14 July 2025

L’Europa scrive a 20 compagnie aeree per sospetto greenwashing

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La Commissione europea ha inviato ieri lettere a venti compagnie aeree europee, tra cui Air France, la sua divisione olandese KLM e Brussels Airlines, controllata da Lufthansa, avvertendole di smettere di ingannare il pubblico con le loro dichiarazioni di sostenibilità non dimostrabili.

La Commissione elenca nella sua lettera gli inganni a cui le compagnie aeree sottopongono i consumatori e li avverte che devono smettere di farlo.

Ad esempio, usano il termine “Sustainable Aviation Fuel” (SAF), senza spiegare l’impatto che ha; o termini come “verde”, “sostenibile” o “responsabile”, che implicano implicitamente che la propria attività non inquina.

Sostenibilità senza prove

La Commissione afferma che queste pratiche sono fuorvianti e menziona gli articoli attraverso i quali potrebbe sanzionare le compagnie aeree, ma le avverte solo che devono porre fine a queste pratiche. La lettera spiega che la trasparenza deve prevalere nei rapporti con i consumatori e che per fare ciò i risultati ambientali devono smettere di essere attribuiti.

Bruxelles denuncia la pratica di presentare ai consumatori una “calcolatrice” per quantificare le emissioni di CO2 di un volo specifico, senza fornire sufficienti prove scientifiche dell’affidabilità del calcolo e senza informazioni sugli elementi utilizzati per il calcolo stesso.

Possibili sanzioni

La Commissione europea e le autorità della rete CPC hanno invitato le compagnie aeree a inviare, entro 30 giorni, una risposta che illustri le misure proposte per dissipare le preoccupazioni derivanti dalle loro asserzioni di marketing ambientale ai sensi del diritto dell’UE in materia di tutela dei consumatori.

Dopo aver ricevuto le risposte, la Commissione europea organizzerà riunioni con la rete CPC e le compagnie aeree per discutere le soluzioni proposte dalle compagnie stesse e monitorerà l’attuazione delle modifiche concordate. Se le compagnie aeree interessate non adottano le misure necessarie per fugare le preoccupazioni sollevate nella lettera, le autorità della rete CPC possono decidere di adottare ulteriori misure di esecuzione, anche di tipo sanzionatorio.

Per chi non lo sapesse CPC  è una rete di autorità responsabili dell’applicazione della legislazione dell’UE in materia di tutela dei consumatori.

 

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