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10 febbraio 2012 09:27
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Direttore Tecnico di Agenzia Viaggio iscritta Albo Regio Lombardia offresi per copertura titolo.
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[post_content] => Il Vietnam viaggia spedito verso la conclusione di un 2025 da record per numero di arrivi internazionali: secondo i dati diffusi dall'Ufficio Nazionale di Statistica (Ministero delle Finanze), il paese ha infatti totalizzato oltre 19,1 milioni di visitatori internazionali nei primi 11 mesi di quest'anno, pari ad una crescita del +20,9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Il dato rappresenta il livello più alto mai registrato, che supera i 18 milioni di visitatori del 2019, prima cioè della pandemia.
Nel solo mese di novembre 2025, il Vietnam ha accolto quasi 2 milioni di visitatori internazionali, con un aumento del 14,1% rispetto al mese precedente e del 15,6% rispetto a novembre 2024.
Le performance dei singoli mercati
Tra gennaio e novembre 2025, la Cina ha registrato un aumento del 43,1% su base annua; molto bene anche Giappone e Stati Uniti che hanno centrato una crescita rispettivamente del 15% e dell'8,4%, mentre la Corea del Sud ha segnato un leggero calo (-4,6%).
I mercati europei hanno continuato a crescere costantemente, riflettendo l'impatto dell'estensione delle esenzioni dal visto. Tra le performance più significative spiccano quelle dell'Italia con un +21,3%, e poi del Regno Unito (+20,7%), Francia (+21,4%), Germania (+16,6%). Tassi di crescita inferiori, ma sempre consistenti, anche per Spagna (+5,8%), Danimarca (+12,1%), Svezia (+15,9%), Norvegia (+19,6%), Polonia (+41,7%), Svizzera (+17,1%), Repubblica Ceca (+0,1%).
I mercati del Sud-Est asiatico hanno registrato forti aumenti: Filippine (+84,0%), Cambogia (+48,5%), Laos (+30,5%), Malesia (+15,7%), Indonesia (+13,8%), Singapore (+12,9%), Thailandia (+10,0%). Anche l'India ha registrato un aumento del 47,2%, mentre l'Australia è cresciuta del 12,8%.
Da segnalare, in particolare, l'ottimo andamento dei flussi turistici provenienti dai mercati a lungo raggio nel solo mese di novembre: i mercati nordamericani hanno registrato un +30,5% rispetto al mese precedente, mentre il Canada ha registrato un aumento del 55,9%. Anche gli arrivi dall'Europa hanno registrato un forte aumento con gli arrivi dall'Italia a +89%, a conferma del forte appeal del Vietnam durante l'alta stagione di fine anno.
Recentemente l'Unwto ha posizionato il Vietnam tra le destinazioni turistiche in più rapida crescita al mondo, insieme al Giappone.
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[post_content] => Emirates celebra i suoi primi dieci anni sulla rotta diretta tra Bologna l'hub di Dubai: dal suo lancio, avvenuto il 3 novembre 2015, la compagnia aerea ha trasportato un totale di 1,36 milioni di passeggeri su 5.738 voli.
Da Bologna, i passeggeri possono raggiungere sia hub vivaci che luoghi di vacanza tranquilli ed esotici. Le principali destinazioni raggiunte via Dubai includono città cosmopolite come Dhaka, Bangkok e Manila, ma anche Colombo e le Maldive, nonché metropoli come Melbourne e Tokyo. Allo stesso modo, Bologna accoglie visitatori provenienti da tutto il mondo, arricchendo il tessuto culturale della regione.
Guardando ai dati più recenti, la stagione estiva (luglio-settembre 2025) non fa che confermare la potenza di questa rotta. I voli hanno registrato un load factor medio del 51,5% per la classe Premium Economy, a testimonianza della forte domanda di un'esperienza di viaggio di alta qualità, soprattutto considerato che questa classe di volo è disponibile da pochi mesi.
Nello stesso periodo, la spesa media per prenotazione di un biglietto di andata e ritorno da Bologna è stata di 1.236 €, con una permanenza media di 8,5 giorni. Contemporaneamente, per i viaggiatori globali in arrivo a Bologna, la spesa media per prenotazione di un biglietto di andata e ritorno è stata di 1.625 €, con una permanenza media di 19,6 giorni, a indicare la crescente popolarità della città come destinazione internazionale.
Da ricordare, inoltre, che proprio sulla rotta per Bologna Emirates ha introdotto lo scorso luglio l'A350, a conferma dell'impegno per il comfort dei passeggeri, l'efficienza e la crescita futura.
