1653
[ 0 ]
20 marzo 2012 16:10
Tipologia di annuncio:
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email:
Provincia:
Comune:
Settore:
Mansione:
Testo dell'annuncio
Annuncio pubblicato da:
Telefono:
Email:
Provincia:
Comune:
Settore:
Mansione:
Testo dell'annuncio
T.O.
Seleziona risorse per le zone:
Lombardia, Toscana, Emilia Romagna/ Marche , Lazio
Richiesta esperienza nel settore.
Offresi plurimandato in regime enasarco.
Inviare curriculum e foto a: commerciale@siramani.it
Array
(
[0] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 457666
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => L’aeroporto internazionale dell’Umbria viene collocato al secondo posto in Europa per crescita del traffico passeggeri – nella categoria degli aeroporti con traffico al di sotto dei dieci milioni annui – alle spalle di un altro scalo italiano, quello di Trapani.
Umberto Solimeno, direttore generale dell’aeroporto dell’Umbria, ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere nuovamente collocati tra gli scali della nostra categoria che registrano la migliore crescita in Europa. Stiamo vedendo i frutti di un lavoro portato avanti da tempo, con il supporto di tutto il territorio, e che sta portando l’Umbria ad essere considerata una meta rilevante e desiderata nel panorama italiano ed europeo. Siamo convinti che ci siano ancora ulteriori margini di crescita e che non verrà a mancare il sostegno necessario per proseguire in questo cammino che ci vede registrare incrementi, a doppia o tripla cifra, da ormai sedici mesi consecutivi”.
Nel report viene evidenziato come gli aeroporti regionali e minori abbiano recuperato completamente, nel primo semestre dell’anno, i volumi di passeggeri precedenti alla pandemia, chiudendo il mese di giugno con un +2,2% medio rispetto al 2019. In particolare, Trapani, con un aumento del traffico del 163%, e Perugia, con un +137%, sono le destinazioni che hanno registrato le performance migliori nel corso del primo semestre. Questi risultati, secondo l’analisi dell’ACI, sono stati favoriti anche dal boom nel post-pandemia dell’utilizzo da parte dei vacanzieri delle compagnie low-cost, che hanno reso più popolari destinazioni diverse rispetto agli anni precedenti.
[post_title] => Aeroporto Umbria: al secondo posto per crescita passeggeri
[post_date] => 2023-12-07T11:19:56+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701947996000
)
)
[1] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 456898
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Sono 316 i milioni di euro che il gruppo Msc ha recentemente deciso di iniettare in Moby per contribuire a ripianare i debiti della compagnia di Vincenzo Onorato. La mossa fa seguito all'acquisizione del 49% della società di traghetti da parte della stessa holding con sede a Ginevra, operazione chiusa lo scorso settembre. La nuova liquidità, stando a quanto riporta Bloomberg, dovrebbe consentire a Moby di ripagare banche e obbligazionisti, ponendo possibilmente fine a un processo di ristrutturazione che si trascina ormai da qualche anno.
La somma dovrebbe inoltre servire a saldare definitivamente l'acquisto di Tirrenia, che Moby ha portato avanti nel 2011, chiudendo così i conti con i detentori del bond. Per l’acquisizione del 49% delle compagnia di traghetti di Onrato, la Sas Shipping Agencies Services, controllata al 100% dal fondatore del gruppo Msc, Gianluigi Aponte, ha versato 150 milioni di euro. Fino all’anno scorso Moby vantava debiti per un totale di circa 664 milioni, di cui 320 milioni a una serie di obbligazionisti, 180 milioni allo Stato e altri 163 milioni alle banche. Tali cifre hanno poi subito una decurtazione sensibile, pari rispettivamente a circa 59 milioni, 117 milioni e 98 milioni.
[post_title] => Msc eroga 316 milioni di euro per il ripianamento dei debiti di Moby
[post_date] => 2023-11-27T12:52:35+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1701089555000
)
)
[2] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 456423
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.
Il rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.
Altre follie
Per volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.
Proibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.
[post_title] => Voli: riparte la corsa delle tariffe aeree su Sicilia e Sardegna. E il Governo?
[post_date] => 2023-11-20T11:01:06+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1700478066000
)
)
[3] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 456125
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Aegean, forte dei risultati record del terzo trimestre 2023, archivia i primi nove mesi dell'anno con ricavi consolidati a +31% rispetto allo stesso periodo 2022, per un totale di 1,33 miliardi di euro. Il gruppo ha offerto 15,7 milioni di posti e ha trasportato 12,2 milioni di passeggeri, il 30% in più rispetto all'anno scorso, con 7,3 milioni di passeggeri da/per destinazioni internazionali.
Il load factor si è attestato all'84%, mentre l'utile ante imposte è salito a 217,5 milioni di euro, il 79% in più rispetto ai primi nove mesi del 2022, con profitti netti in crescita dell'83% a quota 170,7 milioni di euro.
«La compagnia realizza un'altra serie di risultati significativi, con una redditività record, che ha permesso di ottenere uno dei migliori risultati nei nove mesi nel nostro settore - commenta il ceo del vettore, Dimitris Gerogiannis -. La nostra espansione del network, il significativo investimento in capacità con l'aggiunta di 3 milioni di posti disponibili nel 2023 rispetto allo scorso anno, insieme alla robusta domanda per la Grecia, hanno contribuito al forte slancio di Aegean.
«I recenti sviluppi in Medio Oriente, tuttavia, dimostrano che continueremo a operare in un ambiente dinamico e complesso, con una scarsa visibilità futura. Allo stesso modo, sul fronte operativo, è evidente che continueranno ad esserci sfide dovute ai limiti delle infrastrutture e ai problemi della catena di approvvigionamento che avranno un impatto significativo sulle operazioni».
