30 gennaio 2024 15:07
Informazione PR
E’ una storia millenaria, di oltre 7.000 anni, quella della città di Gaoyou, che affonda le sue radici nel cuore dello Jiangsu, provincia sud-orientale della Cina. Ed è proprio un viaggio a ritroso nel tempo quello che è possibile fare percorrendo antiche strade e vicoli, dove assaporare la tranquillità e i ritmi lenti della città, che ben identificano le proposte di turismo rurale e di alta gamma della Cina di oggi.
Stazione Yucheng: trait d’union con il passato
Chiunque visiti Gaoyou incrocia il proprio percorso, da subito, con la stazione postale Yucheng, eredità di un passato ancora tangibile e testimone di un intenso traffico di cavalli e carrozze. Passeggiando fra i vicoli lastricati in pietra è quasi possibile udire il rumore di antiche ruote. Oggi la stazione attrae numerosi turisti, con la sua storia e stile architettonico unici e rappresenta un verso e proprio biglietto da visita per la stessa città.

Strada tematica di Nanmen Street: time tunnel
Questo è un vecchio quartiere di Gaoyou: camminare lungo la Nanmen Street è come percorrere un tunnel del tempo in cui lasciarsi avvolgere dalla miscela di cultura antica e sapore moderno. Lo stile architettonico qui conserva le sue caratteristiche pittoresche e nel quartiere c’è un’ampia varietà di piccoli negozi che rispecchiano le diverse forme di artigianato e propongono prodotti speciali. Attraversare il quartiere la sera, quando le stradine sono ben illuminate, consente quasi ritrovarsi in un vivace mercato dei tempi antichi.

Tempio Zhenguo: oasi di tranquillità
E’ un’oasi di tranquillità quella che accoglie i visitatori al solenne Tempio Zhenguo: le antiche pagode, le sculture in pietra e i suoni sanscriti creano un’atmosfera unica. Camminando lungo il sentiero di pietra blu del tempio, sembra di poter udire il canto Zen dei monaci, che avvolge cuore e mente.

Wenyou Terrace: abbraccio fra tradizione e modernità
Il luogo migliore da cui apprezzare una vista panoramica completa di Gaoyou e un luogo ideale dove osservare i cambiamenti storici: la Wenyou Terrace è situata sulle alture di Gaoyou e dalla cima della piattaforma lo sguardo spazia libero sull’intera città. Un viaggo nel tempo e nello spazio, dove tradizione e modernità si abbracciano in un’evoluzione costante.

Banco dei pegni di Tongxing: ricordi dal sapore antico
Tongxing Pawnshop a Gaoyou è un marchio storico famoso per il suo tradizionale dim sum fatto a mano. Entrando nel banco dei pegni, il visitatore è avvolto da profumi antichi che rimandano ai sapori dell’infanzia. Dare un morso alle specialità di pasticceria del Banco dei pegni è come assaporare una prelibatezza che porta con sé il tempo.
Gaoyou non è solo una città piena di storia, ma anche un mondo pacifico e antico, dove lasciarsi affascinare dalla cultura antica, dai paesaggi unici e dal gustoso cibo tradizionale.
La città, insieme alla provincia di Jiangsu, parteciperà alla BIT di Milano dal 4 al 6 febbraio (padiglione 4 stand B105 C106).
Shuiyun Jiangsu (Charm of Jiangsu) ti dà il benvenuto!
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[post_content] => Crescita, innovazione e attenzione alle esigenze delle agenzie di viaggio: questi i pilastri della strategia di Alpitour World, raccontati dal direttore commerciale trade Alessandro Seghi, in occasione dell'ultima edizione di BMT, in cui emergono le nuove iniziative del gruppo per il 2025.
«Abbiamo superato il miliardo di euro di fatturato con largo anticipo sulle previsioni - spiega Seghi -, registrando una crescita del 15% rispetto all’anno precedente, pari a circa 122 milioni di euro in più».
