12 ottobre 2022 15:04
“Abbiamo superato il mostro pandemia, ma ora ne è arrivato un altro”. Nuovo grido d’allarme da Confindustria Alberghi sull’impennata dei prezzi energetici. A lanciarlo, la presidente Maria Carmela Colaiacovo dal palco dell’Allegrini arena, in occasione di un panel sulla sostenibilità alla fiera di Rimini: “Noi come associazione avevamo già provato a sensibilizzare il governo sul tema lo scorso aprile, quando abbiamo cominciato a registrare i primi segnali preoccupanti. Non ci aspettavamo però che la situazione raggiungesse i picchi attuali. A oggi non ci sono soluzioni. Possiamo solo aspettare un intervento ad hoc, in grado di calmierare i prezzi in maniera efficace”.
Peccato perché i numeri del 2022 sono stati positivi, “anche se non ai livelli del 2019, rispetto a cui siamo rimasti sotto del 17% – ha osservato sempre Maria Carmela Colaiacovo -. Di buono c’è comunque il ritorno del mercato Usa: una domanda altospendente che ama le città d’arte, ossia le destinazioni più colpite dagli effetti della pandemia”.
Relativamente al tema sostenibilità, la presidente di Aica ha quindi ribadito che ormai si tratta di una questione di sopravvivenza: “Serve però un chiaro sostegno politico. Ci sono albergatori che mi raccontano per esempio quanto sia difficile alzare le temperature dell’aria climatizzata d’estate: fioccano immediatamente i complaints. Una normativa ad hoc da questo punto di vista potrebbe aiutare…”. Una dichiarazione, la sua, che accende immediatamente i riflettori sul nome del prossimo ministro del Turismo. Tra i corridoi del settore e della politica, oltre a quello di Daniela Santanchè, sta girando ora anche quello di Licia Ronzulli. “Noi dialoghiamo con tutti – ha concluso Maria Carmela Colaiacovo -. L’unica cosa che ci preme è che sia una persona competente”.
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La giunta regionale siciliana approva il nuovo bando da 135 milioni di euro destinato alle imprese del turismo della regione. Un primo passo verso l'avviso pubblico che metterà a disposizione fondi del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 per sostenere il rinnovamento e l'ampliamento delle strutture ricettive, anche extralberghiere.
«L'obiettivo è potenziare la qualità dell'accoglienza e rendere più competitiva l'offerta turistica dell'isola - dichiara il presidente della regione, Renato Schifani -. numeri confermano l'attrattività della Sicilia: nei primi quattro mesi del 2025, gli arrivi nel segmento degli affitti brevi sono cresciuti del 17,8% e le presenze del 26,1%. Ci aspettiamo un'estate da tutto esaurito: è il momento di investire sull'ospitalità».
Il bando prevede agevolazioni per le imprese turistiche con sede in Sicilia, finalizzate a interventi di ristrutturazione, ampliamento o riattivazione delle strutture esistenti. Ammissibili anche progetti per la realizzazione di nuove attività attraverso il recupero o la riconversione di immobili già esistenti.
I contributi, a fondo perduto, saranno destinati a micro, piccole, medie e grandi imprese del settore: alberghi, bed and breakfast, campeggi, villaggi turistici, case vacanze, rifugi e altre strutture ricettive, comprese le reti d'impresa e le cooperative. Il finanziamento varierà da un minimo di 50 mila euro fino a un massimo di 3,5 milioni per ciascuna domanda. La selezione avverrà attraverso una procedura valutativa a graduatoria, con due distinti regimi di aiuto: "de minimis" e "in esenzione", ciascuno con le proprie soglie di finanziamento.
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[post_content] => Capitali e Airbnb. Negli ultimi anni, diverse capitali europee e non hanno intensificato gli sforzi per regolamentare la crescita incontrollata degli appartamenti turistici e contrastare gli affitti abusivi, con l'obiettivo di tutelare l'accesso agli alloggi e preservare l'armonia del quartiere. La Spagna, insieme ad altre città europee, ha implementato misure per limitare l'impatto degli affitti turistici sul mercato immobiliare.