[post_title] => Aegean: il terzo trimestre spinge al rialzo gli utili dei primi nove mesi 2023
[post_date] => 2023-11-16T09:15:30+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1700126130000
)
)
[4] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 456022
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Sono numeri da record quelli rilasciati dall'Istituto di statistica della provincia di Trento (Ispat): 30,8 milioni di presenze nell'area nel 2022 (+36,7%) pari a più di 5,7 milioni di turisti, undici volte tanto la popolazione del Trentino. Queste le cifre che hanno aperto la riflessione sull'industria dei viaggi in montagna organizzata presso il palazzo Roccabruna di Trento dalla fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità e Th Resorts. Le tre realtà hanno così dato seguito all'appuntamento valdostano di inizio luglio sul medesimo tema, realizzato in occasione della riapertura estiva del rinnovato Th La Thuile – Planibel.
Anche a Trento sono state quindi presentate alcune evidenze tratte dalla ricerca comune Il turismo di montagna: sfide e opportunità di un settore in trasformazione, da cui emerge tra le altre cose come l'Italia, con circa 806 miliardi di euro, sia al primo posto in Europa per prodotto interno lordo delle province con prevalenza di aree montane. La Penisola rappresenta, infatti, circa il 28% del pil montano dell'intero continente. Seguono Spagna (27%), Francia (14%) e Germania (9%). Nelle aree montane del Paese operano inoltre più di 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti.
"La montagna in Italia è un patrimonio naturale immenso, spesso trascurato, che va valorizzato e tutelato, che dà un contributo straordinario in molti comparti, dal turismo, all'agricoltura e all'industria - sottolinea il presidente della fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini - . Bisogna però costruire sempre di più progetti sostenibili che valorizzino i territori. Con la diffusione delle tecnologie, inoltre, c'è oggi la possibilità di vivere e lavorare anche in zone montane una volta isolate".
In Europa l'Italia ha peraltro pure il primato di superficie montagnosa sul totale: oltre il 66% contro una media continentale del 32%. Con 800 chilometri di piste, la maggior parte distribuite tra due grandi comprensori, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti-Adamello Brenta, serviti da 227 impianti di risalita, 5.843 chilometri di sentieri e più di 8 mila chilometri di piste per mountain bike, il Trentino è quindi una regione chiave per il turismo montano.
“Un comparto che, se adeguatamente sostenuto, garantisce effetti per tutta la filiera e per i territori – aggiunge il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini -. Noi ci crediamo da sempre; siamo leader nel segmento montagna e continuiamo a investire. È un settore in forte espansione, che è diventato attrattivo anche per i giovani, ma dobbiamo ancora lavorare nella destagionalizzazione dei flussi turistici per accrescere ulteriormente la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica, in particolare sui mercati esteri. Serve anche un investimento in formazione. E per questo abbiamo fortemente voluto la nascita in Italia della prima hotel school per il turismo, la Scuola Italiana di Ospitalità”.
Th Resorts gestisce quattro alberghi in Trentino: uno ciascuno a Madonna di Campiglio e a San Martino di Castrozza, più due a Marilleva, per un totale di 575 camere, quasi 165 mila presenze l’anno e oltre 500 addetti. L’andamento della stagione estiva è stato positivo, con 12 mila arrivi e 55 mila presenze: numeri che rappresentano i migliori risultati degli ultimi dieci anni.
[post_title] => Th Resorts in Trentino per parlare ancora delle potenzialità del turismo montano
[post_date] => 2023-11-14T12:28:50+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1699964930000
)
)
[5] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 455529
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => In Danimarca il Natale è la stagione della “hygge”: un'atmosfera calda e accogliente, da vivere in compagnia delle persone care. Qui lo spirito natalizio arriva a novembre.
Ogni città e paese, da Copenaghen a Aarhus, si illumina dei mercatini tradizionali e nelle famiglie si ripetono riti consueti: si realizza la ghirlanda dell’Avvento con rami di pino e si decora l’albero di Natale con le candele, da accendere la sera della Vigilia. Le strade si riempiono dei profumi delle delizie tipiche - come le æbleskiver (delle dolci frittelle), la birra di Natale, il gløgg (vino caldo speziato) e le mandorle candite. Il 13 dicembre arriva Santa Lucia, con cortei di fanciulle vestite di bianco e incoronate di luci che sfilano per le strade, mentre i bambini aspettano emozionati il Julemanden (il locale Babbo Natale) con i suoi elfi.
La Danimarca - The Land of Everyday Wonder, invita i turisti a condividere questi momenti emozionanti. Copenaghen, che quest’anno è la Capitale Mondiale dell’Architettura, offre mercatini di design - come il Vaerk (dall’1 al 3 dicembre e dall’8 al 10 dicembre) - e ripropone i suoi più noti spazi di incontro, tra cui il Mercatino di Natale di Højbro Plads, quello a Kongens Nytorv (entrambi aperti dal 3 novembre al 21 dicembre) e, dal 17 novembre al 21 dicembre, il Mercatino di Natale H.C. Andersen. Il 17 novembre anche i Giardini di Tivoli si riempiranno di luci natalizie e graziose bancarelle; dal 6 novembre al 25 febbraio sarà aperta la nuova pista di pattinaggio di Broen e, dal 30 novembre, verrà rappresentato nella sala concerti dei Giardini il balletto "La regina delle nevi" tratto da una delle fiabe più amate di Hans Christian Andersen.
