3 maggio 2022 11:17
Monta la protesta sulla tassa di soggiorno. L’allarme è stato dato dagli albergatori di Bergamo e del comprensorio bergamasco ma si sta estendendo. L’dea base degli albergatori è questa: l’imposta di soggiorno è un ulteriore costo a carico del turista, e si tramuta quindi in un disincentivo a visitare il nostro Paese.
In molti comuni, oltre tutto, l’imposta di soggiorno ha subito gravi aumenti, rendendo la ripresa dei flussi turistici più difficile di come non sia. Dobbiamo sempre ricordare che due anni di pandemia hanno depauperato una parte di società, che quindi ha una potenza di spesa ridotta. Inserire su questa diminuzione di spesa anche una tassa incomprensibile, è oggettivamente troppo.
Lo scopo
Il vero problema della tassa di soggiorno è, inoltre che per la maggior parte dei casi i comuni non la riutilizzano per scopi turistici, ma la destinano ad altre voci del bilancio. Con il risultato che un segmento finanziario ottenuto dal turismo viene disperso nei bilanci dei comuni.
Se la tassa di soggiorno diventasse una tassa di scopo allora le cose potrebbero cambiare. Le risorse così acquisite devono obbligatoriamente essere usate nel turismo. Una sorta di redistribuzione del reddito. Naturalmente la modifica non si fa. Le associazioni s’impegnino in questo lavoro.
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[post_content] => Passa dal digital la principale novità della prossima estate di Europ Assistance per il mondo del travel. A partire da giugno sarà infatti attivo e disponibile su tutti i prodotti di agenzia un m-site ad hoc, ossia un sito specificamente pensato per il mobile, che consentirà ai viaggiatori di interagire direttamente con la centrale operativa della compagnia assicurativa. Lo ha rivelato, a margine della presentazione dell'ultimo Holiday Barometer realizzato in collaborazione con Ipsos, il chief travel and personal officer Italia del gruppo, Massimiliano Sibilio: "Un Qr code dedicato consentirà ai clienti delle adv di entrare in contatto diretto con noi in caso di necessità. tramite una web call, la chat Whatsapp o in formato digitale".
Dopo un 2022 particolarmente positivo, anche sull'onda degli effetti emotivi della pandemia, in questo primo scorcio di 2023 si conferma inoltre il trend positivo di Europ Assistance: "Si continua ad avvertire la maggiore propensione delle persone a viaggiare protetti, che già avevamo registrato l'anno scorso - sottolinea Sibilio -. Al momento, in termini di volumi complessivi, viaggiamo sul 15%-20% in più rispetto ai livelli del 2019, con le polizze annullamento, in particolare, che si mantengono su quote del 30% superiori a quelle di quattro anni fa. Attendiamo ora anche le performance delle coperture sanitarie, che di solito si vendono un po' più sotto data. In generale, se da una parte sta naturalmente calando la richiesta di prodotti specifici legati all'epidemia Covid, cresce invece ulteriormente la tendenza delle persone a integrare le assicurazioni base incluse nei pacchetti turistici, con coperture integrative, quali per esempio l'incremento dei massimali dedicati alle spese mediche".
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Dopo le indiscrezioni trapelate a fine aprile arrivano le prime conferme riguardo all'operazione di rilancio del Grand Hotel Gardone Riviera. Si rafforza quindi l'ipotesi di uno sbarco sui lidi del Garda del brand Hilton, anche se sul nome del marchio internazionale destinato a campeggiare sulla facciata della struttura si mantiene ancora un certo riserbo. Quel che è certo è invece che l'albergo è stato ceduo dalla famiglia Mizzaro Papini all’investitore rumeno Pavăl Holding, in partnership con l'hotel management company lituana Apex Alliance, che gestirà il complesso.
Nell'operazione, il team hospitality di Ey guidato da Marco Zalamena, Antonino Petriglieri e Francesco Cammardella ha svolto il ruolo di advisor per la parte venditrice. La transazione, di cui non è stato svelato il valore, "rappresenta a oggi una delle più rilevanti operazioni alberghiere del 2023 - sottolinea una nota Ey -. Con la nuova proprietà, l'hotel sarà oggetto tra il 2024 e il 2026 di un ulteriore investimento da 45 milioni di euro per lavori di ristrutturazione, in vista di un suo riposizionamento nel segmento 5 stelle con un marchio internazionale".
