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2 maggio 2011 08:22
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Direttore tecnico adv (regione Campania) offresi per copertura titolo. Disponibilità immediata anche per consulenza o accompagantore turistico abilitato con pluriennale esperienza. Info: Marco, tel. 347 1074833.
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[post_content] => Un budget europeo per il turismo. È questa la novità lanciata dalla ministra Daniela Santanchè durante la presentazione del Rapporto Oice 2024, promosso da Federcongressi&Eventi e realizzato da ASERI-Università Cattolica, nella sede di Enit a Roma.
«Ieri, a Varsavia, durante la riunione informale dei ministri del Turismo dell’Unione Europea – ha dichiarato – ho chiesto ufficialmente l’istituzione di un budget europeo dedicato al turismo. Come sapete, oggi non esiste. Se riusciremo a portarlo a casa, sarà una svolta per tutto il comparto».
Un’altra proposta avanzata al tavolo europeo riguarda la governance: «Ho chiesto che tutti gli Stati membri abbiano un ministro del Turismo con un portafoglio dedicato, perché il nostro settore non può più essere trattato come una delega secondaria. È ora di riconoscerne il peso reale».
L'importanza del settore MICE
Nel suo lungo intervento Santanchè ha tracciato la visione strategica del ministero. «L’Italia è il primo Paese in Europa per turismo congressuale e il secondo al mondo, dopo gli Stati Uniti. È un risultato che ci deve riempire di orgoglio, ma anche spingere a fare ancora meglio».
Ha rivendicato il valore dell’italianità come asset competitivo globale, un suo 'mantra' da quando è a capo del ministero del Turismo, e ha parlato delle criticità da affrontare in merito alla redistribuzione dell’offerta e all’estensione della rete congressuale: «Abbiamo oltre 1,2 milioni di camere d’albergo, ma troppo concentrate in poche città. Se vogliamo attrarre più eventi, dobbiamo avere più spazi, più sale, più hotel anche nelle aree interne e nel Sud».
I dati OICE
Secondo i dati OICE, nel 2023 sono stati registrati 368.021 eventi, 1,29 milioni di partecipanti e 47 milioni di presenze, per un impatto economico complessivo di quasi 12 miliardi di euro. «Ma ciò che conta di più – ha precisato il ministro – è la spesa pro capite. Il turismo congressuale porta valore vero, crea indotto, trasforma il congressista in turista».
Tra i temi che rappresentano gli impegni del ministero per il settore, anche quelli della formazione e della sostenibilità occupazionale: «Il personale è la sfida più importante, deve essere motivato e preparato. Anche per questo tra gli ultimi interventi abbiamo stanziato 120 milioni di euro per le staff house, cioè alloggi per i lavoratori del turismo: una parte per calmierare gli affitti, una per riconvertire strutture in disuso. Vogliamo che i giovani vedano nel turismo un futuro possibile e dignitoso».
In merito a questi temi è intervenuta anche Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&Eventi, che ha posto l’accento sulla necessità di una strategia condivisa per il futuro del turismo congressuale. Al centro del suo intervento, l’urgenza di investire nella formazione continua e promuovere una visione sistemica. La presidente ha sottolineato che la vera sfida del settore si gioca su competenze, coesione e capacità di innovazione: «Servono nuove professionalità, più collaborazione e investimenti concreti in digitalizzazione e sostenibilità: è lì che si gioca oggi la competitività del nostro Paese».
Azione sinergica per il settore
Dall’amministrazione capitolina alle istituzioni nazionali, il filo conduttore degli interventi della mattinata è stato il lavorare in rete per rendere il turismo congressuale sempre più competitivo e sostenibile. Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, Turismo e Moda di Roma Capitale, ha sottolineato la crescita della città nel ranking internazionale, oggi tra le prime dieci destinazioni europee per eventi, e l’importanza degli investimenti nel settore alberghiero: «Roma è seconda solo a Londra per nuovi hotel 5 stelle: ogni investimento rigenera un intero quartiere».
Accanto a lui, Ivana Jelinic, amministratore delegato di ENIT, ha ribadito la necessità di una governance stabile, ricordando che «per troppi anni il turismo è stato trattato come marginale, mentre oggi finalmente possiamo contare su un ministero con visione e portafoglio», rimarcando quanto sia essenziale «lavorare su dati, mercati, e destagionalizzazione».
A chiudere il giro degli interventi istituzionali, Marina Lalli, presidente di Federturismo Confindustria, che ha evidenziato la tempestività delle risposte istituzionali e l’importanza di dare agli operatori prospettive di lungo termine: «Oggi più che mai servono certezze, infrastrutture moderne, trasporti efficienti e investimenti mirati per rendere il turismo una leva economica stabile, sostenibile e distribuita su tutto il territorio».
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[post_content] => Buddha Air ha scelto Distal Gsa Italia come passenger sales agent per il nostro mercato.
Basata a Lalitpur, Buddha Air opera attraverso un network di 13 destinazioni domestiche in Nepal, tra cui Kathmandu, Pokhara, Bharatpur, Bhairahawa, Biratnagar, Janakpur, Nepalgunj, Dhangadhi, Bhadrapur, Rajbiraj, Simara, Surkhet e Tumlingtar. A livello internazionale, opera voli diretti tra Kathmandu e Varanasi, in India, con tre frequenze settimanali.
