Cerco impiego come banconista a Roma
14 gennaio 2013 14:44
Tipologia di annuncio: Richiesta di lavoro
Annuncio pubblicato da: Fabiola
Telefono: 347 4869427
Email: nfabiola_83@yahoo.it
Provincia: • Lazio, Roma
Comune: • Roma
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • banconista
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da: Fabiola
Telefono: 347 4869427
Email: nfabiola_83@yahoo.it
Provincia: • Lazio, Roma
Comune: • Roma
Settore: • agenzie di viaggio
Mansione: • banconista
Testo dell'annuncio
Cerco impiego come BANCONISTA a ROMA.
Gruppi Incoming – Turismo scolastico.
Biglietteria Aerea con crs Worldspan con conseguimento nel 2005 dell’attestato Worldspan “Corso Conversion”.
Biglietteria Low Cost.
Biglietteria ferroviaria con sistema “Trenitalia Web”.
Nel 2002 conseguimento attestato Sipax completo: tecnica ferroviaria, utilizzo sistema di prenotazioni e biglietteria.
Biglietteria Navale: Tirrenia, Moby, Snav, Corsica & Sardinia Ferries, etc.
Biglietteria Eurolines/Ibus.
Biglietteria Open Tour – Carrani
Vendita pacchetti viaggio – Realizzazione viaggi su misura – Prenotazioni Hotel – Noleggio auto.
Contabilità Sistema Ollysoft – Prima Nota. Utilizzo sistemi informatici.
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[post_content] => La storia come asset strategico, la montagna come infrastruttura economica. Parte da qui il nuovo capitolo del Park Hotel des Dolomites di Borca di Cadore, raccontato nel volume “Il Park Hotel des Dolomites – Centovent’anni di storia ai piedi dei giganti”, curato da Alberto Beggiolini con la prefazione di Graziano Debellini, presidente di ThH Group. Un libro che rappresenta un vero e proprio strumento di posizionamento culturale e territoriale in vista di Milano-Cortina 2026.
Sorto nel 1904 tra Pelmo e Antelao come palace hotel destinato all’aristocrazia europea, il Park Hotel è uno degli edifici più iconici del Cadore. La sua lunga traiettoria – da albergo di lusso a ospedale militare durante le guerre mondiali, poi collegio, convitto e centro di accoglienza – racconta un secolo di trasformazioni sociali ed economiche della montagna italiana. Oggi la struttura rinasce grazie a Th Group, tornando al centro di una strategia che intreccia ospitalità, identità e sviluppo locale.
Il volume
Il volume ripercorre questa metamorfosi attraverso documenti storici, testimonianze e un ampio apparato fotografico, ricordando anche gli ospiti illustri che hanno attraversato queste sale – da Guglielmo Marconi a Gabriele D’Annunzio, da Eleonora Duse a un giovane Franklin Delano Roosevelt – e il profondo legame con le comunità della Val Boite. Non manca un capitolo dedicato alle Olimpiadi invernali di Cortina 1956, primo grande momento di apertura internazionale per queste valli, oggi nuovamente al centro della scena globale.
Una centralità confermata anche dai dati. Secondo una ricerca realizzata da SocialCom, l’attenzione verso Milano-Cortina 2026 è in forte crescita sui social: negli ultimi dodici mesi si contano 655 mila conversazioni e oltre 20 milioni di interazioni, con un incremento del +133% negli ultimi sei mesi. Il sentiment globale è positivo nel 90% dei casi, trainato soprattutto da Stati Uniti e Paesi asiatici. In Italia si registrano 212 mila conversazioni e 9 milioni di interazioni, con un sentiment positivo all’84%.
Al centro del dibattito emerge con forza il tema della legacy olimpica: infrastrutture, sostenibilità, identità e impatto sui territori alpini rappresentano il cuore della conversazione. Milano-Cortina 2026 viene percepita non solo come un grande evento sportivo, ma come una leva di sviluppo per l’intero arco alpino, capace di generare visibilità, investimenti e nuove traiettorie turistiche anche per le destinazioni “minori”.
È in questo scenario che si inserisce la strategia di Th Group, uno dei principali operatori italiani dell’ospitalità leisure. Partecipato da Cassa Depositi e Prestiti e Istituto Atesino di Sviluppo, il gruppo gestisce oltre 30 strutture tra mare, montagna, lago e città d’arte attraverso il brand Th Resorts, ed è attivo anche nel tour operating con Baobab. Nato quasi cinquant’anni fa dalla gestione di un rifugio sull’Adamello, Th ha costruito nel tempo una leadership solida nel segmento montano, con 1.300 camere, un forte know-how operativo e una capacità riconosciuta di generare marginalità.
