30 dicembre 2020 09:51
L’Oman ha allentato le restrizioni ai viaggi aerei che erano state temporaneamente imposte lo scorso 22 dicembre, in relazione alla diffusione della nuova variante ‘inglese’ del Covid-19. Una circolare ufficiale emessa dalla Civil Aviation Authority del Sultanato spiega che “A causa dell’attuazione in corso delle misure precauzionali Covid-19, e come eccezione ai diritti di trasporto aereo tra il Sultanato e un certo numero di paesi, i voli continueranno a operare secondo il coordinamento bilaterale”.
I cittadini del Gulf Cooperation Council (GCC), i residenti con permessi di soggiorno validi e i passeggeri con visti validi possono entrare nel Sultanato.
Tutti i passeggeri in arrivo all’aeroporto di Muscat sono però tenuti a osservare precise regole, che includono: la certificazione di un test Covid-19 negativo effettuato entro le 72 ore prima dell’ingresso nel Paese; un’assicurazione sanitaria che copra il costo del trattamento da Covid-19 per un mese. Pre-registrazione tramite la piattaforma covid19.emushrif.om/traveler/traveltest per effettuare il test Pcr in Oman e download della app Tarassud. Tutti i viaggiatori devono sottoporsi a una quarantena di sette giorni – presso l’hotel o altro luogo di soggiorno – durante la quale dovranno portare un bracialetto elettronico legato alla app. Infine, sostenere un altro test l’ottavo giorno dopo il loro arrivo.
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[post_content] => Zedwell ha creato un hotel che offre solo un letto, secondo il modello giapponese. E questo è tutto. Rigorosamente niente di più. C'è un bagno, ovviamente, e una doccia, ma sono condivisi. E il prezzo è il suo punto di forza: nel centro di Londra, per 36 euro a notte. Zedwell è la prima offerta del suo genere nella capitale britannica.
L'hotel non solo è economico, ma si trova anche a pochi passi dalla maggior parte delle principali attrazioni di Londra, dato che si trova proprio a Piccadilly Circus. Cosa si può chiedere di più?
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[post_content] => La Corte Costituzionale, con sentenza depositata ieri, che ha dichiarato incostituzionali alcune disposizioni del decreto interministeriale n. 226/2024 e delle relative circolari attuative con le quali il ministero dei trasporti ha tentato di imporre all'attività di noleggio con conducente (NCC) vincoli dichiarati "sproporzionati" e quindi annullati.
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[post_content] => La Faa si prepara a ridurre la capacità di volo nello spazio aereo del 10% in 40 mercati ad alto volume a partire da domani.
Il segretario ai trasporti degli Stati Uniti Sean Duffy ha spiegato che il provvedimento si renderebbe necessario per ovviare al carico di lavoro troppo stressante dei controllori di volo.
L'amministratore della Faa Bryan Bedford ha affermato che i dati della Faa, ricavati dai rapporti volontari sulla sicurezza dei piloti di linea, mostrano un aumento dell'affaticamento dei controllori di volo. «I dati ci impongono rinnovata attenzione al problema. Vogliamo rassicurare i viaggiatori americani che volare nei nostri cieli è assolutamente sicuro».
L'incontro con i vettori
In un intervento riportato da Travel Weekly, Bedford ha dichiarato che incontrerà le compagnie aeree per discutere l'attuazione dei tagli di capacità. Intende chiedere ai vettori di ridurre proattivamente i voli nei loro programmi giornalieri. Duffy ha affermato che la Faa procederà «in modo sistematico».
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Geoff Freeman, ceo della Us Travel Association, ha affermato che la decisione della Faa «sebbene necessaria per garantire la sicurezza dei nostri cieli, influirà sull'esperienza di viaggio, comportando un minor numero di voli, ritardi e disagi per i viaggiatori».
«La chiusura sta mettendo a dura prova il sistema - ha detto Freeman -, costringendo a decisioni operative difficili che interrompono i viaggi e danneggiano la fiducia nell'esperienza di viaggio aereo negli Stati Uniti».
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[post_content] => Allerta in Giamaica che si prepara a gestire potenziali emergenze causate dall’arrivo della tempesta tropicale Melissa.
Da oggi, 24 ottobre, il Ministero del Turismo attiverà il Centro operativo di emergenza del turismo (Teoc), che collaborerà strettamente con il Centro nazionale di operazioni di emergenza, l’Ufficio per la preparazione ai disastri e la gestione delle emergenze, il Servizio meteorologico della Giamaica, i destination managers delle diverse aree turistiche e altre agenzie chiave, per garantire la sicurezza di visitatori e residenti e la continuità del settore.
