22 December 2025

“Corsica da Amare”, Fulvia Ottonello dal trade debutta con un libro e racconta l’Ile de Beauté in chiave romanzata

Non basta conoscere la Corsica da quasi 20 anni per scrivere un libro. Ma se hai sempre lavorato nel settore turistico, con grande passione ed entusiasmo, è tutto più semplice. E’ quanto è successo a Fulvia Ottonello di Genova che durante il lockdown un po’ per caso si è ritrovata a riflettere sulle sue esperienze, sulle passioni e sulla Corsica, isola che ha sempre amato, fino poi a scrivere un libro: Corsica da Amare.

«Un pomeriggio – spiega Fulvia Ottonello – costretta a casa, come tutti, dalla prima ondata della pandemia, Giorgio Cantoni il co-fondatore del giornale on line “Corsica Oggi”, accolse, con grande entusiasmo, la  mia proposta di scrivere un racconto romanzato ambientato in Corsica, da pubblicare a puntate sul  giornale».

Ottonello ha maturato negli anni diverse esperienze nel settore turistico: accompagnatrice di viaggi di gruppo, hostess sulle navi da crociera,  banconista in agenzia di viaggio, assistente all’estero per Alpitour e per  ultimo responsabile della programmazione e contrattista per un t.o. genovese per le destinazioni Austria e  Corsica. 

«L’idea di dedicarmi alla scrittura – aggiunge Ottonello – mi è sempre piaciuta, ma non ne ho mai avuto il tempo. Poter  raccontare  dell’Isola che conosco e che amo da più di sedici anni, mi ha motivato nel lungo periodo di stop nel lavoro durante la pandemia. Più scrivevo e più la trama prendeva forma: la storia di Anna, un’agente di viaggio che per lavoro deve recarsi in Corsica e convince le amiche di sempre Laura, Barbara e Cristina, già intenzionate a fare una vacanza insieme, a condividere con lei l’esperienza. Il libro ha preso forma rapidamente».

Corsica da Amare non è solo una storia di amicizia ma è soprattutto un modo originale per promuovere l’isola, le sue bellezze artistiche, naturali, culturali e gastronomiche, un nuovo concetto di guida turistica. «La redazione mi informò dopo le prime pubblicazioni – conclude Ottonello –  che grazie al  mio racconto, il giornale aveva raggiunto  il doppio delle visualizzazioni dell’anno precedente nello stesso mese. Così, grazie a suggerimenti e consigli, trovai un editore per pubblicare un libro. In neanche un anno ho realizzato un sogno. Il libro oltre ad essere in vendita, è stato presentato a Striscia la Notizia, sarà tradotto in francese e sarà diffuso tramite altri canali».

 

 

 

 

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Parte da qui il nuovo capitolo del Park Hotel des Dolomites di Borca di Cadore, raccontato nel volume “Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti”, curato da Alberto Beggiolini con la prefazione di Graziano Debellini, presidente di ThH Group. Un libro che rappresenta un vero e proprio strumento di posizionamento culturale e territoriale in vista di Milano-Cortina 2026.\r\n\r\nSorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come palace hotel destinato all’aristocrazia europea, il Park Hotel è uno degli edifici più iconici del Cadore. La sua lunga traiettoria – da albergo di lusso a ospedale militare durante le guerre mondiali, poi collegio, convitto e centro di accoglienza – racconta un secolo di trasformazioni sociali ed economiche della montagna italiana. 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Il sentiment globale è positivo nel 90% dei casi, trainato soprattutto da Stati Uniti e Paesi asiatici. In Italia si registrano 212 mila conversazioni e 9 milioni di interazioni, con un sentiment positivo all’84%.\r\n\r\nAl centro del dibattito emerge con forza il tema della legacy olimpica: infrastrutture, sostenibilità, identità e impatto sui territori alpini rappresentano il cuore della conversazione. Milano-Cortina 2026 viene percepita non solo come un grande evento sportivo, ma come una leva di sviluppo per l’intero arco alpino, capace di generare visibilità, investimenti e nuove traiettorie turistiche anche per le destinazioni “minori”.\r\n\r\nÈ in questo scenario che si inserisce la strategia di Th Group, uno dei principali operatori italiani dell’ospitalità leisure. Partecipato da Cassa Depositi e Prestiti e Istituto Atesino di Sviluppo, il gruppo gestisce oltre 30 strutture tra mare, montagna, lago e città d’arte attraverso il brand Th Resorts, ed è attivo anche nel tour operating con Baobab. Nato quasi cinquant’anni fa dalla gestione di un rifugio sull’Adamello, Th ha costruito nel tempo una leadership solida nel segmento montano, con 1.300 camere, un forte know-how operativo e una capacità riconosciuta di generare marginalità.\r\n\r\nNel 2025 il fatturato del gruppo sfiora i 300 milioni di euro, con circa 4.000 collaboratori che diventano oltre 11 mila considerando l’indotto nei periodi di alta stagione. Un modello industriale che affianca alla crescita dimensionale l’investimento sulle competenze: Th Resorts è tra i promotori della Scuola Italiana di Ospitalità, fondata insieme alla Fondazione Cdp, per formare i manager del futuro e rafforzare la qualità del sistema turistico italiano.\r\n\r\nLa rinascita del Park Hotel des Dolomites si inserisce così in una visione più ampia: la montagna non come prodotto stagionale, ma come piattaforma economica permanente, capace di coniugare ospitalità, cultura, paesaggio e comunità. Una prospettiva che guarda oltre l’appuntamento olimpico, puntando a trasformare l’attenzione globale in valore duraturo per i territori.\r\n\r\n(Enzo Scudieri)","post_title":"Montagna come asset economico: Th Group e il nuovo corso","post_date":"2025-12-16T09:56:42+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1765879002000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"503890","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Scatto in avanti per il network internazionale di Royal Air Maroc in linea con l'obiettivo di posizionare Casablanca come hub globale. 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Dal 2023 abbiamo preso in consegna una decina di aeromobili aggiuntivi, aumentato le frequenze su diverse destinazioni strategiche e aperto quasi venti rotte internazionali.\r\n\r\nNel 2026 passeremo a una nuova fase con almeno dieci rotte aggiuntive, rafforzando ulteriormente la connettività del Marocco con le principali città globali e sostenendo lo sviluppo economico e turistico».\r\n\r\nIn aggiunta alle già note Casablanca-San Pietroburgo, che sarà aperta a gennaio 2026, e Casablanca-Los Angeles, prevista per giugno 2026, la compagnia aerea introdurrà cinque nuove rotte da Casablanca nel mese di aprile e precisamente: Pointe-Noire nella Repubblica del Congo, Tripoli, Beirut, Bilbao e Alicante.\r\n\r\nSuccessivamente, a giugno, debutterà il nuovo collegamento Casablanca-Palma che andrà a rafforzare la rete spagnola del vettore, che comprende già Madrid, Barcellona, Malaga, Valencia e Siviglia. 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