Barcellona eliminerà i 10.101 appartamenti turistici della città. Le licenze dovranno essere rinnovate entro novembre 2028 e il consiglio comunale è determinato a negare qualsiasi rinnovo.
Allo stesso modo, Madrid ha recentemente annunciato un piano specifico per impedire che gli appartamenti turistici operino in edifici residenziali. Ha inoltre sospeso le nuove licenze nelle zone centrali; inasprito le sanzioni per chi opera senza autorizzazione, con multe fino a 100.001 euro; rafforzato il personale ispettivo; e creato un registro ufficiale delle strutture ricettive turistiche legali per migliorare la supervisione.
Restrizioni e registrazioni
Amsterdam ha recentemente inasprito le restrizioni sugli affitti turistici. Dal 2019, gli affitti di intere case sono stati limitati a un massimo di 30 notti all'anno. Tuttavia, le autorità hanno annunciato che, a partire da aprile 2026, questo limite sarà ridotto a 15 notti all'anno in zone come il centro città e De Pijp. L'obiettivo è quello di vietare completamente il modello Airbnb nelle zone più soggette a stress.
Da parte sua, Lisbona ha introdotto restrizioni in quartieri turistici come Alfama e Bairro Alto, dove la costruzione di nuovi appartamenti turistici è consentita solo in edifici ristrutturati e fatiscenti. Questa politica mira a preservare il tessuto residenziale e a prevenire la gentrificazione nelle zone storiche.
Analogamente, dal dicembre 2017, Parigi ha imposto agli host di registrare i propri immobili prima di affittarli per soggiorni di breve durata, con un limite di 120 giorni all'anno. Questa misura mira a impedire agli inquilini di superare il limite legale e a facilitare il monitoraggio degli immobili in affitto da parte delle autorità.
Infine, a Berlino, da maggio 2016 è obbligatorio un permesso per gli affitti a breve termine di interi appartamenti, consentendo l'affitto di camere solo se il proprietario risiede nell'immobile. Le violazioni possono comportare multe fino a 100.000 euro, con l'obiettivo di controllare il mercato degli affitti e impedire la perdita di alloggi per i residenti permanenti.
Al di fuori dell'Europa, New York ha introdotto la Legge Locale 18 nel settembre 2023, che limita gli affitti di durata inferiore a 30 giorni ai casi in cui l'host risiede nell'abitazione per l'intero soggiorno e non ospita più di due persone. Questa norma ha ridotto drasticamente l'offerta su piattaforme come Airbnb, passando da oltre 22.000 annunci a meno di 5.000 in meno di un anno.
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[post_content] => "Secondo l'Istat il Pil della Sicilia cresce più delle altre regioni. Abbiamo una economia in crescita, le agenzie di rating hanno migliorato l'outlook. I dati sul turismo indicano un aumentano delle presenze straniere, Palermo e Catania da quest'anno saranno collegate con New York attraverso voli giornalieri, questo porterà a un tipo di turismo di elevata qualità che prima del mio insediamento non c'era".
Queste le dichiarazioni a Tgcom24 il presidente della regione siciliana, Renato Schifani.
"Cercheremo di migliorare la qualità dell'offerta, abbiamo bandito una procedura da 120 milioni per fare in modo che gli operatori alberghieri possano migliorare le proprie strutture o realizzarne di nuove con contributi a fondo perduto - ha aggiunto - Siamo attrezzati per affrontare un maggior carico turistico aeroportuale, nolte località sono sold out. Poi c'è l'incremento del 20% del turismo legato ai bed and breakfast. Ad agosto attraverso dei treni speciali consentiremo ai nostri giovani di tornare a casa con poche decine di euro. Ricordo che per contrastare il caro-voli ho attivato la procedura degli sconti, dal 25 al 50%, con gli oneri a carico dalla regione per chi viene in Sicilia".
Il governatore ha sottolineato che "la regione attraverso l'Irfis FinSicilia ha immesso 1 miliardo di liquidità per sostenere il mondo imprenditoriale attraverso misure a fondo perduto e tassi agevolati e questo ha determinato l'aumento del Pil e dell'occupazione". E ha concluso "E' in corso una campagna promozionale della Sicilia negli Stati Uniti".
