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26 settembre 2012 07:28
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Product manager, esperto in programmazione e vendita di pacchetti per Scandinavia, Islanda, Groenlandia, Baltico, Russia, programmazione e vendita linee marittime nel nord Europa (Viking Line, Stena Line, Smyril Line, Tallink Silja line, Fjord line, Norfolk Line, DFDS, Color Line e Finnlines). Venticinque anni di esperienza: pubblicità sul web (Google Adwords), direttore tecnico reg. Lombardia e iscritto alle liste di mobilità. Valuto proposte di collaborazione. Per informazioni: Andrea, tel. 335 6140074.
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[post_content] => Lione, nella Francia sud-orientale, è raggiungibile dall'Italia in macchina, in treno e in aereo. Il suo centro storico è patrimonio dell'Unesco dal 1998.
La popolazione si stanziò inizialmente sulla collina di Fourvière, fondando Lugdunum (capitale della Gallia dal 27a.C.), scese poi sulle rive della Saona - che scorre verso Svizzera e Germania - fondando gli insediamenti che oggi costituiscono la Vieux Lyon. Attraversò poi la Saona popolando la Peninsula, protesa sulla confluenza della Saona con il Rodano e fiorita tra il XVII e il XVIII secolo con la produzione e lavorazione della seta.
Tanti i ristoranti, le pasticcerie e i negozi da scoprire spostandosi tra i Traboules: i passaggi tra le strette case che presero il nome dal latino trans ambulare/passare attraverso. Erano migliaia, ma oggi solo 20 sono accessibili ai turisti. Alla fine del XIX secolo i lionesi varcarono anche il Rodano - che scorre verso il Mediterraneo - edificando la parte moderna della città. La grande storia di Lione è legata ai Fratelli Lumières, che nel 1903 inventarono il cinematografo. Si possono scoprire gli ambienti e i ricchi reperti della villa liberty della famiglia, oggi Institut Lumière, al cui fianco sorgeva la fabbrica di pellicole.
Oppure il Musee Miniature et Cinema, dedicato alle tecniche del cinema e agli oggetti di scena di note pellicole. Lione ha inoltre uno stretto legame con la gastronomia, che ricorda i piatti delle "méres lyonnaise": le cuoche professioniste che, a partire dal XVIII secolo, preservarono le ricette locali. Da nove anni a fine giugno viene celebrato il Lyon Street Food Festival, che nel 2025 ha riunito centinaia di espositori provenienti da tutta la Francia, 120 chef - francesi e internazionali - impegnati in 400 workshop e gli ospiti internazionali Irlanda e Brasile.
La città è ricca di locali e ristoranti, come le tipiche trattorie Bouchon, ma il tempio della cucina locale sono Les Halles de Lyon Paul Bocuse: dal 1971 un tempio dei sapori intitolato a Paul Bucuse, uno dei più importanti chef e gastronomi del XX secolo, creatore della Nouvelle Cusine. Nelle Halles si trovano piatti e prodotti della gastronomia locale. Tasty Lyon organizza coinvolgenti tour di scoperta.
Infine l’accoglienza: l’Hotel de Verdon 1882 è uno degli stretti edifici della Peninsula. Qui viveva Michel Antoine Perrache, ingegnere di Luigi XV, che realizzò la Confluenza. Nel 1882 divenne una casa privata e 40 anni dopo un hotel. Nel 2021 è stato completamente rinnovato dagli attuali proprietari che hanno preservato l’anima dell’hotel giocando con i suoi spazi, riempiendoli di arte e libri antichi e facendo sentire a casa gli ospiti delle 17 camere dal design unico, legato alla struttura dell’edificio.
Chiara Ambrosioni
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[post_title] => Francia, Auvergne-Rhone-Alpes: la bellezza e l'ospitalità di Lione
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[post_content] => Si è tenuta questo pomeriggio presso Palazzo Baldassini a Roma la presentazione della prima edizione del Rapporto “Tourism and Incoming Watch” elaborato da Nexi con la direzione scientifica dell’Osservatorio Nazionale del Turismo del Ministero del Turismo.
