Federalberghi rinnova le cariche
8 luglio 2009 15:16
Il consiglio direttivo di Federalberghi-Confturismo ha rinnovato alcune cariche: Costanzo Iaccarino, presidente Federalberghi Campania, è stato nominato vicepresidente nazionale al posto di Sebastiano De Luca. Giorgio Macciocu, presidente Federalberghi Nord Sardegna, è stato nominato presidente del comitato stagionali al posto di Edoardo Caizzi. Domenico ‘Nico’ Torrisi, presidente Federalberghi Sicilia, è stato nominato presidente del comitato Mezzogiorno al posto di Costanzo Iaccarino.
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[post_content] => Riaprirà al pubblico a gennaio 2026 l’ex chiesa di San Francesco di Alessandria. Si tratta di un grande lavoro di restyling che comprende il recupero del complesso e la realizzazione della nuova sede dei Musei Civici, condotto in parte con il contributo del Ministero della Cultura.
Il complesso monumentale di San Francesco occupa un intero isolato del centro cittadino ed è composto da più corpi di fabbrica aperti su quattro cortili interni, di cui l’ex chiesa di San Francesco rappresenta il nucleo più antico e di maggior pregio, risalente al 1268.
Le caratteristiche architettoniche e le testimonianze artistiche della chiesa sono ancora ben visibili nonostante la pesante trasformazione subita dal complesso nell’ottocento, prima destinato a caserma militare negli anni della campagna napoleonica - con la suddivisione della chiesa in due livelli tramite la realizzazione di un solaio poggiante su ampie volte-, e poi, per volontà di Carlo Alberto di Savoia, con la conversione ad ospedale divisionario militare nel 1833, anno in cui venne realizzato l’ampio cavedio interno.
Proprio negli ultimi anni la prosecuzione dei restauri volta a riportare in luce quanto più possibile della fabbrica medievale e a valorizzarne la struttura ha trovato uno sviluppo concreto nel progetto di riconversione dell’ex chiesa di San Francesco quale sede del nuovo museo civico cittadino. Al piano terra, il progetto prevede l’allestimento della sezione archeologica, destinata a illustrare il territorio alessandrino dalla preistoria al medioevo. Il piano primo, invece, accoglierà le collezioni della pinacoteca civica. Il complesso cantiere di recupero è stato promosso dall’amministrazione comunale nell’ambito della Programmazione Territoriale POR FESR 2014-2020 Asse VI “Sviluppo Urbano Sostenibile - Strategia Urbana Integrata denominata Alessandria Torna Al Centro”. A fianco dell’iniziativa comunale, la Soprintendenza per le province di Alessandria Asti e Cuneo ha definito il proprio contributo di intervento grazie ai fondi della programmazione ex L 23/12/2014, n.190, destinati a “Interventi di consolidamento e restauro del complesso monastico e completamento per riapertura Museo Civico”.
Le parti più significative dei diversi interventi archeologici all’interno di San Francesco (sia quelli più recenti, sia i saggi preventivi di un ventennio fa) – compatibilmente con le risorse a disposizione e con gli obiettivi di rifunzionalizzazione condivisi – saranno mantenuti a vista inserendosi nel percorso museale, allo scopo di agevolare la comprensione dell’impianto architettonico basso medievale da parte del pubblico.
La compresenza dei due cantieri – quello comunale volto al recupero e alla rifunzionalizzazione dell’edificio da un lato, e quello ministeriale per il restauro delle superfici decorate e lo scavo archeologico dell’altro – ha permesso infine, valorizzando l’acquisizione delle ulteriori tracce delle chiesa antica emerse nel corso delle lavorazioni, di coordinare gli obiettivi ed orientare gli interventi di finitura delle superfici dell’edificio nel suo complesso, scegliendo quindi di evidenziare volutamente la chiesa antica nei propri materiali costitutivi in laterizio a vista e nei decori originali, distinguendola dalle successive trasformazioni ottocentesche, allo stesso modo chiaramente riconoscibili per il diverso trattamento delle pareti e delle volte intonacate. In questo modo il visitatore che accederà al museo, una volta completato, potrà fruire non solo della visione delle collezione civiche, ma anche dell’esperienza del monumento che le accoglie, restituito nella sua identità e storia passata.