Nel 2025 il fatturato del gruppo sfiora i 300 milioni di euro, con circa 4.000 collaboratori che diventano oltre 11 mila considerando l’indotto nei periodi di alta stagione. Un modello industriale che affianca alla crescita dimensionale l’investimento sulle competenze: Th Resorts è tra i promotori della Scuola Italiana di Ospitalità, fondata insieme alla Fondazione Cdp, per formare i manager del futuro e rafforzare la qualità del sistema turistico italiano.
La rinascita del Park Hotel des Dolomites si inserisce così in una visione più ampia: la montagna non come prodotto stagionale, ma come piattaforma economica permanente, capace di coniugare ospitalità, cultura, paesaggio e comunità. Una prospettiva che guarda oltre l’appuntamento olimpico, puntando a trasformare l’attenzione globale in valore duraturo per i territori.
(Enzo Scudieri)
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[post_content] => Sandals Resorts International riapre cinque delle otto strutture in Giamaica. Si tratta di un importante segnale positivo per il comparto turistico dell’isola, dopo il passaggio dell’uragano Melissa. I resort riaperti sono: Dunn’s River, Royal Plantation, Ochi, Negril e Beaches Negril. Il 30 maggio 2026 riapriranno South Coast, Montego Bay e Royal Caribbean.
Voglia di ripresa
«In questo momento c’è una concreta voglia di ripresa in tutta la Giamaica - ha dichiarato Adam Stewart, executive chairman di Sri -. I nostri aeroporti sono aperti e accolgono voli da tutto il mondo. Tour, attività ed esperienze, tra cui le iconiche cascate del fiume Dunn, la famosa Seven Mile Beach di Negril e Mystic Mountain per gli appassionati di bob giamaicano, sono pronti e attendano i nostri ospiti».
Fondata in Giamaica nel 1981, Sandals Resorts – brand a conduzione familiare – ha radici profonde nel suo paese d’origine: è qui che Gordon Butch Stewart ha aperto il primo dei resort che sono andati nel tempo a dare vita al Gruppo Sandals Resorts, da sempre guidato dalla sua famiglia, anche dopo la sua morte. «I nostri ospiti amano quest’isola e, quando torneranno, ritroveranno la stessa magia di sempre: la Giamaica è pronta ad accoglierli a casa».
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[post_content] => Air Dolomiti accoglie in flotta il primo Embraer 195 (ex Austrian Airlines) che inizierà le operazioni a marzo 2026.
Prende così quota l'ambizioso programma di sviluppo che proseguirà fino al 2028 e che prevede l’inserimento graduale di 13 E195, destinati a sostituire progressivamente i nove E190 da 108 posti, incrementando la flotta dalle attuali 26 unità a 30 aeromobili complessivi. Un passo decisivo per migliorare efficienza e capacità.
Un percorso di espansione e crescita che non riguarda unicamente la flotta, ma anche la rete di destinazioni. Per la stagione invernale 2025/26, dall’hub di Francoforte sarà infatti possibile raggiungere 18 mete, con l’ingresso di novità di grande rilievo come Amsterdam, Birmingham, Bordeaux, Basilea, Praga e Zurigo. Da Monaco le destinazioni servite sono 15, tra cui tre nuovi collegamenti verso Lubiana, Lussemburgo e Zurigo. Una proposta sempre più ricca, capace di rispondere alle esigenze di un pubblico in costante crescita.
Parallelamente Air Dolomiti ha ampliato le proprie operazioni all’interno del Gruppo Lufthansa, avviando attività per conto di Austrian Airlines e gestendo i collegamenti sull’hub di Vienna da Milano Linate, Bologna e Venezia oltre che da Belgrado e Kosice.
La performance 2025
Entro fine 2025 la compagnia stima di trasportare oltre 4 milioni di passeggeri, più di 53.000 voli operati e un load factor del 75%. Migliorano anche puntualità e regolarità delle operazioni, sostenute da un team in crescita costante, che raggiunge gli oltre 1.100 dipendenti.
