15 marzo 2019 11:48
Sono oltre 1400 gli appuntamenti già programmati dai 200 buyer e seller che hanno scelto di partecipare a wedding industry meeting, la seconda edizione dell’evento toscano che si sta facendo strada tra le più importanti iniziative europee B2B nell’industria dei matrimoni. Wim 2019, ideato da Tommaso Corsini, fondatore/general manager di Corsini.Events Group, ha l’obbiettivo di raggruppare in un unico collettore il mercato frammentato degli eventi privati e dei matrimoni. L’evento made in Tuscany ha definito due panel discussion, durante i quali saranno coinvolti alcuni dei decision maker del mercato dei matrimoni. La prima vedrà l’intervento di wedding planner nazionali del calibro di Giorgia Fantin Borghi, wedding planner & event producer, table stylist & bon ton specialist, Elisa Mocci, wedding designer and planner, Valentina Moneglia, owner di Blanc ricevimenti, Alessia Santa, ceo di White Emotion, Roberta Torresan, luxury destination wedding planner, le quali sveleranno i trend del mercato e i segreti del loro posizionamento nella wedding industry, con uno sguardo rivolto ai destination wedding. Il secondo panel sarà dedicato ai media di settore. Per questa edizione è stato importante il supporto delle istituzioni locali, come la Camera di Commercio di Firenze, il comune di Firenze, Toscana Aeroporti, Toscana promozione turistica e la regione Toscana. “Destination weddings in Italy”, commissionata da Convention Bureau Italia al Centro Studi Turistici di Firenze, è una delle due ricerche di mercato che saranno presentate all’evento assieme al focus sulla Toscana, riconfermata ancora una volta la regione leader del mercato (30,9%), con un volume di affari di oltre 160 milioni di euro.
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[post_content] => Se il debutto dello scorso marzo, a Urbino, aveva suscitato interesse e curiosità, la seconda tappa del Travel Open Today Hospitality svoltasi il 27 settembre in Piemonte, esattamente nel Canavese, ha conquistato per la suo format innovativo e l’efficacia del confronto diretto tra le imprese turistiche e fornitori di servizi d’eccellenza.
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[post_content] => In attesa di scoprire i risultati del 2023 (anche se qualcuno come Alpitour, IpV e Quality hanno già svelato in parte le carte con mani più che buone, ndr), Pambianco ha elaborato la top 10 dei tour operator italiani del 2022 per fatturato totale (anno solare e anno fiscale, a seconda dei casi, ndr). A dominare la classifica, non sorprendentemente, è Alpitour la cui divisione to ha totalizzato 868 milioni di euro, seguita da Veratour (181 milioni) e Quality (111 milioni). Appena al di sotto del podio troviamo quindi Idee per Viaggiare (97 milioni) e poi Nicolaus Tour (95 milioni) e Ota Viaggi (82 milioni). In settimana piazza c'è Futura Vacanze (75 milioni), tallonata da Boscolo Tours (61 milioni) e da Alidays (60 milioni). A chiudere la top 10 infine Imperatore Travel World (58 milioni).
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«Un collega ha chiesto un parere su una mail ricevuta da una compagnia aerea Iata. E' lecito chiedere un minimo di fatturato per poter emettere, con loro, la biglietteria? E la licenza Iata a cosa serve?
Perché si paga l'iscrizione alla Iata? Per avere un servizio con il quale non si può parlare ma solo seguire le loro indicazioni. Qualsiasi osservazione è sbagliata. Perché certamente la volontà è di avere pochi codici Iata, avere dei consolidatori in barba al libero mercato.
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Silenzio
La seconda domanda è come mai c'è un latente silenzio da parte di tutti? La terza, è meglio avere un grosso contenzioso o tanti piccoli eventuali contenziosi?
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La Slovenia è il paese del mondo a cui sono state assegnate più stelle Verdi Michelin per numero di abitanti. Un primato particolare, che certifica ancora una volta il ruolo da protagonista giocato dal Cuore Verde d’Europa nello scenario enogastronomico mondiale. Michelin, il marchio più influente e prestigioso in ambito gastronomico a livello globale, ha pubblicato la quarta edizione della Guida Michelin Slovenia, quella del 2023, da cui emerge uno scenario di creatività, audacia, sostenibilità e altissima qualità.
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«Un giorno straordinario per la gastronomia slovena – sottolinea Aljoša Ota, direttore per l’Italia dell’Ente sloveno per il turismo, che commenta – Non potremmo essere più orgogliosi dei nostri chef, portabandiera d’eccellenza di un paese che riflette, anche nella cucina, i valori di attenzione e responsabilità nei confronti dell’ambiente che portiamo avanti anche come Ente del Turismo. Pertanto, oltre ai fantastici pluristellati Hiša Franko e Milka, ci teniamo a sottolineare le meravigliose 7 stelle Verdi, riconoscimento del grande impegno profuso per una cucina sostenibile ed eco-responsabile. La Slovenia si conferma, in quest’ambito, ancora una volta un paese guida in Europa».
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[post_content] => 160 i buyer stranieri si sono dati appuntamento al Centro Fieristico di Arezzo per scoprire e portare in giro per il mondo la destinazione Toscana. La 15a edizione di Buy Tuscany, l'evento b2b con agenda appuntamenti organizzato da Toscana Promozione Turistica per favorire l'incontro tra domanda e offerta regionale, ha visto la completa riapertura dei mercati e la riattivazione dei voli intercontinentali.
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[post_content] => Ricorrenze. Le Nazioni Unite e tutto il mondo celebrano oggi, 27 settembre, la giornata mondiale del turismo che quest'anno si focalizza sugli "investimenti verdi" e in particolare sull'urgenza di investimenti più mirati per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile entro il 2030, la tabella di marcia delle Nazioni Unite per un mondo migliore.
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Lo spazio per la famiglia e gli amici è ciò che i viaggiatori del Bel Paese desiderano di più (30%), mentre per il 28% è più importante ora rispetto all'anno scorso che la struttura ricettiva offra opzioni di benessere o di cura personale.\r\n\r\nQuando si tratta di unire viaggio e lavoro, invece, il numero di persone intenzionate a farlo è sceso marginalmente dal 31% dell'anno scorso al 29% di quest'anno. Infatti, il 71% staccherà davvero la spina: mantenendo la stessa durata di vacanze, quasi il 35% dei viaggiatori si concederà una vera pausa senza lavorare; circa il 22% opterà, invece, per un soggiorno più lungo, anche in questo caso senza svolgere alcuna attività professionale, e non lavorerà neanche il poco meno 15% che ridurrà la durata del soggiorno.\r\n\r\n“La ricerca scatta una fotografia del viaggiatore italiano di oggi, desideroso sì di viaggiare ma con un’attenzione al budget - spiega Simone Portaluri, regional manager per l’Italia di SiteMinder -. Il trend del revenge travelling, evidenziato nella scorsa edizione del Changing Traveller Report, ha portato a nuovi desiderata dei viaggiatori. Dopo lo stop obbligato dalla crisi sanitaria seguito dal voler viaggiare a ogni costo, gli italiani stanno pianificando in maniera più ponderata le proprie trasferte dando priorità a mete straniere (difficili o impossibili da raggiungere nel periodo del Covid), al benessere e alla comodità, nonché valutando con attenzione le spese e gli extra. 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