Un risultato caratterizzato da una forte tendenza all’advance booking, «che negli ultimi due anni e mezzo ha allungato significativamente il tempo tra prenotazione e partenza - approfondisce Seghi -, anche se abbiamo osservato anche un incremento della domanda sotto data». Tendenze che hanno portato l'azienda a tarare le strategie di commercializzazione ma anche incrementare il prodotto. «Abbiamo dovuto aumentare la nostra capacità sulle principali destinazioni, come il Mar Rosso e Zanzibar, garantendo voli anche nel mese di aprile, che stiamo riempiendo con ottimi risultati».
Nuove strategie per il booking e il supporto alle agenzie
Una delle novità più rilevanti, destinata a segnare un possibile cambiamento nel settore, è il test avviato su alcune agenzie di viaggio per rendere accessibile il reparto booking anche la domenica, rispondendo così alle esigenze di chi opera anche nei giorni festivi: «Ascoltare le esigenze del mercato è fondamentale per noi - commenta Seghi -. Per molte agenzie, lavorare anche nel weekend è una necessità. Vogliamo supportarle offrendo strumenti flessibili e un’assistenza continua per la costruzione e la chiusura dei pacchetti di viaggio anche nei giorni festivi».
La vicinanza alla distribuzione è fortemente espressa anche con la pianificazione di articolate attività 'sul campo'. «Abbiamo avviato un percorso di formazione con circa 50 tappe su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo già 500 agenti. Stiamo registrando l’ingresso di nuove risorse nelle agenzie e vogliamo accompagnarle in questo percorso con un supporto mirato. Gli AV Days, che organizziamo nella sede di Pesaro, permettono di formare gli agenti da zero sul nostro prodotto, e sono aperti anche ai network con affiliati o associati». Grazie a queste iniziative e ai roadshow, Alpitour ha formato dall'inizio dell'anno quasi 2000 agenzie.
La formazione avviene in diverse modalità, tra cui il metodo 'e-learning by doing', pensato per facilitare l’apprendimento pratico dei sistemi di prenotazione.
Un prodotto assicurativo per le incertezze meteo
A partire dal 1° aprile, Alpitour lancerà un prodotto assicurativo innovativo in collaborazione con Europ Assistance. «L’obiettivo è offrire maggiore tranquillità ai clienti e incentivare le vendite anche nei periodi in cui la situazione meteo potrebbe risultare incerta. Vogliamo garantire una protezione aggiuntiva che renda più sicuro prenotare in qualsiasi stagione».
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[post_content] => Potrebbe rivelarsi uno dei più grandi deal 2025 del real estate globale. Secondo alcune voci raccolte dal Wall Street Journal, il gruppo Sandals Resorts International sarebbe infatti nuovamente sul mercato, dopo che un primo tentativo di vendere la compagnia nel 2019 venne interrotto dalla pandemia e dalla morte del fondatore Gordon Butch Stewart.
Il gruppo avrebbe dato incarico a consulenti bancari di esplorare il mercato alla ricerca di potenziali acquirenti. La mossa arriverebbe dopo anni di tensioni all'interno della famiglia proprietaria della compagnia, seguiti alla scomparsa dello stesso fondatore. Le aspettative sono quelle di ottenere una cifra compresa tra i 6 e i 7 miliardi di dollari .
Stando ad alcuni insiders la proposta si rivolgerebbe soprattutto alle società di private equity e ai big dell'hotellerie globale come Marriott, Accor e Hyatt. Proprio quest'ultima compagnia ha chiuso lo scorso mese un accordo da 2,6 miliardi di dollari per l'acquisizione del gruppo Playa Hotels & Resorts, che opera 24 proprietà in Messico e nell'area caraibica.
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[post_content] => Riceviamo una lettera dal presidente di Astoi, Pier Ezhaya e volentieri la pubblichiamo.
«Mettiamola così: se si vuole danneggiare un settore al punto da farlo chiudere, la nuova direttiva europea sui pacchetti turistici è la strada più breve. Esagerato? No. Semplicemente razionale. Questa è la direttiva più iniqua, più ideologica, più miope, più violenta e più ingiusta che si potesse proporre.
