23 ottobre 2020 13:04
Palazzo Chigi
Un intero comparto è sul lastrico a causa del Covid-19 e ora rischia di chiudere definitivamente i battenti, dopo l’ultimo provvedimento governativo che impone lo stop a convegni, congressi ed eventi aziendali. Per chiedere le ragioni della sospensione, nonché ristori concreti al comparto, i rappresentanti delle principali realtà associative, organizzative e imprenditoriali italiane e internazionali del settore saranno davanti a palazzo Chigi, nel rispetto di tutte le norme di sicurezza, il prossimo martedì 27 ottobre dalle 10 alle 13.
“Siamo tutti dalla stessa parte – sottolineano gli organizzatori -: quella di un Paese che deve salvare i suoi cittadini da contraccolpi sanitari ed economici allo stesso modo. Invitiamo però le autorità a non trovare facili e innocenti capri espiatori e a non sacrificare il lavoro di centinaia di migliaia di persone che non hanno né presente, né futuro. L’organizzazione professionale dei congressi consente di gestire flussi anche consistenti di persone con protocolli che garantiscono totale sicurezza”.
A luglio scorso la ricerca “L’impatto del Covid-19 sulla meeting industry italiana: la prospettiva delle sedi per eventi e congressi” realizzata dall’Alta scuola di economia e relazioni internazionali dell’università Cattolica del Sacro Cuore (Aseri), in collaborazione con Federcongressi&eventi, ha rilevato come il lockdown avesse già determinato la cancellazione del 69,7% delle manifestazioni. Il dato, confermato a settembre da AstraRicerche per il Club degli eventi, e sicuramente peggiorato negli ultimi mesi, può essere tradotto a livello nazionale con la stima di una perdita di circa 215 mila congressi e convegni.
Una battuta d’arresto drammatica per un’industria che negli ultimi cinque anni aveva conosciuto un costante percorso di crescita, con un tasso di incremento medio del numero di eventi del 4,1% annuo. “Già la situazione è letteralmente drammatica, ma con il provvedimento decretato dall’ultimo dpcm – commentano i rappresentanti del settore – si condanna a morte il comparto definitivamente, compromettendo anche tutto il 2021-2022, considerata la lunga gestazione di cui necessitano gli eventi congressuali. Speriamo di far comprendere ai governanti le nostre ragioni, nel tentativo di tutelare il diritto alla salute e, al contempo, il diritto al lavoro”.
La manifestazione è indetta da Federcongressi&eventi con l’adesione di: Admei – Association of destination management executives international, Alleanza cooperative italiane, Associazione internazionale interpreti di conferenza in Italia, Associazione nazionale banqueting e catering, Club degli eventi e della live communication, Convention bureau Italia, Icca Italian committee, ItaliaLive, Mpi – Meeting professionals international Italia chapter e Site – Society for incentive travel excellence – Italy chapter.
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[post_content] => Aer Lingus aprirà la prossima estate i voli diretti da Dublino a Nashville, che diventerà la prima rotta dove la compagnia impiegherà gli Airbus A321Xlr.
Il vettore irlandese effettuerà quattro voli settimanali per la città del Tennessee a partire dal 12 aprile, servendo la rotta tutto l'anno, tranne sei settimane a gennaio e febbraio.
Aer Lingus era originariamente destinata ad essere la prima delle compagnie del gruppo Iag ad utilizzare l'Xlr, piano successivamente modificato per mancanza di garanzie sulla struttura dei costi del vettore irlandese: è toccato quindi a Iberia operare per prima con gli Xlr.
Susanne Carberry, chief customer officer di Aer Lingus, ha dichiarato: “Il legame tra la musica country irlandese e quella americana è profondo e lo status iconico di Nashville come capitale della musica country la rende una destinazione da sogno per gli amanti della musica. Le sue industrie della moda, della finanza, della sanità e dell'automobile, in rapida crescita, offrono inoltre molte opportunità ai viaggiatori d'affari”. La rotta Dublino-Nashville ha un tempo di percorrenza in uscita di poco superiore alle 9 ore.
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[post_content] => Ryanair e la Sicilia. Siamo alle solite. In un pezzo su Repubblica, l'ad Eddie Wilson di Ryanair riprende a fare pressioni sulle istituzioni regionali e avverte il governatore Schifani: "Ci tagli le tasse o voleremo altrove".
«La Regione Sicilia ha speso 39 milioni di euro per una campagna di sconti fallimentare. Con questa politica sposteremo i nostri aerei in Calabria». La frase la scomponiamo in due punti. Non è Wilson che deve giudicare l'operato di un'istituzione italiana. Sono i cittadini che lo possono fare. Wilson rispetto a questa situazione non è nessuno.
