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2 novembre 2011 14:23
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Esperienza pluriennale, ricettivo,gruppi, contratti con compagnie aeree e hotel, promoter T.O., banconista agenzia viaggi, patentino direttore tecnico PUGLIA.
Disponibilità immediata. danieletinelli@gmail.com Cell. 329 6167563.
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[post_content] => Il Vietnam si ritaglia un ruolo da protagonista sul palcoscenico del turismo mondiale: il paese ha infatti registrato la migliore performance nell'Asia-Pacifico in termini di crescita del turismo internazionale nel primo trimestre del 2025, registrando il più alto aumento di arrivi di visitatori nella regione.
Il dato è quello dell'ultimo World Tourism Barometer dell'Unwto, che mostra come il Vietnam abbia raggiunto un aumento del 30% degli arrivi di turisti internazionali nel primo trimestre di quest'anno, rispetto allo stesso periodo 2024.
Ciò lo colloca al sesto posto a livello globale e al primo nella regione Apac, davanti al Giappone e a Palau. L'Ufficio generale di statistica del Vietnam ha riferito che il Paese ha accolto quasi 10,7 milioni di visitatori internazionali nei primi sei mesi del 2025, pari ad una crescita del +26% rispetto alla prima metà del 2019. A giugno sono stati registrati 1,46 milioni di arrivi
Il Vietnam si è classificato al secondo posto a livello globale nella ripresa degli arrivi internazionali, con un aumento del 34% rispetto ai livelli del 2019. I principali mercati di provenienza sono stati guidati dal Nord-est asiatico, che ha contribuito per quasi il 60% degli arrivi totali. La Cina rimane la principale fonte con 2,7 milioni di visitatori, seguita dalla Corea del Sud con oltre 2,2 milioni.
Il governo del Vietnam ha fissato l'ambizioso obiettivo per il 2025 di arrivare fino a 22-23 milioni di visitatori, risultato cui dovrà contribuire largamente l'alta stagione, nel periodo che tradizionalmente va da ottobre a dicembre.
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Un 2024 da incorniciare per Blu Hotels, con un bilancio consolidato che evidenzia un giro d’affari complessivo - incluse le tre strutture commercializzate in franchising - di 89,9 milioni di euro e un fatturato da 77,7 milioni di euro (+7,9%).
L’ebitda di gruppo si è attestata a 14,6 milioni di euro (+15,8% sul 2023), l’ebit ha raggiunto 8,7 milioni (+28,6%) e l’utile netto è di 5,2 milioni di euro (+43,1%).
«Risultati estremamente positivi - commenta Nicola Risatti, presidente e ad del Gruppo Blu Hotels -, in particolare considerando che l’incremento ottenuto è stato realizzato a parità di disponibilità ricettiva, con lo stesso numero di camere rispetto all’anno precedente, e con un utile finale in crescita di oltre il 40%».
A livello di distribuzione geografica, il mercato principale resta quello domestico (53%), seguito dall’area Dach e Regno Unito (25%), in leggera flessione a favore di una crescita nei Paesi dell’Est Europa (Polonia, Repubblica Ceca, ecc.) e nel Medio Oriente.
I progetti futuri parlano di novità nei laghi del Nord Italia e nell’arco alpino, aree strategiche per via della doppia stagionalità offerta dalla montagna. Proprio in queste destinazioni alpine si registra una crescente domanda di strutture di fascia upscale.
Sul fronte mare, il Salento si conferma una delle mete più apprezzate, grazie alla qualità dell’offerta e alla facilità di accesso. Sono inoltre in valutazione nuovi progetti nel Sud Italia, con l’obiettivo di rafforzare la presenza nelle aree dove il gruppo opera con strutture ad alte performance.
«Guardando all’estate, le previsioni sono altrettanto incoraggianti e puntiamo a raggiungere gli 85 milioni di euro di fatturato. Nel corso degli ultimi mesi abbiamo lavorato per assicurare la continuità di gestione di alcuni tra gli asset più strategici del nostro portfolio; obbiettivo che è stato raggiunto in parte sottoscrivendo contratti ultraventennali con alcuni dei nostri partner, come per il Grand Hotel di Forte dei Marmi e il Grand Hotel Misurina, e in parte acquistando direttamente gli immobili tramite le società di Real Estate del Gruppo, come per il Golf Hotel di Folgaria e lo Sport Hotel Cristal. Questo ci permette di portare avanti l’importante piano di ristrutturazione e ammodernamento delle strutture iniziato negli ultimi anni».