Ma, prima di tuffarsi nell’atmosfera natalizia, il 1° dicembre 2023 si potrà scoprire a Copenaghen il visitor centre della Birreria Carlsberg, che riapre dopo anni di ristrutturazione. Nella Home of Carlsberg, uno spazio interattivo di 3000m2, si rivivrà la storia della famiglia Carlsberg e dell’azienda, con approfondimenti sulla scienza della produzione della birra. La location, con ristorante e area caffé, sarà aperta per eventi aziendali. Le idee sono tante anche per il viaggiatore che vuole trascorrere l’attesa del Natale fuori dalla capitale: potrà raggiungere i mercatini tradizionali della vicina Fjordlandet, la regione detta “il giardino di Copenaghen”, oppure salire al nord e visitare il Mercatino dell’ Abbazia di Esrum, le bancarelle al Castello di Kronborg o il museo all'aperto Frilandsmuseet, animato dalle tradizioni locali dell’Avvento. Chi raggiungerà, invece, l’area di Billund, potrà respirare lo spirito del Natale tra le costruzioni, il grande albero e le luci di Legoland. Le possibilità sono davvero tante; tra le più curiose, la visita al grandioso mercatino di Natale del Faegslet, la prigione di Stato a un’ora da Billund che, attiva dal 1853 al 2006, ha riaperto nel 2012 come luogo culturale, museo, caffé e ostello.
[gallery ids="455532,455531,455533"]
[post_title] => La Danimarca risplende nell’attesa del Natale
[post_date] => 2023-11-07T10:42:25+00:00
[category] => Array
(
[0] => estero
)
[category_name] => Array
(
[0] => Estero
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1699353745000
)
)
[6] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 455008
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Si allineano alle previsioni di crescita dell'intero gruppo le stime di chiusura delle divisione alberghiera di Alpitour. I bilanci di fine anno finanziario, che termina il prossimo 31 ottobre, dovrebbero infatti assegnare a Voihotels un fatturato in salita, tanto da raggiungere quota 170 - 180 milioni di euro. "E tutto ciò nonostante le difficoltà legate alla chiusura dello scalo di Catania per tre settimane - rivela il director of sales & marketing della divisione, Angelo La Riccia, in occasione dell'ultima fiera di Rimini -. In Sicilia abbiamo infatti sei strutture, tra cui tre VRetreats che godono di una percentuale di clientela straniera estremamente significativa".
A livello di prodotto, il brand omonimo, Voihotels, vede in particolare il proprio giro d'affari salire di circa il 6%, soprattutto a seguito degli incrementi delle tariffe medie. "Ma sono cresciute anche le presenze internazionali, grazie a una programmazione che quest'anno è partita decisamente prima - spiega La Riccia -. E per il 2024 prevediamo un incremento ancora più sensibile degli arrivi dall'estero".
A trainare le performance della divisione alberghiera è stato però soprattutto il marchio lusso VRetreats. A Venezia, per esempio, l'aumento è stato del 22%, a Taormina del 20%, quasi tutto ancora una volta legato alla crescita dei prezzi medi a camera, nonché all'incremento degli ospiti di origine internazionale. "Il mercato Usa è salito di quasi il 160% - sottolinea sempre La Riccia -. Su Taormina ha tra l'altro influito chiaramente l'effetto della serie White Lotus, ambientata nella città siciliana, così come la presenza di Four Seasons che ha contribuito a far crescere l'appeal della destinazione".
Per il prossimo futuro i progetti della divisione alberghiera di Alpitour si concentrano soprattutto sui restyling. "Sta partendo proprio in questo periodo la ristrutturazione del Voi Tanka in Sardegna, per un investimento di quasi 80 milioni di euro in quattro anni - conclude La Riccia -. I lavori prevedono solo una chiusura invernale e nella prima fase riguarderanno 165 camere. A inizio novembre inizierà invece il restyling delle 40 stanze del VRetreats di Siracusa con re-opening in calendario a Pasqua. L'intervento segue il rinnovamento di hall e spazi comuni già effettuato l'anno scorso. Infine al Donna Camilla Savelli di Roma rifaremo un'ottantina di camere su 100, chiudendo una parte della struttura dal mese prossimo fino a Pasqua".
[post_title] => Cresce il fatturato Voihotels sospinto dall'incremento di tariffe e arrivi internazionali
[post_date] => 2023-10-27T13:49:40+00:00
[category] => Array
(
[0] => alberghi
)
[category_name] => Array
(
[0] => Alberghi
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1698414580000
)
)
[7] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 454296
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Utile inferiore alle stime per il quarto trimestre di United Airlines, che sconta le pressioni legate alla sospensione dei voli per Tel Aviv e all'aumento dei costi del carburante.
L'utile rettificato è previsto a quota 1,80 dollari per azione se i voli per Tel Aviv saranno sospesi fino al 31 ottobre e di 1,50 dollari se il divieto si protrarrà fino alla fine del 2023, ha spiegato la compagnia statunitense in una nota. Il vettore ha anche sottolineato che i costi del carburante sono aumentati di oltre il 20% da metà luglio. Si prevede che la spesa media per il carburante di United aumenterà dell'11% nel trimestre fino a dicembre rispetto a quello precedente.
United, che ha la maggiore esposizione su Israele tra le compagnie aeree statunitensi, ha sospeso i voli per Tel Aviv "fino a quando le condizioni non ne consentiranno la ripresa". Nel trimestre di dicembre, Israele rappresentava l'1,9% della capacità globale pianificata, secondo un'analisi Reuters dei dati Cirium.
Le previsioni di fine anno arrivano comunque a chiusura di un terzo trimestre 2023 decisamente positivo che ha visto United aumentare la propria capacità di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'utile trimestrale ante imposte è stato di 1,5 miliardi di dollari, con un margine ante imposte del 10,3%; i ricavi totali della top-line sono aumentati di oltre il 12% rispetto allo stesso periodo del 2022 il che, secondo il vettore, rappresenta "un trimestre di ricavi record vicino alla fascia alta della guidance".
