9 dicembre 2020 10:00
Dura presa di posizione di Aica riguardo ai fondi da destinare al turismo previsti dal governo nel piano per il recovey fund.
«Siamo sconcertati dalle bozza che stanno girando in queste ore – dichiara Maria Carmela Colaiacovo vice presidente Confindustria Alberghi – secondo cui il #Next generation Italia prevedrebbe per il turismo 3.1 miliardi, da dividere con la cultura, sui 196 complessivi disponibili.
Il solo settore alberghiero nel 2020 ha già perso oltre 16 miliardi, l’80% del fatturato. E’ evidente che si tratta di risorse del tutto insufficienti e ben lontane dalle esigenze di uno dei settori di punta dell’economia italiana».
Come dare torto alle parole di Confindustria Alberghi? Un settore trainante per l’economia italiana che, come al solito, viene sottovalutato.
«In un piano per la ripartenza del Paese – continua la nota di Aica – ci saremmo aspettati risorse adeguate per il settore che come è ormai chiaro è stato il più colpito dalla crisi la cui stessa sopravvivenza è messa fortemente a rischio.
Le aziende che riusciranno a sopravvivere a questa crisi si troveranno nei prossimi anni a “combattere con le armi spuntate” su un mercato globale sempre più competitivo. Un settore che in questi anni ha dato un contributo importante al Pil ed alla occupazione del Paese, cosi come all’occupazione ed alla economia dei territori. Se non si interviene ora per salvaguardare il settore, si rischia di perdere la possibilità recuperare i livelli pre-crisi e di tornare crescere nei prossimi anni.
Se non ci sarà un piano forte, strutturato e di medio lungo periodo per accompagnare le aziende e riqualificare il prodotto, l’Italia sarà destinata a soccombere nel confronto con altri paesi che stanno sostenendo con risorse importanti le loro aziende
A questo punto dobbiamo chiederci se l’Italia crede nel turismo – continua Maria Carmela Colaiacovo – L’Italia è di gran lunga il Paese più importante al mondo per il turismo, ma a quanto sembra la realtà ed il potenziale economico di questo settore, il patrimonio di capacità e competenze delle imprese e dei lavoratori, non sono considerate strategiche per il Paese»
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[post_content] => Sarà la Sfida della crescita il tema del prossimo appuntamento con Obiettivo X, in programma nella cornice del sardo Marina Resort Garden & Beach dal 16 al 18 maggio. Momento cruciale per partecipavi, il Click day del prossimo 2 aprile, quando apriranno ufficialmente le registrazioni per l’evento
La kermesse, arrivata alla sua quinta edizione, vedrà la partecipazione di numerosi partner del settore, tra cui Aeroitalia, Allianz, Air Arabia, Av Communication, gli ente del turismo di Dubai e Giamaica, Frecciarossa, Gnv, Grimaldi Lines, Idee Per Viaggiare, Ixpira, Ita, Iti Marina, Kappaviaggi, Moby, Msc, Radio Turismo, Radio Vacanze, Sporting Vacanze, Tirrenia, Travel South Usa, Volonline e Visit Malta.
Come già preannunciato poche settimane fa, un’ulteriore novità dell’edizione 2025 sarà rappresentata dalle due serate informali al Bar con gli amici. La prima vedrà la partecipazione delle principali associazioni di categoria, incluse Aidit, Fto, Fiavet e Maavi, per discutere delle tematiche più attuali e delle esigenze del comparto. La seconda, dedicata ai network, ospiterà Agenzia per Amica, Gattinoni, Gruppo Bluvacanze e Welcome Geo per approfondire strategie commerciali e il ruolo delle agenzie di viaggio in un mercato in continua evoluzione.
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[post_content] => Julien Mattei è il nuovo chief investment officer di a&o Hostels. In precedenza, ha ricoperto il ruolo di investment director presso The Social Hub (ex The Student Hotel) e ha lavorato nella gestione degli investimenti presso Norges Bank Investment Management, l'ente che amministra il fondo sovrano norvegese Government Pension Fund Global. Con 15 anni di esperienza nel settore dello sviluppo immobiliare in tutta Europa, Mattei collaborerà con il team di esperti di real estate e finanza di a&o Hostels.