Secondo i dati raccolti, nel 2024 il valore della spesa con carta dei viaggiatori stranieri sul territorio italiano ha superato i €20,9 miliardi, in crescita del 37,9% rispetto al 2022.
Dall’analisi emerge, inoltre, che la spesa di viaggiatori provenienti da nuove aree geografiche sta crescendo rapidamente, suggerendo un allargamento dell’interesse verso l’Italia come meta turistica e conseguenti opportunità di crescita significative. In particolare, sono i viaggiatori provenienti dal Brasile e dall’Australia ad aver fatto registrare i più alti tassi di crescita, attestandosi rispettivamente al +155% e +100%. Con oltre €3,8 miliardi spesi, i turisti statunitensi si confermano i più fidelizzati in Italia (18,3% del totale incoming), mentre i viaggiatori provenienti dai Paesi arabi sono quelli più “alto-spendenti” con una spesa media per carta pari a più del doppio rispetto a quella di tutti gli altri Paesi (913 euro per l’Arabia Saudita e 822 euro per Emirati Arabi Uniti, contro una media di 411 euro).
A livello di distribuzione sul territorio, il 75% del valore del turismo incoming è generato da 20 province che rappresentano un nucleo consolidato di destinazioni attrattive su cui si possono costruire strategie di crescita. Le città d’arte (Roma, Milano, Venezia, Firenze, Napoli) si confermano i maggiori driver economici che attraggono elevati volumi di spesa, costanti tutto l’anno. Anche andando ad analizzare i più battuti itinerari turistici, la stagionalità della spesa risulta essere in costante diminuzione nella quasi totalità del territorio italiano, indicando che il nostro Paese è una meta che attrae tutto l’anno.
Itinerari
Tra gli itinerari turistici più apprezzati, le tappe Roma-Napoli e Pompei-Costiera Amalfitana sono quelle che insieme hanno generato il maggior giro d’affari per il terzo anno di fila (+31% nel periodo 2022-2024), ma è il percorso Roma-Firenze-Venezia quello che nello stesso periodo ha registrato la crescita maggiore (+69,2%), lasciando intuire un possibile sorpasso nel 2025.
Per quanto riguarda le abitudini di consumo dei viaggiatori stranieri in Italia, i ristoranti e le strutture ricettive attraggono quasi il 50% delle spese a destinazione (49,6%), seguiti da moda e accessori (12,2%) che catalizzano in particolare la spesa di una nicchia ad alto potenziale economico rappresentata dai viaggiatori della Penisola Araba (30,6% del loro budget) e del Sud-Est Asiatico (30%). Questi ultimi, in particolare, risultano essere molto attratti anche dalla gioielleria italiana e dagli acquisti nei grandi magazzini arrivando a destinarci rispettivamente il 9,8% e il 12% del loro budget, cinque volte di più di quanto spendono in media i viaggiatori stranieri (2,2% e 2,2%).
L’incontro a Palazzo Baldassini a Roma è stato anche l’occasione per un momento di confronto e analisi del ruolo sempre più centrale che riveste il turismo internazionale nello sviluppo economico del nostro Paese. E' intervenuto il ministro del turismo Daniela Santanchè.
[post_title] => La spesa con carta dei turisti stranieri in Italia raggiunge i 20 miliardi di euro
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[post_content] => Delta Air Lines aggiunge un'ulteriore novità per il mercato Italia con il lancio di una nuova rotta da Roma a Seattle, che decollerà dal 7 maggio 2026. Il volo sarà operato quattro volte alla settimana con un Airbus A330-900neo.
Seattle diventerà così la sesta destinazione servita da Delta da Fiumicino, dopo New York-Jfk, Atlanta, Boston, Detroit e Minneapolis.