[post_title] => Blu Hotels: balzo in avanti dell'utile netto del 43,1% nel 2024, a parità di camere
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Ci sono i solidi punti fermi di un prodotto che non smette di affascinare - dall’unicità della cultura aborigena allo straordinario contesto naturale - e che beneficia degli ottimi collegamenti aerei (incluso il diretto di Qantas sulla Roma-Perth). Poi, c’è l’accento su una nuova Luxury experience, declinata in sette ambiti diversi (Luxury Lodges, Great Walks, Discover Aboriginal Experiences, Cultural Attractions, Great Golf Courses, Ultimate Winery Experiences e Australian Wildlife Journeys) accomunati dall'esclusività, che vada oltre il mero lusso.
L'Australia vuole presidiare il mercato Italia e lo fa presentandosi così nel nostro Paese, un bacino molto caro a Tourism Australia e che «benché non conti numeri elevatissimi» è preziosi poiche «dall'Italia giungono visitatori di ottima qualità e il nostro settore ama molto il mercato italiano», come spiega Phillipa Harrison, managing director dell'ente, che dopo 8,5 in in Tourism Australia, il prossimo ottobre lascerà l'incarico per dedicarsi «ad una nuova avventura overseas».
Insieme a Eva Seller, regional general manager Europa Continentale e Matteo Prato (ceo di Tourism Hub, che rappresenta l'ente in Italia), ha ricordato che nell'ultimo anno - chiuso lo scorso 31 marzo - gli arrivi italiani sono stati circa 67.000, pari ad una crescita del +4,5%: un incremento che coinvolge tutti i target di turisti, inclusi i working holiday makers: anzi, in questo segmento siamo addirittura oltre i numeri pre-Covid, siamo al 147% rispetto al passato con circa 17.700 lavoratori italiani che vengono in Australia ogni anno. Numero che fa dell'Italia, in Europa, il quinto mercato per le vacanze-lavoro. Resta comunque il segmento leisure quello su cui attualmente concentriamo le nostre attenzioni in Italia».
Gli sforzi di marketing puntano a «convincere le persone a fare quel passo in più per venire in Australia» tendenzialmente ancora percepita come destinazione 'dall'altra parte del mondo' e dunque difficile da raggiungere, «ma con l'aumento dei collegamenti aerei - il diretto di Qantas ma anche il potenziamento di capacità di vettori quali Turkish Airlines, Singapore Airlines, Cathay Pacific oltre a Emirates ed Etihad - è tutto molto più semplice e dunque ci ci concentriamo su cosa c'è di diverso, di caratteristico nell'Australia che non si può trovare da nessun'altra parte. Questo è il punto focale e fulcro dei nostri sforzi di marketing. Per noi si tratta di una connessione autentica con la natura, con la fauna selvatica unica e un benvenuto caldo e accogliente».
Sulla possibilità di un nuovo volo diretto verso l'Italia, Harrison conferma: «I progetti ultra long haul di Qantas con il nuovo, atteso A350 sono inizialmente pensati su Londra, ma sì, Roma è nel radar e potrebbe dunque decollare un collegamento diretto fra la East Coast l'Italia».
Sposi in viaggio di nozze, famiglie, amici e senior, la tipologia dei turisti italiani nel Down Under è variegata, attraverso tutto il Paese e, soprattutto, «oggi conta un 50% di viaggiatori repeaters, a dimostrazione che ormai l'Australia non è più solo "il viaggio da fare una volta nella vita" e a conferma che occorre venire più volte per scoprire il paese del quale altrimenti si rischia di scalfire solo la superficie». Un esempio è quello del Western Australia, fino a poco tempo fa classica meta da repeaters e che oggi, «grazie al volo diretto di Qantas, è destinazione a sé di un viaggio. Una tendenza che anche i tour operator hanno recepito e che sta funzionando molto bene per il trade».
