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20 marzo 2012 16:10
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Offresi plurimandato in regime enasarco.
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Il marchio Hilton che spicca all’ingresso evoca lusso e internazionalità, ma l’aria che si respira nel nuovo, centralissimo, Hilton Turin Centre è quella di famiglia. O meglio, di un gruppo che negli anni ha diffuso e consolidato il brand Hilton in Italia senza rinunciare a dare a ogni struttura un tocco personale, a farne un riferimento per gli ospiti ma anche per la città in cui è attivo.
Proprietà del fondo Geras 2 gestito da Ream Sgr, va infatti ad arricchire le strutture del Gruppo Della Frera Hotel che, in franchising con Hilton, lo ha realizzato in collaborazione con Ream Sgr. L’ex Golden Palace, edificio razionalista progettato nel 1953 dall’Architetto Emilio Decker per accogliere la sede della Compagnia Anonima d’Assicurazione di Torino, rievoca la sobrietà degli uffici di un tempo.
L’importante ristrutturazione, che ha comportato un investimento di 50 milioni di euro (di cui 14 per il remodelling) e un anno e mezzo di lavori, è stata affidata allo studio di Interior design Chiara Caberlon che ha preservato l’eleganza e il rigore delle origini. Nei cinque piani dell’immobile sono distribuite 175 ampie stanze di varia tipologia e grande confort, fra cui 36 suite. Fiore all’occhiello la Presidential Suite, con terrazza privata panoramica, bagno turco, vasca idromassaggio, cucina e salotto indipendente. Grande cura nella scelta di arredi e decori, arricchiti da tonalità di verde salvia, pellami pregiati e dettagli in bronzo e ottone, tendaggi e rivestimenti che riprendono motivi del Liberty torinese.
Settima struttura realizzata in collaborazione con Hilton, Torino rappresenta una fase di crescita ed espansione per il gruppo: «Abbiamo scelto Torino - afferma Guido Della Frera, fondatore e presidente di Gdf Hotel Srl e Gruppo della Frera Spa - perché è una città in forte sviluppo, caratterizzata da una vivace crescita economica e culturale, e con un ruolo sempre più centrale nel panorama turistico e imprenditoriale italiano». In linea anche Alan Mantin, vice president, development Southern Europe di Hilton: «Siamo certi che a Torino, tra le prime 10 città italiane per arrivi turistici, questa nostra seconda struttura costituirà una preziosa integrazione alla già crescente presenza Hilton e rafforzerà ulteriormente il nostro portfolio di oltre 50 hotel attualmente operativi o in pipeline in tutta Italia».
Il nuovo 5 stelle va a impreziosire l’offerta ricettiva e congressuale torinese, in un momento in cui la città sta accogliendo sempre più eventi di respiro internazionale. Operativo da maggio, è diretto da Alberto Garbo ed entrerà a pieno regime a settembre con tutti i servizi internalizzati ed affidati a uno staff di 77 persone. L’attuale tasso di occupazione è del 40%, ma punta a un 75%, percentuale che consentirà di garantire un livello qualitativo all’altezza degli standard Hilton.
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«Torino ha i numeri per diventare una destinazione primaria come Milano, Roma o Venezia,- spiega Valeria Albertini, managing director di Gdf Hotel -. Ci rivolgeremo a una clientela leisure da Usa, Gran Bretagna e Far East, oltre a una clientela corporate e Mice italiana. E di certo, il brand Hilton con il suo programma di fidelizzazione Honors che conta oltre 200 milioni di iscritti sarà un’importante leva in questo processo di crescita». Il piano terra, oltre alla grandiosa lobby, accoglie il bar Alchemy; il luminoso ristorante Malia affacciato su un funzionale spazio esterno dove lo chef Luca Gubelli supervisionerà reinterpretazioni della cucina piemontese con incursioni asiatiche; l’esclusiva Executive Lounge che caratterizza l’accoglienza Hilton. Al piano inferiore da settembre sarà fruibile l’area benessere con piscina coperta, fitness center, sauna, bagno turco, docce emozionali e sala trattamenti. Ampliata anche la disponibilità per eventi privati e aziendali, che ora mette a disposizione 11 sale riunioni e due foyer con dotazioni tecnologiche avanzate e servizi di ristorazione personalizzabili.