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[post_content] => Turismo e lavoro. Il discorso che riportiamo qui, del segretario generale della Uiltucs Liguria Marco Callegari, si può estendere in tutte le regioni italiane, specialmente a quelle ad alta vocazione turistica. Il problema, come al solito è quello del lavoro nel turismo, che fa ancora molta fatica a trovare addetti bravi e qualificati. Ma come mai? Questa è la domanda specifica. La risposta di Callegari, che come ripeto si può estendere a tutti i luoghi turistici è questa: salari non adeguati; orari antisociali; carichi elevati e a volta contratti irregolari
"Il settore del turismo in Liguria impiega 81.485 addetti di cui 62.820 dipendenti e 18.665 lavoratori in somministrazione, ma prevalgono i lavoratori precari e i salari restano inadeguati". Lo denuncia il segretario generale della Uiltucs Liguria Marco Callegari durante il convegno 'Occupazione turistica: un motore da valorizzare' organizzato a Genova dal sindacato.
Ripartenza?
Nonostante la ripartenza del settore a partire dal 2023, secondo la Uiltucs Liguria, la fuga dal comparto che si traduce con una forte carenza di personale qualificato non è colmabile nel breve e medio periodo.
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Amara realtà
Secondo il sindacato l'aumento degli occupati nasconde una realtà amara: prevalgono lavoratori precari e a ridotti orari contrattuali. L'83,2% dei dipendenti ha una qualifica bassa, con scarse possibilità di crescita professionale, anche a causa del nanismo delle imprese.
"Il settore è caratterizzato da orari antisociali, carichi elevati e, talvolta, contratti irregolari - sostiene Callegari -. L'irregolarità mina la lealtà competitiva e i diritti dei lavoratori. È indispensabile una lotta senza se e senza ma all'evasione fiscale, al lavoro nero e al dumping contrattuale.
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[post_content] => Aegean rinnova il programma fedeltà Miles+Bonus per rafforzare ulteriormente l'attenzione nei confronti dei passeggeri e delle loro esigenze in continua evoluzione.
Il programma modifica il modo in cui i membri mantengono o aggiornano il loro status di livello, offrendo un riconoscimento ancora maggiore per la loro fedeltà e fiducia, introducendo una nuova regola per il mantenimento e/o l'aggiornamento del livello, insieme ad aggiornamenti alle regole e un nuovo livello. È stato stabilito un periodo di transizione di almeno 12 mesi per fornire ai membri il tempo sufficiente per adattarsi e familiarizzare con il nuovo programma.
In particolare, gli iscritti potranno migliorare e mantenere il loro livello Silver e Gold raggiungendo esclusivamente un numero specifico di voli all'interno della rete Aegean e Olympic Air. La nuova norma garantisce che i viaggi frequenti con Aegean e Olympic Air, sia domestici che internazionali, siano pienamente riconosciuti e premiati.
Allo stesso tempo, le regole del programma esistente sono in fase di aggiornamento, con adeguamenti sia al numero di voli richiesti per il mantenimento del livello e gli upgrade per i membri Silver e Gold, sia al numero di miglia necessarie per mantenere questi livelli. Inoltre, i vantaggi per i membri Silver e Gold sono stati ulteriormente arricchiti, con l'obiettivo di offrire più opzioni, privilegi aggiuntivi e un'esperienza di viaggio migliorata ai membri più attivi del programma.
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[post_content] => A meno di cinque ore da Milano e a due da Torino, il versante francese del Monte Bianco si conferma una destinazione chiave nel turismo alpino europeo. Un territorio che non smette di reinventarsi, capace di parlare al pubblico leisure quanto agli operatori del trade, con un’offerta che combina infrastrutture d’eccellenza, accoglienza di alto livello e una visione di sviluppo coerente con le nuove tendenze del turismo montano.