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[post_content] => Spicca la performance della Basilicata nel quadro sempre più allargato del turismo delle radici, "con una crescita straordinaria nel triennio 2022-2024".
I numeri che certificano il trend positivo arrivano dalla quarta edizione di Roots In, la Borsa Internazionale del turismo delle origini, che si è svolta a Matera, da uno studio Data Appeal ed Enit: il fenomeno è in forte espansione: le presenze digitali dai sei principali mercati extra-europei sono aumentate del 76,1%, passando da 3.859 nel 2022 a 6.796 nel 2024, con un picco nel 2023 che ha registrato un'esplosione dell'interesse online del 70,4%".
In particolare - secondo quanto reso noto dal'Apt Basilicata ripreso dall'Ansa - "ancora più significativa la crescita degli arrivi fisici che, in tutti i mercati analizzati, supera quella digitale con divari compresi tra 17 e 60 punti percentuali, testimoniando un forte effetto passaparola e una conversione straordinaria della domanda turistica".
Gli Stati Uniti "si confermano il principale mercato estero con oltre 33.000 arrivi e 61.000 presenze nel 2024, registrando una crescita del 47% rispetto al 2022 e un sentiment in costante miglioramento, passato da 88,5 a 91,7 punti.
Ma sono Argentina e Brasile a mostrare le performance più incisive: l'Argentina cresce del 186% negli arrivi fisici e del 126,2% nelle presenze digitali, mentre il Brasile registra rispettivamente +181% e +157,7%. Anche Australia e Canada confermano trend eccezionali con crescite fisiche del 166% e 60%, superiori a quelle digitali.
Interessante il caso del Messico che, pur rappresentando un mercato di nicchia con 123 presenze digitali nel 2024, raggiunge il sentiment più alto tra tutti i Paesi analizzati con 93,5 punti. Sul fronte europeo, l'analisi dei quattro principali mercati - Francia, Germania, Regno Unito e Svizzera - mostra una crescita complessiva delle presenze digitali del 13,2% nel triennio. La Francia si conferma primo mercato europeo con circa 37.400 arrivi nel 2024 (+47% sul 2022) e 72.900 presenze (+60%), seguita dalla Germania con 19.000 arrivi e dal Regno Unito con 15.800 arrivi".
I dati confermano che la Basilicata sta consolidando la propria attrattività presso i mercati del Turismo delle Radici, rafforzando al contempo la qualità percepita dell'esperienza complessiva anche presso i visitatori europei".
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[post_content] => Gran Canaria celebra nel 2025 il 40º anniversario della regata Arc - Atlantic Rally for Cruisers, che è diventata una delle grandi manifestazioni sportive e turistiche del capoluogo Las Palmas de Gran Canaria. Quest'anno sono 239 le imbarcazioni iscritte nelle due rotte atlantiche verso i Caraibi: Arc+ e Arc.
E proprio per l'occasione speciale verrà anche riproposta la popolare regata dei dinghy, in programma domenica 16 novembre.
Il calendario prevede per il 9 novembre la partenza della Arc+ dal Muelle Deportivo verso l’isola di Grenada, con scalo a Mindelo (Capo Verde). In tutto 89 imbarcazioni percorreranno circa 3.000 miglia nautiche fino alla meta caraibica.
La Arc salperà invece il 23 novembre alla volta di Santa Lucia, con 150 yacht che affronteranno 2.700 miglia nautiche fino a Rodney Bay, in una traversata di 18–21 giorni.
Dalla prima edizione del 1986, oltre 7.000 imbarcazioni e decine di migliaia di velisti hanno attraversato l’oceano partendo dalla marina della capitale grancanaria.
Il World Cruising Club, organizzatore della regata, ha confermato la partecipazione di oltre 1.200 velisti provenienti da 38 paesi, in un’edizione particolarmente significativa che, dal 1986, fa di Las Palmas de Gran Canaria la grande porta d’uscita verso l’Atlantico.
«Questo evento ha un valore strategico per il turismo dell’isola - ha commentato Carlos Álamo, assessore al Turismo di Gran Canaria -. L’impatto economico è reale e contribuisce a diversificare l’offerta turistica. La Arc rappresenta il mare come esperienza di vita: un turismo che va oltre la spiaggia, fatto di famiglie di navigatori che cercano emozioni autentiche».
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[post_content] => Genova tra i vicoli del centro storico, il più grande d’Europa. Genova tra i Palazzi dei Rolli, istituiti dalla Repubblica di Genova nel 1576 come sistema ufficiale di ospitalità per i personaggi di rilievo in visita alla città. Genova alla scoperta dell’enogastronomia locale ed internazionale.