In particolare, a livello internazionale, la compagnia aerea ha registrato livelli record di profitto nelle regioni dell'Atlantico e del Pacifico. I ricavi nella regione atlantica sono aumentati del 15% rispetto al terzo trimestre del 2022 e del 70% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Nel Pacifico, i ricavi hanno superato i livelli del terzo trimestre del 2019, ma la capacità nel terzo trimestre del 2023 è rimasta del 24% al di sotto dello stesso periodo pre-pandemia.
[post_title] => United Airlines stima profitti inferiori alle attese nel quarto trimestre
[post_date] => 2023-10-18T10:50:14+00:00
[category] => Array
(
[0] => trasporti
)
[category_name] => Array
(
[0] => Trasporti
)
[post_tag] => Array
(
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1697626214000
)
)
[8] => Array
(
[_index] => travelquotidiano
[_type] => post
[_id] => 451846
[_score] =>
[_source] => Array
(
[blog_id] => 1
[post_content] => Fatturato già sopra i livelli 2019. Si confermano le previsioni di luglio del gruppo Quality. Anzi al momento i numeri tendono verso la parte più alta della già ottimistica forbice previsionale di due mesi fa, quando si pensava di chiudere a livelli pari o appena superiori ai 165 milioni di euro di quattro anni fa (110 milioni nel 2022, ndr). "L’estate 2023 è stata una delle più difficili dal punto di vista operativo a causa degli incendi, dei tifoni e delle tante difficoltà che la parte volata del viaggio ha subito - racconta il direttore commerciale dell'operatore torinese, Marco Peci -. Dal punto di vista del fatturato è però andata oltre le aspettative, anche se la disponibilità dei posti volo, e in alcuni casi anche dei servizi a terra, ha limitato la possibilità di soddisfare tutta la domanda potenziale. Stati uniti, Europa, Giappone, Indonesia, Uzbekistan, Messico e Canada sono solo alcune delle destinazioni che hanno registrato le migliori performance, anche paragonandole al periodo pre-Covid".
Proprio il Giappone è peraltro uno dei grandi ritorni di un anno, il 2023, che ha visto la ripartenza in Oriente di altre mete fondamentali quali l'India e la Cina. "Si tratta di destinazioni oggi in condizioni di appeal molto diverse tra loro - riprende Peci -. Il Giappone, come dicevo, è uno dei best seller 2023: tutte le linee di prodotto e tipologie di viaggio sono state apprezzate. È uno dei Paesi più trendy al mondo. Discorso diverso invece per l’india, che è in sensibile ricrescita ma ancora non al livello del periodo pre-Covid, Ma soprattutto per la Cina che necessiterebbe di una grande promozione da parte dell’ente del turismo. Bisogna ripartire dalle fondamenta e con un approccio molto diverso dalla promozione che se ne faceva in passato.
Peci è tornato recentemente in Cina dopo tre anni di assenza e decine di viaggi fatti negli ultimi 25 anni: "L’ho trovata più bella che mai. Ha tutti gli ingredienti giusti per essere ancora una delle destinazioni turistiche più importanti al mondo, grazie alle bellezze che custodisce, culturali e naturalistiche, allo stile di vita dei cinesi che offre scorci di futuro e passato unici, alle esperienze assolutamente uniche che si possono fare e alle infrastrutture che sono tra le migliori al mondo. Il problema è che la percezione che abbiamo qui in Occidente della destinazione è fortemente distonica rispetto a quanto offra realmente. Ci sono pregiudizi che chi ama viaggiare dovrebbe superare soprattutto quando, come in questo caso, sono spesso senza reale fondamento".
[post_title] => Fatturato Quality oggi già sopra i livelli 2019. Ma la Cina è da ripensare
[post_date] => 2023-09-08T12:36:04+00:00
[category] => Array
(
[0] => tour_operator
)
[category_name] => Array
(
[0] => Tour Operator
)
[post_tag] => Array
(
[0] => in-evidenza
)
[post_tag_name] => Array
(
[0] => In evidenza
)
)
[sort] => Array
(
[0] => 1694176564000
)
)
)
{
"size": 9,
"query": {
"filtered": {
"query": {
"fuzzy_like_this": {
"like_text" : "1653"
}
},
"filter": {
"range": {
"post_date": {
"gte": "now-2y",
"lte": "now",
"time_zone": "+1:00"
}
}
}
}
}, "sort": { "post_date": { "order": "desc" } }
}{"took":173,"timed_out":false,"_shards":{"total":5,"successful":5,"failed":0},"hits":{"total":65,"max_score":null,"hits":[{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"457666","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"L’aeroporto internazionale dell’Umbria viene collocato al secondo posto in Europa per crescita del traffico passeggeri – nella categoria degli aeroporti con traffico al di sotto dei dieci milioni annui – alle spalle di un altro scalo italiano, quello di Trapani.\r\n\r\nUmberto Solimeno, direttore generale dell’aeroporto dell’Umbria, ha commentato: “Siamo orgogliosi di essere nuovamente collocati tra gli scali della nostra categoria che registrano la migliore crescita in Europa. Stiamo vedendo i frutti di un lavoro portato avanti da tempo, con il supporto di tutto il territorio, e che sta portando l’Umbria ad essere considerata una meta rilevante e desiderata nel panorama italiano ed europeo. Siamo convinti che ci siano ancora ulteriori margini di crescita e che non verrà a mancare il sostegno necessario per proseguire in questo cammino che ci vede registrare incrementi, a doppia o tripla cifra, da ormai sedici mesi consecutivi”.