«L’Italia è al centro dello sviluppo transatlantico di Delta, e Roma è la città italiana dalla quale operiamo più rotte in assoluto - ha commentato Matteo Curcio, Senior Vice President Delta per l’Europa, il Medio Oriente, l’Africa e l’Indi -. Non possiamo che essere entusiasti di lanciare il primo volo da Roma per la West Coast degli Stati Uniti, proponendo una scelta ancora più ampia di destinazioni in tutti gli Usa, sostenendo al contempo l’economia locale e offrendo maggiori opportunità ai turisti americani che desiderano visitare l’Italia. Seattle è fra le città del futuro, simbolo del sogno americano, e punto di partenza ideale per scoprire la costa occidentale degli Stati Uniti».
Nell’ultimo decennio, Delta ha lanciato voli per 28 nuovi mercati da Seattle, ed opera ora da questo aeroporto fino a 180 collegamenti al giorno verso più di 60 destinazioni globali. Da Seattle, attraverso le alleanze globali Delta, i passeggeri hanno inoltre accesso a centinaia di ulteriori collegamenti in Europa, Asia e America Latina.
Gli investimenti recenti della compagnia a Seattle includono una nuova lounge Delta One, un nuovo Sky Club, accesso prioritario a 18 gate a supporto del crescente network Delta e lo sviluppo di un’esperienza premium in aeroporto per tutti i passeggeri, dall’arrivo all’imbarco al gate.
Contestualmente al volo da Roma, Delta ha annunciato un nuovo volo da Seattle per Barcellona a partire dall’estate 2026.
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[post_content] => E' stato presentato il primo Piano nazionale per la portualità turistica italiana, realizzato dall’Associazione nazionale porti e approdi turistici - Assonat, in collaborazione con SACE, gruppo assicurativo finanziario italiano partecipato dal ministero dell’economia e delle finanze che supporta la crescita delle imprese e del sistema Paese.
“Port in Italy: il piano strategico per la portualità turistica italiana”, così come è stato battezzato il piano, è stato presentato nella sede romana di SACE al cospetto del ministro per la protezione civile e le politiche del Mare, Nello Musumeci, del Comandante generale del corpo delle capitanerie di porto, Nicola Carlone e del presidente di Assonautica Italiana di Unioncamere Giovanni Acampora.
SACE e Assonat hanno ricordato i punti di forza della portualità turistica italiana, “che rappresenta un comparto vitale e propulsivo per l’economia blu, che vale 180 miliardi di euro e coinvolge circa 230mila imprese in Italia, dando lavoro a oltre un milione di persone in Italia ”.
Il settore conta su più di 800 porti turistici, approdi e punti di ormeggio e su 162mila posti barca lungo 7.700 chilometri di costa e 15 regioni costiere.
Proprio per sviluppare e promuovere le potenzialità del comparto, SACE e Assonat hanno realizzato un Piano strategico nazionale ad hoc che, partendo da un’analisi di scenario e di valutazione dell’adeguatezza dei posti barca e delle strutture, ha identificato tre direttrici di sviluppo su cui investire per la portualità turistica italiana.
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_title] => Idee per Viaggiare: un “Messico insolito” da scoprire tra canyon e spiagge sconfinate
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[post_content] => Esiste una Toscana da scoprire lontano dai grandi flussi turistici. Una Toscana diffusa, come la potremmo definire, che si racconta ora attraverso suggestivi eventi in alta quota, tecnologie immersive per scoprire gli etruschi, progettualità per dare valore alle rievocazioni storiche e alle tradizioni popolari, la creazione di un nuovo museo dedicato al vino o le nuove opportunità che sanno dare poli museali pieni di maestria.
Alpi Apuane
Un viaggio lungo che conduce sulle vette delle Alpi Apuane, dove anche quest’anno ritorna l’appuntamento "Musica sulle Apuane". È un progetto del Club Alpino Italiano realizzato con il sostegno del Club Alpino Italiano Sede Centrale e in collaborazione con il CAI Gruppo Regionale Toscana. Il festival porta l’arte musicale letteralmente in quota, tra panorami mozzafiato e silenzi ancestrali.