“Con la stagione invernale serviamo 50 destinazioni in 15 Paesi dagli hub di Francoforte, Monaco e Vienna e dalle basi operative di Verona, Venezia e Firenze. Un network ampio, che riflette il ruolo sempre più centrale della compagnia nel sistema del Gruppo Lufthansa. Chiudiamo il 2025 con basi solide e una direzione chiara: rafforzare il nostro ruolo nel gruppo, aumentare efficienza e competitività, investire in aeromobili e persone e continuare a crescere in modo sostenibile” commenta Steffen Harbarth, ceo di Air Dolomiti.
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[post_content] => Il Vietnam viaggia spedito verso la conclusione di un 2025 da record per numero di arrivi internazionali: secondo i dati diffusi dall'Ufficio Nazionale di Statistica (Ministero delle Finanze), il paese ha infatti totalizzato oltre 19,1 milioni di visitatori internazionali nei primi 11 mesi di quest'anno, pari ad una crescita del +20,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il dato rappresenta il livello più alto mai registrato, che supera i 18 milioni di visitatori del 2019, prima cioè della pandemia.
Nel solo mese di novembre 2025, il Vietnam ha accolto quasi 2 milioni di visitatori internazionali, con un aumento del 14,1% rispetto al mese precedente e del 15,6% rispetto a novembre 2024.
Le performance dei singoli mercati
Tra gennaio e novembre 2025, la Cina ha registrato un aumento del 43,1% su base annua; molto bene anche Giappone e Stati Uniti che hanno centrato una crescita rispettivamente del 15% e dell'8,4%, mentre la Corea del Sud ha segnato un leggero calo (-4,6%).
I mercati europei hanno continuato a crescere costantemente, riflettendo l'impatto dell'estensione delle esenzioni dal visto. Tra le performance più significative spiccano quelle dell'Italia con un +21,3%, e poi del Regno Unito (+20,7%), Francia (+21,4%), Germania (+16,6%). Tassi di crescita inferiori, ma sempre consistenti, anche per Spagna (+5,8%), Danimarca (+12,1%), Svezia (+15,9%), Norvegia (+19,6%), Polonia (+41,7%), Svizzera (+17,1%), Repubblica Ceca (+0,1%).
I mercati del Sud-Est asiatico hanno registrato forti aumenti: Filippine (+84,0%), Cambogia (+48,5%), Laos (+30,5%), Malesia (+15,7%), Indonesia (+13,8%), Singapore (+12,9%), Thailandia (+10,0%). Anche l'India ha registrato un aumento del 47,2%, mentre l'Australia è cresciuta del 12,8%.
Da segnalare, in particolare, l'ottimo andamento dei flussi turistici provenienti dai mercati a lungo raggio nel solo mese di novembre: i mercati nordamericani hanno registrato un +30,5% rispetto al mese precedente, mentre il Canada ha registrato un aumento del 55,9%. Anche gli arrivi dall'Europa hanno registrato un forte aumento con gli arrivi dall'Italia a +89%, a conferma del forte appeal del Vietnam durante l'alta stagione di fine anno.
Recentemente l'Unwto ha posizionato il Vietnam tra le destinazioni turistiche in più rapida crescita al mondo, insieme al Giappone.
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[post_content] => Las Vegas ha compiuto 120 anni. Fondata nel 1905 come stazione ferroviaria nel deserto del Nevada, è diventata una destinazione globale, capace di trasformarsi ogni giorno. Oggi si definisce “La capitale mondiale dello sport e dell’intrattenimento” ed è una potenza globale nel turismo e nell'ospitalità. Dalla legalizzazione del gioco d'azzardo nel 1931 all'apertura dell'Hotel Flamingo nel 1946, Las Vegas è diventata una destinazione iconica e vibrante e dal 1959 accoglie i suoi visitatori con il cartello "Welcome to Fabulous Las Vegas"! Sin dagli anni ‘60 e ‘70 personaggi di fama internazionale come Elvis Presley hanno contribuito a farne non solo un “parco giochi”, ma anche la location per spettacoli di intrattenimento di alto livello.
