7 October 2024

Clia: l’inerzia del governo mette a rischio il futuro delle crociere a Venezia

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Forte presa di posizione di Clia sul futuro delle crociere a Venezia e in tutto l’Adriatico: “Sono quasi tre anni che l’intero comparto è costretto a operare in una situazione di incertezza e precarietà, visto che gli impegni assunti dal governo italiano nel 2021 (al momento dello stop alle grandi navi in Laguna, ndr) rispetto a un piano alternativo per il settore non sono finora stati rispettati o implementati”, si legge infatti in una nota ufficiale dell’associazione internazionale delle crocieristica.

“Purtroppo, ancora una volta, una situazione provvisoria rischia di diventare permanente. E questo penalizza l’intera industria del turismo crocieristico, comparto che opera sempre con largo anticipo e con rigorosa programmazione – ribadisce il direttore Clia Italia, Francesco Galietti -. Agire senza certezza di quale sarà la situazione nei prossimi anni mette a rischio la presenza delle crociere a Venezia”.

“Al momento solo due compagnie, tra mille difficoltà e con grande sforzo economici, logistici e organizzativi, hanno deciso di confermare i loro scali – prosegue Galietti –, ma se gli impegni non dovessero essere rispettati non è escluso che lascino definitivamente la città. Questo significherebbe sia perdere lo status di homeport da parte di Venezia, sia un calo strutturale del traffico crocieristico e quindi del turismo in tutto l’Adriatico, visto che la città lagunare rappresenta da sempre un polo di attrazione. L’attuale mancanza di certezze ha indotto molti armatori a dirottare le proprie navi su altri scali e altri Paesi”.

Le compagnie hanno sempre ribadito, ben prima del 2021, di essere favorevoli a non transitare più dalla Giudecca e hanno chiesto con convinzione la predisposizione di una soluzione alternativa, ma finora non è stato avviato nessun confronto concreto – conclude Galietti –. Le crociere rappresentano meno del 2% del traffico in Laguna, ma sono il settore tecnologicamente più avanzato e innovativo del comparto marittimo. Anche per questo  possono fornire un contributo importante a sviluppare soluzioni che siano contemporaneamente in grado di preservare l’ecosistema lagunare e lo sviluppo economico sostenibile della città. Inoltre, mettere in discussione la permanenza delle crociere a Venezia equivale a mettere in discussione anche l’intera esistenza della portualità veneziana”.

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