Il Grand Hotel Gardone con 167 camere, servizi e lungolago privato è la più grande struttura indipendente fronte lago sul Garda. Inaugurato nel 1884, è stato un punto di riferimento in tutta Europa: nella sua storia secolare ha ospitato celebrità come Gabriele D'Annunzio, re Giorgio di Sassonia, Winston Churchill e lo scrittore Vladimir Nabokov.
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[post_content] => Aeroitalia aprirà un nuovo collegamento diretto tra Comiso e Bucarest Baneasa, dal prossimo 8 luglio. L’aeroporto dista solo 8,5 km dal centro e la sua posizione strategica consentirà una fruibilità ottimale grazie alla sua vicinanza alla città e a tutta la rete di trasporti pubblici che lo servono.
La nuova rotta sarà operata con aeromobili Boeing 737-700 da 148 posti il martedì e sabato; i voli sono già in vendita sul sito della compagnia con tariffe a partire da 39,99 a tratta, tasse incluse.
“Aeroitalia prosegue nell’implementazione del proprio network con l’intento di rafforzare la presenza in Sicilia ed offrire sempre più possibilità di collegamenti con nuove destinazioni - afferma Gaetano Intrieri, ceo di Aeroitalia -. Stiamo profondendo il massimo impegno al fine di offrire sempre maggiori alternative di viaggio con il miglior rapporto qualità/prezzo e con un servizio di bordo che ci differenzia in termini di stile e attenzione al cliente, consentendoci di essere scelti per questo”.
“Siamo molto soddisfatti dell'avvio della tratta Comiso - Bucarest operata da Aeroitalia - afferma Nico Torrisi, ad Sac - ringraziamo la compagnia aerea per il grande investimento sullo scalo ibleo, per il quale siamo da tempo al lavoro per potenziare i collegamenti, nazionali e internazionali. Siamo certi che la nuova tratta per la capitale rumena sarà molto apprezzata dai viaggiatori siciliani e dai tanti turisti che, ogni anno, scelgono la Sicilia orientale e meridionale come meta per le vacanze”
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[post_content] => Venerdì 23 giugno 2023 si tiene a Polesine Zibello, in provincia di Parma, il 1° Summit Internazionale delle Cittaslow d'Acqua Dolce. Sarà l'occasione per ribadire la filosofia del movimento, impegnato per la valorizzazione dei territori e delle comunità di fiume. Le criticità – come ad esempio la siccità globale dovuta ai cambiamenti climatici – e le opportunità per lo sviluppo locale sostenibile saranno al centro di un confronto tra attori delle Cittaslow ripariali di molti paesi, da Corea e Cina a Europa e Italia.
«Il 1° Summit Internazionale Cittaslow rappresenta un passo significativo per la nostra associazione – spiega il presidente Cittaslow, Mauro Migliorini – È un’opportunità per allargare gli orizzonti e allo stesso tempo fare il punto con i Comuni aderenti. Sono tanti i progetti e le collaborazioni in cantiere, senza contare le new entry che danno nuova linfa a tutto il movimento».
Per il sindaco della Cittaslow di Polesine Zibello che ospiterà l'iniziativa, Massimo Spigaroli «la cultura del grande fiume connota indelebilmente la Bassa Parmense, terra che promuove il turismo naturalistico di fiume, la ciclabilità assieme ai tesori della enogastronomia che fanno grande e unica la "food valley" parmense. Il Culatello di Zibello caro a Giuseppe Verdi e a Giovannino Guareschi è il prodotto principe della nostra terra: il Summit è l'occasione per condividere a livello internazionale le opportunità di un rinnovato sviluppo sostenibile slow».
Al Summit parteciperanno diverse Cittaslow da tutto il mondo, Cina, Polonia, Germania e Turchia.
La scelta della sede per il Summit dedicato alle Cittaslow d’acqua dolce non è casuale. Tra i comuni Cittaslow infatti, Polesine Zibello, situato nella bassa parmense, si sviluppa tutto lungo il corso del fiume Po, che divide di fatto il comune nelle due località che lo compongono. Polesine Parmense racchiude nel suo nome la storia del paese che ha subito nel corso degli anni violente alluvioni. Polesini sono infatti le isolette che, trascinate dal fiume durante la piena, si sono nel tempo unite creando un tutt’uno con la riva. Parallelo all'argine del Po sorge Zibello, centro agricolo e industriale rinomato in particolare per la produzione del famoso culatello: chi vuole approfondire può visitare il Museo del Culatello presso l’Antica Corte Pallavicina.