I concerti si raggiungono a piedi, lungo sentieri di varia difficoltà. Nato sull’eco dell’esperienza trentina de "I Suoni delle Dolomiti" qui ad unirsi sono artisti da tutta Italia e appassionati di montagna, in un rito laico dove la musica si fa esperienza fisica, collettiva, spirituale. Ogni giornata prevede un’escursione con accompagnatori CAI (o informazioni per raggiungere autonomamente il luogo dell’evento), pranzo al rifugio o al sacco, concerto gratuito nel primo pomeriggio, rientro serale o pernottamento. L’iscrizione alle escursioni è obbligatoria.
Il festival promuove l’accessibilità attraverso l’utilizzo delle Joëlette ed è attivo sul fronte della Montagnaterapia, approccio terapeutico-riabilitativo e socioeducativo che valorizza l’esperienza della montagna. Grazie alla collaborazione con i CAI della Toscana e della Liguria, ogni anno sono organizzate molte escursioni con diversi punti di partenza, ma con un’unica destinazione musicale.
Etruschi
A Vetulonia ecco il Museo Isidoro Falchi che si apre al futuro con la sua prima Progressive Web App: l' Otium degli Etruschi, un viaggio multimediale dentro il mondo degli antichi Rasna, tra archeologia, tecnologia e poesia. Realizzata da Prisma Associazione Culturale con il sostegno del Consiglio Regionale della Toscana – grazie al bando per la Giornata degli Etruschi 2020 – la web app è un invito a perdersi nell’eleganza riflessiva dell’otium, quel tempo “altro” che per gli Etruschi era spazio di bellezza, convivialità, arte e pensiero. La narrazione si snoda attraverso sezioni immersive: si può ascoltare il suono ritrovato degli strumenti musicali etruschi grazie al progetto “La Musica perduta degli Etruschi”, oppure entrare nelle stanze del banchetto antico, animate da preziose ricostruzioni digitali e da giochi simposiaci dimenticati.
Il progetto "Toscana tutto l'anno"
La Toscana celebra la propria identità anche attraverso le sue rievocazioni storiche e manifestazioni popolari. Con il progetto "Toscana tutto l’anno", a essere chiamati a raccolta sono tutti gli enti e le associazioni che si occupano di rievocazioni, cammini storici e manifestazioni folkloristiche, con l’obiettivo di costruire un calendario unico e condiviso degli eventi. Il protocollo siglato unisce la Regione Toscana, l’Associazione Toscana Rievocazioni Storiche, la Rete del Canto del maggio, il Gruppo delle Infiorate della Toscana, l’Associazione Nazionale Città dei Presepi e le realtà dei Cammini Storici come la Via Francigena, la Via di San Francesco, la Romea Germanica, la Via Medicea, la Romea Strata, il Cammino di San Jacopo e la Via Lauretana. Questa sinergia punta a rafforzare il turismo lento e sostenibile, valorizzando le feste popolari e le radici dei territori minori, in linea con la Legge regionale 11/2025 sulla valorizzazione della “Toscana diffusa”.
Museo dell'Opificio delle Pietre Dure
L’identità culturale della Toscana si manifesta anche attraverso la capacità di animare ulteriormente i propri musei. A Firenze, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, fino al 13 novembre, propone un fitto calendario di aperture straordinarie con visite guidate gratuite, eventi musicali e percorsi accessibili. Le serate estive, ogni venerdì dalle 19 alle 23 (escluso Ferragosto), sono affiancate da aperture pomeridiane autunnali ogni giovedì (14-18). Le visite sono condotte dai restauratori dell’Istituto e offrono un’immersione nella storia del commesso in pietre dure, della manifattura medicea e delle tecniche di restauro. Saranno proposti anche percorsi specificamente pensati per ipovedenti e non vedenti.