[post_title] => Tourism Australia presidia il mercato Italia: «Il 50% dei turisti sono repeaters»
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L’Italia continua ad attrarre visitatori da tutte le regioni del mondo, lo dimostrano gli ultimi dati Enit sugli arrivi dai Paesi dell’Asia-Pacifico, in occasione della fiera ILTM di Singapore (uno degli eventi di punta nel calendario globale del turismo di lusso).
Nei primi cinque mesi del 2025, infatti, gli arrivi aeroportuali in Italia da quest’area per soggiorni di almeno una notte sono cresciuti di circa il 10% rispetto allo stesso periodo del 2024, con un picco di passeggeri (83.400, ossia +17,4%) a maggio. La motivazione principale dei viaggi resta il turismo per vacanza e tempo libero, che rappresenta il 93,2% degli arrivi (in crescita del +10,3%). I viaggi per lavoro costituiscono il restante 6,8%, con un incremento del +4,4%.
Nel dettaglio, la Cina guida la classifica con oltre 94.700 arrivi (+8,3% e una quota del 32,6% sul totale dell’area geografica), segue la Corea del Sud con 71.288 passeggeri (+4,3% e un’incidenza del 24,5%), il Giappone registra 42.365 arrivi (+14,9%, pari al 14,6% del totale), l’Australia segna un incremento del +20,7% con 31.915 passeggeri (11%), l’India mostra una crescita del +10% con circa 22mila arrivi e una quota stabile al 7,6%, la Thailandia si distingue per l’incremento più marcato pari al +24,6%, con 9.765 arrivi (3,4%), l’Indonesia conta 4.947 passeggeri in crescita del +22,6% (1,7%) mentre Singapore registra un lieve aumento dello 0,8%, con 13.385 arrivi (4,6%).
“Questi risultati dimostrano come ancora una volta riusciamo ad attrarre turisti da ogni parte del mondo. Arte, cultura, mare ma non solo: il viaggiatore cerca l’esperienza del Made in Italy, degustando prodotti tipici, immergendosi nelle vie dello shopping o concedendosi momenti di relax e benessere” dichiara Ivana Jelinic, ad di Enit.
Motivazioni
Tra le motivazioni di viaggio le esperienze vanno per la maggiore: tra i turisti australiani crescono i pacchetti gastronomici e del lusso con un 50% in più sulle vendite rispetto al 2024. Soggiorni lunghi (3 settimane) in Costiera Amalfitana, Puglia e Sicilia, oltre che città quali Roma e Milano. Anche i pacchetti che combinano arte, wellness e shopping mostrano buone performance, con aumenti tra il +7% e il +20% ed una permanenza media di 15 giorni.
Tra chi arriva dalla Cina, in aumento Sport & Wellness del +20% in città quali Milano, Torino, Cortina, Venezia, Bologna, Firenze, Roma e Napoli; oltre ad un interesse per i viaggi formativi e professionali: il segmento MICE e studio cresce del +12%. Dal Giappone, le prenotazioni dal mercato hanno registrato una crescita media del +29,2% a conferma di un interesse costante verso l’Italia. I pacchetti proposti prevedono una permanenza media di 8 giorni, con itinerari ben strutturati che combinano cultura, paesaggio e gastronomia, oltre allo shopping che rappresenta una componente rilevante, soprattutto a Milano, Venezia e Firenze, dove è percepito come parte dell’esperienza culturale e di lifestyle italiano.
[post_title] => Enit, la domanda dei paesi dell'Asia-Pacifico sta crescendo
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[post_content] => Tutto pronto in casa Royal Air Maroc per il decollo del primo volo tra Catania e Casablanca, programmato per domani, 28 giugno.
Lo scalo siciliano diventa così il settimo servito in Italia da Ram, dopo quelli di Milano, Roma, Bologna, Torino, Venezia, Napoli: la nuova rotta sarà operata due volte a settimana, il lunedì e il sabato, con Boeing 737 con 12 posti in classe business e 147 in economy.
Il collegamento conferma la volontà del vettore di rafforzare la propria presenza sul mercato italiano e il ruolo del Terminal 1 di Casablanca come hub strategico tra diversi continenti, rispondendo a una domanda sempre più dinamica da parte di una clientela eterogenea: cittadini marocchini e comunità africane residenti in Italia, turisti italiani desiderosi di scoprire le meraviglie culturali, paesaggistiche e balneari del Marocco, oltre a passeggeri in transito, via Casablanca, verso un ampio ventaglio di destinazioni intercontinentali, tra cui Africa, Americhe, Brasile, Canada e Asia.