«Il nostro sguardo è rivolto al territorio - conclude Albertini - e fra i nostri obiettivi c’è la volontà di posizionare il Piemonte all’interno del segmento luxury e di fare dell’Hilton Turin Centre un urban luxury Hotel, ma al tempo stesso un riferimento anche per la cittadinanza. Ci impegneremo per invogliare i nostri ospiti ad allungare anche il periodo di permanenza, che potrebbe passare da due a cinque giorni. Per favorire un approccio più ampio alla città e alla regione per settembre abbiamo già in calendario un fam trip che porterà in città buyer provenienti da Francia, Svizzera e Belgio».
(Federica De Luca)
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[post_content] => Ha circa 38 anni ed è già abituato a viaggiare in coppia. Sceglie pacchetti di 15 giorni orientati al solo tour e vuole vivere un’esperienza memorabile, senza lesinare nel comfort, nei servizi personalizzati e nei momenti esclusivi. Molte coppie coinvolgono i figli nel proprio viaggio o partono con parenti e amici. Sono alcuni dei dati emersi dalla seconda edizione dell’Osservatorio Viaggi di Nozze realizzato da CartOrange a partire da un campione relativo a 1683 viaggi a tema prenotati nell’ultima stagione e realizzati dal to.
Un’analisi disponibile a operatori e viaggiatori di nozze, con delle interessanti verticali sulle macro-regioni, quindi: Nord-Est, Nord-Ost, Centro-Sud. https://www.cartorange.com/osservatorio-viaggi-di-nozze-cartorange. Eleonora Sasso, responsabile marketing di CartOrange, presenta l’identikit degli sposi raccontando chi sono, dove vogliono andare nel loro viaggio e cosa cercano.
Generazione
«Offriamo uno spaccato generazionale: i protagonisti assoluti dei Viaggi di Nozze sono i Millennial, quindi persone che hanno tra i 29 e i 44 anni e rappresentano il 70% dei viaggi di nozze. - afferma Sasso - Ma è interessante notare come si muovono in questo mercato anche le altre generazioni, in particolare la Gen Z, quella dei nativi digitali, che si attesta sull’8% ed è in continua crescita. Nell’Osservatorio abbiamo poi unito la Generazione X e quella dei Boomer, che insieme costituisco il 22%. Sono viaggiatori che oggi hanno più di 44 anni. Quindi certamente i Millennial sono i protagonisti dei viaggi di nozze, ma l’esperienza è trasversale su più generazioni.
Infatti se l'età media generale dei viaggiatori di nozze è di 38 anni, in realtà si spazia dai 19 agli 84 anni, che sono rispettivamente i nostri viaggiatori di nozze più giovani e i più anziani. Si conferma, quindi, che il viaggio di nozze non ha età. - prosegue Sasso - Può essere il primo viaggio di nozze, che solitamente viene fatto entro i 45 anni, ma ci sono anche le seconde nozze e i viaggi che vengono fatti dopo diversi anni, come gli over 50 che partono in compagnia di figli adulti o familiari e amici, dando vita al fenomeno dei Buddymoon. Rispetto all'anno scorso l'età media è in crescita: calano i viaggiatori tra i 30-34 anni e crescono quelli della fascia tra i 35 e i 39 anni, con gli over 50, che rappresentano da soli il 17% del campione».