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Cresce a tre cifre percentuali il mar Rosso griffato gruppo Nicolaus, rispetto sia a 2022, sia soprattutto all'anno pre-Covid 2019. Un risultato trainato soprattutto dal brand Valtur che a Sharm ha visto un raddoppio delle proprie strutture, per un totale di 400 camere, che arrivano a 850 considerando anche i brand Nicolaus Club, Raro e Turchese. A tutto ciò, restando in ambito mar Rosso, si sommano inoltre le 250 di Marsa Alam.
Valtur ha visto in particolare l’ingresso nella programmazione di un resort di fascia premium come il 5 stelle Sharm el Sheikh Albatros Laguna Vista, complesso in forte evidenza anche per il totale restyling delle camere effettuato nel 2020 e affacciato sulla baia caraibica di Nabq. Oltre alla spiaggia di sabbia con comodo accesso al mare, ideale per le famiglie, tra gli asset conta la versatilità degli spazi, incluse alcune aree a vocazione congressuale, che si adattano alle esigenze di target differenti, fra cui diver e sportivi, coppie, gruppi di amici, senior e business traveller.
Le novità non si limitano, però, soltanto a Valtur, ma interessano anche il brand Nicolaus Club con un ingresso inedito nella programmazione: il Club Remal Resort, che a Ras Nasrani, in uno dei punti mare più belli di Sharm el Sheikh, si somma al Nicolaus Prime Remal Beach. “Sapevamo che giocare una partita importante nell’ambito del ritorno a pieno regime del mar Rosso, e di Sharm el Sheikh in particolare, sarebbe stato cruciale per lo sviluppo del business - spiega il chief product officer del gruppo, Gaetano Stea -. Per questo motivo abbiamo investito molto sul prodotto per arrivare a raddoppiare le disponibilità, grazie soprattutto ai numeri legati al brand Valtur. Il riscontro è stato immediato e non solo per ciò che concerne il volume delle prenotazioni. Vogliamo porre l’accento sugli investimenti dedicati alla conoscenza del prodotto da parte delle adv per avere il loro feedback e per renderle partecipi di un percorso che con orgoglio ci vede protagonisti del ritorno di Valtur tra i resort di riferimento di Sharm".
Fattore chiave per una partenza caratterizzata da ottime cifre sono stati quindi i viaggi esplorativi riservati alla distribuzione, che hanno coinvolto oltre 200 agenti provenienti da tutte le aree italiane, affiancati dal lavoro di presidio del mercato operato dai sales manager del gruppo. "Oltre ai volumi di fatturato - aggiunge il direttore commerciale, Isabella Candelori - vogliamo menzionare con grande soddisfazione i feedback delle agenzie dopo i viaggi di conoscenza dedicati alla nostra programmazione, nonché il tasso di gradimento, da parte della clientela, superiore al 95% e l’entusiasmo e l’affetto che abbiamo raccolto trasversalmente sul territorio da parte delle persone che hanno ritrovato il brand Valtur”.
Molto articolato, infine, il piano trasporti che conta su un corposo network di collegamenti diretti dai principali aeroporti italiani verso la destinazione, con charter esclusivi e condivisi con altri operatori e collaborazioni di posti pre-acquisiti da vettori di linea. Un piano voli del gruppo che gode anche delle opportunità garantite dalla combinazione con le opzioni flessibili del dynamic packaging.
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[post_content] => Il benessere veicolato dalla natura, le città in ottica green, gli eventi fra castelli e palazzi: sono questi i tre highlight di una "Estate all'austriaca", come recita il claim della campagna lanciata proprio a maggio da Austria Turismo. Una stagione che vede Herwig Kolzer, direttore dell'ente in Italia (nella foto), particolarmente ottimista, forte di un andamento dei flussi - sia 2022 sia del primo trimestre 2024 - in progressiva crescita.
«Nel 2022 abbiamo registrato un incremento significativo degli arrivi italiani, +145% sul 2021 (821.100 turisti), ma ancora al di sotto dei livelli 2019, con un meno 24%. Ma per l'estate siamo molto ottimisti e crediamo che quest’anno raggiungeremo i numeri pre pandemia. Già fra gennaio aprile abbiamo registrato un forte incremento - seppure sempre meno 2019 -: 168.000 arrivi (+141% rispetto al 2022) e un meno 11% sull'analogo periodo pre Covid».
