23 December 2025

Euroflora Genova, un viaggio tra gli ecosistemi del Parco delle 5 Terre

Euroflora Genova, un viaggio tra gli ecosistemi del Parco delle 5 TerreLa quinta giornata di presenza del parco nazionale area Marina protetta delle Cinque Terre a Euroflora è stata dedicata alla biodiversità e alla valorizzazione degli ecosistemi naturali che caratterizzano il territorio del Parco, dalle fasce coltivate alle praterie sommerse del mare, passando per i muri a secco e la viticoltura di pendenza.

Protagonista della giornata, il laboratorio scientifico curato dai centri di ricerca Crea dc (difesa e certificazione) di Firenze e Crea aa (agricoltura e ambiente) di Bologna, due eccellenze nazionali che da anni collaborano con il parco nazionale delle Cinque Terre per lo studio, la conservazione e la valorizzazione della biodiversità degli ecosistemi terrazzati.

Grazie all’attività del Crea dc di Firenze, all’interno del parco sono stati condotti monitoraggi approfonditi della qualità dei suoli e delle pratiche agricole tradizionali, con l’obiettivo di individuare indicatori di sostenibilità e definire strategie di recupero e valorizzazione dei paesaggi terrazzati. Il coinvolgimento diretto delle comunità locali e l’apertura dei laboratori alla cittadinanza rappresentano elementi chiave per promuovere una cultura della sostenibilità radicata nel territorio.

Dalla terra al mare, i visitatori hanno potuto scoprire l’importanza della posidonia oceanica, pianta acquatica simbolo dell’area marina protetta delle Cinque Terre, attraverso una vasca tematica e il supporto degli esperti dell’acquario di Genova. La posidonia svolge un ruolo cruciale nella produzione di ossigeno, nella protezione della costa dall’erosione e nel mantenimento della biodiversità sottomarina.

A completare il percorso tra natura e cultura, un invito alla visita attraverso la lente della viticoltura di pendenza delle Cinque Terre condotta dalla sommelier Yvonne Riccobaldi.
Vini che raccontano nei loro profumi e sapori le essenze delle erbe aromatiche, la salsedine del mare e l’asprezza di un territorio scolpito nei secoli da fatica e dedizione, solcato da centinaia di sentieri nati per l’agricoltura.

Simbolo della cultura materiale del paesaggio, il muro a secco – presente fisicamente nello stand – ha rappresentato anche oggi un elemento chiave nella narrazione della relazione virtuosa tra uomo e natura.

«Una giornata densa di contenuti e connessioni – sottolinea il presidente del parco, Lorenzo Viviani – che ben rappresenta il lavoro integrato che portiamo avanti per promuovere un modello di sviluppo fondato sulla qualità ambientale, sulla ricerca scientifica e sulla valorizzazione delle nostre identità rurali e marine».

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