8 marzo 2022 12:04
L’Arabia Saudita ha eliminato tutte le restrizioni d’ingresso legate al Covid-19 per i titolari di visti turistici: i viaggiatori – come riportato da Breaking Travel News – non dovranno più presentare un certificato di vaccinazione o un test Pcr per entrare nel paese.
L’obbligo di quarantena viene completamente rimosso, e tutti i viaggiatori provenienti dai paesi attualmente in lista rossa possono entrare. Le regole di distanziamento sociale sono abolite in tutto il paese, comprese Makkah e Madinah, mentre l’utilizzo delle mascherine viene richiesto solo nei luoghi pubblici chiusi.
Questa revoca delle restrizioni per turisti, viaggiatori d’affari e per viaggi religiosi rappresenta l’aggiornamento più completo alle norme di viaggio da quando l’Arabia ha aperto per la prima volta ai viaggiatori internazionali alla fine del 2019.
“Accogliamo con favore questa decisione del governo centrale, che protegge sia le vite e i mezzi di sostentamento mentre accoglie i viaggiatori di nuovo in Arabia Saudita”, ha dichiarato Ahmed Al Khateeb, ministro del turismo del regno dell’Arabia Saudita. “Il ritorno ai livelli di apertura pre-pandemia è stato reso possibile dall’ambizioso programma di vaccinazione del nostro paese e da altri sforzi di successo per ridurre al minimo la diffusione del virus”.
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[post_content] => Niente più carta d'identità fra le mani, pronta da mostrare all'assistente di volo al gate di imbarco: in Italia per i passeggeri che si apprestano a prendere un volo domestico o con destinazione nei paesi dell'area Schengen (in pratica quasi tutti i paesi dell’Unione europea oltre a Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, mentre sono esclusi Cipro, Irlanda e, ovviamente, il Regno Unito) sarà dunque sufficiente presentare la propria boarding card.
Arriva dall'Enac la nuova disposizione, come si legge da Il Corriere.it, che anticipa la notizia segnalando però che non c'è ancora una data ufficiale a partire dalla quale dovrà essere applicata la norma.
Finora erano previsti due controlli: nel primo viene chiesta la sola carta di imbarco, poi vengono scannerizzati i bagagli e le persone vengono fatte passare attraverso un macchinario che verifica l’eventuale presenza di oggetti metallici; il secondo controllo invece è quello che si fa poco prima di salire sull’aereo, in cui si chiede ai passeggeri di mostrare appunto la carta di identità. Durante il secondo controllo gli operatori aeroportuali dovevano accertare la concordanza tra il nome e il cognome dei passeggeri riportati sulle carte di imbarco e quelli presenti sul documento di identità, verificando anche l’identità delle persone dalla foto stampata sul documento.
La nuova disposizione diffusa dalla direzione generale dell’Enac e visionata dal quotidiano, stabilisce che la mancata verifica della concordanza tra il nome sulla carta di imbarco e quello sulla carta di identità «non compromette un adeguato livello di sicurezza», proprio perché viene mantenuto il controllo della carta di imbarco.
Secondo Pierluigi Di Palma, presidente Enac, le operazioni di imbarco diverranno così più semplici e veloci. «Gli aeroporti sono luoghi protetti ed è venuto il momento di equiparare i viaggi in aereo a quelli in treno. C’è molta perdita di tempo a livello burocratico. Togliendo l’obbligo ci si imbarca anche più velocemente».
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Non si placano le polemiche sulla piattaforma Travel Agent Direct di Ryanair, creata per offrire alle agenzie di viaggi che operano offline un canale ufficiale e autorizzato per la prenotazione e l’acquisto dei biglietti Ryanair per conto dei propri clienti. Come spesso accade su temi molto discussi, si stanno diffondendo fake news e interpretazioni errate, con l’unica conseguenza di generare involontariamente confusione e allarmare il mercato.
Per fare chiarezza e rispondere alle principali criticità, sollevate soprattutto sui social, interviene l’avvocato Veronica Scaletta, responsabile legale Aiav che ha partecipato direttamente alla definizione dell’accordo per conto dell'associazione. L’obiettivo è offrire agli agenti di viaggio strumenti interpretativi chiari e risposte puntuali rispetto a notizie fuorvianti o interpretazioni errate diffuse nel settore.
Aiav, del resto, non solo è stata tra i promotori dell’accordo grazie al coinvolgimento di Fiavet, ma ha anche fortemente voluto un tavolo di confronto con il vettore e che l’accesso alla piattaforma fosse esteso a tutte le agenzie di viaggio, senza discriminazioni tra iscritti e non iscritti all’associazione.