\r\n\r\nNel report viene evidenziato come gli aeroporti regionali e minori abbiano recuperato completamente, nel primo semestre dell’anno, i volumi di passeggeri precedenti alla pandemia, chiudendo il mese di giugno con un +2,2% medio rispetto al 2019. In particolare, Trapani, con un aumento del traffico del 163%, e Perugia, con un +137%, sono le destinazioni che hanno registrato le performance migliori nel corso del primo semestre. Questi risultati, secondo l’analisi dell’ACI, sono stati favoriti anche dal boom nel post-pandemia dell’utilizzo da parte dei vacanzieri delle compagnie low-cost, che hanno reso più popolari destinazioni diverse rispetto agli anni precedenti.\r\n\r\n \r\n\r\n ","post_title":"Aeroporto Umbria: al secondo posto per crescita passeggeri","post_date":"2023-12-07T11:19:56+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1701947996000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"456898","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono 316 i milioni di euro che il gruppo Msc ha recentemente deciso di iniettare in Moby per contribuire a ripianare i debiti della compagnia di Vincenzo Onorato. La mossa fa seguito all'acquisizione del 49% della società di traghetti da parte della stessa holding con sede a Ginevra, operazione chiusa lo scorso settembre. La nuova liquidità, stando a quanto riporta Bloomberg, dovrebbe consentire a Moby di ripagare banche e obbligazionisti, ponendo possibilmente fine a un processo di ristrutturazione che si trascina ormai da qualche anno.\r\n\r\nLa somma dovrebbe inoltre servire a saldare definitivamente l'acquisto di Tirrenia, che Moby ha portato avanti nel 2011, chiudendo così i conti con i detentori del bond. Per l’acquisizione del 49% delle compagnia di traghetti di Onrato, la Sas Shipping Agencies Services, controllata al 100% dal fondatore del gruppo Msc, Gianluigi Aponte, ha versato 150 milioni di euro. Fino all’anno scorso Moby vantava debiti per un totale di circa 664 milioni, di cui 320 milioni a una serie di obbligazionisti, 180 milioni allo Stato e altri 163 milioni alle banche. Tali cifre hanno poi subito una decurtazione sensibile, pari rispettivamente a circa 59 milioni, 117 milioni e 98 milioni.","post_title":"Msc eroga 316 milioni di euro per il ripianamento dei debiti di Moby","post_date":"2023-11-27T12:52:35+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1701089555000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"456423","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Voli e tariffe. In poco più di due settimane i prezzi dei biglietti aerei per volare su Sicilia e Sardegna nel periodo natalizio hanno registrato aumenti vertiginosi che raggiungono, a seconda della tratta, punte del +78%. È quanto ha denunciato il Codacons, associazione dalle cui denunce sono scaturite le due indagini dell’Antitrust sul caro-voli in Italia. In particolare l’associazione ha messo a confronto la sua precedente indagine condotta il 2 novembre scorso e relativa alle tariffe dei voli per Sicilia e Sardegna per le partenze a ridosso di Natale, con i dati raccolti oggi sulle piattaforme di prenotazione specializzate, scoprendo che in pochi giorni i prezzi dei biglietti aerei sono schizzati alle stelle.\r\n\r\nIl rincaro più forte riguarda la tratta Torino-Cagliari: partendo il 24 dicembre (entro le ore 17) si spendevano 84 euro acquistando il biglietto il 2 novembre scorso (volo di sola andata), mentre oggi servono almeno 150 euro, con un incremento del +78,5%. E proprio i voli da Torino per le isole mostrano un andamento del tutto anomalo: se si parte il 22 o il 23 dicembre, i prezzi risultano inferiori rispetto a quelli venduti a inizio novembre, con una discesa fino al -24% per la tratta Torino-Catania. Questo potrebbe dipendere da un possibile aumento dei collegamenti tra la città piemontese e le isole nel periodo natalizio – ha spiegato il Codacons.\r\n\r\nAltre follie\r\n\r\nPer volare da Roma a Catania partendo il 22 dicembre, il biglietto passa dagli 82 euro di inizio novembre agli attuali 127 euro, con un aumento del +54,9%; da 94 euro a 140 euro se si parte il 23 dicembre (+48,9%). +34,4% la tratta Roma-Palermo con partenza il 22 dicembre. La tratta Milano-Catania rincara del +48,5% in pochi giorni (da 165 euro a 245 euro partendo il 23 dicembre), mentre da Firenze a Catania occorre mettere in conto una maggiore spesa del +33,7% partendo il 24 dicembre (entro le ore 17): da 181 euro del 2 novembre ai 242 euro attuali.\r\n\r\nProibitivi i biglietti da Bologna: servino 342 euro per volare il 22 dicembre a Palermo (+32,5% su inizio novembre), 314 euro se si parte il 23 dicembre, e 291 euro se si è diretti a Cagliari il 22 dicembre, con un rincaro in questo caso del 64,4% (aumenti superiori al 52% se si parte il 23 o 24 dicembre). Aumentano del 60,7% i prezzi dei voli da Venezia su Cagliari, con il biglietto del 23 dicembre che passa dai 145 euro di inizio novembre agli attuali 233 euro.","post_title":"Voli: riparte la corsa delle tariffe aeree su Sicilia e Sardegna. E il Governo?","post_date":"2023-11-20T11:01:06+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1700478066000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"456125","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Aegean, forte dei risultati record del terzo trimestre 2023, archivia i primi nove mesi dell'anno con ricavi consolidati a +31% rispetto allo stesso periodo 2022, per un totale di 1,33 miliardi di euro. Il gruppo ha offerto 15,7 milioni di posti e ha trasportato 12,2 milioni di passeggeri, il 30% in più rispetto all'anno scorso, con 7,3 milioni di passeggeri da/per destinazioni internazionali.