Nel 1989 è poi iniziato il trend dei “megaresort”: il primo fu il Mirage, quindi vennero costruiti i resort a tema che dominarono gli anni ‘90 come il Luxor Las Vegas, il Bellagio Resort & Casino, il New York New York Hotel & Casino, il Paris Las Vegas Hotel & Casino e il The Venetian Resort Las Vegas, strutture suggestive che hanno trasformato la Strip in un mondo fantasy immersivo, portando a Las Vegas anche il Campanile di San Marco e i canali di Venezia, la Tour Eiffel e i bistrot di Parigi e la Statua della Libertà New York. «La storia di Las Vegas è caratterizzata da una visione audace, resilienza e immaginazione senza limiti. - afferma Steve Hill, presidente e ceo della Las Vegas Convention and Visitors Authority - Abbiamo celebrato 120 incredibili anni e vogliamo rendere omaggio alle persone, alle collaborazioni e all'innovazione che hanno reso Las Vegas un luogo unico al mondo. Siamo solo all'inizio».
Infatti nel corso degli anni la città ha continuato a reinventarsi aprendo le porte a concerti di livello mondiale, a show di ogni genere musicale e di magia, a eventi di grande richiamo, ad attrazioni coinvolgenti e agli sport professionistici. Se la suggestiva e immensa The Sphere stabilisce un nuovo standard per l'intrattenimento coinvolgente, strutture come l'Allegiant Stadium e la T-Mobile Arena aprono la strada allo sport e alle opportunità. Sono infatti arrivati i Vegas Golden Knights, i Raiders, le Las Vegas Aces, la Formula 1 e grandi eventi come il Super Bowl LVIII e WrestleMania 41. Nel 2027 è in programma la College Football Playoff Championship, mentre nel 2028 si terrà la NCAA Men's Final Four e la Major League Baseball farà di Las Vegas la sua casa con gli Athletics in uno stadio all'avanguardia, da 33.000 posti, la cui costruzione inizierà quest'anno.
Chiara Ambrosioni
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[post_title] => Las Vegas: capitale mondiale dell'intrattenimento e dello sport
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[post_content] => La Guyana Francese è uno dei territori che hanno partecipato al workshop French Overseas Territories organizzato a Parigi da Atout France.
«Ci sono cinque ragioni per visitare la Guyana. - ha esordito Sonia Cippe del Comite du tourisme de la Guyane - La Foresta Amazzonica, la biodiversità, il mosaico culturale nato dall’incontro di diverse popolazioni, lo spettacolare lancio dei razzi nel cielo e un’ecoturismo avventuroso, accessibile a tutti.
La Guyana Francese non è un’isola: siamo parte del Sud-America e ci troviamo tra il Suriname e il Brasile, con le stesse dimensioni del Portogallo: circa 85mila km2. Si tratta del più grande dipartimento francese d’oltremare e siamo l’unico territorio dell’Unione europea in Sud America.
Gli arrivi turistici per via aerea hanno raggiunto le 85.826 unità, mentre sono 9mila i passeggeri delle crociere. La durata media del soggiorno è di 17,4giorni. I motivi di un viaggio nella Guyana Francese sono la visita a parenti e amici (42,7%), il business travel (34%) e i viaggi leisure (23,4%). L’età dei visitatori è tra i 25 e i 64 anni; di questi l’84,3% ha acquistato il proprio viaggio online, mentre il 16,4% si è appoggiato a una adv per riservare il volo. La spesa dei viaggiatori ha raggiunto i 150mln di euro.
Molti dei nostri visitatori vengono dalla Francia e solo 5% del numero totale dal resto dell'Europa. Abbiamo un volo quotidiano di Air France da Charles De Gaulle di Parigi. Anche Air Carïbbean vola 4 volte al giorno dall’aeroporto di Orly alla capitale, 6 nell’alta stagione. Air France opera poi due voli giornalieri tra Cayenne e Martinica e Guadalupa, uno alla settimana tra Cayenne e Belem (Brasile) e tra Cayenne e Fortaleza (Brasile). Crediamo che questi numeri possano crescere con l’aiuto dei to internazionali che hanno partecipato al workshop parigino, magari portando al 10% gli arrivi di ospiti europei.
Dal punto di vista turistico il fascino della Guyana è nella natura, nella scienza e nella cultura. Abbiamo la Foresta Amazzonica dove visitare la riserva naturale The Kaw-Roura Marshland, di quasi 95mila ettari: unica per biodiversità. Si può anche assistere alla nidificazione delle tartarughe sulle spiagge pittoresche di Remire-Montjoly, Cayenne e Awala-Yalimapo. Poi ci sono The Salvation Islands o le Îles du Salut, tre piccole isole vulcaniche a soli 11km dalla costa. L’Île du Diable (Isola del Diavolo) è nota per aver ospitato una colonia penale francese dal 1852 al 1954 e proprio qui, nel 1973, è stato girato il film Papillon. Ancora, l’Île Royale e l’Île Saint-Joseph. Un altro punto forte della Guyana Francese è la scienza, grazie al Centro Spaziale di Kourou: in 3h si possono visitare anche il centro di controllo e un museo adatto alle famiglie; l’accesso è gratuito. Dal punto di vista della cultura nella parte occidentale del paese ci sono ancora villaggi di tribù amerinde dove incontrare antiche tradizioni.