Domande e risposte
D: Divieto di assistere il passeggero da parte dell'agente di viaggio che ha prenotato.
VS: È falso, non c'è nessun divieto per gli agenti di viaggio di assistere il proprio cliente. Ryanair ha chiesto di avere anche i dati del passeggero in modo da poter comunicare cancellazioni, ritardi, anche direttamente al passeggero. Ma non c'è nessun divieto per l'agente di viaggi di assistere, come sempre è stato, il proprio cliente.
D: Divieto di ricorrere all'arbitrato.
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D: Responsabilità totale dell'agenzia in caso di disservizio che genera un esborso economico per la compagnia.
VS: Assolutamente no, questo è falso. Come è sempre avvenuto e come avviene civilisticamente, se un agente di viaggio o un qualsiasi altro soggetto provoca con il proprio comportamento un danno ad un soggetto terzo — che può essere Ryanair o qualunque altro soggetto — è ovviamente obbligato a risarcire il danno. Ma dalle condizioni generali pubblicate sul sito di TAD non c'è nessuna responsabilità specifica o oggettiva dell'agente di viaggi verso Ryanair.
D: Obbligo di segnalazione di rimborso entro 24 ore, oltre le quali si perde il diritto al rimborso stesso.
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D: Divieto di utilizzo delle informazioni di volo, dello script dei voli e di qualsivoglia informazione sui siti Ryanair in forma scritta dall'agente al cliente.
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D: Foro competente Dublino.
VS: Il foro competente è Dublino per quanto riguarda le controversie che dovessero eventualmente sorgere tra due operatori economici – quindi ad esempio tra un’agenzia di viaggi e Ryanair. Per quanto riguarda invece le controversie tra il consumatore e il vettore, vige la regola italiana del foro del consumatore. Sono esistite nel tempo sentenze diverse, ma la regola generale resta quella.
D: Obbligo di dichiarare al cliente il prezzo reale del costo del trasporto aereo anche qualora si tratti di un volo utilizzato per la costruzione di un pacchetto turistico.
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Conclusioni
Fulvio Avataneo, presidente Aiav dichiara: “Possiamo affermare con chiarezza che oggi nulla è più come prima. Gli accordi raggiunti tra associazioni di categoria, una rappresentanza dei consumatori e una compagnia aerea come Ryanair rappresentano una svolta concreta: una soluzione equilibrata e condivisa che restituisce dignità e strumenti operativi agli agenti di viaggio. E’ un successo per tutta la collettività agenziale, non solo per le sigle che hanno partecipato al tavolo negoziale. Inoltre, grazie a questo accordo, Aiav avrà accesso a un tavolo di lavoro semestrale con Ryanair, il primo già previsto dopo l’estate: sarà un'occasione strutturata per affrontare e risolvere tutte le eventuali criticità operative. La perfezione non è di questo mondo, è vero. Ma TAD è un primo passo importante e il nostro impegno è continuare a lavorare, insieme, per arrivarci”.
[post_title] => Aiav: facciamo chiarezza sulla Tad di Ryanair. Tutte le falsità circolate
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[post_content] => The Travel Expert, con una rete che sfiora quota 100 Personal travel expert, consolida ulteriormente la struttura organizzativa con l’inserimento di quattro nuove risorse strategiche.
Luigi Porro, ceo e co-founder The Travel Expert, dichiara: “Abbiamo scelto di puntare su un poker di donne, per rispondere ad un’esigenza concreta: gestire con efficienza la crescita in corso da inizio anno sia in termini di volumi sia di penetrazione in nuove aree di business. I dati parlano chiaro: nel primo semestre abbiamo già superato il budget di inizio anno, che prevedeva per il 2025 una crescita del 25%, dopo un già ottimo 2024 che si è chiuso a +65%. Siamo partiti dal commerciale, con l’ingresso di Michela Borellini in qualità di responsabile, per potenziare poi anche l’ufficio rete, il booking e l’amministrazione”.
Professionista con un’esperienza trentennale nel mondo della distribuzione turistica, la nuova responsabile commerciale di The Travel Expert, Michela Borellini, conosce a fondo il settore anche dal punto di vista imprenditoriale. È stata titolare per oltre dieci anni di un’agenzia di viaggi di Varese e, più recentemente, ha coordinato un piccolo network di consulenti di viaggio, gestendo con successo un modello operativo simile a quello di The Travel Expert. La manager risponderà direttamente a Luigi Porro e si occuperà delle strategie di vendita, delle partnership operative e del coordinamento dei fornitori.
