18 November 2025

Santanchè: «Il turismo in Italia tiene. Positivo anche luglio»

Uno scorcio di Firenze

Il turismo in Italia tiene botta e i numeri, alla fine, tornano. Almeno in base ai dati diffusi dalla Banca d’Italia e commentati dal ministro del turismo, Daniela Santanchè.
«I dati pubblicati dalla Banca d’Italia certificano la solidità del turismo internazionale in Italia, con flussi e spesa che continuano a sostenere la nostra economia. Anche luglio ha registrato performance positive, segno che le politiche di promozione e digitalizzazione stanno dando risultati concreti, e che l’Italia ha conquistato grande stabilità e attrattività a livello mondiale».
 
Il turismo, secondo il ministro, si riconferma una leva economica fondamentale per la nostra nazione «e ci fa ricordare che, al di là del numero dei visitatori, è essenziale valutare le ricadute concrete che i flussi turistici hanno sul territorio. Il turismo è una vera e propria industria, e come tale va considerata: non basta più ‘contare le teste’, perché occorre analizzare gli impatti economici, ma anche quelli sociali e umani, spesso inestimabili».
 

Verso il futuro

Santanchè si impegna a proseguire sulla strada tracciata, «puntando su qualità dei servizi e valorizzazione dei territori, per rendere l’industria turistica volano di crescita economica e sociale strutturale per una nazione sempre più competitiva e attrattiva nel panorama globale».

I dati diffusi da Banca d’Italia e commentati da Santanchè evidenziano come lo scorso luglio la bilancia dei pagamenti turistica dell’Italia ha registrato un surplus di 4,3 miliardi di euro, in crescita rispetto allo stesso mese del 2024; le entrate turistiche (7,8 miliardi) sono aumentate del 5,6%, mentre l’incremento delle uscite (3,5 miliardi) è risultato pari al 7,5%

Nella media dei tre mesi terminanti in luglio 2025 la crescita delle entrate rispetto allo stesso periodo del 2024 è stata del 4,5%, mentre le uscite sono aumentate del 7,3%. L’incremento della spesa in Italia dei viaggiatori provenienti dai paesi extra-Ue è risultato superiore a quello registrato dai turisti della Ue (rispettivamente, il 6,5 e il 2,8%). La spesa degli italiani all’estero è invece cresciuta maggiormente nell’area dell’Ue (l’8,1% contro il 6,5 nei paesi extra-Ue).

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