A giugno e a dicembre dei festival culturali celebrano le popolazioni indigene. L’ultima attrazione turistica che vogliamo sviluppare è il Carnevale di Cayenne. - conclude Cippe, sottolineando che - Nella Guyana francese ci si può immergere nella foresta, respirare l’aria fresca e staccarsi dal cellulare, recuperando una dimensione lenta, ricca di pace e benessere».
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Rimarrà chiuso anche oggi, per tutta la giornata, il Louvre di Parigi. E' il secondo giorno di chiusura dopo che ieri, in mattinata, il celeberrimo museo francese ha subito un clamoroso furto: «A seguito del furto avvenuto ieri, il museo è spiacente di comunicare che oggi rimarrà chiuso al pubblico. I visitatori che hanno già prenotato i biglietti saranno rimborsati automaticamente» si legge sulla homepage dell'istituzione museale francese.
Fonti stampa riferiscono della sottrazione di nove pezzi della collezione di gioielli appartenuta a Napoleone. Si tratterebbe di opere custodite ed esposte nelle vetrine denominate Napoléon e Souverains Français, entrambe situate nella Gallerie di Apollo. Un ulteriore pezzo, ovvero la corona dell’imperatrice Eugenia, seppur danneggiato, è stato ritrovato negli spazi esterni del museo, con ogni probabilità perso nel corso della fuga.
Nel corso della sua storia, iniziata con l'apertura nel 1793, il Musée du Louvre è stato teatro di analoghi episodi, il più famoso dei quali è sicuramente quello che, nell'agosto 1911, ha visto la sottrazione della Gioconda di Leonardo da Vinci.
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[post_content] => Il Kenya presentato dal Kenya Tourism Board è una terra ricca e sorprendente dal punto di vista umano e naturale. Tanti i percorsi di scoperta che vanno dalla coinvolgente esperienza del safari nei parchi nazionali, alle attività marine da vivere in spiagge indimenticabili nuotando con i delfini, all'incontro con la cultura e la storia e, ancora, alla possibilità di sperimentare esperienze immersive di wellness con focus sullo yoga, celebrato oggi in Kenya in diversi festival. Importante anche il ruolo della tecnologia e del mice, che testimoniano una costante evoluzione dell'offerta turistica del paese.
Un percorso di incontro con il fascino del Kenya è quello che porta alla riserva del Masai Mara. Si parte da Nairobi a bordo di piccoli aeromobili da 14 persone e si arriva in 45’, volando per 300km. Il Masai Mara è la più importante area faunistica del Kenya meridionale e si estende oggi per oltre 1500km2. Prende il nome dai Masai, la tribù di pastori seminomadi che da sempre abitano queste terre. La vasta area, nata come riserva naturale nel 1961, è nota per la sua fauna selvatica e proprio per la cultura Masai. La riserva è divisa in zone private e governative e si estende anche nella vicina Tanzania dove prende il nome di Serengeti. Tra i due territori si muovono sia le specie animali che i nuclei familiari dei Masai. Ogni anno, nel mese di luglio, la riserva è teatro dell’incredibile Grande Migrazione: oltre un milione di gnu si spostano tra Kenya e Tanzania. È una delle Sette Meraviglie Naturali dell'Africa. Nell’area del Masai Mara si trovano oltre 300 campi tendati e lodge da cui partire per vivere l’affascinante esperienza del safari. Uno di questi è il Mara lntrepids Camp: una location nel cuore della savana che è parte degli Heritage Hotels, che offrono la più completa esperienza “beach & busch” nell’Africa orientale. Il Mara Intrepids è composto da 30 tende di diverse dimensioni, dotate di ogni comfort e distribuite nella vegetazione. Ci sono poi la piscina, il bar, il ristorante e un negozio.