\r\n\r\nIl load factor si è attestato all'84%, mentre l'utile ante imposte è salito a 217,5 milioni di euro, il 79% in più rispetto ai primi nove mesi del 2022, con profitti netti in crescita dell'83% a quota 170,7 milioni di euro.\r\n\r\n«La compagnia realizza un'altra serie di risultati significativi, con una redditività record, che ha permesso di ottenere uno dei migliori risultati nei nove mesi nel nostro settore - commenta il ceo del vettore, Dimitris Gerogiannis -. La nostra espansione del network, il significativo investimento in capacità con l'aggiunta di 3 milioni di posti disponibili nel 2023 rispetto allo scorso anno, insieme alla robusta domanda per la Grecia, hanno contribuito al forte slancio di Aegean.\r\n\r\n«I recenti sviluppi in Medio Oriente, tuttavia, dimostrano che continueremo a operare in un ambiente dinamico e complesso, con una scarsa visibilità futura. Allo stesso modo, sul fronte operativo, è evidente che continueranno ad esserci sfide dovute ai limiti delle infrastrutture e ai problemi della catena di approvvigionamento che avranno un impatto significativo sulle operazioni».","post_title":"Aegean: il terzo trimestre spinge al rialzo gli utili dei primi nove mesi 2023","post_date":"2023-11-16T09:15:30+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1700126130000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"456022","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Sono numeri da record quelli rilasciati dall'Istituto di statistica della provincia di Trento (Ispat): 30,8 milioni di presenze nell'area nel 2022 (+36,7%) pari a più di 5,7 milioni di turisti, undici volte tanto la popolazione del Trentino. Queste le cifre che hanno aperto la riflessione sull'industria dei viaggi in montagna organizzata presso il palazzo Roccabruna di Trento dalla fondazione per la Sussidiarietà, in collaborazione con la Scuola Italiana di Ospitalità e Th Resorts. Le tre realtà hanno così dato seguito all'appuntamento valdostano di inizio luglio sul medesimo tema, realizzato in occasione della riapertura estiva del rinnovato Th La Thuile – Planibel.\r\n\r\nAnche a Trento sono state quindi presentate alcune evidenze tratte dalla ricerca comune Il turismo di montagna: sfide e opportunità di un settore in trasformazione, da cui emerge tra le altre cose come l'Italia, con circa 806 miliardi di euro, sia al primo posto in Europa per prodotto interno lordo delle province con prevalenza di aree montane. La Penisola rappresenta, infatti, circa il 28% del pil montano dell'intero continente. Seguono Spagna (27%), Francia (14%) e Germania (9%). Nelle aree montane del Paese operano inoltre più di 2 milioni di imprese, con oltre 5 milioni di addetti.\r\n\r\n\"La montagna in Italia è un patrimonio naturale immenso, spesso trascurato, che va valorizzato e tutelato, che dà un contributo straordinario in molti comparti, dal turismo, all'agricoltura e all'industria - sottolinea il presidente della fondazione per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini - . Bisogna però costruire sempre di più progetti sostenibili che valorizzino i territori. Con la diffusione delle tecnologie, inoltre, c'è oggi la possibilità di vivere e lavorare anche in zone montane una volta isolate\".\r\n\r\nIn Europa l'Italia ha peraltro pure il primato di superficie montagnosa sul totale: oltre il 66% contro una media continentale del 32%. Con 800 chilometri di piste, la maggior parte distribuite tra due grandi comprensori, il Dolomiti Superski e lo Skirama Dolomiti-Adamello Brenta, serviti da 227 impianti di risalita, 5.843 chilometri di sentieri e più di 8 mila chilometri di piste per mountain bike, il Trentino è quindi una regione chiave per il turismo montano.\r\n\r\n“Un comparto che, se adeguatamente sostenuto, garantisce effetti per tutta la filiera e per i territori – aggiunge il presidente di Th Resorts, Graziano Debellini -. Noi ci crediamo da sempre; siamo leader nel segmento montagna e continuiamo a investire. È un settore in forte espansione, che è diventato attrattivo anche per i giovani, ma dobbiamo ancora lavorare nella destagionalizzazione dei flussi turistici per accrescere ulteriormente la capacità competitiva e innovativa dell’imprenditorialità turistica, in particolare sui mercati esteri. Serve anche un investimento in formazione. E per questo abbiamo fortemente voluto la nascita in Italia della prima hotel school per il turismo, la Scuola Italiana di Ospitalità”.\r\n\r\nTh Resorts gestisce quattro alberghi in Trentino: uno ciascuno a Madonna di Campiglio e a San Martino di Castrozza, più due a Marilleva, per un totale di 575 camere, quasi 165 mila presenze l’anno e oltre 500 addetti. L’andamento della stagione estiva è stato positivo, con 12 mila arrivi e 55 mila presenze: numeri che rappresentano i migliori risultati degli ultimi dieci anni.","post_title":"Th Resorts in Trentino per parlare ancora delle potenzialità del turismo montano","post_date":"2023-11-14T12:28:50+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1699964930000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"455529","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"In Danimarca il Natale è la stagione della “hygge”: un'atmosfera calda e accogliente, da vivere in compagnia delle persone care. Qui lo spirito natalizio arriva a novembre.