“La nostra capacità di reagire in modo rapido ed efficace alle crisi è ciò che continua a distinguere la Giamaica come destinazione di livello mondiale - ha dichiarato il Ministro del turismo, Edmund Bartlett -. La resilienza è da sempre al centro del successo del turismo giamaicano. Abbiamo imparato che la preparazione è la base del recupero. Questa risposta coordinata riflette gli investimenti della Giamaica in solidi sistemi di gestione del rischio di disastri a tutti i livelli dell’industria turistica, dagli albergatori e operatori di attrazioni turistiche ai fornitori di trasporti e ai nostri lavoratori del turismo, abbiamo stabilito protocolli che danno priorità alla sicurezza senza compromettere l’eccellenza del servizio.”
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Taglio del nastro in calendario il prossimo 3 dicembre per lo Zayed National Museum, il museo nazionale degli Emirati Arabi Uniti situato nel cuore del distretto culturale di Saadiyat.
Il museo - i cui biglietti di ingresso sono ora disponibili - presenterà la storia del Paese attraverso un viaggio immersivo che spazia dall’antichità ai giorni nostri. Reperti archeologici e oggetti storici si mescoleranno con esperienze multisensoriali e audiovisive, oltre a installazioni contemporanee. Questa istituzione di riferimento rende omaggio al padre fondatore degli Emirati Arabi Uniti – lo sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan – e al suo impegno a favore del patrimonio culturale, dell’istruzione, dell’identità e dell’appartenenza.
«Il museo riflette la visione e i valori del defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, la cui fede nella cultura, nell’istruzione e nella conoscenza continua a guidarci - ha dichiarato Mohamed Khalifa Al Mubarak, presidente del Dipartimento della Cultura e del Turismo di Abu Dhabi -. Storia e innovazione si fondono all’interno del museo, creando uno spazio in cui il dialogo, l’apprendimento e lo scambio possono prosperare e dove i visitatori di tutte le generazioni possono interagire con il percorso della nostra nazione, dalle sue antiche radici alle sue aspirazioni per il futuro. L'inaugurazione del Museo Nazionale Zayed è un momento determinante nel duraturo percorso culturale di Abu Dhabi».
Progettato dall’architetto Norman Foster dello studio Foster + Partners, vincitore del Premio Pritzker, il percorso guida i visitatori lungo un itinerario che ripercorre le prime testimonianze della presenza umana in questa terra, esplora come le civiltà hanno vissuto e prosperato nel corso dei secoli, mette in luce i collegamenti attraverso le rotte commerciali e celebra gli elementi distintivi della cultura e del patrimonio degli Emirati.
Estendendosi per 600 metri dalla costa di Saadiyat, tra il Louvre Abu Dhabi e il futuro Museo di Storia Naturale di Abu Dhabi, fino all’ingresso del museo, l'Al Masar Garden ospita piante e alberi autoctoni che rappresentano il deserto, l’oasi e gli ambienti urbani. Comprende anche un sistema di irrigazione falaj funzionante, sculture artistiche, installazioni multisensoriali e una linea temporale che ripercorre la vita dello sceicco Zayed e la storia degli Emirati Arabi Uniti.
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Le strutture coinvolte sono: Cardo Brussels, Liman Hotel, Mix Brussels, Ibis Brussels Off Grand-Place, Novotel Brussels Off Grand-Place e Aparthotels Adagio. Complessivamente offrono oltre 1.200 camere, con spazi per eventi che variano dai 220 m² del Liman Hotel ai 2.000 m² del Cardo Brussels. La città conta così 76 strutture ricettive certificate Green Key.
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«Bruxelles consolida il posizionamento nel Mice puntando su qualità, innovazione e sostenibilità - osserva Ursula Jone Gandini, direttore Italia Ufficio del turismo di Bruxelles -. La diffusione delle certificazioni Green Key testimonia l’impegno della città verso un modello di ospitalità responsabile, che non solo risponde alle esigenze di organizzatori ed event planner, ma apre anche diverse opportunità al turismo leisure, in linea con la sensibilità crescente dei viaggiatori e delle nuove generazioni».
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[post_content] => Dalla partnership tra Cisalpina Tours International e Ambimed, è nato un white paper dedicato alle aziende clienti, che approfondisce le best practice del travel risk management e riassume “lo stato dell’arte” sul tema. Il contesto di mercato evidenzia criticità crescenti e ancora troppa poca informazione sul tema. Da una recente indagine di Ambimed emerge come alcune zone, considerate non a rischio, rappresentino invece pericoli concreti per i viaggiatori business. I dati 2024 mostrano un aumento del 36% rispetto al 2023 dei viaggi annullati per pericoli legati a destinazioni specifiche.
