5 dicembre 2023 11:42
Ponte e prezzi. Secondo le prime stime dell’indagine condotta dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori. Circa 8,52 milioni di Italiani hanno deciso di partire per il ponte dell’8 dicembre, per trascorrere un weekend lungo lontano da casa. Tra loro, oltre il 94% resterà in Italia e oltre il 39% approfitterà di tale occasione per visitare amici o parenti, usufruendo anche della loro ospitalità.
Seppure la voglia di evasione sia tanta, infatti, rimane sempre elevato il livello di attenzione rivolto al risparmio, a maggior ragione alla luce degli aumenti dei prezzi e in vista delle spese per le imminenti festività natalizie. Quest’anno, le mete più ambite si confermano le città d’arte, seguite dalle località montane.
Federconsumatori ha effettuato un’indagine sui costi medi che gli italiani dovranno sostenere per godersi il weekend di vacanza: nel caso in cui si decida di andare in montagna, le spese da sostenere ammontano in media 1.264,64 euro a persona (+12% rispetto al 2022) e comprendono il noleggio dell’attrezzatura da sci, l’alloggio, gli skipass e i pasti al ristorante.
Chi intende visitare una città d’arte, invece, spenderà mediamente 662,88 euro a persona (+5%) considerando ristornati, alloggio, mezzi di trasporto e visite a musei, monumenti e mostre.
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[post_content] => Presso la Sala Europa di Unioncamere del veneto si è svolto l’incontro di restituzione del percorso partecipativo del Piano strategico del turismo Veneto 2025-2027. È stato un momento fondamentale per condividere i risultati del processo avviato nei mesi scorsi, che ha coinvolto istituzioni, imprese e cittadini.
L’incontro, dal titolo ‘Protagonisti del cambiamento: Veneto Aperto, Attento, Attivo, Attuale’, ha visto la partecipazione dell’assessore al Turismo, Federico Caner e di importanti esponenti del settore, tra cui Antonio Santocono, presidente di Unioncamere del Veneto, e Mauro Giovanni Viti, direttore della direzione turismo della regione Veneto. Durante la mattinata, Stefano Landi, Presidente di SL&A Turismo e Territorio, ha introdotto i lavori, illustrando la vision del Piano, mentre i temi cardine – qualità sostenibile, innovazione pervasiva, modelli e prodotti, impresa e lavoro, governance delle destinazioni – sono stati presentati dai chairperson dei tavoli partecipativi.
Obiettivi
Dalla destagionalizzazione alla tutela delle risorse ambientali; dalle figure professionali al sostegno alle imprese; dalla programmazione dei flussi turistici agli strumenti per promuovere un turismo sempre più sostenibile e integrato con il territorio, rafforzando al contempo il ruolo della Regione come meta turistica d’eccellenza a livello internazionale. Questi sono i principali obiettivi che che si è posto regione Veneto.
“Il Piano Strategico del turismo veneto 2025-2027 pone al centro la persona e il capitale umano. Sono le competenze, la passione e l’umanità di chi lavora a fare la differenza, trasformando un’esperienza turistica in un ricordo indelebile. Il capitale umano non è solo una risorsa, ma la vera ricchezza che crea innovazione, accoglienza e qualità. Investire nelle persone significa investire nel futuro, promuovendo crescita sostenibile, benessere e relazioni autentiche che rendono unico il nostro sistema turistico – ha riferito l’assessore –. Essere un Veneto aperto, attento, attivo, attuale non è, quindi, solamente uno slogan ma è la strada che vogliamo percorrere per sostenere la crescita di una industria turistica matura, che ha bisogno di investimenti e innovazione per continuare ad essere attrattiva e capace di affrontare le sfide future con visione e concretezza”.
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È tutto pronto per la stagione sportiva 2024/2025 che porterà #WeAreinPuglia in viaggio con gli atleti delle squadre pugliesi. L’assessorato regionale al purismo/Pugliapromozione ha messo a finanziamento, attraverso un avviso pubblico, tredici società sportive dotate di attrazione mediatica da tutta la regione che si confronteranno sui vari campi di gioco, portando la Puglia non solo nel cuore ma anche su magliette, borsoni, bus e tanto altro.