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[post_content] => Willie Walsh, direttore generale della Iata ha lanciato una dura critica alle istituzioni politiche di tutto il mondo, in occasione della conferenza annuale dell'organizzazione in India, con particolare riferimento all'Europa, per quello che ha descritto come il grande inganno delle politiche sull'aviazione verde.
Incolpa le autorità di aver frenato lo sviluppo di carburanti verdi, attualmente l'unico modo per l'aviazione di raggiungere gli obiettivi ambientali prefissati per il futuro. La Iata accusa i politici, "in particolare l'Unione Europea", di non sostenere affatto i carburanti SAF.
Obiettivo difficile
"Fin dall'inizio, abbiamo chiarito che sarebbe stato un obiettivo difficile e che le compagnie aeree non avrebbero potuto farlo senza supporto. Ma, nonostante il loro entusiasmo, i governi non sono riusciti a creare alcun quadro di supporto per raggiungere gli obiettivi del 2030. Aziende chiave come Shell e BP hanno ridotto i loro investimenti in questi carburanti", ha aggiunto.
Walsh ha affermato che è scandaloso che i fornitori applichino alle compagnie aeree il doppio del prezzo del carburante SAF rispetto a quello normale. "Questo è il più grande inganno della politica ambientale europea", ha continuato.
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[post_content] => Frena il costo del jet fuel ma le tariffe del trasporto aereo ‘volano’. Nonostante i costi del carburante avio mostrino infatti un trend discendente, a farla da padrone sul prezzo finale dei biglietti dei voli aerei sono le complicazioni delle tariffe e dei costi aggiuntivi. È quanto afferma Assoviaggi Confesercenti in una nota.
Secondo l’ultimo Jet Fuel Price Monitor pubblicato da Iata, il prezzo medio globale del jet fuel, voce di spesa strategica per il comparto dei viaggi aerei, si è attestato a 82,30 dollari al barile nell’ultima settimana di maggio, segnando un calo dell’1,7% rispetto a quella precedente. Una fase discendente che prosegue da inizio anno, con valori medi inferiori del 12% rispetto al 2024, quando il prezzo medio era di circa 93 dollari al barile nel primo trimestre.
Jet fuel crack spread
Il jet fuel crack spread - la differenza tra il prezzo del jet fuel e quello del greggio - si è ridotto a meno di 20 dollari al barile, segnalando una maggiore efficienza nei costi di raffinazione. Così come i carburanti terrestri mostrano segnali di stabilità: la benzina registrava 1,81 €/litro a gennaio e 1,70 €/litro a maggio 2025; il gasolio auto e bus da 1,71 €/litro di gennaio è sceso a 1,59 €/litro in maggio.
Il confronto con il primo semestre del 2024 fa emergere, perciò, prezzi medi inferiori per il semestre in corso sia per il trasporto aereo che per quello terrestre. “Il calo del jet fuel sarebbe un segnale incoraggiante per il settore - commenta Gianni Rebecchi presidente Assoviaggi - e potrebbe tradursi in una maggiore competitività delle tariffe aeree ed in una programmazione più sostenibile per le agenzie di viaggio, mentre la stabilità dei carburanti terrestri aiuta a contenere i prezzi dei servizi a terra.
Ancillary revenue
Ma a far impennare i costi del trasporto aereo sono le cosiddette ancillary revenue o entrate ancillari, ovvero gli extra-costi praticati dalle compagnie aeree per i servizi connessi ai voli – dai bagagli in stiva, posti a bordo, pasti e bevande, la selezione dell’area dell’aeromobile dove viaggiare, l’imbarco prioritario e altri servizi personalizzati - che hanno fatto schizzare in alto negli ultimi mesi i prezzi finali dei biglietti rispetto alle tariffe base o scontate proposte al pubblico.