Se verrà approvata, e lo dice un europeista convinto, bisognerà augurarsi che il nostro Paese vada in infrazione. Se l’Italia la recepirà, in infrazione dovremo andarci noi del turismo organizzato, non applicando questa direttiva e riempiendo i tribunali di cause. Le perderemo tutte? Pazienza. Almeno falliremo lottando.
Il vaso è colmo
Ma perché prendo questa posizione così estrema che di solito non mi contraddistingue? Perché il vaso è colmo, perché le posizioni ideologiche mi hanno stancato e perché l’unica tutela che il consumatore può avere quando viaggia la può avere dal turismo organizzato. Per il resto ognuno fa quel che vuole e auguri. Ma io dico, già la normativa attuale sui pacchetti turistici stratutela il consumatore rispetto alle banche letti o ai vettori aerei e allora, c’era pure bisogno di irrigidirla aumentando il gap?
E perché è così facile colpire il turismo organizzato? Forse perché l’Unione Europea non ha il coraggio di attaccare le lobby dei giganti tecnologici o quelle delle compagnie aeree? Il Draft Report presentato dal relatore in Parlamento della proposta di modifica della Direttiva Pacchetti, l’eurodeputato maltese Alex Agius Saliba, è qualcosa di semplicemente inconcepibile. Si tratta di una proposta che non tiene in alcuna considerazione la voce delle imprese europee del turismo organizzato.
Vediamone alcune perle
Reintroduzione tetto acconto del 25% e previsione possibilità di richiedere saldo non prima dei 28 giorni data partenza.
Ora io dico, ma questo tetto agli acconti è previsto anche per i vettori aerei o per gli alberghi quanto applicano le tariffe non rimborsabili? E se l’operatore, per favorire il proprio cliente dovesse acquistare dal vettore una tariffa ad emissione immediata (e, quindi, soggetta a pagamento immediato) dovrebbe coprire finanziariamente il delta tra il 25% che impone la legge e il 100% che chiede il fornitore? E perché mai questo dovrebbe accadere?
Istituzione di un Trust per garantire gli acconti.
Qui siamo davvero all’apoteosi; ma non c’è già una legge che impone a tutti gli attori del Turismo organizzato, tour operator e agenzie (non certo a vettori aerei o alle banche letti) di avere un fondo per insolvenza e fallimento che copre sia acconto che saldo? E allora a che cosa serve questo trust? È incredibile; non solo questo obbligo esiste per gli operatori del turismo organizzato e non per gli altri attori turistici, ma addirittura adesso bisogna anche creare un trust. W la fantasia.
Nessun perimetro e nessuna oggettività sulle circostanze straordinarie che regolano il recesso senza penale. In più, se il ministero degli affari esteri emana un travel warning c’è la possibilità per il cliente di annullare senza penale a 28 giorni data partenza.
Niente perimetro
Già oggi, con la direttiva attualmente in vigore, in caso di circostanze inevitabili e straordinarie (es. catastrofi naturali) verificatesi nel luogo di destinazione o nelle sue immediate vicinanze, il tour operator deve riproteggere il viaggiatore e, se questo non accetta, lo stesso ha diritto di recedere dal contratto ottenendo il rimborso integrale del costo del pacchetto. Nella “nuova versione” della direttiva non c’è alcun perimetro oggettivo per tali circostanze eccezionali, un passaggio che specifichi ad esempio che le stesse sono limitate alle sole catastrofi naturali, pandemie, etc.
In questo modo si apre il fronte ad un’interpretazione che potrebbe condurre a ricomprendere qualsiasi ipotesi di impedimento personale, soggettivo, del consumatore. Non contenti, si vorrebbe introdurre anche la possibilità di recedere in virtù di un “travel warning” emanato dal ministero degli affari esteri.