"Stiamo continuando la nostra espansione in Europa e vediamo opportunità particolarmente interessanti in posizioni strategiche, soprattutto nella conversione di hotel e uffici", dichiara lo stesso Mattei. Con quattro nuove aperture dall'estate 2024, a&o Hostels sta vivendo in effetti uno dei periodi più dinamici dei suoi 25 anni di storia. Il portfolio è aumentato grazie alle acquisizioni e attualmente l’azienda gestisce 42 strutture in 11 Paesi europei, di cui 19 di proprietà, che rappresentano il 45% del totale. Grazie al supporto delle società a monte del gruppo, StepStone Group e Proprium Capital Partners, a&o Hostels dispone di circa 500 milioni di euro per finanziare la sua ulteriore espansione in Europa.
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[post_content] => In linea con un turismo sempre più inclusivo, la Valle d’Aosta sta orientando sempre più la propria offerta puntando alla naturale verticalità di un territorio che vanta ben 4 cime over 4000m e panorami unici in Italia, fra i quali la scenografia del Monte Bianco che si ammira dallo Skyway, già considerata l'ottava meraviglia del Mondo. Senza dimenticare cultura e storia: dall’area megalitica nel cuore di Aosta, museo open air dove si ripercorrono 6000 anni di storia della regione, al Forte di Bard, vedetta all’imbocco della Valle che ora accoglie un grande centro culturale ed espositivo.
“Nel 2024, abbiamo sfondato i 4 milioni di presenze: 50% italiano e 50% straniere in inverno, quota quest’ultima, del 40% in altre stagioni - dichiara Giulio Grosjacques, assessore regionale al turismo, sport e commercio (nella foto) -. Oggi, oltre al Regno Unito e ai paesi francofoni, da sempre nostri mercati prioritari, stiamo aprendoci alla Scandinavia e a Paesi, come gli Usa, che stanno crescendo “spontaneamente” e al momento transitano in Valle d’Aosta all’interno di tour più ampi”.
Per trasformarsi da tappa in destinazione a pieno titolo, si sta diversificando un’offerta che a bassa, media ed alta quota possa intercettare discipline outdoor alla portata di tutti “A bassa e media quota si snodano passeggiate, gite in mountain bike o a cavallo su 5.000 km di sentieri e mulattiere in parte fruibili, in parte in via di adeguamento della segnaletica e messa in sicurezza nei tratti di proprietà privata. Da mezza costa fino ai 1330 metri d’altitudine molto battuto è il Cammino Balteo che si dipana fra vigneti, pascoli, prati e che consente piacevoli intermezzi gastronomici”. Vini sempre più apprezzati, frutto di una viticultura eroica che caratterizza le terrazzate scoscese del fondovalle e i quattro prodotti Dop della Valle: lo Jambon de Bosses, un prosciutto crudo le cui origini risalgono al 1397; la fontina, nel 2016 inserita dal Wall Street Jourmal tra i 26 formaggi del mondo da consigliare; il lardo di Arnad e il fromadzo, particolarità casearia prodotta in un unico caseificio della regione.
Le Alte Vie, censite, segnalate scandite da soste in rifugi e bivacchi oltre che attrazioni per i turisti più esperti sono ribalta di gare mondiali di trail in quota. “Seguita in streaming nei Cinque Continenti, il Tor des Géants è un appuntamento tra più importanti del circuito mondiale – spiega Grosjacques - .Ogni anno, in settembre, vi partecipano 2500 appassionati da tutto il mondo che per una settimana si sfidano sul tracciato tradizionale di 330 km o sul percorso di 450 km che vede autentici campioni inerpicarsi fra i ghiacciai”. Un evento che consolida la visibilità internazionale della Valle d’Aosta e che rappresenta un significativo indotto, considerando che oltre agli atleti, che necessitano di periodi di acclimatamento, in valle soggiornano famiglie e sostenitori al seguito.