A supportare l'ottimismo del direttore, anche un recente studio condotto tra i dieci mercati più strategici per il turismo in Austria (oltre a quello domestico, Germania, Svizzera, Paesi Bassi, Belgio, Italia, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia ed Ungheria) «che ha evidenziato come gli italiani siano i più propensi a viaggiare nell'immediato futuro con disponibilità di budget, tempo e tanta voglia di vacanze. E l'interesse per l'Austria come destinazione è addirittura raddoppiato rispetto allo scorso anno».
Ad attrarre i nostri connazionali sono principalmente le città «che continuano a registrare una forte domanda dall’Italia. I partner, dai musei alle istituzioni, ci dicono inoltre che ci sono molti gruppi, anche e soprattutto sul fronte dei viaggi scolastici. A fare la parte del leone è ovviamente Vienna, ma anche Salisburgo e Innsbruck». E un aumento delle tariffe per i servizi che non sembra impensierire più di tanto i viaggiatori: «Anche qui i prezzi sono alti, purtroppo in Austria abbiamo un tasso di inflazione che è tra i più alti in Europa centrale, ma gli hotel tentano di contenere gli aumenti. E rispetto ad altri paesi possiamo vantare un rapporto value for money molto buono».
Tornando alla campagna estiva, il grande tema è quello del benessere declinato in più di una sfaccettatura: «I paesaggi, da ammirare e attraversare con lunghe camminate sui numerosi sentieri tracciati - aggiunge Brigitte Resch, responsabile media relations dell'ente -. Nella sola Carinzia sono stati creati 20 slow trails, mai più estesi di 10 km e accessibili a tutti». E poi l'acqua, fra laghi e fiumi o ancora i parchi nazionali, ben sei nell'intero Paese.
I paesaggi sono anche quelli urbani, «molto diversi da quelli invernali durante la stagione estiva. A Vienna, ad esempio, ci sono nuove bellissime terrazze dove pranzare o cenare, come quella all’ultimo piano parlamento, che offrono vedute incredibili sulla città.
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[post_content] => L’Italia legata al turismo business scala le classifiche mondiali Icca (International congress and convention association): è terza a livello globale e seconda in Europa con oltre 520 meeting dopo la Spagna (528) e gli Usa (690) saldi al primo posto (Enit su dati Icca). Nel 2022 circa l'85% dei meetings si sono svolti in presenza, circa 9.000 su un totale di oltre 10.500.
Roma e Milano sono al quattordicesimo e diciottesimo posto con 79 e 66 meeting rispettivi, mentre nel ranking europeo salgono entrambe di una posizione. I viaggi del futuro coniugano sempre di più tempo libero e business. La formula blended (affari + tempo libero) emerge dall’indagine Enit su dati ForwardKeys, WTTC (previsioni Euromonitor), Bankitalia, Deloitte e dati WTTC (Trip.com) nel corso della fiera internazionale di settore Imex 2023 dal 23 al 25 maggio a Francoforte.
«La popolarità dei viaggi combinati è visibile anche nei dati che riguardano il pagamento. Su Trip.Biz, i viaggiatori selezionano sempre più sia "Personal Travel” (per spese personali) che “Mixed Payments” (per integrare i budget aziendali con fondi personali). Nel 2022, le prenotazioni per i voli personali sono aumentate del +22% rispetto al 2021 e del +33% rispetto al pre-pandemia, con un andamento analogo per le prenotazioni di alloggi. Il numero di prenotazioni con "pagamento misto" è aumentato addirittura del +954%» sostiene la presidente e ceo Enit Ivana Jelinic.
Già nel 2021 si è assistito ad una ripresa del segmentobusiness, cresciuto del +31% rispetto ai livelli del 2020, quando la spesa globale per i viaggi aziendali aveva subito un calo del -56% sul 2019. Secondo Skyscanner, un intervistato su sei è propenso ad accettare viaggi combinati: lavorare in vacanza è una scelta strategica in quanto “si ha più tempo nella destinazione" (55%) e “risulta più economico, volando in orari più tranquilli" (51%).
«L’adozione di politiche sostenibili da parte delle aziende ha un impatto anche sulla gestione dei viaggi di lavoro e sembrerebbe incentivare scelte più green anche attraverso il pagamento di tariffe superiori per opzioni di vitto, alloggio e trasporto che non danneggiano l’ambiente e/o minimizzano le emissioni di CO₂» ha affermato Maria Elena Rossi direttore marketing Enit impegnata a sviluppare strategie di promozione del segmento.