Un nuovo locale, nato proprio all’interno di Palazzo Giustiniani, un palazzo dei Rolli, si propone come hub creativo, per ospitare eventi, show cooking e concerti.
Bistrot Giustiniani nasce dall’incontro tra Spazio Giustiniani, lo studio di interior design che ha sede al piano terra dello storico palazzo e Francesca Santoro, chef ed architetta che ha voluto unire la tradizione di famiglia alla sua grande passione.
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[post_content] => L'associazione nazionale dei comuni italiani non ci sta. L'aumento dell'imposta di soggiorno previsto nella legge di bilancio continua a sollevare le critiche delle associazioni di categoria. L'ultima dichiarazione è quella del presidente dell’Anci Gaetano Manfredi: «Esprimiamo la nostra contrarietà in merito. Pur apprezzando la proroga dei limiti massimi dell’imposta di soggiorno anche per il 2026, ci preoccupa la disposizione che prevede di destinare una quota dell’eventuale gettito aggiuntivo alle coperture delle spese comunali per i minori e l’assistenza agli alunni disabili. Ribadiamo la priorità e l’urgenza della questione che abbiamo sollevato come Anci – prosegue Manfredi nell'intervento riportato da Ilfattoquotidiano – che riguarda la crescita significativa delle spese a carico dei bilanci comunali, ormai vicine al miliardo di euro annuo. La necessità di affrontare questo squilibrio finanziario è centrale per la sostenibilità dei servizi locali. Tuttavia ciò che il governo propone ci sembra una soluzione tampone e incerta nel quantum, che scarica sui bilanci comunali una spesa che spetta allo stato».
Il significato dell'imposta
«L’imposta di soggiorno non costituisce un’entrata libera, ma è stata concepita per finanziare le spese direttamente collegate all’impatto dei flussi turistici. L’utilizzo di questa imposta per finanziare spese obbligatorie per il sostegno a minori e disabili – che per loro natura sono spese statali – rischia di snaturare il principio fondante dell’imposta stessa» chiude il presidente Anci.
La discussione assume un'importanza determinante, visto che il 2025 si preannuncia come un'annata da record. «Il 2025 sarà un nuovo anno record per quanto riguarda gli incassi dell’imposta di soggiorno che raggiungeranno 1 miliardo 186 milioni, segnando un incremento significativo rispetto all’anno scorso, pari al 15,8% – riferisce ad Ansa Massimo Feruzzi, responsabile dell’Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno di Jfc -. Dalle prime rilevazioni e stime riferite al 2026, gli incassi relativi all’imposta di soggiorno, tra incrementi di tariffe, modifiche al regolamento con ampliamento dei periodi di applicazione dell’imposta e altre amministrazioni che la introdurranno, potrebbero toccare quota 1 miliardo 300 milioni».
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[post_content] => Swiss ha accolto in flotta il primo dei dieci A350-900 ordinati ad Airbus: con la cabina completamente rinnovata “Swiss Senses”, l'A350 offre un'esperienza di viaggio che porta il comfort, il design e la tecnologia a nuovi livelli.
La configurazione della cabina prevede un layout a quattro classi, che offre tre suite fino a quattro posti in prima classe, 45 posti in business, 38 in Premium economy e 156 in economy. Il nuovo acquisto della flotta sfoggia una livrea speciale 'Wanderlust', un omaggio vivace e suggestivo alla Svizzera in tutto il suo splendore e nella sua diversità.
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[post_content] => La ristorazione si conferma la seconda componente dell'offerta turistica italiana con 11 miliardi di euro di valore aggiunto generato nel 2024. Lo evidenzia il rapporto "Il potere turistico della ristorazione", realizzato da Sociometrica per FIPE-Confcommercio e presentato in anteprima al TTG di Rimini alla presenza del Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
Nel 2024 la spesa dei turisti italiani e stranieri in servizi di ristorazione ha superato i 23 miliardi di euro, distribuita in quasi 3.300 comuni turistici italiani. Il settore rappresenta il 9,4% della distribuzione del valore aggiunto nel comparto turistico, posizionandosi dopo le seconde case (27,0%) e prima di hotel e ricettività (16,6%).
Roma guida la classifica con 1,16 miliardi
La geografia del valore aggiunto nella ristorazione turistica vede Roma in testa con 1.163,8 milioni di euro (36,5% del totale), seguita da Milano con 452,3 milioni (14,2%), Venezia con 371,8 milioni (11,7%) e Firenze con 303,1 milioni (9,5%). Rimini si attesta a 169,5 milioni (5,3%), mentre seguono Napoli (159,3 milioni), Torino (123,0 milioni) e Lignano Sabbiadoro (91,0 milioni).