\r\n\r\nOgni città e paese, da Copenaghen a Aarhus, si illumina dei mercatini tradizionali e nelle famiglie si ripetono riti consueti: si realizza la ghirlanda dell’Avvento con rami di pino e si decora l’albero di Natale con le candele, da accendere la sera della Vigilia. Le strade si riempiono dei profumi delle delizie tipiche - come le æbleskiver (delle dolci frittelle), la birra di Natale, il gløgg (vino caldo speziato) e le mandorle candite. Il 13 dicembre arriva Santa Lucia, con cortei di fanciulle vestite di bianco e incoronate di luci che sfilano per le strade, mentre i bambini aspettano emozionati il Julemanden (il locale Babbo Natale) con i suoi elfi.\r\n\r\nLa Danimarca - The Land of Everyday Wonder, invita i turisti a condividere questi momenti emozionanti. Copenaghen, che quest’anno è la Capitale Mondiale dell’Architettura, offre mercatini di design - come il Vaerk (dall’1 al 3 dicembre e dall’8 al 10 dicembre) - e ripropone i suoi più noti spazi di incontro, tra cui il Mercatino di Natale di Højbro Plads, quello a Kongens Nytorv (entrambi aperti dal 3 novembre al 21 dicembre) e, dal 17 novembre al 21 dicembre, il Mercatino di Natale H.C. Andersen. Il 17 novembre anche i Giardini di Tivoli si riempiranno di luci natalizie e graziose bancarelle; dal 6 novembre al 25 febbraio sarà aperta la nuova pista di pattinaggio di Broen e, dal 30 novembre, verrà rappresentato nella sala concerti dei Giardini il balletto \"La regina delle nevi\" tratto da una delle fiabe più amate di Hans Christian Andersen.\r\n\r\nMa, prima di tuffarsi nell’atmosfera natalizia, il 1° dicembre 2023 si potrà scoprire a Copenaghen il visitor centre della Birreria Carlsberg, che riapre dopo anni di ristrutturazione. Nella Home of Carlsberg, uno spazio interattivo di 3000m2, si rivivrà la storia della famiglia Carlsberg e dell’azienda, con approfondimenti sulla scienza della produzione della birra. La location, con ristorante e area caffé, sarà aperta per eventi aziendali. Le idee sono tante anche per il viaggiatore che vuole trascorrere l’attesa del Natale fuori dalla capitale: potrà raggiungere i mercatini tradizionali della vicina Fjordlandet, la regione detta “il giardino di Copenaghen”, oppure salire al nord e visitare il Mercatino dell’ Abbazia di Esrum, le bancarelle al Castello di Kronborg o il museo all'aperto Frilandsmuseet, animato dalle tradizioni locali dell’Avvento. Chi raggiungerà, invece, l’area di Billund, potrà respirare lo spirito del Natale tra le costruzioni, il grande albero e le luci di Legoland. Le possibilità sono davvero tante; tra le più curiose, la visita al grandioso mercatino di Natale del Faegslet, la prigione di Stato a un’ora da Billund che, attiva dal 1853 al 2006, ha riaperto nel 2012 come luogo culturale, museo, caffé e ostello.\r\n\r\n[gallery ids=\"455532,455531,455533\"]","post_title":"La Danimarca risplende nell’attesa del Natale","post_date":"2023-11-07T10:42:25+00:00","category":["estero"],"category_name":["Estero"],"post_tag":[]},"sort":[1699353745000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"455008","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Si allineano alle previsioni di crescita dell'intero gruppo le stime di chiusura delle divisione alberghiera di Alpitour. I bilanci di fine anno finanziario, che termina il prossimo 31 ottobre, dovrebbero infatti assegnare a Voihotels un fatturato in salita, tanto da raggiungere quota 170 - 180 milioni di euro. \"E tutto ciò nonostante le difficoltà legate alla chiusura dello scalo di Catania per tre settimane - rivela il director of sales & marketing della divisione, Angelo La Riccia, in occasione dell'ultima fiera di Rimini -. In Sicilia abbiamo infatti sei strutture, tra cui tre VRetreats che godono di una percentuale di clientela straniera estremamente significativa\".\r\n\r\nA livello di prodotto, il brand omonimo, Voihotels, vede in particolare il proprio giro d'affari salire di circa il 6%, soprattutto a seguito degli incrementi delle tariffe medie. \"Ma sono cresciute anche le presenze internazionali, grazie a una programmazione che quest'anno è partita decisamente prima - spiega La Riccia -. E per il 2024 prevediamo un incremento ancora più sensibile degli arrivi dall'estero\".\r\n\r\nA trainare le performance della divisione alberghiera è stato però soprattutto il marchio lusso VRetreats. A Venezia, per esempio, l'aumento è stato del 22%, a Taormina del 20%, quasi tutto ancora una volta legato alla crescita dei prezzi medi a camera, nonché all'incremento degli ospiti di origine internazionale. \"Il mercato Usa è salito di quasi il 160% - sottolinea sempre La Riccia -. Su Taormina ha tra l'altro influito chiaramente l'effetto della serie White Lotus, ambientata nella città siciliana, così come la presenza di Four Seasons che ha contribuito a far crescere l'appeal della destinazione\".\r\n\r\nPer il prossimo futuro i progetti della divisione alberghiera di Alpitour si concentrano soprattutto sui restyling. \"Sta partendo proprio in questo periodo la ristrutturazione del Voi Tanka in Sardegna, per un investimento di quasi 80 milioni di euro in quattro anni - conclude La Riccia -. I lavori prevedono solo una chiusura invernale e nella prima fase riguarderanno 165 camere. A inizio novembre inizierà invece il restyling delle 40 stanze del VRetreats di Siracusa con re-opening in calendario a Pasqua. L'intervento segue il rinnovamento di hall e spazi comuni già effettuato l'anno scorso. Infine al Donna Camilla Savelli di Roma rifaremo un'ottantina di camere su 100, chiudendo una parte della struttura dal mese prossimo fino a Pasqua\".","post_title":"Cresce il fatturato Voihotels sospinto dall'incremento di tariffe e arrivi internazionali","post_date":"2023-10-27T13:49:40+00:00","category":["alberghi"],"category_name":["Alberghi"],"post_tag":[]},"sort":[1698414580000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"454296","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Utile inferiore alle stime per il quarto trimestre di United Airlines, che sconta le pressioni legate alla sospensione dei voli per Tel Aviv e all'aumento dei costi del carburante.