Avvertimenti
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Gran recupero per il l'industria turistica del Marocco nei primi otto mesi del 2024, con una crescita delle entrate del 6,7% e un totale di 11,8 milioni di turisti.
Secondo i dati rilevati dal Foreign Exchange Office le entrate hanno raggiunto i 76,4 miliardi di dirham (circa 7,8 miliardi di dollari) alla fine di agosto, rispetto ai 71,7 miliardi di dirham dello stesso periodo dell'anno precedente. Cifre che riflettono una progressiva ripresa del settore turistico negli ultimi tre anni, dopo le pesanti conseguenze della pandemia.
"Questi risultati confermano lo slancio senza precedenti del turismo marocchino. Il record di entrate è stato raggiunto grazie a un numero eccezionale di arrivi di turisti, 1,8 milioni in agosto e 11,8 milioni dall'inizio dell'anno, pari ad una crescita di 1,6 milioni rispetto allo stesso periodo del 2023”, ha sottolineato Fatima-Zahra Ammor, ministro del Turismo, dell'Artigianato e dell'Economia sociale e solidale.
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[post_content] => Nuova collezione di itinerari individuali per il brand Turisanda1924. Si chiama Travelling e mira a venire incontro a chi cerca un’alternativa ai tour di gruppo e vuole viaggiare in autonomia, senza rinunciare alla distintività e alle proposte autentiche. Nati dall’idea di rendere individuale l’esperienza dei Voyager, altra linea del brand, i programmi Travelling sono studiati in ogni minimo dettaglio: dalla definizione dell’itinerario alla prenotazione di trasferimenti, dai pernottamenti alle esperienze più esclusive.
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Le prime partenze Travelling prenderanno il via il prossimo dicembre, concentrandosi però maggiormente tra la tarda primavera e l’estate. Le mete protagoniste saranno gli Stati Uniti, con New York e la West Coast, il Messico, il Perù, l’Egitto, il Sudafrica, la Namibia, la Thailandia, il Giappone, l’Indonesia e Singapore. Dieci destinazioni e 21 itinerari concepiti per vivere un viaggio intimo ed esclusivo con esperienze autentiche attraverso la scoperta di nuove culture e l’incontro con le popolazioni locali, per conoscerne usi e costumi, accompagnati da servizi distintivi. Dalla visita in Sudafrica con Christo Brand, ex guardia carceraria e amico di Nelson Mandela, all’incontro e interazione con una giovane maiko (apprendista geisha) a Kyoto, fino all’aperitivo al tramonto all’interno di una capsula del Singapore Flyer...
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[post_content] => Una nuova piattaforma digitale basata sull’intelligenza artificiale. La presenterà alla fiera di Rimini (pad C7, stand 208) il tour operator salernitano Travel Before. Lo strumento è stato progettato per semplificare la creazione di itinerari su misura: qui l’agente di viaggi, utilizzando il linguaggio naturale, può richiedere la realizzazione di un itinerario che l’Ai provvederà a comporre sulla base delle offerte disponibili, proponendo piani di viaggio, voli, hotel e collegamenti. La novità mira a diventare un’importante risorsa per gli agenti di viaggio, consentendo loro di generare pacchetti completi, dai voli agli alloggi, fino alle attività in loco, in pochi passaggi e con un livello di personalizzazione mai visto prima.
"Questa piattaforma rappresenta il nostro impegno verso il futuro del settore turistico - sottolinea Giancarlo Vitolo, fondatore e ceo di Travel Before -. Grazie all'intelligenza artificiale, siamo in grado di offrire uno strumento che rivoluziona il modo in cui le agenzie possono progettare viaggi su misura, risparmiando tempo e fornendo ai clienti esperienze sempre più personalizzate e curate nei minimi dettagli. Questo è solo il primo passo di un percorso che ci porterà a sviluppare soluzioni ancora più innovative per rispondere alle esigenze del mercato".
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«Si tratta di un gruppo di professionisti – spiega Roberto Martini, direttore di Confcommercio La Spezia – tra tour operator, alberghi, extralberghiero, ville di lusso, ristorazione, nautica e trasporto Ncc, in grado di fornire un servizio completo ai turisti che scelgono la nostra provincia».
Il Consorzio per la precisione ha debuttato alla Spezia in primavera in occasione di un Evento organizzato per i buyer stranieri, ma l’obiettivo è di elevare la qualità della partecipazione alle Fiere.
