22 December 2025

Da Youtube agli smartphone: come conquistare i giovani clienti secondo Fiavet

giovani viaggiatori millenials centennialsAmano lasciarsi ispirare nella scelta dei viaggi da blogger e influencer e, per loro, l’esperienza vale più della destinazione. Sono i viaggiatori del presente e del futuro, i cosiddetti Millenials e Centennials su cui Fiavet Nazionale e l’Ente Bilaterale Nazionale del Turismo hanno focalizzato la ricerca ‘ Millenials e Generazione Z: lavoro e turismo secondo i giovani del XXI secolo‘, curata da Roberto Gentile.

«L’obiettivo è leggere il presente per gestire il cambiamento del futuro – spiega commenta Ivana Jelinic, presidente di Fiavet Nazionale -. Oggi le agenzie devono dotarsi di nuovi strumenti e imparare nuovi linguaggi».
I Millenials sono nati tra il 1981 e il 1996, quindi oggi hanno tra i 22 e i 37 anni e sono identificati con il termine ‘Generazione Y’. I Centennials, invece, appartenenti alla ‘Generazione Z’, sono nati a cavallo del millennio, tra il 1997 e il 2010, e hanno oggi tra gli 8 e i 22 anni.

Ma quali sono le preferenze dei viaggiatori under 37 e quali gli strumenti che utilizzano per prenotare le loro vacanze? Secondo la ricerca, sia i Millenials che i Centennials amano viaggiare, prediligono l’esperienza alla destinazione, prenotano online, sono aperti a tutte le forme di alloggio e interessati a tutte le tipologie di destinazione e, alla fine, desiderano soprattutto divertimento e gratificazione.

I Centennials, i più giovani, viaggiano seguendo la filosofia del ‘Yolo-You only live once‘ e nutrono grande passione per attività ed esperienze uniche, autentiche; questa generazione, inoltre, è afflitta dal ‘Fomo-Fear of Missing out’, ossia la paura di restare senza connessione. Durante il viaggio, quindi,  tutto deve essere ‘always connected‘, dal check-in check-out in aereo o in hotel, alle attrazioni prenotate sul momento.

È sullo smartphone e sui social che bisogna raggiungere i nuovi viaggiatori. «Se una compagnia aerea, un hotel, una catena alberghiera non sono presenti sul mobile o sui social, per i Centennials non esistono».
Attenzione, però, anche alla velocità e alle performance dei siti web o delle app. Entrambe le generazioni si aspettano i risultati alle loro ricerche subito, perché hanno una soglia di attesa molto bassa: 8 secondi per i più giovani e 12 secondi per i più grandi.

I ragazzi di oggi saranno gli agenti di viaggio di domani. «Nei prossimi 4 anni il settore del turismo italiano aprirà le porte circa 250mila nuovi addetti – commenta Ivana Jelinic, presidente di Fiavet Nazionale -, tra cui esperti di marketing, specializzati in Ict e social media. Le agenzie si troveranno davanti ad un inevitabile cambiamento, a un percorso fisiologico: cambieranno i linguaggi e le tecnologie, la figura tradizionale del front office manager dovrà avere dimestichezza anche con i social e con la comunicazione online».

 

 

 

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Positivo anche l’andamento della montagna, che beneficia di una domanda più destagionalizzata e orientata al turismo outdoor. Più stabile la campagna e collina, mentre il turismo balneare registra una contrazione significativa, riflesso di una domanda italiana più prudente e di una crescente concorrenza internazionale.\r\nIl vero elemento di forza del 2025 – aggiunge Testa - è rappresentato dai mercati esteri, in particolare Asia, con il ritorno della Cina e una domanda sempre più orientata verso esperienze culturali ed enogastronomiche. Proprio il turismo legato al cibo, al vino e ai territori, continua a generare valore e qualità della permanenza, rafforzando il posizionamento della Toscana sui mercati internazionali. 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Ed in questo scenario, le agenzie di viaggio e i tour operator rappresentano una realtà professionale essenziale, sia per l’incoming che per l’outgoing: operatori che costruiscono prodotto, intercettano mercati lontani, garantiscono qualità, sicurezza e legalità, e contribuiscono alla destagionalizzazione e alla distribuzione dei flussi.”\r\nFiavet Toscana ritiene quindi fondamentale che le politiche pubbliche riconoscano e coinvolgano la filiera organizzata del turismo, investendo su formazione, innovazione e promozione selettiva. 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