30 September 2023

Il Vietnam rivede le norme sui visti per incentivare gli arrivi internazionali

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Il Vietnam punta ad abolire l’obbligo di visto turistico per un maggior numero di Paesi oltre a consentire un soggiorno più lungo ai viaggiatori internazionali: l’obiettivo è chiaramente quello di incentivare la ripresa dei flussi turistici, dopo che nel 2022 il Paese ha totalizzato solo 3,6 milioni di arrivi stranieri, pari ad appena il 20% dei livelli del 2019. Ma per il 2023 il governo mira a salire ad almeno 8 milioni di visitatori.

Il Paese del sud-est asiatico sta anche valutando la possibilità di ampliare l’elenco dei Paesi che possono usufruire di visti elettronici, secondo quanto dichiarato il primo ministro Pham Minh Chinh. Ad oggi il Vietnam già esonera dall’obbligo di visto i turisti di 25 Paesi e concede un visto elettronico di un mese per un solo ingresso ai visitatori di 80 Paesi.

Attualmente, solo i turisti provenienti da Cile e Panama sono esentati dal visto per 90 giorni, mentre ai cittadini della maggior parte dei Paesi dell’Asean (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) è concesso un soggiorno di 30 giorni senza visto turistico.

Secondo i dati del Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo, nel 2019 il comparto del turismo ha rappresentato il 9,2% del Pil del Paese, con un record di 18 milioni di arrivi internazionali e 720 mila miliardi di dong vietnamiti (30,2 miliardi di dollari) di entrate. Tra gennaio e febbraio di quest’anno, il Paese ha guadagnato 3,6 miliardi di dollari di entrate grazie a 1,8 milioni di arrivi stranieri e per l’intero 2023 punta a guadagnare 27,3 miliardi di dollari di entrate, pari al 90,3% dei livelli pre-pandemia.

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Gli itinerari classici patrimonio culturale e archeologico, unico e straordinario, motore del turismo giordano che pesa per il 25% sul prodotto nazionale, sarà affiancato da nuovi itinerari e località esotiche – afferma Marco Peci, direttore commerciale di Quality Group. \r\n\r\nLa nuova campagna promozionale sarà incentrata alla scoperta di una Giordania in tutte le sue sfaccettature, non soltanto sulle destinazioni iconiche di Wadi Rum e Petra ma su percorsi nuovi, come il Bike Jordan Trail e il Jordan Trail di 650 chilometri attraverso gli oltre 50 villaggi, da nord a sud tra diverse culture (circasse a nord e beduine a sud), tra la gente e loro ospitalità.\r\n\r\n“Il Mar Morto l’abbiamo reso un momento tra i più importanti dei nostri itinerari, tappa per godere un relax di alto livello - spiega Antonio D’Errico, Product Manager Mistral – . Il Jordanian experience, già in programma da qualche anno, viene affiancato a itinerari e prodotti nuovi per soddisfare una clientela più giovane. Abbiamo aggiunto momenti più dinamici con il trekking lungo la Strada dei Re. Abbiamo affiancato itinerari più leggeri, glamour, divertenti, e momenti di incontro con le comunità locali. Ci sono poi gli itinerari amazing dell’Amman giovane della street art; notti negli ecolodge e pernottamenti nei campi tendati nel deserto del Wadi Rum”. \r\n\r\n“La Giordania è stata una destinazione dalle grandi opportunità nel post covid per il turismo internazionale, sia per il mercato outgoing italiano che europeo. Lineare e precisa, tra le prime a riaprire, ha fidelizzato i viaggiatori fino a raggiungere i grandi numeri di oggi. La destinazione ora si sta avvicinando anche al turismo delle nuove generazioni – conferma Peci. - Anche noi siamo cresciuti, del 46% rispetto allo scorso anno, e abbiamo trasportato gruppi di passeggeri per un numero mai raggiunto nei nostri 35 anni di attività: è il nostro quarto prodotto per fatturato e il terzo per numero di passeggeri all’interno di Quality Group”. ","post_title":"Giordania e Mistral Tour: un anno straordinario per il turismo giordano","post_date":"2023-09-28T10:39:09+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["giordania","mistral-tour"],"post_tag_name":["giordania","mistral tour"]},"sort":[1695897549000]}]}}

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