«Per questo motivo il Ttg di Rimini – aggiunge Martini – rappresenta un evento che ci consente di uscire dai nostri confini. Nel frattempo stiamo preparando un sito internet dedicato e poi pianificheremo un programma per il 2025 in funzione degli sviluppi, perché la volontà è di fare presenza anche nel campo europeo».
Gli operatori entrati in All in One Tourism Solutions La Spezia sono tutti di alto livello, legati all’identità di un territorio ricchissimo dal punto di vista storico, culturale ed ambientale, che offre non solo le conosciutissime 5 Terre, non solo mare ma anche un entroterra da scoprire con tanti borghi ricchi di storia e tradizioni.
«Gli operatori puntano prima di tutto a promuovere tutte le eccellenze e le peculiarità del territorio – commenta il direttore di Confcommercio – Lo scopo del nuovo gruppo è quello di lavorare in sinergia per portare valore aggiunto».
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«Oggi La Spezia – conclude Martini - è tra le città più importanti nel Turismo. Confcommercio, che ha sempre avuto attenzione all’economia del territorio, mantiene alta la concentrazione sugli aspetti più importanti del Turismo facendo in modo che non imploda. Questo significa puntare su accoglienza, servizi di buon livello perché il ricordo da parte del viaggiatore sia buono. Il territorio è cambiato ed oggi il turismo rappresenta un punto focale per tutta l’area per questo vogliamo aiutare le imprese a fare squadra».
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[post_content] => Un'estate record da 21,8 milioni di visitatori internazionali per la Spagna, segnata però delle numerose proteste dei residenti contro l'overtourism. I dati comunicati dall'Istituto nazionale di statistica (Ine) evidenziamo che questa cifra rappresenta un aumento del 7,3% rispetto al 2023.
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Jordi Hereu, ministro del turismo spagnolo, ha definito l'impatto del turismo «un grande successo per il benessere, la coesione sociale e lo sviluppo economico della Spagna» in occasione di un evento organizzato dal Turespaña a Tenerife, ma ha aggiunto che il Paese deve trasformare il suo modello turistico.
L'aumento del numero di turisti non è piaciuto a tutti i cittadini spagnoli, che negli ultimi mesi hanno manifestato il loro disappunto, in particolare a Barcellona, Malaga e nelle isole Canarie e Baleari. I manifestanti si sono lamentati della pressione sulle infrastrutture e dell'aumento dei prezzi degli affitti, dovuto al fatto che molte proprietà vengono affittate ai turisti a prezzi vantaggiosi. Il sindaco di Barcellona ha dichiarato che la città porrà fine all'affitto di appartamenti ai turisti entro il 2029.
I mercati principali
I principali mercati di provenienza dei visitatori durante la stagione estiva sono stati il Regno Unito, con 4,17 milioni di turisti, la Francia (3,75 milioni), la Germania (2,49 milioni) e l'Italia (1,35 milioni). Anche i turisti statunitensi sono aumentati del 13%, raggiungendo quota 850.000.
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[post_content] => Si è concluso lo scorso fine settimana con grande successo il primo congresso dell'Associazione Italiana dei Destination Manager (Assidema), tenutosi presso l’hub culturale Memoria Futura, sede della Dmo Sistema Monferrato, proprio in occasione della Giornata mondiale del turismo del 27 settembre. L'evento ha visto la partecipazione di oltre 50 destination manager provenienti da 15 regioni italiane, confermando l'importanza crescente di questa figura professionale nel panorama turistico nazionale.
Durante la prima giornata, che ha sviluppato il tema del congresso “Economia della relazioni”, i destination manager presenti hanno avuto l’opportunità di presentarsi e confrontarsi sulle loro esperienze, arricchendo il dibattito con idee e prospettive differenti. Uno dei momenti centrali è stato la presentazione dei risultati preliminari di una ricerca condotta dal Comitato Scientifico di Assidema, guidato dalla Prof.ssa Luna Leoni, che ha coinvolto un terzo dei destination manager italiani. I dati emersi hanno evidenziato come le competenze tecniche siano considerate fondamentali per il successo del ruolo, con particolare riferimento alla gestione delle relazioni tra stakeholder pubblici e privati. Nonostante non vi siano differenze significative nelle competenze richieste in base alla destinazione, la conoscenza diretta del territorio è stata identificata come un elemento cruciale per personalizzare le strategie di promozione e gestione turistica.