Sport e accessibilità delineano anche strategie a lungo termine. “Nel 2030, secondo le stime l’Europa sarà meta di circa 100 milioni di visitatori con disabilità, il più delle volte accompagnati. Noi ci stiamo preparando per accoglierli al meglio. Già da tempo puntiamo a far vivere a 360° piste e montagne a persone con disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. Investiamo su ausili e sugli impianti a fune, formiamo accompagnatori di media montagna, maestri di sci e guide alpine. Allo stesso tempo stiamo adattando il circuito dei beni culturali, così come le attività e le strutture del territorio. Una strada che prevede anche alcuni progetti Interreg e farà della Valle d’Aosta una destinazione praticabile da tutti”.
(f.d.l.)
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Bali è una delle destinazioni turistiche più affascinanti al mondo, famosa per i suoi paesaggi tropicali, le spiagge paradisiache e la cultura vibrante. Situata in Indonesia, questa isola attira ogni anno milioni di visitatori in cerca di relax, avventura e spiritualità. Tuttavia, per vivere al meglio l’esperienza, è essenziale pianificare il viaggio con attenzione, considerando diversi aspetti come il periodo migliore per partire, i documenti necessari, l’itinerario e il budget.
Un viaggio a Bali offre molteplici possibilità, dalle escursioni nelle risaie terrazzate ai soggiorni in resort di lusso, dalle immersioni subacquee alle visite ai templi antichi. La preparazione accurata permette di evitare imprevisti e di godere appieno di tutto ciò che l’isola ha da offrire.
Quando andare a Bali
Il clima di Bali è tropicale, con temperature che oscillano tra i 25 e i 30 gradi tutto l’anno. Tuttavia, esistono due stagioni principali: quella secca, che va da aprile a ottobre, e quella delle piogge, che si estende da novembre a marzo.
Il periodo migliore per visitare l’isola è durante la stagione secca, quando le giornate sono soleggiate e le precipitazioni scarse. Questo è anche il momento più affollato dell’anno, soprattutto nei mesi di luglio e agosto, quando il flusso turistico è al massimo. Chi desidera evitare la folla senza rinunciare al bel tempo può scegliere i mesi di maggio, giugno e settembre, che offrono un buon equilibrio tra condizioni climatiche favorevoli e minore affluenza.
Durante la stagione delle piogge, invece, l’umidità è elevata e le piogge possono essere intense, anche se di breve durata. Questo periodo è meno indicato per le attività all’aperto, ma rappresenta un’ottima scelta per chi cerca tariffe più convenienti su voli e alloggi.
Documenti e requisiti di ingresso
Per visitare Bali, i cittadini italiani necessitano di un passaporto con almeno sei mesi di validità residua dalla data di ingresso. È possibile ottenere un visto turistico all’arrivo (Visa on Arrival), valido per 30 giorni e rinnovabile per altri 30.
Chi intende soggiornare più a lungo deve richiedere un visto specifico prima della partenza. È consigliabile controllare le normative vigenti presso l’ambasciata o il consolato indonesiano, poiché i requisiti possono variare.
Dal punto di vista sanitario, non sono richieste vaccinazioni obbligatorie per chi arriva dall’Italia, ma si raccomanda di avere copertura vaccinale contro epatite A e B, febbre tifoide e tetano. Inoltre, è essenziale stipulare un’assicurazione di viaggio che copra eventuali spese mediche, ricoveri e rimpatri.
Come spostarsi sull’isola
Bali è un’isola relativamente grande e i mezzi pubblici non sono particolarmente efficienti per i turisti. La soluzione più pratica per spostarsi è noleggiare uno scooter, opzione molto diffusa tra i visitatori, oppure affidarsi ai servizi di trasporto privati come taxi e auto con conducente.
Chi decide di guidare uno scooter deve avere una patente internazionale e fare attenzione alla guida, poiché il traffico può essere caotico, soprattutto nelle aree urbane come Kuta e Denpasar. Un’alternativa comoda è il servizio di noleggio auto con autista, disponibile a prezzi competitivi, ideale per chi desidera esplorare l’isola senza preoccuparsi della guida.