L’ufficio Rete si arricchisce con l’ingresso di Isabella Villaca, laureata in Economia del Turismo presso l’Università degli Studi di Perugia, esperta di operation e customer service con esperienza in realtà internazionali come Amadeus e Lastminute.com, e Manuela Lofano, professionista con un background consolidato nel customer service e nella customer retention, a cui si affianca una quindicennale esperienza in ambito programmazione e booking presso importanti tour operator, come Columbus Viaggi e non solo.
A potenziare il reparto amministrativo, infine, è Lesly Gonzalez, giovane professionista con un solido percorso accademico alle spalle, specializzata nella gestione integrata dei processi aziendali. Dopo la laurea in Scienze del Turismo presso l’Università di Milano-Bicocca, ha recentemente conseguito un Master in Tourism Quality Management.
A restituire una fotografia chiara delle dinamiche evolutive di The Travel Expert, contribuiscono anche i dati relativi all’andamento delle destinazioni e delle aree di business nel primo semestre: sul fronte delle destinazioni più performanti, il Giappone si conferma per il terzo anno consecutivo al primo posto per tassi di crescita. Da registrare anche il buon andamento generale delle destinazioni asiatiche ed africane, Egitto incluso, e la sostanziale tenuta degli Stati Uniti, nonostante le iniziali aspettative di calo. Si dimostrano al momento particolarmente in crescita anche i Paesi del Medio Oriente: Emirati Arabi, Qatar, Oman e Giordania.
Il 2025 rappresenta inoltre l’anno di consolidamento di nuovi asset: le vacanze studio, introdotte recentemente, stanno già contribuendo al 5% del fatturato, mentre il comparto business travel e Mice, fino a poco tempo fa non presidiato, rappresenta attualmente tra il 10% e il 15% del volume d’affari complessivo. Soddisfazione infine per Stoviaggio, il brand di The Travel Expert nato dalla collaborazione tra Personal Travel Expert e travel blogger, che uniscono competenze e community per creare viaggi di gruppo tematici, con proposte esclusive e itinerari curati nei dettagli. In parallelo, l’azienda guarda con interesse a ulteriori investimenti in innovazione tecnologica e sviluppo di nuove verticali, con importanti annunci previsti per l’autunno.
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Pietro Rossini è il nuovo area manager per il Nord Italia di King Holidays, che avrà il compito di presidiare commercialmente le regioni Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Lombardia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Veneto, oltre alla Svizzera.
Rossini, basato a Milano, riporterà direttamente a Roberto Minardi, direttore commerciale del tour operator e avrà anche l’obiettivo di potenziare ulteriormente la presenza del to nel Nord Italia attraverso il reclutamento e il coordinamento di una rete ampliata di promotori commerciali.
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“L’arrivo di Pietro Rossini ci consente di rafforzare il presidio su un’area ad altissimo potenziale, in cui il rapporto con le agenzie di viaggio richiede un approccio solido, professionale e strutturato. I primi risultati dell’anno confermano trend di crescita significativi su tutte le principali linee di prodotto, a dimostrazione della solidità del nostro impianto commerciale e della centralità del Nord Italia nella nostra strategia di sviluppo”, dichiara Minardi.
Offerta diversificata. Cina in arrivo
Le proposte firmate King Holidays oggi puntano su modelli di prodotto sempre più segmentati e su una programmazione attenta all’evoluzione della domanda. Sul corto raggio, l’Europa registra un incremento del 25% su destinazioni già consolidate come Spagna, Portogallo, Francia, Regno Unito, Paesi Bassi, Germania, Danimarca, Finlandia, Svezia, Polonia, Cipro, Malta, Norvegia e Irlanda.
Il medio raggio cresce del 28%, trainato da partenze speciali e garantite verso Turchia, Egitto, Tunisia, Marocco, Emirati Arabi, Qatar, Oman e Giordania. Particolarmente rilevante anche il contributo del lungo raggio, potenziato dal successo del format Partinsieme, un prodotto esclusivo King Holidays che propone itinerari in piccoli gruppi e una selezione curata di esperienze condivise ad alto contenuto culturale, pensato per un pubblico esigente che ricerca comfort, socialità e autenticità senza rinunciare alla libertà di movimento. Tra le destinazioni più performanti: Thailandia, Vietnam, Cambogia e Sri Lanka. A breve, sarà introdotta anche la destinazione Cina, a conferma di una programmazione in costante evoluzione.