Museo del vino a Chianciano Terme
Un ulteriore ponte tra cultura materiale e innovazione è infine a Chianciano Terme, Capitale toscana della cultura 2025, dove ha preso vita "Le macchine del vino", primo museo privato ad entrare nella rete della Fondazione Musei Senesi. Nato dalla passione di Antonio Mario Zaccheo, cofondatore dell’azienda vinicola Carpineto, il museo raccoglie oltre 180 strumenti per la produzione e conservazione del vino: presse, tappatrici, microscopi, bilance di precisione, antichi tappi e persino un Malligand per misurare la percentuale di alcol. La collezione, arricchita da una biblioteca di volumi e riviste d’epoca, documenta l’evoluzione dell’enologia toscana dal XIX secolo agli anni ’80. L’ingresso è gratuito.
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[post_content] => La sintesi ideale fra radici italiane - siciliane nello specifico - e standard internazionali: questo l'approccio che ha guidato la totale ristrutturazione del Milan Marriott, storico indirizzo dell'ospitalità meneghina e piena espressione della proprietà della famiglia Russotti, che attraverso Rgh (Russotti Gestioni Hotels) continua a investire nell'ospitalità d'eccellenza.
Un intervento radicale firmato dallo studio Spagnulo & Partners ha portato al rinnovo delle 317 camere (180 quelle già pronte, le altre lo saranno per fine anno) e tutte le aree comuni - con un investimento complessivo di 200 mln di euro - secondo un concept minimal chic che combina eleganza sobria e funzionalità. Nuovo smalto anche per gli le aree meeting che sin dalle origini hanno contraddistinto l'offerta della struttura: 3.000 mq complessivi, che rappresentano il più grande spazio congressuale nel centro di Milano. Due sale da 400 mq ciascuna – combinabili per creare un’unica area da 800 mq – si affiancano a 14 sale riunioni, capaci di accogliere eventi aziendali e privati di ogni tipo. Saranno operativi dal prossimo settembre.
Massimo risalto poi per l'offerta dedicata alla ristorazione e al tempo libero, che definisce l'idea stessa della struttura e cioè «l'apertura alla città e ai suoi abitanti - spiega il managing director Pippo Russotti -. Con spazi ripensati che siano un invito a utilizzare l'hotel, con i suoi bar e ristorante anche per chi non vi soggiorna. Crediamo in questa città e nel prodotto che stiamo creando e continuiamo a lavorare su questa idea».
Ecco quindi la nuova sala “Leonardo”, perno dell'esperienza gastronomica dell’hotel, dove farà capolino la tradizione siciliana - terra d’origine della famiglia Russotti -, con piatti iconici rivisitati in chiave contemporanea. Ci sarà inoltre un nuovo club con drink bar e terrazza sulla strada: il luogo di incontro aperto alla città.
Una soluzione che ben risponde alle nuove esigenze dei viaggiatori e intercetta quel target bleisure che è proprio nel radar della struttura milanese: «La ristrutturazione risponde all’evoluzione della città e del viaggiatore sia business sia leisure. Abbiamo voluto trasformare la struttura in un vero e proprio polo nel cuore di Milano, capace di accogliere grandi eventi ma anche di offrire un’esperienza di soggiorno rinnovata, con camere dal design innovativo e contemporaneo. Il nostro obiettivo è quello di creare un punto di riferimento non solo per chi viaggia per lavoro, ma anche per chi cerca un soggiorno di qualità in una Milano sempre più internazionale e dinamica».
La struttura di via Washington «è stato il primo albergo a marchio Marriott in Italia - ricorda Russotti -, quando in Europa erano poco più di una quindicina». L'hotel, aperto l'8 settembre 1994 come Ramada, è infatti passato sotto il marchio Marriott nel 1998, successivamente all'acquisizione del brand da parte del colosso americano.
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[post_content] => Neos alza ulteriormente l'asticella e traguarda il raggiungimento di 1 miliardo di euro di fatturato entro i prossimi due anni. Lo spiega in un'intervista a Il Sole 24 Ore Carlo Stradiotti, amministratore delegato della compagnia aerea del gruppo Alpitour, a ridosso dell'inaugurazione della nuova rotta Bari-New York (domani, 4 giugno, ndr).