\r\n\r\nL'utile rettificato è previsto a quota 1,80 dollari per azione se i voli per Tel Aviv saranno sospesi fino al 31 ottobre e di 1,50 dollari se il divieto si protrarrà fino alla fine del 2023, ha spiegato la compagnia statunitense in una nota. Il vettore ha anche sottolineato che i costi del carburante sono aumentati di oltre il 20% da metà luglio. Si prevede che la spesa media per il carburante di United aumenterà dell'11% nel trimestre fino a dicembre rispetto a quello precedente.\r\n\r\nUnited, che ha la maggiore esposizione su Israele tra le compagnie aeree statunitensi, ha sospeso i voli per Tel Aviv \"fino a quando le condizioni non ne consentiranno la ripresa\". Nel trimestre di dicembre, Israele rappresentava l'1,9% della capacità globale pianificata, secondo un'analisi Reuters dei dati Cirium.\r\n\r\nLe previsioni di fine anno arrivano comunque a chiusura di un terzo trimestre 2023 decisamente positivo che ha visto United aumentare la propria capacità di oltre il 15% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. L'utile trimestrale ante imposte è stato di 1,5 miliardi di dollari, con un margine ante imposte del 10,3%; i ricavi totali della top-line sono aumentati di oltre il 12% rispetto allo stesso periodo del 2022 il che, secondo il vettore, rappresenta \"un trimestre di ricavi record vicino alla fascia alta della guidance\".\r\n\r\nIn particolare, a livello internazionale, la compagnia aerea ha registrato livelli record di profitto nelle regioni dell'Atlantico e del Pacifico. I ricavi nella regione atlantica sono aumentati del 15% rispetto al terzo trimestre del 2022 e del 70% rispetto allo stesso periodo del 2019, prima della pandemia. Nel Pacifico, i ricavi hanno superato i livelli del terzo trimestre del 2019, ma la capacità nel terzo trimestre del 2023 è rimasta del 24% al di sotto dello stesso periodo pre-pandemia.\r\n\r\n ","post_title":"United Airlines stima profitti inferiori alle attese nel quarto trimestre","post_date":"2023-10-18T10:50:14+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1697626214000]},{"_index":"travelquotidiano","_type":"post","_id":"451846","_score":null,"_source":{"blog_id":1,"post_content":"Fatturato già sopra i livelli 2019. Si confermano le previsioni di luglio del gruppo Quality. Anzi al momento i numeri tendono verso la parte più alta della già ottimistica forbice previsionale di due mesi fa, quando si pensava di chiudere a livelli pari o appena superiori ai 165 milioni di euro di quattro anni fa (110 milioni nel 2022, ndr). \"L’estate 2023 è stata una delle più difficili dal punto di vista operativo a causa degli incendi, dei tifoni e delle tante difficoltà che la parte volata del viaggio ha subito - racconta il direttore commerciale dell'operatore torinese, Marco Peci -. Dal punto di vista del fatturato è però andata oltre le aspettative, anche se la disponibilità dei posti volo, e in alcuni casi anche dei servizi a terra, ha limitato la possibilità di soddisfare tutta la domanda potenziale. Stati uniti, Europa, Giappone, Indonesia, Uzbekistan, Messico e Canada sono solo alcune delle destinazioni che hanno registrato le migliori performance, anche paragonandole al periodo pre-Covid\".\r\n\r\nProprio il Giappone è peraltro uno dei grandi ritorni di un anno, il 2023, che ha visto la ripartenza in Oriente di altre mete fondamentali quali l'India e la Cina. \"Si tratta di destinazioni oggi in condizioni di appeal molto diverse tra loro - riprende Peci -. Il Giappone, come dicevo, è uno dei best seller 2023: tutte le linee di prodotto e tipologie di viaggio sono state apprezzate. È uno dei Paesi più trendy al mondo. Discorso diverso invece per l’india, che è in sensibile ricrescita ma ancora non al livello del periodo pre-Covid, Ma soprattutto per la Cina che necessiterebbe di una grande promozione da parte dell’ente del turismo. Bisogna ripartire dalle fondamenta e con un approccio molto diverso dalla promozione che se ne faceva in passato.\r\n\r\nPeci è tornato recentemente in Cina dopo tre anni di assenza e decine di viaggi fatti negli ultimi 25 anni: \"L’ho trovata più bella che mai. Ha tutti gli ingredienti giusti per essere ancora una delle destinazioni turistiche più importanti al mondo, grazie alle bellezze che custodisce, culturali e naturalistiche, allo stile di vita dei cinesi che offre scorci di futuro e passato unici, alle esperienze assolutamente uniche che si possono fare e alle infrastrutture che sono tra le migliori al mondo. Il problema è che la percezione che abbiamo qui in Occidente della destinazione è fortemente distonica rispetto a quanto offra realmente. Ci sono pregiudizi che chi ama viaggiare dovrebbe superare soprattutto quando, come in questo caso, sono spesso senza reale fondamento\".","post_title":"Fatturato Quality oggi già sopra i livelli 2019. Ma la Cina è da ripensare","post_date":"2023-09-08T12:36:04+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":["in-evidenza"],"post_tag_name":["In evidenza"]},"sort":[1694176564000]}]}}