Nei giorni scorsi, dodici destinazioni del Pays du Mont Blanc hanno incontrato stampa e operatori italiani per presentare le novità della stagione 2025/26.
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«La Francia è la seconda destinazione al mondo per gli sport invernali – ha ricordato François Bonet, Console Generale di Francia a Milano – con una crescita del 5,5% di giornate sciistiche nella stagione 2024/25 rispetto all’anno precedente. L’Italia rappresenta un mercato strategico, con oltre 280.000 pernottamenti registrati e un potenziale di sviluppo ancora enorme».
Nell’ultima stagione 8 milioni di italiani hanno praticato sport invernali, ma solo il 4% ha scelto mete estere. Il margine di crescita è quindi evidente, soprattutto in chiave weekend e short break, segmento su cui il territorio francese sta investendo in modo mirato, potenziando collegamenti, esperienze e servizi personalizzati.
Dalle icone alpine ai nuovi concept: un'offerta diversificata
Con un’altitudine che varia dai 400 ai 4.800 metri, il Pays du Mont Blanc abbraccia un mosaico di destinazioni che interpretano l’inverno in chiave esperienziale.
Megève si riconferma la regina dello charme alpino: il restauro dello storico Chalet Sarto e la riapertura dell’Hotel Saint-Georges, firmato dal designer Luke Edward Hall, segnano una stagione all’insegna dell’eleganza e del lifestyle. La gastronomia si fa ambasciatrice del territorio, con la prima stella Michelin per Julien Gatillon e la nuova proposta di Marc-Henri Mazure ai Chalets du Mont d’Arbois. Un posizionamento che consolida Megève nel segmento del turismo di fascia alta, trainato da una clientela internazionale sempre più sensibile alla qualità e all’autenticità.
A pochi chilometri, Combloux festeggia i 90 anni dello sci con un ricco calendario di eventi e investimenti infrastrutturali: entro dicembre 2025 sarà inaugurata la nuova cabinovia Beauregard, simbolo di una montagna sempre più accessibile e sostenibile. Le nuove aperture lifestyle, come il Rooftop dell’hotel Alpen Valley, segnano invece la direzione di un’offerta capace di coniugare comfort e autenticità.
Cultura, natura e autenticità: le nuove leve della competitività alpina
Nel cuore del Pays du Mont Blanc, Praz-sur-Arly punta su un turismo esperienziale che valorizza la tradizione — con il celebre raduno di mongolfiere, giunto alla 35ª edizione — e la creatività, come nel progetto cinematografico dedicato all’Ice Cross. La ristorazione locale si rinnova, tra contaminazioni internazionali e valorizzazione dei prodotti savoiardi, segno di una montagna che sa parlare anche al pubblico urbano e gourmet.
Saint-Gervais Mont Blanc mette al centro la sostenibilità, con il riconoscimento “2 Flocons Verts” che certifica la qualità delle sue politiche ambientali. Il nuovo capolinea del tramway del Monte Bianco, previsto per l’estate 2026, e la cabinovia Valein che collega la ferrovia alle piste raccontano una destinazione che unisce benessere termale, cultura e mobilità dolce.
Il balcone naturale sul Monte Bianco, Cordon, punta su turismo slow e tradizioni alpine, tra la chiesa barocca di Notre-Dame-de-l’Assomption, classificata monumento storico, e le fattorie dell’Albérieux, dove si possono scoprire i segreti del formaggio di montagna. Les Contamines-Montjoie, con i suoi 120 km di piste propone un’agenda di eventi sportivi di livello europeo, oltre a numerose attività tra cui passeggiate con i cani da slitta, escursioni con fat-bike, parapendio sul massiccio del Monte Bianco, pista di pattinaggio all’aperto.
Sallanches e Chamonix: anima urbana e leggenda alpina
Nel cuore del territorio, Sallanches rappresenta il volto urbano del Pays du Mont Blanc: non una stazione sciistica, ma una città viva e accogliente, punto di riferimento per i servizi e la cultura dell’intera area. Qui la montagna dialoga con la vita cittadina: ristoranti, percorsi naturalistici e serate nei rifugi si alternano a un calendario di eventi che anima le festività natalizie tra mercatini, concerti e la Journée internationale de la raclette. Un modello di equilibrio tra turismo e quotidianità, capace di valorizzare la filiera economica locale.