Regione Puglia, contribuirà a far conoscere l’attrattività turistica della Puglia con competizioni di atletica leggera, calcio, calcio a 5, pallavolo, pallacanestro, pallamano, pugilato, tennis, tiro con l'arco, vela, facendo leva sul potenziale che alcune discipline sportive producono in termini di attenzione mediatica, contribuendo ad aumentare la visibilità ed attrattività del territorio pugliese in chiave turistica.
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In crescita
Il settore del turismo sportivo è, secondo i dati di European Travel Commission, in continua crescita e può trasformarsi in un volano per l’economia del territorio. I target principali del turismo sportivo, ai quali punta la strategia in attuazione da parte di Pugliapromozione, sono: l’atleta, lo sportivo che partecipa ad una competizione e lo sportivo che unisce alla vacanza un’attività motoria, lo spettatore che sceglie una destinazione per assistere ad una competizione.
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Importanza dello sport
"Presentiamo questa nuova edizione di Sport e Brand Puglia, che giunge al secondo anno e conferma l'importanza strategica dello sport nella promozione turistica del nostro territorio. Attraverso il coinvolgimento di società sportive dotate di un forte potere mediatico – ha detto Luca Scandale, direttore generale di Pugliapromozione - vogliamo rafforzare l'attrattività della nostra regione, valorizzando non solo le eccellenze sportive, ma anche il patrimonio dei tifosi residenti che rende la Puglia una destinazione unica per la sua accoglienza.
«L'obiettivo principale è aumentare i flussi turistici fuori dai picchi stagionali, sostenendo uno sviluppo economico più equilibrato e inclusivo. Il marketing turistico collegato alle attività sportive dimostra l'impegno della Regione Puglia a supportare queste iniziative, che puntano a fare leva sull'attenzione mediatica generata dallo sport per promuovere la nostra terra come meta turistica di alto profilo. Siamo convinti che, con questo approccio integrato, lo sport possa diventare un volano per il benessere sociale e per lo sviluppo sostenibile della Puglia”.
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La Regione Lazio ha presentato la propria partecipazione a Expo 2025 Osaka dove, dal 17 al 24 maggio 2025, sarà presente con un suo spazio espositivo all’interno del padiglione riservato all’Italia.
All’incontro, che si è aperto con i saluti istituzionali dell’ambasciatore del Giappone in Italia Satoshi Suzuki, sono intervenuti molti nomi importanti fra i quali Francesco Rocca, presidente della regione Lazio; Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione e Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka.
Nel corso della presentazione, sono state illustrate le iniziative a favore del sistema produttivo del Lazio, con il programma delle attività a sostegno della partecipazione delle imprese all’Esposizione Universale nipponica.
‘Progettare la società del futuro per le nostre vite’ è il tema centrale di Expo Osaka 2025, incentrato sul rapporto fra tradizione, creatività e innovazione tecnologica, che si declina attraverso tre sottotemi: Salvare, Potenziare e Connettere le vite. L’Italia lo interpreta con ‘L’Arte rigenera la Vita’, dove “l’arte” è intesa in senso ampio, sinonimo della creatività e del “saper fare italiano” che contraddistingue il nostro Paese nel mondo. Il Padiglione Italia, disegnato dall’architetto Mario Cucinella, è una rilettura in chiave moderna della Città Ideale del Rinascimento, che pone l’uomo al centro della società del futuro.
«La Regione Lazio è consapevole dell’importanza delle Esposizioni universali per la valorizzazione delle eccellenze dei territori, del mondo imprenditoriale, universitario e culturale. Si tratta di un evento fondamentale per il progresso scientifico, tecnologico e culturale, oltre che un’opportunità per i Paesi partecipanti di mostrare le proprie innovazioni e tradizioni. L’Expo di Osaka, con il suo tema “Designing Future Society for Our Lives” e i suoi sottotemi: Saving Lives, Empowering Lives e Connecting Lives, ha un focus che mi è particolarmente caro, in considerazione dei ruoli che ho avuto l’onore di ricoprire in precedenza, ma anche di quello attuale» ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
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[post_content] => Oltre 8,5 milioni di passeggeri tra gennaio e settembre hanno scelto Trenord nei weekend e nei mesi estivi verso destinazioni turistiche.
Ed è boom per le “Gite in treno”: quest’anno sono già stati venduti oltre 56.000 biglietti, il 43% in più rispetto allo stesso periodo del 2023. Circa 1200 persone hanno viaggiato sul treno storico che, dopo due corse inaugurali nel 2023, quest’anno ha ampliato la proposta fino a otto corse.