Le applicazioni di trasporto come Grab e Gojek rappresentano un’altra soluzione valida per spostarsi rapidamente nelle zone più turistiche, offrendo tariffe più vantaggiose rispetto ai taxi tradizionali.
Le principali attrazioni da visitare
Bali offre un’ampia varietà di attrazioni, che spaziano da paesaggi naturali mozzafiato a siti culturali di grande valore.
Ubud è il cuore culturale dell’isola, famosa per le sue risaie terrazzate, il Monkey Forest e i numerosi templi. Qui si possono visitare mercati tradizionali, assistere a spettacoli di danza balinese e partecipare a lezioni di yoga.
Le spiagge di Bali sono tra le più spettacolari dell’Indonesia. Seminyak e Canggu sono rinomate per la vita notturna e i ristoranti alla moda, mentre Uluwatu è la meta ideale per gli amanti del surf, grazie alle sue onde perfette e agli spettacolari tramonti.
Chi cerca un’esperienza più tranquilla può optare per la zona di Amed, sulla costa orientale, ideale per lo snorkeling e le immersioni grazie ai fondali ricchi di coralli e relitti sommersi. Un’altra destinazione imperdibile è il Tempio di Tanah Lot, situato su un’isola rocciosa e particolarmente suggestivo al tramonto.
Dove alloggiare a Bali
L’isola offre una vasta gamma di alloggi, dai resort di lusso alle guesthouse economiche. La scelta dipende dalle preferenze e dal budget a disposizione.
Chi desidera un soggiorno all’insegna del relax può optare per gli hotel e le ville private di Ubud, immersi nella natura e perfetti per ritiri benessere. Le zone di Seminyak e Canggu, invece, sono ideali per chi ama la vita mondana, con boutique hotel e ville di design dotate di piscina privata.
Per una vacanza a Bali più economica, le guesthouse e gli ostelli di Kuta e Legian rappresentano una soluzione accessibile, con sistemazioni semplici ma confortevoli. Nella parte settentrionale dell’isola, a Lovina, si trovano hotel più tranquilli e meno affollati, ideali per chi cerca una Bali meno turistica.
Cosa mangiare a Bali
La cucina balinese è un mix di sapori intensi e ingredienti freschi. Il piatto più famoso è il Nasi Goreng, riso fritto con verdure, carne o gamberi, spesso servito con un uovo all’occhio di bue. Altre specialità tipiche includono il Babi Guling, un maialino arrosto speziato, e il Mie Goreng, noodles saltati con verdure e carne.
I warung, piccoli ristoranti locali, offrono piatti tradizionali a prezzi contenuti, mentre a Seminyak e Canggu si trovano numerosi ristoranti internazionali che propongono una cucina fusion con influenze occidentali.
Per chi segue un’alimentazione vegetariana o vegana, Bali è una destinazione perfetta, con molti locali specializzati in piatti salutari a base di frutta, verdure e ingredienti biologici.
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[post_content] => Nuova gestione f&b al Mercure Bergamo Aeroporto. Da qualche settimana la Kis Management di Sergio Legrenzi e Stefano Pierotto cura infatti il ristorante e i servizi catering di questa struttura: una proprietà situata a soli 400 metri dal casello autostradale di Dalmine e a 15 minuti dall'aeroporto di Orio al Serio, dotata di 82 camere e due sale meeting capaci di ospitare sino a 80 delegati.
"Abbiamo definito una proposta sulle esigenze della proprietà e pensata per una tipologia di clientela business che soggiorna in aree commerciali e industriali e nei pressi degli aeroporti – spiega lo stesso Legrenzi, amministratore delegato della società –. Abbiamo quindi riorganizzato gli staff, ridisegnato i layout della colazione e integrato proposte dal territorio sempre più apprezzate dagli ospiti degli alberghi, perché rivestono un’importanza centrale nell’esperienza di viaggio”.