"Il nuovo volo da Catania, settima città in Italia collegata da Royal Air Maroc, rappresenta un passo significativo nella nostra strategia di espansione sul territorio italiano, con un focus particolare sul Sud Italia - commenta Mohammed Adil Korchi, country manager della divisione italiana di Ram (nella foto) -. L’apertura di questa rotta nasce dalla volontà di rispondere alle esigenze concrete della comunità marocchina residente in Sicilia, ma anche di offrire nuove opportunità di viaggio a chi desidera scoprire o riscoprire il Marocco per motivi turistici o professionali. La Sicilia è per noi un’area di grande valore strategico, sia per la posizione geografica che per il potenziale di traffico. Questa nuova tratta è parte integrante di un piano più ampio di potenziamento della connettività internazionale via Casablanca, nostro hub centrale, e testimonia l’impegno della compagnia nel rendere i collegamenti sempre più frequenti, comodi ed efficienti per una clientela sempre più diversificata”.
‘‘L’introduzione della rotta diretta Catania-Casablanca rappresenta un importante passo per lo sviluppo della connettività internazionale dell’aeroporto di Catania che rafforza il legame tra la Sicilia e il Marocco e offre nuove opportunità di viaggio per turisti e professionisti. Siamo felici di accogliere Royal Air Maroc come segno della crescente attenzione verso Catania e la Sicilia, che grazie a questa nuova tratta si conferma sempre più uno scalo strategico nel Mediterraneo per i collegamenti tra Europa e Africa" aggiunge Nico Torrisi, ad Sac, società di gestione dell’Aeroporto di Catania’’.
Tra i punti di forza del piano di sviluppo relativo ai flussi da e per l’Italia, anche l’attivazione del codeshare con Ita Airways, che permetterà ai clienti Royal Air Maroc di usufruire di diverse opportunità di collegamento a partir da Roma da più città come Brindisi, Bari, Genova, Palermo, Trieste, Firenze e Verona.
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[post_content] => Il 40% delle agenzie italiane iscritte a Fiavet Confcommercio ha registrato una diminuzione delle prenotazioni per l'estate 2025 rispetto allo scorso anno. Il 24%, al contrario, ha visto un incremento, mentre il 36% si trova nella stessa situazione dell'anno precedente. È quanto emerge dal sondaggio interno condotto nelle ultime settimane da Fiavet Confcommercio.
Tra le principali ragioni del peggioramento delle vendite, l'aumento dei costi di viaggio unito alla sofferenza del budget delle famiglie (83,3%). Un'altra causa del rallentamento, per gli agenti di viaggio, sono le tensioni geopolitiche.
“Le guerre sono il male anche del turismo - afferma il presidente di Fiavet Confcommercio Giuseppe Ciminnisi - oltre agli orrori che portano con sé, impediscono alle persone di viaggiare, non solo nei Paesi in conflitto, ma limitano anche i Paesi limitrofi che non hanno nessun coinvolgimento, e costringono le compagnie aeree a lunghe code di navigazione nei corridoi di volo rimasti aperti, con costi carburante, inquinamento e danni economici”. “
Ogni muro innalzato, ogni chiusura rappresenta un impedimento allo sviluppo dell’economia e delle persone, sia che accolgano, sia che siano accolti”. Dal sondaggio gli agenti di viaggio testimoniano infatti, che non solo le guerre, ma anche la politica respingente di alcuni Paesi può rappresentare un freno alle partenze.
Calo globale
Il calo delle vendite dell'estate 2025 per coloro che indicano un peggioramento rispetto al 2024 si attesta su una media del 21,6%.
Per coloro che invece riscontrano un miglioramento rispetto allo scorso anno, va detto che questo non è dovuto a un incremento delle singole prenotazioni, ma allo spezzettamento delle vacanze in diversi momenti e alla creazione di diverse pratiche, talvolta meno numerose, ma più redditizie. La percentuale di incremento del fatturato di questa estate per queste agenzie si attesta attorno al 18%.