Oggi si paga più per un bagaglio da imbarcare che per il volo, se vuoi scegliere il posto a sedere paghi, se vicino al corridoio o nelle prime file o vicino alle uscite di sicurezza costa di più. Diverse compagnie aeree hanno, per esempio, introdotto per le tariffe di Business Class una maggiorazione del prezzo se vuoi scegliere il posto prima del check-in aeroportuale, per non parlare del complesso sistema tariffario per il quale inizia un’avventura tra tariffe non rimborsabili, o modificabili, con penale in percentuale se cancelli o con l’applicazione di una fee a forfait, con incluso od escluso il bagaglio e un limite di Kg, con imbarco prioritario o senza.
Un vero e proprio caos tariffario e dei costi aggiuntivi che incide sul prezzo finale del biglietto, tanto che anche l’Unione Europea riunirà i ministri dei Trasporti degli Stati membri per discutere di nuove regole chiare per il bagaglio a mano in cabina”.
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[post_content] => Federalberghi e la Rete nazionale degli istituti alberghieri (Re.Na.I.A.) annunciano con soddisfazione il rinnovo del protocollo di collaborazione, confermando il loro impegno congiunto nella promozione della formazione di qualità e nell’accompagnamento dei giovani verso il mondo del lavoro.
Il protocollo è stato sottoscritto in occasione della 75ma assemblea di Federalberghi, che si è tenuta a Merano il 16 e 17 maggio 2025, a testimonianza della centralità che la formazione e il dialogo tra scuola e impresa rivestono per il futuro del settore turistico-ricettivo. Il nuovo accordo consolida una partnership strategica, finalizzata a rafforzare il rapporto tra il sistema dell’istruzione e il comparto dell’ospitalità, con l’obiettivo di fornire agli studenti strumenti concreti per affrontare con successo le sfide del mercato professionale.
Bocca
Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, ha dichiarato: “Il rapporto con il sistema scolastico rappresenta un asset strategico per il settore, che per garantire competitività e innovazione deve poter contare su un flusso di candidature adeguato e qualificato che solo il sistema dell’istruzione professionale alberghiera può allo stato garantire”.
Il Protocollo, accanto alle attività che storicamente sono al centro del rapporto tra Federalberghi e le scuole, come la realizzazione dei PCTO (l’ex alternanza scuola-lavoro) per gli studenti, lo svolgimento di azioni comuni di orientamento, lo svolgimento della didattica da parte degli imprenditori in qualità di esperti del mando del lavoro, etc., introduce significative novità.
Certificazione
Le parti, infatti, hanno inserito nel Protocollo il riconoscimento del progetto di certificazione delle competenze acquisite dagli studenti durante i PCTO, sviluppato in collaborazione con Unioncamere, attraverso il quale gli studenti degli istituti alberghieri possono ottenere una certificazione di parte terza delle competenze maturate in azienda, riconosciuta sia dalle scuole che dalle imprese.
“La collaborazione tra scuola e impresa - ha detto Per Luigi Valentini, presidente di Re.Na.I.A. - rappresenta la naturale prosecuzione dell’impegno delle istituzioni formative a sostenere l’orientamento, la crescita e la maturazione dei giovani verso competenze che non solo unicamente declinate con riferimento all’inserimento nel mondo del lavoro, ma riguardano la crescita personale e l’inserimento nella società”.
Sicurezza
Altra novità riguarda l’impegno delle scuole a promuovere la rappresentanza di Federalberghi nei Comitati Tecnico-Scientifici delle scuole, ossia quegli organismi composti da docenti e da esperti del mondo del lavoro che programmano l’offerta formativa dell’Istituto, nonché la necessaria innovazione didattica, e consolidano i rapporti della scuola con il mondo del lavoro, delle professioni e dell’Università.
Infine, le parti hanno inteso rafforzare l’importanza delle misure sulla sicurezza nei luoghi di lavoro anche con riferimento all’integrazione del documento di valutazione dei rischi per le aziende che ospitano gli studenti in PCTO, analizzate nella Guida redatta da Federalberghi e Re.Na.I.A. denominata “Accogliere gli studenti in sicurezza”.