Per il ristorante Cascina Sant'Antonio, aperto a cena e affacciato sul giardino interno dell’albergo, la Kis Management ha in particolare disegnato un menu ad hoc che comprende la proposta Discover Local con le proposte del territorio di Bergamo. Ricca pure la cantina, che spazia tra champagne, bollicine e vini locali. Dulcis in fundo è la carta dessert del ristorante. In linea con il concept f&b, molti prodotti si ispirano così al mitico gelato alla stracciatella ideato nel 1961 proprio a Bergamo da Enrico Panattoni. Per una cena veloce non mancano poi le varianti di pinsa, hamburger e insalateria sempre con prodotti e ingredienti del territorio.
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Facendo seguito alla recente apertura di SIRO One Za'abeel a Dubai e all’arrivo di SIRO Boka Place in Montenegro a maggio 2025, l'annuncio di SIRO Roppongi dimostra l'ambizione di Kerzner di far crescere il marchio e l’impegno del Gruppo a consolidare il concept che si basa su un’ospitalità lifestyle e attiva nelle destinazioni più dinamiche del mondo.
"SIRO è un marchio pioniere nel settore - ha affermato Mattheos Georgiou, Senior Vice President di SIRO e Rare Finds – Siamo il primo brand di ospitalità a offrire un approccio veramente olistico al sonno, al fitness, al recupero, all'alimentazione e alla mindfulness. Il nostro obiettivo è offrire un'esperienza alberghiera inedita progettata per stili di vita attivi, consentendo ai nostri ospiti di mantenere le proprie prestazioni al massimo quando viaggiano per piacere o per lavoro. A febbraio 2024, abbiamo accolto i nostri primi ospiti a SIRO One Za'abeel di Dubai ottnendo un riscontro fenomenale che rappresenta un trampolino di lancio da cui continueremo a far crescere e far evolvere questo marchio".
SIRO Roppongi, Tokyo rappresenta un'opportunità unica per Kerzner di espandere il brand in Giappone e nell'area Asia-Pacific con un progetto di spicco per la regione. Strategicamente posizionato nel quartiere Minato-ku a Roppongi, nel cuore di Tokyo, l’hotel disterà pochi minuti da rinomate gallerie d'arte, musei e ristoranti stellati Michelin. Previsto in apertura per il 2029, SIRO Roppongi disporrà di 100 camere, un Fitness Lab e un Recovery Lab all'avanguardia e sarà ospitato in un edificio indipendente.
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L’area della Chiesa di Santa Cecilia e dell’Ex Convento delle Clarisse subirono pesanti bombardamenti nel 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale. All’interno, oltre alla possibilità di trascorrere il tempo libero all’aria aperta, leggere un libro o semplicemente godere della tranquillità del luogo, potranno essere organizzati spettacoli ed eventi per tutta la cittadinanza. Inoltre ospita un allestimento di opere, rappresentando l'inizio del progetto del “museo a cielo aperto”, che ha l'obiettivo di valorizzare i numerosi reperti custoditi nei depositi attraverso la loro esposizione in vari luoghi della città, creando un collegamento tra di essi e informando cittadini e turisti sulla storia della città.
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[post_content] => Ci saranno anche i Planet Funk tra i protagonisti della Music Cruise della Costa Toscana in programma in concomitanza con il Festival di Sanremo. In occasione della finale, sabato 15 febbraio, il palcoscenico sul mare dell’evento musicale più atteso dell’anno sarà in collegamento in diretta con il teatro Ariston. Ormeggiata di fronte a Sanremo, la Toscana si trasformerà in uno spettacolare club, ospitando appunto l’esibizione dei Planet Funk. La band italiana, che ha recentemente festeggiato i 25 anni di carriera, suonerà in uno degli spazi più caratteristici della nave: un palco dislocato su tre piani che regalerà un live show di una delle band più distintive della scena elettro-dance internazionale.