Interessante la verticale realizzata dall’Osservatorio di CartOrange sulla Gen Z: «Oggi ha meno di 29 anni, rappresenta l'8% del campione, è in costante crescita e offrendo elementi di discontinuità rispetto al campione nazionale, ci orienta e detta nuove tendenze, aiutandoci a capire e anticipare quelli che saranno i desideri dei clienti del prossimo futuro. Il primo dato interessante è il budget a persona, che è in media di 4.068 euro, circa 1000euro in meno a persona rispetto alla media del campione nazionale. Le motivazioni possono essere diverse, come una capacità di spesa più contenuta. Un altro tema è il periodo di partenza: la Gen Z sceglie giugno, settembre e ottobre, mentre prima le partenze erano distribuite durante l'anno. C’è anche una volontà maggiore di partire subito dopo le nozze, per una media di 14 giorni.
Lista nozze
L'ultimo dato interessante ed emblematico è l'utilizzo della lista nozze. Nella Gen Z la lista nozze viene utilizzata dal 22% dei viaggiatori, quindi un più 7% rispetto alla media nazionale. Le motivazioni possono essere la facilità di raccogliere il regalo da parte di parenti e amici, per poi affidarsi a piattaforme online per la gestione del denaro e per l’organizzazione del viaggio di nozze. In continuità rispetto all’Osservatorio dell’anno scorso c’è la trasformazione costante del Viaggio di Nozze, che non è più un viaggio solo di coppia: del nostro campione ben il 10% parte con i figli e di questo 10% il 20% - quindi 2 su 10 - con figli che hanno meno di due anni. Si sdogana, quindi, anche il concetto del viaggio con figli piccoli fuori dall'Italia e soprattutto fuori dall'Europa.
L’altra tendenza in crescita rispetto al 2024 è quella dei Buddymoon, ovvero i piccoli gruppi di amici e parenti che partono con gli sposi per il viaggio di nozze. È un fenomeno molto legato a viaggiatori di età più matura, con una media di 51 anni. Un altro elemento è l'anticipo sulla prenotazione: in linea con l'anno scorso in tutta Italia si prenota il viaggio cinque mesi prima della partenza. Questo ci fa capire quanto sia importante per gli sposi pianificare per tempo il viaggio di nozze, uno degli elementi fondamentali nell'organizzazione del matrimonio». Un’analisi ricca e approfondita, quindi, quella dell’Osservatorio di CartOrange, che offre già alcune indicazioni sul 2025:
«La spesa media a persona per il viaggio di nozze continua a crescere in maniera moderata - dell’1,8% - arrivando a a 5.152 euro. Questo ci dice che gli sposi continuano a investire nel viaggio di nozze» conclude Sasso, che ricapitola le destinazioni predilette dagli honeymooners per quest’anno: «Tutto dovrà essere riconfermato a fine anno, ma si può dire che il Giappone continua a essere la destinazione più amata, seguono gli Stati Uniti, il Sudafrica, l'Indonesia, il Perù e l'Australia. In crescita anche la Polinesia Francese, che con dei numeri veramente importanti, rientra tra le destinazioni preferite dagli sposi nel 2025».
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[post_content] => Brussels Airlines si prepara al picco di traffico estivo durante il quale stima di trasportare quasi 2 milioni di passeggeri, con iniziative mirate ad assicurare la massima continuità operativa.
La compagnia belga opererà dunque con una flotta ampliata rispetto al 2024: 50 aeromobili, rispetto ai 44 dell'estate scorsa, con l'aggiunta di un Airbus 320 per le rotte a corto e medio raggio e un Airbus 330 per le rotte a lungo raggio. Inoltre, 4 aeromobili Airbus A220 sono impiegati nella rete tramite il partner di wet lease Air Baltic, che opera voli per conto di Brussels Airlines.
Poiché la stagionalità rimane una sfida nel settore dell'aviazione, Brussels Airlines ha elaborato una strategia per avere la massima capacità possibile in estate. Per la prima volta il vettore collabora con studenti estivi come membri dell'equipaggio di cabina. Sono stati assunti 47 studenti che hanno seguito lo stesso processo di selezione e la stessa formazione rigorosa di tutti gli altri membri dell'equipaggio.