La giornata si è conclusa con un coinvolgente talk show sul ruolo del destination manager, a cui hanno partecipato Claudio Dell’Accio, presidente di Assidema, la vice presidente Flavia Coccia, insieme ai destination manager Giancarlo Dell’Orco e Andrea Cerrato. Durante il dibattito, si è sottolineato come il ruolo del destination manager non sia definito dal luogo o dall’ente in cui opera, ma dalle competenze che è in grado di mettere in campo. A chiudere l’incontro è stato l'intervento dal pubblico di Josep Ejarque, uno dei più noti destination manager europei, che ha stimolato l’associazione a definire con maggiore precisione i confini e le competenze necessarie per potersi identificare come destination manager.
Il giorno successivo si è tenuta l’assemblea conclusiva del congresso, durante la quale è stato firmato il manifesto dei Destination Manager "Vision 2030", documento che traccia le linee guida per il futuro della professione in Italia. Il manifesto pone l'accento sulle competenze chiave che deve avere il Destination Manager e i compiti fondamentali che deve portare a compimento
Queste le sette competenze chiave del Destination Manager: Destination Planning: pianificazione strategica delle destinazioni turistiche. Destination Management: gestione coordinata degli elementi che compongono una destinazione. Destination Marketing: creazione di strategie di marketing per attrarre visitatori. Destination ICT: utilizzo di dati e tecnologie per prendere decisioni informate e gestire la destinazione. Destination Fund Raising: capacità di raccogliere risorse pubbliche e private per lo sviluppo della destinazione. Destination Sustainability: Intervenire sul territorio con raggiungimento di obiettivi di sostenibilità ( ambientale /economica/ sociale ) Revenue Management: ottimizzazione dei ricavi attraverso lo studio dei comportamenti di mercato e tendenze di acquisto.
Sull’ultimo punto, sempre molto dibattuto quando si tratta degli obiettivi di una DMO è intervenuto Franco Grasso, decano dei revenue manager italiani: «Ritengo che la cultura del revenue management sia necessaria affinché le strutture di un territorio possano esprimere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre poiché il revenue funziona di più nel momento in cui sono molti a farlo penso che un approccio di questo tipo possa davvero spingere lo sviluppo di una destinazione turistica. Io finché posso darà il mio contributo e farò il tifo per Assidema».
Mentre i 6 compiti fondamentali del DM sono stati definiti come Analisi del sistema turistico: capacità di analizzare dati e tendenze del settore turistico. Co-design con la comunità locale: coinvolgimento della popolazione locale nella pianificazione strategica. Gestione delle relazioni pubblico-privato: facilitazione della collaborazione tra stakeholder pubblici e privati. Sviluppo dell’offerta turistica: creazione e miglioramento di prodotti turistici in base alle esigenze del mercato. Pianificazione delle strategie di marketing: definizione di strategie comunicative efficaci.
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Al termine dell’assemblea il presidente Claudio Dell’Accio ha commentato: «Siamo estremamente soddisfatti del risultato ottenuto durante la nostra prima assemblea con oltre 50 professionisti che si sono riuniti per confrontarsi e tracciare insieme il futuro del destination management in Italia. Questo evento ha confermato la rilevanza e la necessità di riconoscere formalmente questa professione, che richiede competenze specifiche e strategiche per valorizzare le nostre destinazioni. Tuttavia, è preoccupante vedere come, nel nostro Paese, chiunque possa autodefinirsi destination manager, anche chi si occupa semplicemente di organizzare piccoli eventi privati. Essere un destination manager non significa pianificare feste, ma sviluppare e gestire strategie complesse che influenzano la competitività di un territorio. È ora che il nostro settore faccia chiarezza e tuteli la vera professionalità di chi opera per il bene delle destinazioni, definendo criteri chiari su chi può legittimamente usare questo titolo»
Per Assidema il prossimo appuntamento è al Ttg Travel Experience di Rimini dove sarà protagonista del convegno: “Veritas behind the scene. Metriche e trend per il destination management efficace. Il parere di Assidema”, giovedì 10 ottobre alle 12:10 presso la Global Village Arena (Pad. A2).
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Cresce il prodotto mice del gruppo Belstay Hotels, che nel mese di settembre vede i volumi del comparto congressi, incentive ed eventi crescere del 25% rispetto all'anno precedente. La parte del leone spetta alle strutture di Milano Assago e Roma Aurelia, in quanto maggiormente vocate al business per l’alto numero di sale meeting a disposizione, con più di 530 eventi confermati e oltre 1.700 camere a contingenza (dato rilevato sempre a settembre). Bene anche l’andamento di Milano Linate, con un tasso d’occupazione complessivo di 30 sale, ma ancor più Venezia Mestre, che mette a segno quest’anno l’organizzazione di ben 130 eventi in sede. In generale, l’attività meeting di Belstay Hotels incide ora per il 40% sul fatturato f&b banqueting.
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