - il diretto di Qantas ma anche il potenziamento di capacità di vettori quali Turkish Airlines, Singapore Airlines, Cathay Pacific oltre a Emirates ed Etihad - è tutto molto più semplice e dunque ci ci concentriamo su cosa c'è di diverso, di caratteristico nell'Australia che non si può trovare da nessun'altra parte. Questo è il punto focale e fulcro dei nostri sforzi di marketing. Per noi si tratta di una connessione autentica con la natura, con la fauna selvatica unica e un benvenuto caldo e accogliente».
Sulla possibilità di un nuovo volo diretto verso l'Italia, Harrison conferma: «I progetti ultra long haul di Qantas con il nuovo, atteso A350 sono inizialmente pensati su Londra, ma sì, Roma è nel radar e potrebbe dunque decollare un collegamento diretto fra la East Coast l'Italia».
Sposi in viaggio di nozze, famiglie, amici e senior, la tipologia dei turisti italiani nel Down Under è variegata, attraverso tutto il Paese e, soprattutto, «oggi conta un 50% di viaggiatori repeaters, a dimostrazione che ormai l'Australia non è più solo "il viaggio da fare una volta nella vita" e a conferma che occorre venire più volte per scoprire il paese del quale altrimenti si rischia di scalfire solo la superficie». Un esempio è quello del Western Australia, fino a poco tempo fa classica meta da repeaters e che oggi, «grazie al volo diretto di Qantas, è destinazione a sé di un viaggio. Una tendenza che anche i tour operator hanno recepito e che sta funzionando molto bene per il trade».
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Saranno forse gli agenti di viaggio che attendono con neutralità lo svilupparsi della situazione (27,4%) a spostare l’ago della bilancia tra le due linee di pensiero. \r\n“Fiavet-Confcommercio si sta dedicando con sempre maggiore attenzione a studi di settore con una grande partecipazione da parte di tutti gli associati - afferma Giuseppe Ciminnisi, presidente di Fiavet – questo ci consente anche di fronte a imprevisti scellerati come può esserlo una nuova guerra, quanto l’economia, anche della più piccola agenzia di viaggi, sia toccata da ogni singolo cambiamento che avviene nello scenario internazionale, e bisogna partire dai numeri per capire che non si è soli, e che assieme si possono affrontare problemi e scelte per arginare e rilanciare di fronte ai cambiamenti”.","post_title":"Fiavet: moderata diminuzione delle prenotazioni per l'estate per le tensioni","post_date":"2025-07-02T12:26:02+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1751459162000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"493615","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"[caption id=\"attachment_493666\" align=\"alignright\" width=\"300\"] Da sinistra, Matteo Prato, Phillipa Harrison ed Eva Seller[/caption]\r\n\r\nCi sono i solidi punti fermi di un prodotto che non smette di affascinare - dall’unicità della cultura aborigena allo straordinario contesto naturale - e che beneficia degli ottimi collegamenti aerei (incluso il diretto di Qantas sulla Roma-Perth). Poi, c’è l’accento su una nuova Luxury experience, declinata in sette ambiti diversi (Luxury Lodges, Great Walks, Discover Aboriginal Experiences, Cultural Attractions, Great Golf Courses, Ultimate Winery Experiences e Australian Wildlife Journeys) accomunati dall'esclusività, che vada oltre il mero lusso.\r\n\r\nL'Australia vuole presidiare il mercato Italia e lo fa presentandosi così nel nostro Paese, un bacino molto caro a Tourism Australia e che «benché non conti numeri elevatissimi» è preziosi poiche «dall'Italia giungono visitatori di ottima qualità e il nostro settore ama molto il mercato italiano», come spiega Phillipa Harrison, managing director dell'ente, che dopo 8,5 in in Tourism Australia, il prossimo ottobre lascerà l'incarico per dedicarsi «ad una nuova avventura overseas».\r\n\r\nInsieme a Eva Seller, regional general manager Europa Continentale e Matteo Prato (ceo di Tourism Hub, che rappresenta l'ente in Italia), ha ricordato che nell'ultimo anno - chiuso lo scorso 31 marzo - gli arrivi italiani sono stati circa 67.000, pari ad una crescita del +4,5%: un incremento che coinvolge tutti i target di turisti, inclusi i working holiday makers: anzi, in questo segmento siamo addirittura oltre i numeri pre-Covid, siamo al 147% rispetto al passato con circa 17.700 lavoratori italiani che vengono in Australia ogni anno. Numero che fa dell'Italia, in Europa, il quinto mercato per le vacanze-lavoro. Resta comunque il segmento leisure quello su cui attualmente concentriamo le nostre attenzioni in Italia».\r\n\r\nGli sforzi di marketing puntano a «convincere le persone a fare quel passo in più per venire in Australia» tendenzialmente ancora percepita come destinazione 'dall'altra parte del mondo' e dunque difficile da raggiungere, «ma con l'aumento dei collegamenti aerei - il diretto di Qantas ma anche il potenziamento di capacità di vettori quali Turkish Airlines, Singapore Airlines, Cathay Pacific oltre a Emirates ed Etihad - è tutto molto più semplice e dunque ci ci concentriamo su cosa c'è di diverso, di caratteristico nell'Australia che non si può trovare da nessun'altra parte. Questo è il punto focale e fulcro dei nostri sforzi di marketing. 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