Poco distante, Chamonix-Mont-Blanc continua a incarnare il mito della montagna. Culla dell’alpinismo e icona del turismo internazionale, la località si rinnova nel segno della sostenibilità e dell’innovazione. Le sue frazioni – da Servoz a Vallorcine – raccontano una storia di identità e cultura, mentre le piste delle Houches ospitano gare di Coppa del Mondo.
La funivia dell’Aiguille du Midi, che sale fino a 3.842 metri, e la Vallée Blanche, la discesa su ghiacciaio più lunga d’Europa, restano esperienze simbolo. Ma Chamonix guarda avanti: il nuovo Museo del Monte Bianco e la riqualificazione del comprensorio dei Grands Montets segnano un’evoluzione strategica verso un turismo di qualità, sostenibile e connesso al patrimonio naturale.
Passy Mont-Blanc: tra sci e creatività nel cuore dell'Alta Savoia
Immersa nella valle dell’Arve, Passy Mont-Blanc unisce natura e cultura, con un'offerta orientata al turismo lento, tra paesaggio e patrimonio artistico. Qui l’arte incontra la montagna: la Strada della Scultura Contemporanea ospita opere di Picasso, Chagall, Matisse e Léger, mentre la chiesa di Notre-Dame-de-Toute-Grâce è un capolavoro di arte sacra moderna.
Il comprensorio di Passy Plaine-Joux è il cuore sportivo della località, con piste panoramiche, percorsi per lo sci nordico, il parapendio e lo snowtubing, e una nuova seggiovia a 4 stagioni che valorizza la mobilità dolce e l’accessibilità. L’attenzione alla sostenibilità si traduce anche nella promozione di eventi come La Fête des Lutins e nella valorizzazione dei prodotti locali, dal marchio Redeem Equipment alle creazioni gourmet di Les Gourmandises de Manon.
A completare l’offerta, la storia affascinante dei sanatori di Passy, edifici razionalisti costruiti tra le due guerre mondiali e oggi riconosciuti come patrimonio del XX secolo: un esempio perfetto di come cultura, architettura e turismo possano convivere in un racconto coerente e identitario.
Una montagna che parla al trade
Il Pays du Mont Blanc si posiziona oggi come un laboratorio di innovazione turistica: un territorio dove la montagna diventa esperienza, la cultura valore economico e la sostenibilità leva di marketing. “Per il mercato italiano, le opportunità sono molteplici: dai pacchetti weekend ai soggiorni benessere, dai prodotti luxury agli itinerari culturali e outdoor, fino al turismo corporate e incentive” ha commentato Sandrine Buffenoir, direttrice di Atout France Italia.
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[post_content] => Barbados continua a sorprendere e oggi è la destinazione caraibica meglio collegata all’Italia. «L’isola è ora raggiungibile in modo semplice e diretto, senza più l’obbligo di pernottare a Londra come in passato» – spiega Lucilla Venditti, responsabile Visit Barbados per l’Italia - Ai due voli giornalieri British Airways operativi tutto l’anno da Milano, Roma e Venezia; fino a marzo 2026 si aggiungono i collegamenti Klm, con tre frequenze settimanali via Amsterdam dalle principali città italiane. Una nuova opzione comoda e competitiva, ideale per le “fughe” invernali e destinata a incidere positivamente sulle performance europee.
Tra i mercati prioritari si confermano Usa e Regno Unito, ma proprio l’Europa nel 2025 ha registrato una vera impennata: +36%, trainata dai Paesi Bassi e sostenuta dall’Italia, mercato tra i più promettenti e con ampi margini di crescita, che segna un +6% rispetto al 2024. Target principale tra i 30 e i 55 anni, ma con un’offerta che si adatta anche a famiglie, coppie e gruppi di amici.