Anche questa è molto fantasiosa; ci sono state fatte lezioni sul fatto che i warning del Ministero degli Esteri erano solo avvisi e non dovevano rappresentare dei divieti e adesso il cliente può cancellare senza problemi, addirittura 28 giorni prima della partenza, senza nemmeno attendere l’evolversi di una situazione, che potrebbe anche rientrare? Domanda: questo vale anche per i vettori? Se c’è un travel warning devono rimborsare il biglietto? E se non sono comunitari ci si è posti il problema?
Riduzione del timing di rimborso per fallimento e insolvenza da 9 a 3 mesi.
Beh, certo; non solo dobbiamo avere un fondo per insolvenza e fallimento che altri non hanno ma anche sbrigarci a rimborsare senza nemmeno avere il tempo di esaminare la copiosa documentazione che potrebbe essere prodotta magari da migliaia di clienti? Mica si perde tempo qui.
Sono previste sanzioni pecuniarie fino al 4% del fatturato in caso di violazione delle previsioni della Direttiva.
Mi sembra giusto. In un settore che se va bene fa un ebitda del 5%, imporre una sanzione del 4% se non si ubbidisce mi sembra in minimo.
Davvero non comprendo l’accanimento; ma che vi ha fatto questo settore? Vi sembra un settore che specula sui consumatori? Se lo facesse non avrebbe dei profitti un pochino diversi?
Colpo di sciabola
E allora perché, ancora una volta, infliggere questo colpo di sciabola al Turismo organizzato e risparmiare tutti gli altri attori? Sono così ingenuo che pensavo che si sarebbe riequilibrato il gap e invece? Ma no, divarichiamolo ancora. A morte il Turismo organizzato, fatto da approfittatori cinici e ingordi di ricchezza!
Il ministro Santanchè ha assicurato il proprio impegno per contrastare questa pericolosa deriva e noi la ringraziamo sentitamente. Se necessario la questione va affrontata anche a livello di Presidenza del consiglio perché il rischio di chiusura di migliaia di imprese è più che concreto. Non si può affossare così un settore che aveva appena rimesso la testa fuori dall’acqua dopo l’apnea del covid.
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Su questa cosa serve davvero coraggio e spirito combattivo. Fosse l’ultima cosa che farò per questo settore, questa volta, lo giuro, sono pronto a “tutto”
La diplomazia va bene, ma questo è davvero troppo».
Pier Ezhaya presidente Astoi Confindustria Viaggi
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[post_content] => Dal 13 al 15 maggio La Spezia ospita la seconda edizione di "blue design summit", l’evento dedicato a tutto ciò che riguarda l’abitare sull’acqua, dalla progettazione alla costruzione e al refitting di superyacht alle crociere, dai waterfront fino alle marine. Il summit, organizzato da Clickutility team e Promostudi La Spezia, è promosso dal Miglio blu con la partnership istituzionale del comune della Spezia e dell’autorità del sistema portuale del mar Ligure Orientale. Bds è dedicato ai protagonisti di tutta la filiera nazionale e internazionale del design di alta gamma sui temi più innovativi e strategici del settore. La sede principale sarà il teatro civico della Spezia.
«La Spezia - spiega il sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini - si conferma un punto di riferimento internazionale per la nautica e il design, come dimostrato dall’ultimo rapporto sull’economia del mare che riporta un valore aggiunto generato nel settore di oltre 1 miliardo e 145,3 milioni di euro, ci posiziona primi in Italia per incidenza dell’economia del mare su quella totale e con un totale di occupati di oltre 14mila persone. Inoltre recentemente La Spezia ha vinto la selezione nazionale per l’ingresso nella rete delle città creative Unesco per il design, che ora ci proietta nella fase internazionale. Siamo la capitale mondiale della nautica, un distretto di eccellenza in cui si progettano e costruiscono yacht e megayacht destinati ai mercati globali, grazie alla presenza di aziende leader e di alcuni tra i più grandi nomi del design nautico. Questo evento rappresenta un'opportunità unica per mettere in dialogo i protagonisti della filiera, promuovere l’innovazione, la ricerca e la formazione, e valorizzare il nostro Campus Universitario, vera eccellenza del territorio».