Dal 1° gennaio 2025, Brussels Airlines ha già assunto quasi 300 nuovi dipendenti. La maggior parte (153) sono membri dell'equipaggio di cabina, piloti (57) e dipendenti aeroportuali (47).
Tra le destinazioni maggiormente richieste della summer spicca la Spagna, dove il vettore vola verso 12 destinazioni, tra cui Malaga, Barcellona e Alicante, le più popolari tra i passeggeri in partenza dal Belgio. Anche Valencia registra un forte aumento della domanda.
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[post_content] => Riflettori puntati sul progetto “MateraMare: Rural Wine Experience” con l'educational promosso dall’Ats Studio Risorse & le imprese partners per valorizzare l’offerta turistica ed enogastronomica integrata tra l’entroterra e la costa Ionica lucana.
In un intenso weekend tour operator, blogger e professionisti del turismo provenienti da Lombardia, Toscana, Emilia-Romagna, Lazio e Puglia hanno potuto vivere un'esperienza immersiva tra storia millenaria, paesaggi rurali ed eccellenze enogastronomiche della Basilicata.
Le tappe hanno toccato la Masseria Dragone, dove si è tenuto un workshop introduttivo per presentare i valori e gli obiettivi del progetto, la Cripta del Peccato Originale, definita la "Cappella Sistina" delle Chiese Rupestri di Mater il Castello del Malconsiglio di Miglionico, il rione dirupo a Pisticci, i borghi autentici di Montalbano Jonico, e la riserva naturale dei Calanchi. Non sono mancati i momenti esperienziali, come “l’AperiVigna” tra i filari dei vigneti delle Cantine Crocco a Montalbano Jonico, la visita con degustazione alla cantina Fontanarosa vini di Scanzano Jonico. E per finire, i Sassi di Matera, Patrimonio Mondiale Unesco e cuore pulsante della cultura lucana.
L'educational tour ha rappresentato l’evento conclusivo di un progetto di cooperazione territoriale, finanziato dal Feasr Basilicata Misura 16.3, che ha saputo coniugare turismo lento, consapevole e sostenibile con la promozione di un’identità territoriale forte, autentica e condivisa.
“MateraMare” rappresenta un modello virtuoso di marketing territoriale e di cooperazione tra enti, imprese e professionisti. Il network consolidato, quale risultato finale di progetto, rappresenta anche il punto di partenza per istituzioni locali ed operatori turistici, per continuare a lavorare alla definizione ed affermazione di un vero e proprio marchio d’area territoriale, materamare.com.
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[post_content] => Thai Airways celebra i suoi 65 anni di attività nel 2025, periodo che segna anche il completamento del piano di ristrutturazione della compagnia, «oggi più snella, efficiente, che si prepara alla quotazione in Borsa» e, se possibile, ancora più votata all'eccellenza del servizio. «E' questo il dettaglio in grado di fare la differenza a bordo - sottolinea Armando Muccifora, area sales manager, South Eastern Europe, Mediterranean and Africa -. In un comparto, come quello del trasporto aereo, in cui oggi è difficile differenziarsi, questo conta: la nostra anima, la cura maniacale del passeggero, l'equipaggio, i prodotti di eccellenza, il cibo».
Un 2025 che segna anche un anno di operatività dei voli sulla Milano-Bangkok, riattivata proprio nel luglio 2024, dopo lo stop forzata causa Covid, e sin da subito foriera di ottimi risultati: «Il collegamento giornaliero ha registrato load factor dell'88% con picchi del 97%». Tra luglio e sino alla fine di maggio scorso i passeggeri trasportati sulla rotta sono stati 155.145, dei quali il 44% risulta in prosecuzione beyond Bangkok «verso destinazioni quali il Giappone, il Vietnam, l'Indonesia. Un trend consolidato anche quest'anno e per il quale ringraziamo il trade del supporto fondamentale nelle vendite (circa il 55% il transato dalle agenzie di viaggio italiane, dato superiore alla media globale)». Le previsioni per i prossimi mesi, fino a settembre indicano un ulteriore segno più sulla Milano-Bangkok, con un aumento del 22% dei passeggeri a luglio rispetto allo stesso mese del 2024, del +15% in agosto e del +14% a settembre.