«La sicurezza è garantita da una doppia recinzione presidiata, quindi gli ospiti possono muoversi in tranquillità all'interno del camp. - afferma Gregorio Wabuge, general manager dell'Intrepid Camp - Abbiamo turisti provenienti da tutti i continenti: il 30% viene dall' America, il 25% circa dall' Asia e il 20% dall'Europa. Siamo orgogliosi della nostra offerta a bambini e ragazzi: abbiamo un'area dedicata ai più giovani con un centro informativo e tante attività. Al Mara Intrepids non ci sono limiti di età: tutti i bambini possono partecipare ai safari perché non ci sono pericoli».
L'attenzione alla sostenibilità è garantita dalla campagna One Tourist One Tree: ogni ospite interra la propria pianta e viene poi informato sulla sua crescita. Alla fine dell'anno il numero delle piantumazioni viene riferito al ministero. «Far sentire l'ospite parte della destinazione aiuta a preservare la natura. - sottolinea Wabuge - Nel nostro camp ci impegniamo in modo attivo per l'ambiente con diverse iniziative». Usciti dal Mara Intrepids si parte per il safari e per incontrare tutte le specie animali; i Big Five - leone, elefante, rinoceronte, bufalo e leopardo - ma anche giraffe, zebre, gazzelle, ippopotami, le iene, lo struzzo e il facocero. Ci sono più di 600 specie di uccelli che rendono questa terra un luogo incantato per il bird-watching. La savana si estende a perdita d'occhio e tutte le specie abitano qui, a poca distanza l'una dall'altra. Gli animali sono territoriali quindi, anche nel territorio brullo e uniforme del parco, i driver sanno esattamente dove e quando trovarli. A bordo di grosse jeep si percorre il territorio.
I passaggi possono essere accidentati, tra attraversamento di fiumi, salite e discese e anche variazioni meteorologiche, per cui è bene portare con sé capi caldi e impermeabili. Gli abili driver come Samson del Mara Intrepids Camp garantiscono la sicurezza e, soprattutto, raccontano la meravigliosa natura del Masai Mara e dei suoi abitanti. Nel corso della giornata si fanno diversi safari e l'incontro con gli animali è davvero emozionante. Sono tante le jeep che si muovono sul territorio e quando si "trova" un leone, un elefante o un giaguaro, accorrono numerose per ammirarlo, in un curioso traffico. Il driver capace si muove in modo strategico e sa bene come sorprendere i suoi ospiti. È importante essere pazienti e lasciarsi affascinare dalla leonessa che allatta il suo cucciolo, dal maestoso incedere degli elefanti, dalla velocità inaspettata degli ippopotami e anche dallo sguardo fiero del leone.
L'esperienza d'incontro con il territorio è resa completa dalla visita al villaggio dei Masai, che vivono ancora secondo la tradizione in corone di case di fango, al cui interno si trovano anche i magri animali. Coperti da mantelli colorati e ricchi monili accolgono i visitatori raccontando la loro storia e le loro usanze, quindi iniziano a cantare e a presentare la danza del salto. I guerrieri, a turno, saltano. Chi arriva più in alto avrà un ruolo più importante nel villaggio.
Chiara Ambrosioni
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[post_content] => Turkish Airlines conferma l'attenzione al mercato Italia partecipando anche quest’anno al Ttg Travel Experience. Il nostro Paese occupa, infatti, un posto speciale nella storia della compagnia aerea di bandiera turca, con il primo volo verso Roma che risale al 1959, primo passo di una relazione solida e duratura tra Turchia e Italia.
Attualmente Turkish collega l’Italia al mondo da nove destinazioni - Bologna, Catania, Palermo, Genova, Milano, Napoli, Roma, Venezia e Torino - per un totale di 150 voli settimanali che nel 2024 hanno trasportato oltre 2 milioni di passeggeri.
Il vettore prosegue la sua espansione in linea con la “Vision 2033”, che prevede una flotta di 800 aeromobili entro il 2033. In questo contesto, la compagnia ha recentemente siglato un importante accordo con Boeing per l’acquisizione di 75 nuovi aeromobili a lungo raggio in consegna tra il 2029 e il 2034.
Eletta “Migliore Compagnia Aerea in Europa agli Skytrax World Airline Awards” per la decima volta e “Compagnia aerea di bandiera più sostenibile del mondo” ai World Finance Sustainability Awards, Turkish Airlines sarà quindi alla fiera di Rimini al padiglione World, area C3 – stand 433-509.
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