Tutte le agenzie di viaggio (100%) riscontrano un aumento dei costi dei pacchetti di viaggio, che si attesta su una media del 15,4%. Il 43,4% imputa questo aumento al trasporto aereo, il 39% ritiene che il rincaro sia dovuto a un aumento generale dei costi, anche per gli hotel, sia per l'approvvigionamento dei generi alimentari che dell'energia. Infine, il 17% riscontra nei viaggiatori la paura per le tensioni geopolitiche.
Coppie e famiglie
Tra le richieste per questa estate, spiccano molti viaggi di lungo raggio, innanzitutto per ragioni di costo: possono avere un prezzo pari o inferiore a viaggi in Italia o di medio raggio. Un volo con soggiorno in un Paese caraibico può arrivare a costare meno di una vacanza italiana in alcuni luoghi se non prenotato in anticipo.
Il target che si rivolge in agenzia di viaggio per le prossime vacanze estive è costituito da coppie (50%), famiglie (40,9%) e gruppi, soprattutto senior (9%).
Il prodotto che funziona meglio è l'itinerario (37,5%), seguito dalla crociera (27,5%). C'è un importante ritorno della richiesta di vacanza in villaggio (15%) e una richiesta di soggiorni mare e in montagna per la classica vacanza estiva (20%).
Infine, la durata delle prossime vacanze estive: il 73% degli italiani che acquistano viaggi in agenzia farà una vacanza di 7 giorni, il 14,6% sceglierà invece la vacanza di 10 giorni e oltre. Il 9,7%, una percentuale sempre più importante e in crescita negli anni, fa una vacanza di 5 giorni.
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Il primo bilancio parziale dell’anno conferma l’ottimo stato di salute di Euphemia, brand di riferimento nella consulenza di viaggio personalizzata: +16% di fatturato nei primi cinque mesi del 2025 e prenotazioni estive in crescita del 15%, con performance particolarmente positive nei viaggi di gruppo e d’istruzione. Lab Travel nel 2024 ha fatturato 62 milioni di euro, oggi conta 146 Personal Voyager, 42 dipendenti nella sede centrale di Cuneo e 45 filiali
"Solo un consulente che ha tempo da dedicare al cliente può comprenderne davvero le esigenze, ascoltare senza fretta, costruire un viaggio tenendo conto dei dettagli più personali: dai desideri della famiglia agli imprevisti dell’ultimo minuto – spiega Ezio Barroero, presidente Lab Travel –. Questo è possibile perché Euphemia ha investito in una struttura centrale che si fa carico di tutto ciò che normalmente sottrae tempo e serenità. Il risultato è un servizio davvero personalizzato, senza stress e senza rischi".
Scelta di un modello
l trend positivo si riflette anche sul fronte del network di professionisti: nei primi mesi dell’anno sono entrati in Euphemia 10 nuovi Personal Voyager, accuratamente selezionati per esperienza, portafoglio clienti e visione condivisa.
"È un segnale importante – afferma Michele Zucchi, ad Euphemia – perché molti di loro provengono da realtà affermate, ma scelgono il nostro modello per restare. Offriamo accesso illimitato a tutti i prodotti sul mercato mondiale, con condizioni vantaggiose grazie ad una Iata di proprietà, a contratti diretti con fornitori e ad una gestione centralizzata delle pratiche complesse. Questo permette ai nostri consulenti di crescere sia in volume che in marginalità, offrendo ai clienti viaggi unici e memorabili".
Un dato a margine, ma non secondario, riguarda il mercato delle locazioni turistiche: pur in presenza di una domanda crescente, le agenzie di viaggio faticano ad intercettarla a causa della scarsità di fornitori strutturati e canali intermediati. Il rischio è che il consumatore si orienti sempre più verso il fai-da-te, perdendo l’opportunità di un servizio di consulenza professionale anche in questo segmento.
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[post_content] => Indicatori positivi per gli arrivi turistici in Indonesia: lo scorso aprile sono stati infatti registrati oltre 1,1 milioni di visitatori stranieri, pari ad un aumento del 9% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
Secondo i dati diffusi dall'Ufficio Nazionale di Statistica indonesiano (Bps), il dato di aprile corrisponde inoltre ad una crescita del 18,2% rispetto a marzo 2025.