Spesso percepita come una destinazione “british” e costosa, Barbados sta conquistando i viaggiatori come meta sicura, vivace e accessibile. Un’isola dalle due anime: tranquilla di giorno, vibrante di notte. Se le spiagge e i fondali corallini invitano al relax, al calar del sole l’isola si accende. A St. Lawrence Gap, cuore della movida, tra ristorantini e chiringuiti si respira un’atmosfera autentica, fatta di barbecue sulla spiaggia, musica dal vivo e danze sotto le stelle. «La miglior accessibilità – prosegue Venditti – ha stimolato l’interesse di numerosi nuovi to. Oltre ai partner storici, oggi lavoriamo molto sull’ecoturismo e sui segmenti di nicchia, con proposte diversificate per prodotto e budget». Barbados, che attualmente registra una disponibilità di 6800 camere (a esclusione di b&b e guest houses), offre infatti un’ampia gamma di sistemazioni, dagli hotel boutique e guesthouse gestiti da locali fino ai resort all inclusive di lusso, sempre più richiesti dal mercato italiano. Ma sono molte le possibilità di vivere esperienze “local” e autentiche anche con budget contenuti, magari spostandosi con i mezzi pubblici.
Barbados è anche l’isola dei festival: dal celebre Crop Over Festival (luglio-agosto), spesso animato da Rihanna, ai concerti gospel della domenica, fino agli eventi gastronomici e musicali che animano il calendario tutto l’anno. L’entroterra rivela poi un volto inaspettato: trekking, tour in e-bike, grotte carsiche, abbazie storiche e le antiche distillerie di rum, come la Mount Gay Distillery, che produce il rum più antico del mondo, oggi tappa immancabile anche per il pubblico italiano.
L’Ente del Turismo di Barbados continua a collaborare con i principali tour operator italiani – da Alpitour a Quality Group – attraverso attività di co-marketing, workshop e roadshow per le agenzie di viaggio. Per il 2026 sono già in programma nuovi progetti con partner internazionali, in date ancora da definire.
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[post_content] => FH55 Hotels lancia il recruiting day. L’evento si terrà mercoledì 19 novembre 2025, dalle 10 alle 17 , presso il centro congressi dell'FH 55 Grand Hotel Mediterraneo di Firenze.
Una giornata speciale che si aprirà con il convegno “Diamo voce al turismo: una curiosità e un’opportunità” dalle 9 alle 13, che vedrà la partecipazione di autorevoli esponenti del settore, tra cui Claudio Catani, vice president operations del gruppo FH55 Hotels, Francesco Bechi, presidente Federalberghi Toscana, Federico Pieragnoli presidente Ente Bilaterale Turismo Toscanolo, lo chef stellato Antonello Sardi e altri protagonisti che condivideranno insight, trend e progetti innovativi per valorizzare il turismo come motore di crescita e carriera.
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Quattro strutture
Il gruppo FH55 Hotels vanta quattro strutture tra cui l'FH55 Grand Hotel Mediterraneo di Firenze, l’FH55 Hotel Villa Fiesole con il suo ristorante stellato Serrae Villa Fiesole affidato allo chef Antonello Sardi, l’FH55 Hotel Calzaiuoli nel cuore di Firenze e l'FH55 Grand Hotel Palatino a Roma che nel 2026 diventerà una struttura 5 stelle lusso.
Le posizioni aperte per il FH55 recruiting day comprendono diverse aree operative nel settore turistico e dell'ospitalità di lusso. In particolare, le opportunità coprono i seguenti ruoli:
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Booking
Eventi e congressi
Amministrazione
Sales & marketing
Piani (personale ai piani)
Facchinaggio
Manutentori
Le offerte riguardano tutte e quattro le strutture del gruppo a Firenze e Roma, con oltre 100 posizioni disponibili. Per partecipare al FH55 Recruiting Day 2025 è sufficiente presentarsi direttamente al centro congressi dell'FH55 Grand Hotel Mediterraneo di Firenze, in Lungarno del Tempio 44, il giorno 19 novembre 2025 durante l'orario previsto dalle 10 alle 17 con una pausa dalle 13 alle 13,40. È necessaria la registrazione all’arrivo e si consiglia di portare più copie del curriculum vitae per i colloqui e gli incontri con i responsabili delle risorse umane. I partecipanti potranno inoltre usufruire di un servizio di orientamento professionale e ricevere consigli utili per la preparazione del proprio cv.