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[post_content] => Non solo World America: questa estate il nuovo concerto live-to-film Dirty Dancing: in Concert salirà anche a bordo della Msc Virtuosa: grazie alla combinazione di una band dal vivo, cantanti e ballerini, la proiezione del film prenderà così vita in un modo inedito. L'esperienza culminerà in un finale durante il quale gli ospiti saranno invitati a unirsi ai festeggiamenti e a cantare insieme ai protagonisti dello spettacolo.
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Lufthansa ha presentato ieri all’aeroporto di Monaco di Baviera Allegris, la nuova esperienza di viaggio in First Class che diventa ancora più esclusiva e sarà disponibile quest’estate su voli a lungo raggio in partenza da Monaco verso Stati Uniti, Cina e India.
«La nostra nuova First Class ridefinisce il concetto di privacy come mai prima d’ora, ed è senza eguali a livello mondiale. Stiamo inoltre investendo in esclusività e comfort a terra, rinnovando completamente le aree check-in e le lounge First Class negli aeroporti di Monaco e Francoforte» ha dichiarato Jens Ritter, ceo di Lufthansa Airlines. Completamente rinnovate anche le lounge di Newark e London Heathrow e la ristrutturazione di ulteriori 30 lounge seguirà quest'anno.
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[post_content] => Polizze e turismo. Entro il 31 marzo le imprese dovranno assicurarsi contro gli eventi catastrofali. Una corsa contro il tempo soprattutto per le circa 1,5 milioni di attività del commercio, del turismo e dei servizi che esercitano in un locale in affitto". Così comunica Confesercenti.
"Le norme non prevedono sanzioni se non ci si adegua all’obbligo. Se si sceglie questa soluzione, però, - continua Confesercenti - si perde ogni merito creditizio: le banche sostanzialmente non finanziano, non si può partecipare ai bandi ed in caso di catastrofi non si avrà alcun contributo. Di fatto, per le imprese sarebbe un suicidio non assicurarsi. Non solo: gli amministratori in caso di mancato rispetto dell’obbligo rischiano l’azione di responsabilità per i danni subiti in occasione dell’evento o per il mancato accesso a contributi pubblici".
Solo 11 giorni
"Restano, però, solo 11 giorni utili per adeguarsi. Troppo poco. Una delle particolarità di questo provvedimento è infatti che le imprese, che siano proprietarie o locatarie nel locale in cui operano, sono direttamente tenute ad assicurare l’immobile garantendone il valore di ricostruzione. Nel nostro paese sono censiti circa 2,8 milioni di immobili a destinazione uso turistico, commerciale, di laboratorio etc., di cui oltre la metà concessi in affitto.
«Quasi 1,5 milioni di soggetti in locazione, che devono appurare con il proprietario le caratteristiche costruttive dell’immobile e verificare se la proprietà ha già in essere coperture assicurative. In ogni caso, cadendo l’onere della corretta copertura assicurativa sul conduttore dell’immobile - trasferendo però i benefici sul proprietario - con i relativi oneri e costi, occorrerebbe quantomeno lasciare il tempo necessario per ridefinire i contratti in essere. Anche in considerazione dell’impegno assunto dalle imprese: stimiamo – prudenzialmente – sui 118 miliardi il costo di ricostruzione totale dei locali commerciali considerati, per una spesa in copertura assicurativa di circa 400 milioni di euro l’anno».
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Intermodalità. Una mobilità sempre più sostenibile e interconnessa: grazie allo sviluppo di nuove infrastrutture e alla collaborazione con le principali compagnie aeree, il Gruppo FS punta a rendere il treno il mezzo privilegiato per raggiungere gli aeroporti, riducendo l’uso dell’auto e abbattendo le emissioni di CO2.
Attualmente, in Italia, sono 26 gli aeroporti già collegati alla rete ferroviaria o tramite soluzioni intermodali che includono autobus, airlink e people mover.