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[post_content] => Sentiamo il ministro del turismo Daniela Santanchè: «L'Italia è una nazione di qualità e non è una nazione di quantità» e fin qui ci siamo, la distinzione è classica. Proseguiamo. «Quindi non parliamo più di quanti sono i turisti che vengono nella nostra nazione, ma parliamo e facciamo tutte le azioni volte a far capire quanti soldi lasciano i turisti, alle nostre comunità e a negozi, ristoratori, albergatori, quanto è la spesa pro capite».
Allora c'è qualcosa che non capisco: dove sarebbe la qualità? Se invece di mettere l'accento su quanti turisti arrivano, si mette l'accento di quanti soldi spendono, mi sembra che si tratti sempre di quantità e non di qualità. Naturalmente potrei sbagliarmi, ma sono abbastanza convinto che si tratti di due misure quantitative che con la qualità non hanno niente a che fare.
Aspettiamo la prossima dichiarazione, magari risulterà più esplicita.
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[post_content] => Emirates ha inaugurato i voli per Shenzhen, la quarta destinazione servita nella Cina continentale, rafforzando così la sua strategia di espansione nell’Asia orientale.
Con Shenzhen, la compagnia porta a 42 i voli settimanali verso i quattro scali di Pechino, Shanghai, Guangzhou e Shenzhen, garantendo ai viaggiatori e alle aziende maggiori opzioni di connettività e di viaggio da e verso il Paese.
La nuova rotta è servita da un Boeing 777-300er configurato con quattro classi di servizio: sono 8 le suite private in First Class, 40 le poltrone reclinabili in Business Class, 24 i posti in Premium Economy e 260 i sedili in Economy Class.
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[post_content] => Non più solo camera e colazione. A Roma, l'hôtellerie contemporanea esplora nuove identità, trasformando gli hotel in spazi culturali aperti, ibridi, partecipativi.
È il caso del Cloud 7 Hotel Roma, nuovo progetto di Kerten Hospitality, che ha scelto di fondare la propria identità sull’intersezione tra arte contemporanea, interior design e spirito comunitario nel cuore della Capitale. Lontano dalle logiche dei classici boutique hotel, Cloud 7 propone un’esperienza estetica e culturale accessibile, pensata per target di viaggiatori consapevoli, giovani professionisti e nomadi digitali, ma anche turisti in cerca di autenticità, qualità e ispirazione.
Tutte le 37 camere – distribuite su sei piani – sono diverse per dimensioni e taglio, ma accomunate da una coerenza stilistica che valorizza materiali tattili, tonalità avvolgenti e dettagli artigianali. Le carte da parati custom, le testate letto rivestite con tessuti pregiati e i pezzi di arredo disegnati su misura restituiscono un’atmosfera curata ma informale. Le luci, firmate da brand come SLAMP, Artemide, Estiluz e LODES, completano ogni ambiente con tocchi scenografici che amplificano l’esperienza sensoriale.
Non solo hotel: un punto di incontro tra ospiti e locals
Il cuore pulsante dell’hotel è il social hub, uno spazio multifunzionale aperto al pubblico, dove si lavora, si conversa, si ascolta, si scopre. Progettato per favorire interazioni autentiche, lo spazio accoglie eventi, colazioni, momenti di coworking e attività culturali. A completare l’offerta, il corner grab&go propone snack e bevande per chi desidera una pausa veloce in un ambiente conviviale.
Cloud 7 Hotel Roma si propone così come una piattaforma urbana, un 'cloud' di esperienze dove l’ospitalità incontra il design, l’arte e la comunità. Un progetto che interpreta in chiave contemporanea l’identità della Capitale, aprendola a nuovi sguardi e a nuove forme di condivisione.
Spazi espositivi e design
Fin dalla progettazione, Cloud 7 Hotel Roma è stato pensato come un luogo in cui l’arte non si limita a decorare, ma diventa parte integrante dell’esperienza. La curatrice Agnese Landolfo ha orchestrato un racconto visivo che coinvolge artisti affermati e giovani talenti, dando forma a una collezione diffusa che attraversa corridoi, camere e spazi comuni.
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Tra i nomi coinvolti figurano Alessandro Calizza, che accoglie i visitatori nella lobby con un’installazione ambientale ispirata ai volti della classicità; Giovanni Lo Castro, con un trittico pittorico per l’area Grab&Go; Ilic Arnone, che firma le tele del Social Hub; e Federico Russo, autore di venti opere uniche nelle camere, dove fonde grafica contemporanea e memoria visiva della città.