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[post_content] => Seconda apertura internazionale per Evok Collection. Dopo il Nolinski Venezia, inaugurato nel 2023, il gruppo francese fa ora rotta sulla Spagna con una new entry sulla Gran Via della capitale iberica: il Brach Madrid è stato progettato da Philippe Starck, così come è avvenuto per l'omonima struttura parigina. La proprietà dispone di 57 camere tra cui tre suite, di un ristorante guidato da chef Adam Bentalha, della spa Capsule da 400 metri quadrati con una piscina di 20 metri, camera iperbarica a ossigeno, bagno di ghiaccio, sauna a infrarossi, bagno turco, bagno galleggiante, recovery room e sale trattamenti, nonché di un cockatil bar e di una pasticceria.
Costruito tra il 1919 e il 1922 dall'architetto Jerónimo Pedro Mathet Rodriguez al numero 20 della Gran Via, l'edificio di sette piani con belvedere fu eretto su un terreno ricco di storia francese. La struttura è infatti situata dove un tempo si trovava il palacio de Masserano, in cui Victor Hugo visse tra il 1811 e il 1812. L'edificio ha ospitato anche altri inquilini illustri, come la famiglia Alfonsos, fotoreporter i cui laboratori hanno avuto sede qui dal 1939 al 1990.
La facciata è sobria ed elegante, risparmiata dall’usura del tempo e caratterizzata da alte finestre ornate da balconi. Non passa inosservata l'imponente scalinata in ferro battuto che si fonde con l'arredamento scelto da Starck. Ispirandosi alla sua visione degli anni '20 e '30, il designer ha mirato a rendere ogni spazio in grado di rivelare una forma di nostalgia moderna e ogni materiale e oggetto capace di esprimere la contrastante anima spagnola.
"Madrid è una città singolare e contraddittoria - spiega lo stesso Starck -. Segnata da 36 anni di franchismo, è passata da un estremo all'altro: dalla dittatura fascista alla movida. Per il Brach Madrid ho voluto perciò catturare lo spirito inespresso della poesia spagnola, una forma di nostalgia moderna che non guarda mai al passato. Quest'opera di narrazione e memoria mi ha particolarmente invogliato a inserirla nell'edificio che un tempo ospitava il famoso studio di Alfonso”.
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La proprietà dispone di 57 camere tra cui tre suite, di un ristorante guidato da chef Adam Bentalha, della spa Capsule da 400 metri quadrati con una piscina di 20 metri, camera iperbarica a ossigeno, bagno di ghiaccio, sauna a infrarossi, bagno turco, bagno galleggiante, recovery room e sale trattamenti, nonché di un cockatil bar e di una pasticceria.\r\n\r\nCostruito tra il 1919 e il 1922 dall'architetto Jerónimo Pedro Mathet Rodriguez al numero 20 della Gran Via, l'edificio di sette piani con belvedere fu eretto su un terreno ricco di storia francese. La struttura è infatti situata dove un tempo si trovava il palacio de Masserano, in cui Victor Hugo visse tra il 1811 e il 1812. L'edificio ha ospitato anche altri inquilini illustri, come la famiglia Alfonsos, fotoreporter i cui laboratori hanno avuto sede qui dal 1939 al 1990.\r\n\r\nLa facciata è sobria ed elegante, risparmiata dall’usura del tempo e caratterizzata da alte finestre ornate da balconi. Non passa inosservata l'imponente scalinata in ferro battuto che si fonde con l'arredamento scelto da Starck. Ispirandosi alla sua visione degli anni '20 e '30, il designer ha mirato a rendere ogni spazio in grado di rivelare una forma di nostalgia moderna e ogni materiale e oggetto capace di esprimere la contrastante anima spagnola.\r\n\r\n\"Madrid è una città singolare e contraddittoria - spiega lo stesso Starck -. Segnata da 36 anni di franchismo, è passata da un estremo all'altro: dalla dittatura fascista alla movida. Per il Brach Madrid ho voluto perciò catturare lo spirito inespresso della poesia spagnola, una forma di nostalgia moderna che non guarda mai al passato. Quest'opera di narrazione e memoria mi ha particolarmente invogliato a inserirla nell'edificio che un tempo ospitava il famoso studio di Alfonso”.","post_title":"La Evok Collection sbarca a Madrid con il brand Brach. Il design è a cura di Philippe Starck","post_date":"2025-01-27T10:28:25+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1737973705000]}]}}