Del resto, a incidere sulla scelta di Thai, è sicuramente l'operativo da Milano «che consente di arrivare a destinazione la mattina presto nonché di partire la sera tardi, offrendo ai passeggeri la possibilità di fruire di due giorni in più di vacanza».
Il trend positivo è evidente paragonando i dati del primo trimestre 2025 con quelli del 2024: una crescita del +30% dei viaggiatori dall'Italia, a riprova delle potenzialità del nostro mercato e dove c'è spazio per un ritorno su Roma: «Rimane nei progetti, come l'apertura su diverse altre capitali europee, ma la decisione è sicuramente legata alle consegne dei nuovi aeromobili».
Attualmente la compagnia «ha in ordine 45 nuovi Boeing 787-900, con un'opzione per altri 35 - che potrebbero eventualmente essere convertiti in B777 - le cui consegne sono previste tra il 2027 e il 2033». A livello globale, Thai ha archiviato il 2024 con ricavi in crescita del +16,7%, 15,9 milioni di passeggeri trasportati (+16,3%) e un load factor medio del 78,9%. Una traiettoria che si è consolidata anche nel primo trimestre 2025, con ricavi in aumento del 12,3%, 4,3 milioni di passeggeri (+11,6%) e un tasso di riempimento dell'83,3%.
L'espansione del network è supportata dalle opportunità legate all'appartenenza a Star Alliance, di cui Thai Airways è stata tra i cinque vettori fondatori: «Da qui originano importanti partnership - spiega Rithavee Plikarnon, direttore Francia, Italia, Belgio & Regno Unito - ad esempio con Turkish Airlines, United Airlines ed Air Canada, che ci consentono di ottimizzare i passeggeri e massimizzare i ricavi, andando a spingere il traffico attraverso tutto il network. E contribuiscono al raggiungimento del nostro obiettivo, cioè fare di Bangkok il gateway per l'Estremo Oriente».
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[post_content] => La Ferrocarril turistica Chihuahua-Pacifico, meglio nota come El Chepe, è una meraviglia ingegneristica con i suoi 656 km di binari, 37 ponti e 86 gallerie. Collega il cuore del Messico all’oceano attraversando paesaggi maestosi scavati nei millenni dai fiumi e sagomati dal vento.
Il percorso “Messico insolito” pensato da Idee per Viaggiare guida il viaggiatore a un incontro con un’area poco esplorata del paese. Si sale a bordo de El Chepe alla stazione di Divisadero e, immersi in un’ambientazione unica, si raggiunge El Fuerte, comune dello Stato messicano nord-occidentale del Sinaloa. Anche El Fuerte, come Creel presso la Barrancas del Cobre, è uno dei Pueblos Magicós del Messico. Fu fondata nel 1563 dal conquistatore spagnolo Francisco de Ibarra, che per primo esplorò le montagne della Sierra Madre Occidentale. Allora la parte nord-nordovest della Repubblica Messicana, nota come la provincia della Nuova Vizcaya/Nuova Biscaglia, era composta dagli stati di Sinaloa e Sonora e anche da Texas, Arizona e California - che dal 1853 sarebbero diventati parte degli Stati Uniti.