«Oltre che azienda di mobilità, siamo a tutti gli effetti un player del turismo – commenta Leonardo Cesarini, direttore commerciale di Trenord -. Sui nostri treni i viaggiatori nei weekend e nei festivi hanno superato i flussi pre-Covid; e fra ‘Gite in treno’, treno storico e servizi per i grandi eventi abbiamo trasportato oltre 90.000 clienti: questo dimostra che prendere il treno nel tempo libero è un’abitudine ormai consolidata. Per questo, lavoriamo continuamente per ampliare i nostri servizi e proposte verso le mete del turismo, per promuovere una mobilità sostenibile anche nel tempo libero».
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[post_content] => Nuovi voli, con la recente novità del collegamento tra Trieste Airport e Stoccolma, outdoor ed enogastronomia, richiami per un numero di turisti sempre più elevato, ma soprattutto GO! 2025, per presentare Nova Gorica e Gorizia Capitale europea della cultura.
Sono queste alcune delle proposte con cui il Friuli Venezia Giulia si presenterà al Ttg Travel Experience, la più importante fiera b2b del settore turistico, in programma da mercoledì 9 a venerdì 11 ottobre alla fiera di Rimini.
Anche per questa edizione, PromoTurismoFVG parteciperà all’importante appuntamento, riferimento per la promozione del turismo mondiale, con lo stand “Io sono Friuli Venezia Giulia” a rappresentare la regione al padiglione 5 (stand 054-127-214), assieme a una trentina di operatori tra strutture ricettive, agenzie di incoming, reti di impresa e consorzi di tutto il territorio, pronti a illustrare ai tavoli di contrattazione le rispettive proposte.
Montagna - con la stagione invernale alle porte - mare, città d’arte e cultura, outdoor, bike, family ed enogastronomia le tipologie di offerta che caratterizzano la proposta del Friuli Venezia Giulia, territorio attrattivo e dinamico, come confermano i numeri di arrivi e presenze in costante crescita. Un territorio che sempre più si promuove – attraverso anche le importanti campagne di comunicazione avviate sul suolo nazionale e internazionale – nella sua unicità e nelle sue “brevi” distanze, che consentono di vivere opportunità differenti in un raggio di pochi chilometri.
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[post_content] => I primi 29 hotel italiani per fatturato nel 2023 hanno generato da soli 1 miliardo di euro di ricavi. E' una delle cifre più significative contenute nella preview dell'ormai tradizionale Luxury Hospitality Report, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Lo studio rappresenta una sorta di censimento delle proprietà di lusso in Italia, che attualmente sono 710 per 47.335 camere complessive, con un ricavo medio totale per camera disponibile pari a 611 euro (trevpar) e marginalità operative al 24,4% (ebitda margin). Il fatturato medio per stanza nel 2023 ammontava invece a 144 mila euro all'anno, pari al 15% in più rispetto al 2022.
"Si tratta di un comparto in salute, che vede richiesta e prodotto crescere in maniera sostenuta ma equilibrata ormai da dieci anni", ha spiegato in occasione della Luxury Hospitality Conference organizzata a Milano da Teamwork Giorgio Ribaudo, managing director di Thrends, la società a monte della ricerca. Tra 2013 e 2023 il tasso di incremento composto annuo della domanda è stato infatti del 3,37%, mentre per l'offerta tale valore è stato del 3,74% (cagr). "Percentuali di tutto rispetto, dato che in tale periodo sono inclusi anche gli anni del Covid. Il ritmo di sviluppo equivale infatti a poco meno di una trentina di nuovi alberghi di lusso all'anno. Il che vuol dire oltre due aperture al mese. Non si ferma neppure la spinta del mercato, con la domanda domestica e internazionale salita di un ulteriore 14% tra 2023 e 2022".
A fronte di ciò non stupisce scoprire che il contributo degli hotel di lusso al fatturato alberghiero nazionale sia particolarmente consistente: in pratica, le camere del segmento più elevato del mercato sono il 4,8% del totale, ma generano il 26% del revenue dell'ospitalità tricolore presa nel suo complesso, che l'anno scorso ammontava a circa 25,3 miliardi di euro.