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[post_content] => Anche nell'inverno 2025 Trenitalia rinnova l'iniziativa “2x1 Mercatini” per raggiungere tutte le principali città svizzere come Basilea, Berna, Ginevra, Losanna, Montreux e Zurigo, da Milano, Venezia, Bologna e Genova.
La promozione prevede la possibilità di viaggiare in due, pagando un solo biglietto di prima o seconda classe sui treni Eurocity.
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Una proposta sempre più plasmata sulle esigenze di differenti target di viaggiatori «non soltanto honeymooners» e l'asticella sempre più alta in materia di sostenibilità «che per gli abitanti delle isole è veramente parte della vita di ogni giorno»: Bernadette Willemin, direttore marketing di Tourism Seychelles, traccia così alcune delle priorità dell'ente, evidenziando il ruolo del mercato italiano che si conferma il quarto per importanza.
«Quello italiano è un mercato in salute, in crescita costante: fino alla scorsa metà di settembre abbiamo accolto 16.500 visitatori dall'Italia, pari ad una crescita del +23%, a conferma del quarto posto tra i bacini di riferimento dopo Germania, Francia e Russia». E da gennaio allo scorso 5 ottobre 2025, il numero dei turisti italiani è già salito a 17.315.
Se è vero che le coppie in viaggio di nozze rappresentano uno zoccolo duro degli arrivi nell'arcipelago, «che rimane di grande importanza, è altrettanto vero che le Seychelles hanno davvero tanto da offrire anche ad altri target di viaggiatori, a cominciare dalle famiglie, anche con bimbi piccoli perché siamo un Paese sicuro, dove è semplice viaggiare e non sono richieste vaccinazioni particolare.
«Le isole sono anche una meta ideale per chi ama una vacanza attiva, oppure ricerca l'autenticità di esperienze legate a tradizioni e cultura locali. Il marchio Creole Rendez-Vous, lanciato da Tourism Seychelles, invita i visitatori a entrare in contatto con l'anima culturale delle isole tramite un calendario di eventi vivaci che includono cucina creola, musica, artigianato e narrazione.
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Il ruolo del trade
La destinazione Seychelles è ancora molto apprezzata e venduta dal trade, che riveste un ruolo molto importante nello sviluppo turistico delle nostre isole. Per questo motivo la nostra strategia di marketing è duplice e include sia il marketing tradizionale che quello digitale. Considerando però che le Seychelles sono vendute in gran parte attraverso agenzie di viaggio e tour operator tendiamo a raggiungere il pubblico finale insieme: ecco il perché delle promozioni commerciali congiunte. E naturalmente non possiamo vendere i nostri prodotti senza conoscerli. Quindi continueremo a investire nella formazione dei professionisti, attraverso seminari, workshop, roadshow, ma anche fam trip ed esperienze in loco».
Infine, ma non certo per importanza, la sostenibilità, «che per noi è più che semplice protezione e conservazione dell'ambiente, anche se sappiamo che il 32% dei nostri oceani è già protetto, così come il 50% della nostra massa terrestre. Ma per noi la sostenibilità è anche parte della nostra vita quotidiana. Ecco perché il dipartimento del turismo ha introdotto un marchio di sostenibilità delle Seychelles con cui incoraggiamo e riconosciamo gli hotel che stanno facendo molto in termini di sostenibilità, che hanno pratiche sostenibili e spingono anche gli altri ad adottarle, sia in termini di gestione dei rifiuti, che di gestione delle risorse idriche».
(Quirino Falessi)
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[post_content] => Al via un accordo tra Liguria e Piemonte per una strategia condivisa di valorizzazione turistica dei territori regionali.
L’idea di stabilire una forma organica di collaborazione fra le due regioni turistiche aveva preso forma a metà agosto in un incontro fra gli assessori Lombardi e Bongioanni a Sanremo ed era stata ulteriormente sviluppata in occasione di Cheese a Bra con l’annuncio del protocollo.