Al tempo El Fuerte era un punto di passaggio obbligato per persone e merci che viaggiavano dal nord montagnoso alla costa del Pacifico e verso il centro del Messico. L’idea di costruire una ferrovia che unisse l’Atlantico al Pacifico fu dell’ingegnere civile americano Albert Kinsey Owen, che nel 1880 ottenne la concessione dall'allora presidente del Messico, il generale Manuel González. I lavori durarono quasi 100 anni, attirando operai da tutto il mondo - americani, canadesi, giapponesi, cinesi, australiani, sudafricani e tanti europei; l’incontro con i locali creò un codice genetico nuovo e, si dice, favorì la nascita di individui bellissimi! I responsabili dell'Ente del turismo della regione promuovono El Fuerte con Miches e Topolobampo affacciate sull’oceano, perché l'area va dai monti della Sierra al mare e offre tante opportunità di visita e interessanti sfaccettature storiche. Interessante la presenza del gruppo etnico dei mayo yoreme, costituito oggi da 60mila persone che vivono vicino al Rio Fuerte, hanno una propria lingua e cultura e sorprendono i viaggiatori con le loro danze ancestrali. Coinvolgenti le attività sportive da vivere sul vicino rio Fuerte, popolato da oltre 300 specie di uccelli endemici e adatto al birdwatching.
A El Fuerte si trovano 22 hotel con 600 camere; tra questi il suggestivo Hotel Posada de Hidalgo, una parte del quale si dice abbia ospitato le stanze dove, alla fine del 18°secolo, nacque don Diego de la Vega, meglio noto come EL Zorro. Le camere sono spaziose e antiche, circondate da chiostri fioriti; accattivante la possibilità di incontrare Zorro con la sua Zorra ogni sera all’Happy Hour. Tutta l'area di El Fuerte è facilmente raggiungibile perché connessa dai binari del Ferrocarril El Chepe, da diversi autobus e anche dall'aereo che collega poi Los Mochis a Cabo San Lucas in Baja California.
L’ultima parte del “Messico insolito” di Idee per Viaggiare si svolge proprio nella parte meridionale della Baja California, tra San José del Cabo e Cabo San Luca, che distano solo mezz'ora l’una dall’altra e saranno presto collegate da un rapido tunnel sotterraneo. San José è meta del turismo locale, mentre Cabo San Lucas, con le sue case di design affacciate sul mare e i campi da golf, è la destinazione prediletta dagli stranieri. Al di fuori dei centri abitati il territorio della Baja California è arido e brullo, coperto da una vegetazione bruciata dal sole nei mesi estivi, ma di un verde acceso a novembre. Qui si vive un percorso di scoperta a bordo di jeep che seguono la costa lungo strade sterrate, rivelando un panorama unico. Le onde dell'oceano rotolano verso le spiagge, cavalcate da surfer di ogni provenienza che, attenzione, non bisogna disturbare mentre osservano il mare e aspettano di riconoscere il suono dell'onda giusta.
Salendo verso nord si raggiunge il Cabo Pulmo National Park: l’area marina protetta più estesa al mondo dove rilassarsi al sole, fare escursioni in canoa o immersioni con maschere e pinne per ammirare flora e fauna sottomarine. In particolare, tra gennaio e marzo, si possono ammirare nove specie di balene che arrivano dall’Artico nelle lagune della Baja California per dare alla luce i piccoli e insegnargli a vivere.Punto di riferimento per l'accoglienza è l'hotel El Ganzo di San José del Cabo, a soli 20’ dall’aeroporto. El Ganzo si rivela all'ospite in uno stile casual-luxury che si sviluppa a partire da un concept basato su arte, musica comunità e sostenibilità. È stato definito un sogno, un’utopia, caratterizzata da camere luminose e di design, dalla ricca offerta gastronomica curata dal 2018 dallo chef esperto Carlos Peregrina Serralde, dalle piscine del bel rooftop e del giardino e dalla vicina Beach at El Ganzo.
(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Italia protagonista degli arrivi stranieri in Slovenia: il nostro paese si conferma, sia per aprile sia per l’intero primo quadrimestre 2025, il primo mercato estero. E proprio in aprile fa registrare un grande balzo in avanti in generale per tutto l’incoming del Paese, con oltre 490.000 arrivi (+22,5% rispetto ad aprile 2024) e più di 1,1 milioni di pernottamenti (+21,8%). Complici anche Pasqua e i ponti di primavera, si tratta, ad ogni modo, di un record assoluto.