In tale contesto, la domanda internazionale contribuisce per il 75% delle vendite totali, con i mercati Usa (28%), tedesco (14%) e Uk (9%) a fare la parte del leone. Da segnalare negli ultimi quattro anni anche la crescita della domanda proveniente da Brasile, Canada e Australia, mentre quella dalla Cina e dal Giappone continua a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-Covid.
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Ha chiuso l’anno finanziario 2023/2024 con ricavi operativi pari a 24 milioni di euro Trinity ViaggiStudio, che mette a segno una crescita del 5,5% rispetto all’esercizio precedente: «I risultati positivi raggiunti premiano le scelte intraprese dalla nostra azienda, che puntano a elevare lo standard qualitativo di servizio e prodotto offerto - spiega Claudia Randazzo, ceo & founder del to -. In linea con questa strategia il gruppo Trinity si è allargato acquisendo la St. Andrews college language schools, società scozzese specializzata in campi estivi e programmi culturali, che gestisce di 18 centri nel Regno Unito. Attraverso questa importante operazione prevediamo di raggiungere un consolidamento di vendite di oltre 45 milioni di euro nell’esercizio 24/25, diventando così uno dei principali attori nel nostro segmento di mercato”.
Trinity ViaggiStudio lancia inoltre il catalogo Estate 2025, con 58 destinazioni in tutto il mondo: «Anche se offriamo molte lingue, le famiglie preferiscono investire sull’inglese, che è quella più richiesta dal mondo del lavoro. I nostri percorsi consentono di acquisire delle importanti qualifiche e sono riconosciuti dai maggiori enti preposti, per l’inglese principalmente dal British Council. Abbiamo una grande fidelizzazione, con un 60%/70% di repeater. Ci rivolgiamo alle famiglia italiane che cercano la qualità anche nell’accompagnatore, che in Trinity ViaggiStudio è una figura estremamente professionale: il valore aggiunto del nostro business-model. Nei college abbiamo dei supervisor-senior, aiutati nella quotidianità dai supervisor-junior e nei centri principali mandiamo anche un medico italiano. Trinity pensa all’inclusività: da dieci anni offriamo delle vacanze-studio per ragazzi dislessici, insieme con l’Associazione italiana dislessia. Supportati dall’Associazione dei ragazzi diabetici italiani portiamo con noi anche chi ha bisogno di questo monitoraggio, con i nostri viaggiatori sempre seguiti da un medico. Un’ulteriore attenzione è l’introduzione del programma Gluten friendly su alcuni specifici college e destinazioni».
Trinity ViaggiStudio è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi e soggiorni studio per la conoscenza delle lingue straniere, con sede a Milano, Roma e rappresentanza nel Regno Unito e Stati Uniti. Opera in oltre 13 Paesi nel mondo e in Italia, organizzando percorsi studio suddivisi per differenti fasce di età: a partire dai sette anni, ma con un focus tra i 12 e i 17 e con programmi individuali per i ragazzi più grandi.
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«Abbiamo destinazioni in tutto il mondo, dal 2023 anche il Giappone - conclude Claudia Randazzo -. Per noi è importante l’emisfero sud del mondo, con Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina, dove è possibile organizzare il trimestre durante l’estate. Nel periodo post-pandemia abbiamo proposto con successo gli Emirati Arabi e quest’anno avremo anche Mauritius».
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
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[post_content] => Con la solita precisione la pagina economica del Corriere ci dà lo spunto per definire il quadro degli slot che Ita-Lufthansa dovranno cedere a Linate. Si fanno sempre più insistenti le voci su easyJet. Il fatto mi stupisce personalmente, visto che easyJet è un vettore britannico Comunque la Commissione europea ritiene questa compagnia la più idonea a rilevare gli slot. Naturalmente si tratterebbe delle rotte brevi Milano e Fiumicino verso Germania, Svizzera, Belgio e Austria.
Ancor le cose non sono definite nel dettaglia, ma il Corsera avverte che le strategie saranno più chiare quando Ita-Lufthansa mettereanno sul piatto l'intero pacchetto. In ogni modo, se questo è lo scenario, Volotea dovrebbe uscire sconfitta dalla corsa agli slot.
Per quanto riguarda invece le tratte internazionali che Ita e Lufthansa devono ancora cedere, si fanno i nomi di Air France e British. Insomma la partita è aperta ma forse qualche tasello si sta mettendo al posto giusto.
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