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Turismo internazionale pesa il 67,7% nei top comuni
Il dato più significativo riguarda l'incidenza del turismo internazionale nei primi dieci comuni turistici italiani, che genera complessivamente il 67,7% del valore aggiunto totale. Venezia rappresenta il caso più emblematico con l'86,6% del valore aggiunto generato da visitatori stranieri, seguita da Firenze (80,4%), Milano (71,6%) e Roma (70,3%).
Nel confronto nazionale, la spesa in ristorazione dei turisti italiani raggiunge 4.364,40 milioni di euro (52,5%), mentre quella dei turisti stranieri si attesta a 3.941,20 milioni di euro (47,5%).
Le tre Italie della ristorazione turistica
Il rapporto identifica tre diversi modelli di sviluppo turistico. Il Centro Italia, con Roma e Firenze, è caratterizzato dalla più alta incidenza di turismo internazionale (72,4%) e da un peso economico del 46,0% sul valore aggiunto totale, trainato dalle città d'arte di rilevanza mondiale. Il Nord Italia, con Milano, Venezia, Rimini, Bologna, Torino e Jesolo, registra un'incidenza di turismo internazionale del 65,2% e un peso economico del 44,8% sul totale.
Ristoranti italiani nel mondo come soft power
Il rapporto evidenzia come la cucina italiana rappresenti uno strumento di soft power globale, grazie a una rete di oltre 90.000 ristoranti italiani nel mondo che rafforzano l'immagine del Paese. «La ristorazione valorizza le economie locali ed è un patrimonio, anche immateriale, che accompagna ogni esperienza turistica», ha sottolineato Lino Enrico Stoppani, presidente di FIPE-Confcommercio. «Non è solo valore economico, ma cultura e identità attraverso cui raccontare il Paese. È un settore che contribuisce in modo determinante alla competitività del turismo italiano e alla promozione del brand Italia nel mondo».
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[post_content] => Capri si conferma la meta estiva più attrattiva per lo shopping internazionale di fascia alta in Italia e rimane tra le Top 5 a livello europeo. La spiccata presenza di americani, la crescita delle nuove generazioni e l’affermazione del segmento lusso consolidano il suo primato. È quanto emerso in occasione del primo evento organizzato da Global Blue a Capri, alla presenza di istituzioni e rappresentanti del settore turistico e retail, come: Paolo Falco (Sindaco di Capri), Luciano Bersani (Ascom Confcommercio Capri), Antonio Barreca (Federturismo), Giusy Guarracino (Hotel La Palma) e Stefano Rizzi (Global Blue).
Nel periodo giugno–settembre 2025 Capri ha registrato una crescita della spesa tax free del +13% rispetto all’anno precedente, rappresentando la quarta destinazione italiana per contributo alla spesa nel periodo estivo (6%). Tra le principali mete balneari italiane*, l’Isola si conferma prima per volumi, con il 49% della spesa complessiva. Rispetto all’estate 2019, Capri segna un incremento del +156% dei volumi, seconda solo al +624% di Taormina, legato al forte appeal derivante da produzioni cinematografiche internazionali e alle nuove aperture retail. A livello europeo, Capri è quarta tra le destinazioni balneari per contributo alla spesa e registra una delle crescite più elevata insieme a Cannes (+14%), davanti a Monaco (+8%), Saint-Tropez (+7%) e Marbella (+5%).
A Capri la spesa media per shopper ha raggiunto 2.900 € (+13%). Gli Stati Uniti guidano il mercato tax free di Capri, generando oltre metà dei volumi complessivi (56%) e registrando una crescita del +14% anno su anno, trainata da una spesa media per shopper di 3.200 € (+14%). Seguono i viaggiatori provenienti dai Paesi del Golfo (9%), Brasile (5%), Australia (4%) e Regno Unito (3%).
Sul fronte generazionale, sono i più giovani a trainare la crescita: la Gen Z registra un +29%, i Millennials un 16%. Tuttavia, le generazioni più adulte (Gen X e Silver) restano determinanti, contribuendo al 59% della spesa totale.
Capri si conferma, inoltre, meta d’elezione per i top spender: gli (U)HNWI rappresentano il 9% dei turisti, ma in termini di spesa arrivano a pesare il 51% del totale.
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Nel corso dell’estate 2025, Global Blue ha infine inaugurato sull’Isola la propria Lounge, dedicata a supportare brand e shopper internazionali in tutte le procedure relative al Tax Free Shopping. La Lounge ha accolto oltre 8.000 visitatori tra giugno e settembre, divenendo un luogo di valore per l’intero comparto turistico dell’Isola.
* Capri, Forte dei Marmi, Porto Cervo, Portofino e Taormina
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