Le strutture ricettive che hanno beneficiato maggiormente di questa crescita sono stati gli hotel (+20% di presenze) quindi, a seguire, gli appartamenti e case vacanza (+31%) e i campeggi (+29%).
Gli ospiti italiani hanno raggiunto quota 62.000 arrivi (+25% su aprile 2024, corrispondente al 16,3% del totale estero) e 120.000 pernottamenti, +22% sul 2024 e pari al 14% di tutte le presenze straniere del mese del mese di aprile.
Le destinazioni preferite dagli italiani sono state Lubiana (28% delle presenze), seguita da Pirano e Bled.
Gli altri mercarti di riferimento sono Germania (10,3% degli arrivi e 12,4% dei pernottamenti), Austria (9,9% degli arrivi e 10,9% dei pernottamenti), Croazia, Ungheria e Serbia.
Nessun mercato ha performato, nei primi quattro mesi del 2025, come quello italiano: 157.602 arrivi (16,3% del totale estero, +8,2% sullo stesso periodo nel 2024) per 330.989 pernottamenti (14,6% del totale estero, +8,5% sul 2024). Segue, da vicino, la Croazia, protagonista della stagione sciistica; più distanziate, Austria, Germania e Serbia.
«Siamo estremamente orgogliosi di questi risultati, che sottolineano ancora una volta il legame speciale esistente tra l’Italia e la Slovenia - afferma Aljoša Ota, direttore dell’Ente Sloveno per il Turismo nel nostro paese -. L’Italia si conferma il nostro primo mercato estero, grazie alla fiducia e all’interesse crescente dei viaggiatori del Belpaese verso le nostre mete. Si tratta di dati frutto di un intenso e costante lavoro di squadra con i partner italiani e sloveni e rappresentano uno stimolo ulteriore per l’offerta ricettiva slovena ad investire in qualità, sostenibilità e innovazione. Scelta che, dati alla mano, si sta rivelando assolutamente vincente».
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[post_content] => Nh Collection Hotels & Resorts porta avanti i piani espansione globale con due nuove aperture: Nh Collection Ibiza e NhCollection Marbella, due strutture spagnole che segnano il debutto del marchio nelle Isole Baleari e sulla Costa del Sol.
Le due new entry rientrano nell'ambiziosa strategia di crescita di Minor Hotels nell'Europa meridionale e rafforzano il posizionamento del marchio Nh Collection Hotels & Resorts nel segmento premium in destinazioni costiere chiave. Il marchio festeggia inoltre il suo decimo anniversario con il traguardo delle 100 strutture nel mondo grazie all'aggiunta di questi due hotel.
L'Nh Collection Ibiza, nel centro della città, è la scelta ideale per chi desidera immergersi nell'atmosfera festosa, nella vita notturna, nella variegata gastronomia e nelle attrazioni culturali di Ibiza. La struttura a 5 stelle aspira a diventare rapidamente il punto di riferimento per il turismo di alto livello nelle Baleari: a disposizione degli ospiti 38 camere progettate da Baranowitz & Kronenberg, decorate con legno recuperato dai ponti degli yacht e rivestimenti in acciaio inossidabile. Alcune dispongono di balcone privato con vista sul porto turistico e sulla città vecchia. L'NH Collection Ibiza completa l'offerta con tre ristoranti: SLVJ Ibiza, Arrogante e Rhino Bar
Il primo hotel NH Collection della provincia di Malaga e della Costa del Sol si trova vicino al cosiddetto Golden Mile di Marbella, a metà strada tra il centro città e Puerto Banús. La struttura offre 163 camere con vista sul mare o sulle montagne. Il ristorante propone cucina mediterranea con una terrazza aperta tutto l'anno, dove gli ospiti possono gustare piatti classici e internazionali in un ambiente privilegiato. L'hotel è circondato da ampi giardini, una piscina e un bar sull'acqua.
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