«Gli ottimi dati sulla ripresa dei viaggi d’affari sono un’ottima notizia perché oltre a far bene all’economia hanno un impatto positivo sull’ambiente, e supportano il comparto a favorire strategie di destagionalizzazione dei flussi turistici portando anche benefici per le economie locali perché aumentando la durata dei soggiorni e della spesa cresce la possibilità di conoscere meglio i territori, i prodotti tipici e le tradizioni, che sono i punti di forza del nostro Made in Italy. Bene che Roma sia entrata nella top 20, ma dobbiamo fare di più: la mia ambizione non è solo che Roma scali la classifica ma che Milano, Genova e Torino, rientrino tra le prima 50 città» dichiara il ministro del turismo Daniela Santanchè.
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[post_content] => Il ricettivo dell’Oman è pronto a esibire il meglio di sé e a fornire una gamma unica di servizi che ne valorizzano le attrazioni naturali e il carattere autoctono. Il tutto in linea con la Vision 2040 e forte della spinta del governo per lo sviluppo turistico attraverso Omran Group, holding pubblica governativa.
Il settore alberghiero soddisfa ogni tipologia di clientela, dal boutique hotel extra lusso all’albergo diffuso, dalle heritage house ai campi tendati nel deserto, in un perfetto mix tra turismo d’avventura e relax, tradizione e modernità unito ad esperienze uniche e una vasta scelta di attività, dal mare al deserto, dalle montagne alle oasi. L’Europa rappresenta un mercato strategico per i flussi turistici verso l’Oman: l'industria alberghiera identifica tra i principali mercati Germania, Italia, Regno Unito e Francia.
Strutture alberghiere in perfetto equilibrio con l’ambiente circostante e funzionali alle destinazioni: ecco gli hotel, site inspections del programma Visit Oman per il fam trip dedicato agli operatori italiani.
L’Alila Jabal Akhdar di Hyatt, vanta un’esperienza esclusiva di prima classe e nel perfetto equilibrio con il territorio. Situato a 2 mila metri sul livello del mare, è un resort ultra lussuoso con vista sui monti Al Hajar. Piscine a sfioro coperte nelle ville lussuose e all’aperto, camere e suite con balcone a vista panoramica e terrazzi a picco sul canyon. Spa, centro benessere e tanti spazi dedicati al relax e alla meditazione. Sono numerose le attività organizzate dal resort, arrampicata su ponte tibetano, via ferrata, ciclismo, yoga, lezioni di cucina, pic nic nel wadi e visite ai villaggi circostanti nella calorosa ospitalità della gente dell'Oman. La proprietà è accessibile solo tramite veicoli 4x4.
Sulla stessa montagna, l’Anantara Al Jabal Al Akhdar Resort, tra i resort di lusso più alti del mondo, situato nel punto della piattaforma a vista sul canyon, visitata dalla principessa Diana, propone numerose attività legate alla montagna ed escursioni presso le vicine fattorie di rose con distillerie, villaggio di fango e siti storici.
Una notte al DusitD2 Naseem Resort Jabal Akhdar, quattro stelle immerso nella natura della montagna, attendono l’ospite per attività e avventura con un Parco Avventura a 2 mila metri di altitudine.
Il Desert Nights Camp, campo tendato di lusso all'interno del deserto di Sharqiyah, il Wahiba Sands, è tra i migliori boutique hotel dell'Oman, base ideale per scoprire il deserto. Tra dune di sabbia rossa-dorata e wadi cristallini, è a solo due ore di auto da Muscat. Con 55 tende lussuose in stile beduino di cui 6 ville con piscina, si vivono esperienze uniche: giro a dorso di un cammello al tramonto dopo una lunga giornata di dune bashing e dune bike, notti a osservare le stelle e a gustare piatti tradizionali.
Muscat l’Hotel Mysk Al Mouj si affaccia sul vivace porto turistico di Al Mouj, un quartiere contemporaneo e alla moda in continua evoluzione, dal design ispirato al flusso e riflusso del mare con piscina a sfioro all’ultimo piano. La marina in prossimità, offre la possibilità di imbarcarsi verso le Isole Daymaniyat a 40 chilometri da Muscat, luogo ideale per lo snorkeling e diving a contatto con le tartarughe marine.
W Muscat di Marriott è un hotel e resort cinque stelle lusso sulla spiaggia, situato nel vivace lungomare di Shatti Al Qurum. 279 camere e suite dove il patrimonio dell'Oman incontra il design contemporaneo con vista mozzafiato sul mare.
Anche il Kempinski Hotel Muscat, nel cuore della nuova Muscat, offre un soggiorno a cinque stelle lusso, fronte mare su una ampia spiaggia dorata. Per business o leisure, l’Hotel è situato in posizione ideale vicino all'Al Mouj Golf e al porto turistico di Al Mouj, a soli dieci minuti di auto dall'aeroporto internazionale di Muscat.