Le statistiche rivelano l'impatto dei rischi: il 40% dei viaggiatori d'affari ha sperimentato problemi di salute durante le trasferte internazionali, mentre i rischi legati alla geopolitica hanno registrato un incremento del 70% rispetto all'era pre-pandemica. La criminalità e instabilità politica nel 2024 hanno causato una diminuzione del 17% delle trasferte verso determinate aree geografiche, considerate ad alto rischio.
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Il quadro normativo
Il white paper offre un quadro normativo e delle best practice sul tema e delinea sei aree di intervento prioritarie: conoscenza dei rischi (67% delle aziende sottostima i pericoli reali), processo di autorizzazione delle trasferte, conformità normativa, risorse disponibili per i viaggiatori, verifica delle destinazioni e valutazione psicologica del personale. Il documento evidenzia che il 76% dei viaggiatori d'affari apprezza il supporto psicologico post-viaggio dopo trasferte in aree critiche. Il documento rappresenta per le aziende clienti di Cti uno strumento operativo per coloro che devono adeguarsi alla norma ISO 31030:2021 e alle linee guida 2024 della Società Italiana di Medicina del Lavoro, offrendo un approccio che passa da una gestione puramente logistica a una incentrata sul benessere e sulla responsabilità aziendale, con potenziali risparmi sui costi di gestione delle emergenze fino al 45%.
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[post_content] => Cuba si prepara a un cambio di strategia nella gestione del suo principale motore economico: il turismo. Il governo, come riporta Hosteltur, ha deciso di affittare alcuni dei suoi hotel statali a catene internazionali, che finora li gestivano solo tramite contratti di gestione. La prima di queste dovrebbe essere Iberostar, con una delle sue strutture a Varadero. Il cambiamento rappresenta una rottura con l'attuale modello in base al quale lo Stato cubano, attraverso il ministero del turismo e diverse aziende del consorzio imprenditoriale Gaesa controlla l'attività.
A partire dal 1° gennaio 2026, l' hotel Iberostar Origin Laguna Azul di Varadero dovrebbe essere il primo a lanciare questa formula. Durante FitCuba , come anticipato da Hosteltur, il primo ministro Manuel Marrero ha annunciato l'intenzione di attuare «riforme strutturali» per rilanciare il turismo, come l'affitto di strutture turistiche statali.
Una misura necessaria
Secondo fonti consultate da Efe, la misura ha un duplice scopo. Da un lato, mira a rimpinguare le casse dello Stato in un momento di profonda crisi, con l'economia che necessita di valuta estera per garantire importazioni di base come cibo e carburante. D'altro canto, offre alle grandi catene alberghiere un margine di manovra senza precedenti, che consentirà loro di migliorare la qualità del servizio e la reputazione delle loro strutture.
In pratica, i contratti di locazione garantiranno alle catene internazionali piena autonomia nella gestione alberghiera. Ciò include, per la prima volta, la possibilità di stabilire gli stipendi senza essere soggetti al rigido sistema statale, che imponeva salari molto bassi in valuta locale. Inoltre, elimina molti degli ostacoli burocratici che finora hanno condizionato tutto, dagli investimenti ai menu dei ristoranti.
Sebbene i dati non siano ancora stati resi noti, le autorità stanno negoziando condizioni personalizzate con ciascun gruppo alberghiero, senza tariffe comuni o standardizzate. Si tratta di progetti pilota che potrebbero essere progressivamente estesi ad altri hotel, sebbene non sia ancora stata stabilita una tempistica specifica.
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[post_content] => Una svolta epocale: Andy Smith, direttore della divisione borders di Sita, commenta in termini più che positivi l'introduzione del nuovo sistema Entry/Exit System (Ees), in graduale implementazione in Europa da domenica 12 ottobre.
«L’introduzione dell'Ees dell’Ue rappresenta uno dei cambiamenti operativi più significativi che interessa le frontiere aeree europee degli ultimi decenni - ha osservato il manager -. Gli agenti di frontiera devono ora raccogliere dati biometrici, controllare i passaporti e registrare i cittadini di Paesi terzi (Tcn) direttamente in un sistema centrale dell’Ue. Per gli aeroporti, questo significa gestire nuovi flussi di passeggeri e garantire che questi controlli non causino code più lunghe o coincidenze perse, soprattutto nei periodi di punta».
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