«Oggi siamo più grandi della ex seconda compagnia italiana, con una crescita attesa di poco superiore al 9% dopo un 2024 chiuso con 777 milioni di ricavi e un utile netto di 40 milioni» spiega l'ad. Sempre nel 2024 Neos ha trasportato 2,3 milioni di passeggeri e operato voli verso 183 aeroporti in 62 Paesi: l'obiettivo 2025 è quello di raggiugnere quota 850 milioni di fatturato e oltrepassare i 2,5 milioni di passeggeri.
Stradiotti sottolinea la valenza del traffico leisure sul lungo raggio: ««Il long-haul sta diventando sempre più parte del core business della compagnia e la conferma indirettamente arriva dal Bari-New York, primo collegamento che unisce le due metropoli, e il volo diretto Palermo-New York che riprenderà il prossimo 6 giugno (...) L’attenzione per queste rotte e la vendita dei biglietti è superiore alle aspettative - anche dall'altra parte dell'Atlantico - con tassi di riempimento davvero interessanti e non è stato necessario ricorrere a promozioni».
La stagione invernale 2025 vedrà poi la ripresa degli ormai tradizionali collegamenti verso Colombia, Repubblica Domenicana, Thailandia, Madagascar e Zanzibar: «Neos resta un vettore a servizio di Alpitour World con una integrazione unica, ma anche con altri soggetti dell’industria turistica. Attualmente fra traffico turistico e di linea siamo ad un rapporto 70%-30%».
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L’Egitto, con le crociere sul Nilo e i soggiorni sul mar Rosso, è il principale fautore della crescita di Teorema Vacanze, che segna un +76% rispetto all’anno passato e ha raggiunto a fine aprile il 50% del prenotato di tutto il 2024, grazie alle vendite delle vacanze di Pasqua e i ponti di primavera.
Un risultato che ha interessato l'intera compagine di Volonline Group: il venduto nei primi quattro mesi del 2025 è stato pari a quello da gennaio a luglio 2024.
«Teorema Vacanze conferma la sua vocazione di tour operator che propone pacchetti di pronta vendita, sia di soggiorni sia di tour, con il plus del cambio fisso, senza adeguamenti carburante e valutari. Inoltre, offre un importante vantaggio alla rete vendita riconoscendo la commissione sul costo finale del pacchetto di viaggio - commenta Luca Frolino, brand general manager del to -.
Per quanto riguarda l’estate, a tutt’oggi, l’Egitto è la destinazione più richiesta: in particolare la crociera sul Nilo sta dando degli ottimi risultati grazie a un ottimo rapporto qualità/prezzo, a una selezione di navi di buon livello di partenze fisse e al prezzo garantito. Quanto alle altre destinazioni, stiamo vendendo molto bene le isole dell’oceano Indiano e l’Estremo Oriente, quindi l’Europa e gli Stati Uniti e a seguire il Mediterraneo. Abbiamo grandi aspettative su quest'ultimo, malgrado le prenotazioni siano ancora un poco a rilento».
[caption id="attachment_491843" align="alignleft" width="225"] Sandro Ferrari, direttore vendite Volonline Group[/caption]
Oltre al prodotto, Teorema Vacanze è impegnata sul fronte del consolidamento e ampliamento della base agenziale. «Oggi Teorema Vacanze conta su 3.420 punti vendita codificati, vale a dire oltre la metà delle agenzie di viaggi a livello nazionale; di queste, lo scorso anno le agenzie attive sono state 590, delle quali 198 nel primo quadrimestre - puntualizza Sandro Ferrari, direttore vendite Volonline Group -. Quest’anno, nei primi 4 mesi, sono 625 quelle attive di cui 180 le new entry. A questo ritmo contiamo di raddoppiare i punti vendita attivi nel corso dell’anno».
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