7 October 2024

L’Argentina rilancia la scommessa sull’Italia e sui flussi internazionali

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“L’Argentina è pronta, lo abbiamo visto grazie ai 15 milioni di turisti domestici che hanno viaggiato attraverso il paese negli ultimi mesi”. Ricardo Sosa, segretario esecutivo di Inprotur, Istituto Nazionale per la Promozione del Turismo dell’Argentina, parte da questo presupposto per illustrare tutto il lavoro svolto dal Paese per prepararsi al meglio al ritorno del turismo internazionale, “la parte più consistente del comparto turistico che rappresenta nel suo complesso il 9% del Pil nazionale“. La speranza di Inprotur è quella di riuscire a “riaprire ai flussi dall’Europa in tempo per il picco stagionale, cioè da settembre-ottobre“.

Il mercato italiano, in questo frangente, è particolarmente prezioso: “L’Italia rappresenta il secondo paese europeo per numero di arrivi in Argentina: nel periodo pre-pandemia erano oltre 120.000 i turisti italiani arriva via aerea, di cui il 60% per la prima volta e il resto repeater. Vogliamo che questi numeri tornino a crescere e per questo, nel secondo semestre dell’anno, rafforzeremo la comunicazione in Italia per presentare itinerari diversi, al di fuori delle regione e delle destinazioni più conosciute del Paese”. L’intento, sull’Italia ma anche sugli altri mercati europei, è quello di “Destagionalizzazione i flussi provenienti dai principali mercati emissori, perché l’Argentina è talmente ampia che ha prodotto turistico valido per tutto l’anno”.

Proprio per rilanciare la promozione Inprotur ha varato un vasto piano di promozione, che include la partecipazione “alle prossime fiere di Fitur in Spagna e Anato in Colombia; ma probabilmente anche a Ttg in italia, a TopResa in francia e al Wtm di Londra”.

A sostenere i progetti dell’ente, il progressivo miglioramento della Situazione sanitaria, “con il 15% della popolazione argentina già vaccinata con la prima dose; oltre alla messa in pratica di rigorosi protocolli sanitari, che hanno valso al Paese anche il riconoscimento dal parte del Wttc con il marchio Safe Travels. Oggi sono oltre 250 i comuni e 3.500 le aziende del settore turistico certificate”.

 

 

 

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