23 December 2025

Baleari, svolta sostenibile. E non si tratta di green washing!

Il direttore generale turismo del governo delle isole Baleari, Rosana Morillo Rodriguez e Iago Negueruela

Un piano normativo articolato su quattro pilastri per rendere la destinazione Baleari sempre più ambientalmente e socialmente sostenibile, nonché la prima meta europea dotata di un’economia dei viaggi completamente circolare. Il governo dell’arcipelago mediterraneo ha appena approvato la nuova legge sulla circolarità e sostenibilità nel turismo, i cui dettagli sono stati presentati alla stampa italiana a Milano da Iago Negueruela, consigliere del Modello economico, lavoro e turismo dello stessa amministrazione insulare.

Moratoria sui nuovi sviluppi ricettivi

A dettare la via della futura strategia della destinazione spagnola saranno quindi quattro direttrici fondamentali: la sostenibilità sociale e ambientale, la valorizzazione del territorio e la semplificazione amministrativa. La più cospicua misura adottata in tale contesto è sicuramente quella che prevede il blocco dello sviluppo turistico nell’area, sul modello di quanto già fatto qualche anno fa dalla città di Barcellona. In altre parole, per i prossimi quattro anni, l’offerta dell’arcipelago non potrà superare gli attuali 630 mila posti letti. Ma c’è di più: perché nello stesso arco di tempo, ha raccontato Negueruela, le autorità amministrative locali dovranno studiare piani specifici per l’ulteriore riduzione dell’offerta: “L’idea è quella di liberare la nostra industria turistica dalla ricerca ossessiva dei volumi, per provare invece a dirigerci verso un prodotto di maggiore qualità. L’intero progetto è stato elaborato in piena collaborazione con tutti gli stakeholder del settore, ma la moratoria sugli sviluppi futuri è stata sicuramente l’aspetto su cui sono sorte le maggiori controversie, soprattutto da parte di alcuni albergatori. Devo tuttavia dire che alla fine nessuno si è dichiarato contrario e l’appoggio da parte degli operatori all’intero nostro piano è stato totale”.

In tema di sostenibilità sociale è stata quindi posta, in collaborazione con i sindacati, grande attenzione alla questione sicurezza sul lavoro. Tra le misure in fase di implementazione, c’è per esempio l’obbligo di dotare tutte le camere degli hotel di letti rialzabili. “Un accorgimento in grado da solo – ha sottolineato Negueruela – di ridurre del 50% gli incidenti sul lavoro nelle strutture ricettive”.

Standard di classificazione alberghiera più attenti alla sostenibilità

Sul fronte ambientale, l’idea è quindi di vocare tutte le imprese del territorio a un’economia del turismo circolare. Saranno in particolare introdotti protocolli standard per la misurazione del consumo di energia e di acqua, nonché dei processi di gestione dei rifiuti e di tutte le attività che abbiano un impatto sul territorio. “Non solo – ha aggiunto Negueruela -: entro quattro anni tutte le strutture ricettive dovranno  essere dotate di caldaie a condensazione, così come dovranno ricorrere ai fornitori locali per una percentuale consistente dei propri prodotti“.

Infine, il nuovo piano normativo prevede anche una serie di sforzi per la sburocratizzazione del settore. A cominciare da una riforma degli standard di classificazione alberghiera, per renderli più adatti alle esigenze della domanda contemporanea. Niente più obblighi desueti, quindi, per l’ottenimento di un certo numero di stelle, come per esempio la presenza di fax o del telefono in camera, ma maggiore attenzione ancora una volta ad aspetti come gli sforzi e gli investimenti in materia di sostenibilità ambientale e sociale. Il tutto corroborato anche da processi di certificazione ad hoc, realizzati in collaborazione con i principali enti europei. “Oggi tutti dicono di essere sostenibili – ha osservato sempre Negueruela -. Noi vogliamo che le Baleari lo siano veramente! L’obiettivo è quello di diventare la prima destinazione europea completamente basata su un’economia circolare del turismo“.

A supporto, i fondi Ue e le partnership con i to internazionali (c’è anche Alpitour)

Il piano gode ovviamente anche di una serie di supporti economici. A cominciare dai fondi Next Generation Eu. Il governo delle Baleari ha infatti previsto uno stanziamento di 60 milioni di euro direttamente dedicati alla riqualificazione delle strutture ricettive. A questi si aggiungono ulteriori 190 milioni destinati più genericamente alla valorizzazione del territorio. Infine, non mancano neppure le attività di partnership con gli operatori internazionali. E tra questi, un ruolo importante sarà destinata a giocare il gruppo Alpitour, e in particolare la sua dmc Jumbo Tours basata anche in Spagna, che era presente all’evento milanese e che soprattutto poco prima ha avuto un incontro ad hoc con i rappresentanti delle isole Baleari. L’obiettivo? Creare un gruppo di lavoro misto tra Alpitour e lo stesso governo dell’arcipelago spagnolo.

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