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[post_content] => Profitti globali per 36 miliardi di dollari nel 2025, in lieve calo rispetto alla precedente stima (dicembre 2024) di 36,6 miliardi, per le compagnie aeree. Le previsioni Iata - rese note in occasione dell'assemblea annuale in corso a Delhi - imputano la flessione (che comunque lascia spazio ad un risultato record) a diversi fattori: le tensioni commerciali post elezione Trump, calo della fiducia dei consumatori e ritardi nelle consegne degli aeromobili definiti “inaccettabili”.
Gli altri indicatori messi in evidenza mostrano un margine di profitto netto al 3,7%, in miglioramento rispetto al 3,4% del 2024 e al 3,6% previsto in precedenza.
Ricavi totali al livello record di 979 miliardi di dollari (+1,3% rispetto al 2024, ma al di sotto dei 1.000 miliardi di dollari previsti in precedenza).
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«La prima metà del 2025 ha portato significative incertezze sui mercati globali. Tuttavia, in base a molte misure, tra cui gli utili netti, per le compagnie aeree sarà ancora un anno migliore rispetto al 2024, anche se leggermente inferiore alle nostre precedenti proiezioni - ha commentato Willie Walsh, direttore generale della Iata -. Il principale fattore positivo è il prezzo del carburante, che è sceso del 13% rispetto al 2024 e dell'1% rispetto alle stime precedenti.
Inoltre, prevediamo che nel 2025 le compagnie aeree voleranno più persone e più merci rispetto al 2024, anche se le precedenti proiezioni sulla domanda sono state intaccate dalle tensioni commerciali e dal calo della fiducia dei consumatori. Il risultato è un miglioramento dei margini netti dal 3,4% nel 2024 al 3,7% nel 2025. Si tratta ancora della metà della redditività media di tutti i settori. Ma considerando i venti contrari, si tratta di un risultato forte che dimostra la resistenza che le compagnie aeree hanno lavorato duramente per consolidare».
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Gesac, società di gestione dell'aeroporto di Napoli, conferma la chiusura al traffico dello scalo partenopeo prevista per gennaio 2026, dopo l'intervento di ieri dell'Enac che, in una nota ufficiale, spiegava che il progetto esecutivo per il rifacimento della pista di volo e delle vie di rullaggio «non è ancora stato consegnato» all'Ente nazionale per l'aviazione civile, che ha invece ricevuto solo quello relativo alla fattibilità tecnico economica.
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[post_content] => Ue e vettori. Alcuni Stati membri dell'Europa con una chiara leadership della Spagna, sono riuscita a bloccare temporaneamente alcune proposte del Consiglio dell'Unione Europea volte a limitare i diritti dei passeggeri aerei. Tra le misure in discussione c'era la possibilità di legalizzare i costi per il bagaglio a mano e di aumentare a cinque ore il periodo minimo di ritardo necessario per avere diritto al risarcimento. Attualmente è impostato su tre.
Il commento generale è questo: siamo riusciti a fermarli, ma ci riproveranno la prossima settimana.
Offensiva delle compagnie aeree
E' in corso un'offensiva delle compagnie aeree che vogliono modificare i provvedimenti a loro favore. Ricordiamo che in Spagna hanno subito sanzioni per pratiche abusive, e naturalmente ora spingono per modificare la normativa europea e consentire azioni attualmente considerate non approvate.
E' chiaro che l'industria aerea sta manovrando a Bruxelles per legalizzare i supplementi e ridurre i risarcimenti. Alcuni Stati membri chiedono non solo la sospensione di queste proposte, ma anche una controriforma che rafforzi i diritti dei consumatori e garantisca un indennizzo automatico in caso di overbooking, cancellazioni e ritardi.
Insomma secondo i Paesi coinvolti l'Europa sta mettendo a rischio i diritti dei consumatori e la sua stessa identità. Se soccombe alle pressioni delle multinazionali affinché modifichino le regole per adattarle a loro, il danno sarà irreparabile. Per ora, una minoranza di blocco guidata dalla Spagna ha impedito che la regolamentazione venisse portata avanti, ma i negoziati proseguiranno nei prossimi giorni.
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