A questi si affiancano i vincitori del contest realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma. «Cloud 7 Hotel Roma apre le porte e presenta un progetto artistico in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti. - spiega Giacomo Nicolodi, group marketing & communications director di Kerten Hospitality - Questa iniziativa mira a integrare l’arte contemporanea nell’esperienza alberghiera, creando spazi unici che celebrano la creatività e la cultura romana. La partnership offre ai nostri ospiti l’opportunità di immergersi nell’arte locale, trasformando il loro soggiorno in un’esperienza culturale indimenticabile».
Gli studenti hanno creato affreschi site-specific distribuiti lungo i quattro piani dell’hotel, tra cui spiccano le iconografie femminili di Francesco Carlucci, gli acquerelli delicati di Alessia Bonamano e le “nuvole di Roma” di Giulia D’Ippolito, che trasformano il corridoio dell’ultimo piano in un percorso poetico.
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Kerten Hospitality
Kerten Hospitality è un operatore di ospitalità lifestyle che crea destinazioni, esperienze e community su misura. Il Gruppo gestisce e opera progetti di ospitalità che trasformano le destinazioni attraverso collaborazioni significative con i propri marchi e altri brand nei settori food & beverage, retail, entertainment, arte e wellness, concentrandosi sulla creazione di ecosistemi e ambienti comunitari unici. Con un portfolio di 12 marchi lifestyle e 11 progetti operativi, Kerten Hospitality vanta una presenza globale che abbraccia oltre 57 progetti distribuiti su tre continenti, con destinazioni importanti in Egitto, Georgia, Italia, Giordania, Regno dell'Arabia Saudita, Marocco, Kuwait, Turchia e Emirati Arabi Uniti.
«Con un focus sui mercati ad alta crescita, Kerten Hospitality sta espandendo la sua presenza in Medio Oriente, Africa ed Europa - spiega Nicolodi -. La recente apertura del Cloud 7 Hotel a Roma rappresenta un importante passo in questa espansione. Come abbiamo fatto nella Capitale, ogni progetto integra talenti locali ed elementi culturali, creando destinazioni immersive e centrate sulla comunità».
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[post_content] => Basta con le statistiche, i numeri e le percentuali comunicati da aziende private. L'ho già detto una volte ma lo ripeto. Le redazioni sono invase da report di tour operator, vettori, aziende di turismo onlie, ota, carte di credito che ci mandano la loro parzialissima "analisi dei dati", che non può che essere limitata. Nel senso che loro si rivolgono ai loro punti di osservazione e poi lanciano questi numeri come se fossero prospetti generali di movimenti turistici.
Ebbene non possono esserlo strutturalmente. Ogni azienda guarda al suo bacino e quindi se se paragoniamo i dati ad un'altra azienda i numeri non coincidono. Non è che inseriscano numeri non veri. I numeri sono quelli reali, ma ognuno ha la sua ottica e quindi è l'ottica che produce risultati differenti.
Super partes
Solo chi è super partes può fare queste analisi. Associazioni dotate di un ufficio studi, organizzazioni che fanno questo di lavoro (cito l'Istat per raccoglierle tutte). Allora sì, considernado il margine di errore che è comune a tutte le analisi del dato, che si può parlare di analisi super partes.
Un ultima cosa. Queste aziende che inviano raccolte di dati, lo fanno solo per marketing. A loro interessa solo che si parli del marchio, del brend in un'accezione positiva. Che poi la raccolta dei dati preventiva venga considerata positiva, questo per me rimane un mistero. I conti si fanno alla fine. E' come uno che va al ristorante e il cameriere gli porta subito ciò che dovrà pagare. Non funziona così.
Le somme sono il risultato delle cose. Le previsioni specialmente di parte non sono niente.
ga
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[post_content] => Etihad Airways allarga il network internazionale con l'introduzione di due nuove destinazioni: Cracovia e Salalah, che saranno collegate ad Abu Dhabi con voli stagionali dall'estate del 2026.
«Mentre continuiamo a far crescere l'impronta di Etihad a livello globale, il nostro obiettivo rimane semplice: collegare direttamente più luoghi ad Abu Dhabi e dare un caloroso benvenuto a più visitatori per sperimentare la nostra bellissima casa e la capitale degli Emirati Arabi Uniti - dichiara Antonoaldo Neves, chief executive officer di Etihad Airways -. Quest'anno abbiamo già festeggiato i voli inaugurali verso diverse nuove destinazioni e continuiamo ad aggiungere rotte importanti per i nostri passeggeri».
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