“Il numero di turisti stranieri arrivati nel mese di aprile 2025 ha raggiunto quota 1.164.539, registrando una forte crescita sia su base mensile che annuale”, ha affermato Pudji Ismartini, vice responsabile delle statistiche sulla distribuzione e i servizi del BPS.
La Malesia è stata il principale mercato di provenienza ad aprile, con 170.020 visitatori, pari al 14,6% del totale: al secondo posto si trova l'Australia, seguita dalla Cina.
Nei primi quattro mesi del 2025 l'Indonesia ha accolto quindi 4,33 milioni di turisti, per un incremento del +5,6% rispetto all'analogo periodo del 2024: una crescita che sottolinea la continua traiettoria ascendente del settore, sostenuta da iniziative nazionali e internazionali volte a rivitalizzare il turismo dopo le sfide post pandemia.
In prospettiva l'Indonesia ha fissato obiettivi ambiziosi per il futuro del suo settore turistico: il governo mira a raggiungere i 16 milioni di arrivi di turisti stranieri nel 2025. Per raggiungere questo obiettivo, le autorità si stanno concentrando sul miglioramento della qualità e della diversità delle esperienze offerte ai visitatori internazionali.
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[post_content] => Ricavi che superano i 255 milioni di euro, un utile di 73 milioni - in aumento del +24% in un anno - investimenti per due miliardi fino al 2027. L'assemblea dei soci del Gruppo Save, società di gestione degli aeroporti di Venezia e Treviso, ha approvato all'unanimità il bilancio 2024 che segna un incremento positivo su tutti i fronti. Compreso quello del numero dei passeggeri, saliti a 14,6 milioni, e dei voli.
Venezia ha rafforzato il suo ruolo di terzo scalo intercontinentale nazionale: ai mercati già collegati del Nord America e del Medio-Estremo Oriente si è aggiunto quello cinese, con l’introduzione in autunno del volo diretto su Shanghai. Nell’attuale stagione estiva le destinazioni di lungo raggio sono complessivamente undici - New York Jfk New York Newark, Atlanta, Philadelphia, Washington, Dallas dal 6 giugno 2025, Toronto, Montreal, Dubai, Doha, Shanghai - collegate da 51 voli settimanali non-stop in partenza dal Marco Polo.
Il Nord America si conferma il primo mercato intercontinentale per Venezia, con flussi che nel 2025 supereranno complessivamente 1,2 milioni di passeggeri.
Un’altra importante novità attivata a Venezia nella summer riguarda i voli su Jeddah e Riyadh, operati da metà giugno a fine agosto da Saudia; a questi si aggiunge il collegamento bisettimanale su Larnaca di Cyprus Airways, dal 30 maggio al 29 settembre.
Il Canova di Treviso, con Ryanair e Wizz Air, è entrato nell'estate con un network di 44 destinazioni in 21 Paesi.
Nei primi quattro mesi del 2025 gli scali di Venezia e Treviso hanno totalizzato 4,2 milioni di passeggeri (3,2 milioni Venezia, 982.000 Treviso), in crescita del 4,3% rispetto allo stesso periodo 2024.
«Gli aeroporti di Venezia e Treviso oggi, in termini diretti, indiretti e indotti, occupano circa 30.000 persone e l’attività dei due scali genera sull’area un Pil di un miliardo e mezzo di euro. Dati importanti, che aiutano a tradurre concretamente il grande impegno e l’elevata professionalità espressi a tutti i livelli dal personale del Gruppo - osserva Enrico Marchi, presidente del Gruppo Save (nella foto) -. L’anno in corso procede con un buon andamento del traffico, in aumento rispetto all’anno precedente, alimentato da nuovi voli che consolidano il ruolo del Marco Polo quale terzo scalo intercontinentale nazionale. Una crescita che pone grande attenzione all’esperienza aeroportuale di tutti i passeggeri e alla qualità dei servizi offerti e che non trascura nessun aspetto dei processi, dalla stretta collaborazione con le compagnie aeree, all’adeguamento modulare delle infrastrutture, al programma di sostenibilità che ci condurrà al traguardo di zero emissioni entro il 2030».
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