Con questa intesa Liguria e Piemonte scelgono di unire le forze per promuovere il turismo come motore di sviluppo sostenibile e competitivo, creando un sistema integrato capace di valorizzare le eccellenze dei due territori.
L’obiettivo comune è valorizzare la continuità territoriale e la complementarità dell’offerta tra mare e montagna, creando un sistema turistico integrato di qualità, capace di sviluppare progetti integrati e – in prospettiva – di veri e propri prodotti turistici capaci di valorizzare le eccellenze dei due territori ed essere così ancora più competitivi sui mercati nazionali e internazionali.
«Questa firma – spiega l’assessore regionale a Turismo e Marketing territoriale della Regione Liguria Luca Lombardi – segna un passo importante verso una collaborazione strutturale con il Piemonte. Lavorare in sinergia ci permetterà di rafforzare l’immagine turistica delle nostre regioni e generare ricadute concrete per i territori. Liguria e Piemonte sono naturalmente connessi: il verde delle montagne e il mare formano un legame storico e culturale che oggi si rinnova anche in chiave di turismo sostenibile. La nostra regione può già contare su oltre 4mila chilometri di percorsi dedicati all’outdoor, dall’escursionismo al cicloturismo, che diventano ancora più attrattivi se messi in rete con quelli piemontesi».
«È un accordo che definirei storico – aggiunge l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-Olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni - perché mette insieme l’offerta turistica del Piemonte e quella della Liguria attraverso il turismo all’aperto, e in particolare quello delle ciclovie. Piemonte e Liguria sono unite da una storia antica rappresentata dalle 'vie del sale': le antiche strade su cui si saliva dalla Riviera e si scendeva dalle montagne incontrandosi. Il Piemonte portava il grano, la Liguria portava l’olio, il sale e le acciughe, ingrediente base di tanti piatti simbolo della cucina piemontese. Quelle antiche vie oggi sono percorsi turistici straordinari: per il Piemonte cito la Strada dell’Assietta e l’Alta via del Sale, e sul versante ligure la più bella ciclovia d’Europa che è la Ospedaletti-Imperia. Messo assieme questo pacchetto avremo un prodotto straordinario, le 'Alpi che si gettano nel mare' i nostri imprenditori accresceranno l’offerta da collocare sui mercati accanto ai laghi, alla montagna, all’enogastronomia. Potremo 'avere il mare' fra i prodotti turistici del Piemonte. Una proposta nuova per andare a penetrare mercati nuovi».
Tra i primi ambiti di collaborazione rientra lo sviluppo del nuovo sistema di ciclovie attraverso le Alpi del Mare. Il progetto, che vedrà il coinvolgimento delle Camere di Commercio di Cuneo e di Riviere di Liguria, rappresenta un passo concreto nella direzione di un turismo outdoor capace di unire montagna e mare, consolidando così la proposta turistica sovraregionale in chiave di sostenibilità e competitività.
L’accordo prevede a tale scopo la rapida costituzione di un gruppo di lavoro tecnico con personale delle Direzioni turismo di entrambe le regioni e figure con specifiche competenze nel settore, per garantire la piena attuazione degli obiettivi condivisi.
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Lavorare in sinergia ci permetterà di rafforzare l’immagine turistica delle nostre regioni e generare ricadute concrete per i territori. Liguria e Piemonte sono naturalmente connessi: il verde delle montagne e il mare formano un legame storico e culturale che oggi si rinnova anche in chiave di turismo sostenibile. La nostra regione può già contare su oltre 4mila chilometri di percorsi dedicati all’outdoor, dall’escursionismo al cicloturismo, che diventano ancora più attrattivi se messi in rete con quelli piemontesi».\r\n\r\n«È un accordo che definirei storico – aggiunge l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-Olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni - perché mette insieme l’offerta turistica del Piemonte e quella della Liguria attraverso il turismo all’aperto, e in particolare quello delle ciclovie. 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