Di nuova costruzione, ad appena 10 mesi dall’inaugurazione, il Jumeirah Muscat Bay è un resort cinque stelle lusso incastonato in una magnifica baia, un rifugio dove le montagne incontrano il mare, adatto per ogni tipologia di viaggiatore, soprattutto luogo ideale per coppie e famiglie. Architettura arabeggiante per la hall, 195 camere e 10 ville da 1.500 euro a notte, dalla vista sul mare suggestiva. In prossimità delle ville è presente anche una delle dimore del Sultano.
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Per non perdere un’indimenticabile turtle watchings tour, il Ras al Jinz Turtle Reserve, nella riserva delle tartarughe, è il posto ideale per fermarsi una notte a osservare tartarughe deporre le uova e scorgere le piccole alla ricerca del mare.
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[post_content] => Un'Australia da vivere a tutto tondo, da scoprire attraverso le unicità di natura - dal mare alla foresta pluviale - e cultura - quella aborigena in primis -. Il Down Under corre veloce in questo 2023, primo vero banco di prova post pandemia e, a distanza di poco più di un anno dalla riapertura ai viaggiatori internazionali, traccia un primo bilancio e previsioni decisamente positivi. A livello globale ma anche e soprattutto per il mercato italiano.
Lo spiega Eva Seller, regional general manager Continental Europe Tourism Australia, ieri a Milano insieme ai rappresentanti di Northern Territory, Queensland, South Australia, Victoria, Western Australia: «Vogliamo mettere in evidenza quanto oggi sia di nuovo semplice viaggiare in Australia, anzi forse più di prima (grazie anche al volo diretto di Qantas sulla Roma-Perth, che ripartirà il prossimo 18 giugno): non ci sono più restrizioni di sorta legate al Covid, è necessario solo il visto, esattamente come prima. Attualmente la capacità voli internazionali sul Paese è all'86% rispetto al periodo pre pandemia. Ed entro settembre salirà all'89%».
E se all'inizio la ripartenza è stata lenta, «lo scorso marzo gli arrivi italiani hanno raggiunto l'85% del dato dello stesso mese 2019, mentre il risultati dei 12 mesi alla fine di marzo si attesta al 61% per un totale di 47.100 passeggeri. Numeri che ci fanno molto felici e che posizionano l'Italia al terzo posto tra i principali mercati europei (escludendo il Regno Unito, ndr)».
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Ed entro settembre salirà all'89%». \r\n \r\nE se all'inizio la ripartenza è stata lenta, «lo scorso marzo gli arrivi italiani hanno raggiunto l'85% del dato dello stesso mese 2019, mentre il risultati dei 12 mesi alla fine di marzo si attesta al 61% per un totale di 47.100 passeggeri. Numeri che ci fanno molto felici e che posizionano l'Italia al terzo posto tra i principali mercati europei (escludendo il Regno Unito, ndr)». \r\nIl recupero completo ai numeri 2019 è previsto «per il 2025, ma potrebbe concretizzarsi anche prima, molto dipende da come andranno i flussi provenienti dalla Cina, che ha solo recentemente riaperto le proprie frontiere».\r\n \r\nLa certezza è quella di una grande voglia di Australia, che traspare sia dalle segnalazioni dei tour operator che programmano la destinazione sia dalla tipologia di viaggiatore che raggiunge il Paese: «Se inizialmente il traffico era prevalentemente Vrf, ora è decisamente tornata la componente leisure».\r\n \r\nE l'aumento che registrano le tariffe aeree - a livello globale e non solo verso l'Australia - sembra non rappresentare un freno alle prenotazioni: «Credo che oggi il desiderio di viaggiare sia maggiore di quello di risparmiare. E le persone tendono anche ad allungare la permanenza media nel Paese, sia per compensare la spesa del volo che è la quota maggiore del viaggio, sia per scoprire più stati e vivere esperienze diverse. Il soggiorno medio per un turista italiano è di 21 giorni. Per contro i servizi a terra non hanno costi così elevati e anche il tasso di cambio con il dollaro australiano è particolarmente favorevole».","post_title":"L'Australia e il ritorno dei turisti italiani. Seller: «C'è una grande voglia di viaggiare»","post_date":"2023-05-24T11:38:53+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":["nofascione"],"post_tag_name":["nofascione"]},"sort":[1684928333000]}]}}