L’obiettivo del Gruppo FS è quello di trasformare il viaggio in un’esperienza integrata "door-to-door", garantendo ai passeggeri soluzioni di viaggio integrate e intermodali. "Guardando ai numeri non vedo la competizione tra treni e aerei. FS è un'azienda che rappresenta il Paese con 97mila dipendenti, quest'anno sono stati fatti 17 miliardi di investimenti e gestiamo circa 10 mila treni al giorno, per la maggior parte regionali", ha dichiarato l’ad del Gruppo FS Stefano Antonio Donarumma durante il Convegno Fit – Cisl "Trasporto aereo e ferroviario: strategie per un sistema integrato e competitivo".
Altre tratte
Tra le eccellenze già attive c’è il Leonardo Express, servizio che collega la stazione ferroviaria di Roma Termini all’aeroporto di Fiumicino con 126 treni al giorno e un totale di 350mila viaggiatori al mese. Molteplici anche i progetti in cantiere. A Venezia Marco Polo è prevista la realizzazione di una nuova tratta ferroviaria di circa 8 km che collegherà lo scalo alla linea ferroviaria Venezia-Trieste, migliorando i collegamenti tra l’aeroporto e il Nord-Est. Per incentivare l’integrazione ferro-aereo sono in corso ulteriori progetti per connettere all’infrastruttura ferroviaria anche gli aeroporti di Bergamo, Olbia, Brindisi e Trapani.
A Bergamo, la stazione verrà collegata all’Aeroporto di Orio al Serio con un tempo di percorrenza di soli 10 minuti. Si stima che, con l’attivazione del collegamento, gli spostamenti effettuati in treno saranno oltre 13mila al giorno, riducendo il numero di auto in circolazione.
Nell’aeroporto di Olbia Costa Smeralda sarà realizzato un collegamento ferroviario di 3,4 km che si diramerà dalla linea Golfo Aranci-Macomer, consentendo di integrare lo scalo con il sistema ferroviario sardo. In Sicilia, invece si prevede l’attivazione di una nuova fermata "Aeroporto Vincenzo Florio" sulla linea Trapani-Birgi.
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In particolare, durante gli incontri a Bologna e Monza, Maria Grazia Marino, general manager del Ministero del Turismo, Investimenti e Aviazione delle Bahamas, illustrerà agli agenti di viaggio novità e peculiarità del prodotto, nonché il recente lancio del nuovo programma di incentivi a loro dedicati.
«La possibilità di confrontarsi direttamente con il trade, 'faccia a faccia', rimane un elemento speciale e strategico - sottolinea la manager -: un'occasione per far conoscere al meglio la destinazione Bahamas, oltre la ben nota Nassau, mettendo in evidenza anche gli aspetti pratici e logistici per muoversi attraverso l'arcipelago».
Un'attenzione sempre elevata quella riservata alla formazione del trade «che ha visto anche il debutto del sito e-learning in lingua italiana», per un mercato che risulta «in costante crescita: già nel 2024 gli arrivi dall'Italia sono aumentati a doppia cifra, e in questi primi due mesi del 2025 il trend si mantiene al rialzo. C'è molto interesse sulla destinazione, come ci confermano le richieste degli operatori».
E con l'arrivo della stagione estiva la meta è «ancora più comodamente raggiungibile, grazie ai collegamenti di British Airways via Londra, anche da Bologna e Roma - oltre che da Milano - che consentono di arrivare a Nassau in giornata».
Che si tratti di un soggiorno secco nell'arcipelago o di una estensione «dagli Stati Uniti, ma anche dal Canada grazie ai voli Air Canada da Toronto e Montreal», un viaggio alle Bahamas va oltre «il sole e mare paradisiaci con numerose opportunità di escursioni», che sempre più frequentemente valorizzano una connessione diretta fra i viaggiatori e gli abitanti di Bahamas. Un esempio su tutti quello del programma «People-to-People, che offre ai turisti la possibilità di entrare nelle case e nella vita dei locali. Oppure la scoperta del dietro le quinte della realizzazione dei costumi per il Junkanoo, con l'incontro degli artigiani in alcuni degli atelier di Nassau».
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