22 December 2025

Pil 2015 in crescita. Patanè: «La propensione alla spesa è ancora debole»

PatanèAlla fine del 2015, il Pil italiano crescerà dello 0,7% rispetto al 2014. E’ quanto prevede l’Uvet Travel Index. Il dato è stato illustrato oggi in apertura della dodicesima edizione del BizTravel Forum, appuntamento annuale di riferimento in Italia per la mobilità aziendale, gli eventi e il turismo organizzato da Uvet American Express. L’Uvet Travel Index prevede una stagnazione fino al secondo trimestre del prossimo anno, i primi segnali di ripresa nel terzo trimestre e una crescita contenuta nel quarto. Rispetto allo scorso anno c’è stato un rallentamento della caduta del Pil, nel 2013 era calato dell’1,9% e quest’anno l’Uvet Travel Index prevede una chiusura a -0,37%. Durante il forum di apertura del BIz Travel Forum 2014 ci si è chiesti come mai da 3 anni a questa parte le previsioni delle principali istituzioni nazionali e internazionali vengono disattese. «Assistiamo – afferma Luca Patanè, presidente del gruppo Uvet – a una perdita di correlazione tra fiducia dei consumatori e consumi reali. Il maggior (o minor) ottimismo sul futuro, la propensione alla spesa, non si traduce più in modo automatico in comportamenti di spesa degli individui e delle famiglie, o di investimento delle imprese. La fiducia dei consumatori italiani pur essendo diminuita ad agosto e settembre, rimane sui valori più alti dall’inizio della crisi e superiori al 2007. A questi livelli non corrisponde, però, un risveglio reale della spesa per consumi e per le imprese si traduce in una prospettiva d’investimento più che in un investimento vero e proprio. Analizzando la correlazione dei dati tra viaggi d’affari ed export – conclude Patanè – più si viaggia, più si esporta, più si creano occasioni di business, ma l’aumento delle esportazioni italiane è, nella maggior parte dei casi, inferiore rispetto a quello mondiale verso i paesi target. Questo significa  che esistono possibilità di migliorare l’export spingendo maggiormente su quei mercati attraverso più viaggi business».

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La maggiore complessità dei viaggi, soprattutto verso mete lontane, e il valore attribuito al supporto del Tour Operator rendono la protezione un elemento essenziale per vivere il viaggio in piena sicurezza e serenità.\r\n Durata e costi\r\nLa durata media delle vacanze si attesta intorno agli 8/9 giorni, con differenze significative in base alla destinazione: 3–5 giorni in Italia, 5–8 giorni sul medio raggio e fino a 10–11 giorni sul lungo raggio.\r\n\r\nSul fronte dei prezzi si registra una sostanziale stabilità, con aumenti contenuti tra il 3% e il 5%, più marcati sul lungo raggio, mentre corto e medio raggio rimangono complessivamente in linea con lo scorso anno. La scelta dei viaggiatori è sempre meno guidata dal prezzo in senso stretto e sempre più orientata alla qualità dell’esperienza e al valore complessivo dell’offerta.\r\n\r\nIl costo medio si colloca tra 2.500 e 3.000 euro a persona, con un range che va dai 600-800 euro per il corto raggio ai 1.400-1.600 euro per il medio raggio, fino a 3.300-3.800 euro e oltre per il lungo raggio, dove incidono in modo rilevante circuiti e viaggi tailor made ad alta componente esperienziale.\r\n Il 2026\r\nGuardando al 2026, i tour operator Astoi prevedono uno scenario ancora positivo, seppur caratterizzato da una crescita più contenuta rispetto agli ultimi anni. 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