La scelta di Distal Gsa Italia rappresenta un passo strategico per consolidare la presenza di Buddha Air in Europa e rafforzare i flussi turistici verso il Nepal, una destinazione in crescita tra gli amanti dell'avventura, del trekking e dei viaggi spirituali.
"Buddha Air incarna l'ospitalità e la cultura nepalese con grande professionalità - afferma Claudio Novembrini, sales manager di Distal Gsa Italia -. Il nostro obiettivo è supportare la distribuzione commerciale, promuovere le rotte e offrire assistenza agli operatori del trade per sviluppare nuove opportunità di business verso una delle destinazioni più affascinanti dell'Asia".
La compagnia aerea del Nepal è operativa dal 1997: riconosciuta per l'elevato standard di sicurezza, affidabilità operativa e qualità del servizio, è anche nota per i suoi celebri "mountain flights" panoramici, che offrono ai passeggeri viste mozzafiato sull'Himalaya.
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CartOrange raggiunge per prima l’obiettivo del turismo 6.0 attraverso la convergenza fisico-digitale propiziata da “Lysa”: l’Intelligenza Artificiale a supporto dei circa 400 consulenti CartOrange e del tour operator interno all’azienda, responsabile della finalizzazione di proposte tailor made su oltre 40 destinazioni al mondo. A tre mesi dall’entrata in servizio di Lysa, gli effetti del nuovo metamarketing sul rapporto consulenza-tour operating sono infatti rilevabili sia nei consumer behaviors, sia negli ottimi risultati di bilancio.
“La scelta di puntare su nuove destinazioni come India, Madagascar, Indocina e Argentina - dichiara Claudio Asborno, head of tour operator department CartOrange - è stata premiata immediatamente dal mercato, perché le abituali complessità inerenti il lungo raggio sono ora risolvibili con maggior efficienza, grazie alla rapidità con cui suggestioni di viaggio, esigenze personali e disponibilità d’informazioni possono essere correlate all’attività del tour operator CartOrange mediante supporto tecnologico unito al know-how del nostro staff .
Destinazioni e pratiche
"Analoghi effetti sono stati registrati su mete già popolari, ma in grado di crescere con tassi sorprendenti rispetto alla passata stagione: Giappone (+23%), Sudafrica (+20%), Namibia (+32%) e Australia (+32%) si confermano Top Destination anche nel 2025, ma la performance migliore spetta senza dubbio alle Maldive. Grazie anche all’accordo di partnership avviato con The Residence at Falhumaafushi, coadiuvato da un‘intensa attività di promozione e comunicazione, l’arcipelago indiano registra addirittura un incremento a tre cifre: +127%”. In decisa crescita anche le destinazioni dell’Africa Australe (Sudafrica e Namibia) insieme al Perù, mentre resta costante la domanda su Bali/Indonesia.
Il deciso orientamento sul lungo raggio produce oggi pratiche dal valore medio di circa 11.000 euro (+12% sul 2023/2024), permettendo di consolidare il giro d’affari attorno ai 12 milioni di euro (+20%).
Competitività
Questa modalità di sviluppo dell’offerta, prendendo forma nell’immediatezza collaborativa cliente-consulente-IA-tour operator, porta l’attività di CartOrange a un livello di competitività superiore: ciascuna componente che concorre al confezionamento del prodotto agisce di fatto sullo stesso piano, creando uno “spirito di squadra” molto diverso dall’usuale ricerca di mediazione fra intelligenze o professionalità a se stanti, dal momento che il timore di non essere pienamente compresi, così come di non restituire quanto atteso, può indurre più facilmente a compromessi meno soddisfacenti.
“I risultati definitivi generati dal nostro tour operator saranno disponibili dal 31 agosto - aggiunge Asborno - ma già ora rileviamo un andamento molto soddisfacente, anche perché la stagione 2024/2025 è stata caratterizzata da un ulteriore anticipo delle prenotazioni rispetto all’annata precedente, concentrandosi in particolare nel periodo fra fine 2024 e febbraio 2025, il mese di maggior picco. Va inoltre evidenziato che la domanda estiva è stata influenzata e rallentata dal lungo ponte fra aprile e maggio, a tal punto che la maggior parte delle richieste sono ora focalizzate sull’autunno-inverno, nonché sul 2026. Grazie all’evoluzione strutturale del tour operator CartOrange, possiamo però guardare al futuro con la consapevolezza di disporre finalmente di una piattaforma booking in perfetta continuità con le esigenze del consulente di viaggio e dei nostri clienti”.
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[post_content] => Si chiama "healiday” e sarà il trend dell'estate 2025. È un mix tra "to heal” (curare, rigenerare) e "holiday” (vacanza), un neologismo che descrive la vacanza dedicata alla rigenerazione fisica e psicologica, utile a ritrovare l'equilibrio e riconnettersi con sé stessi e con l'ambiente circostante. una vacanza lontana dal caos urbano (per il 79,3% degli intervistati), a contatto con la natura (77,5%), che garantisce la possibilità di "svegliarsi senza sveglia” (74,2%), offrire comfort (inteso come "massima comodità e servizi a disposizione”, 69,7%), privacy (67,8%), silenzio (62,5%) e disconnessione digitale (53,4%) oltre a permettere di sentirsi assistito e coccolato (64,6%).
A intercettare e definire per la prima volta questo trend è Emma Villas, azienda che propone ville e casali di pregio con oltre 600 proprietà in Italia, che lo ha presentato in occasione della quarta edizione del suo Osservatorio, realizzato con AstraRicerche.
L'Italia si conferma la destinazione preferita scelta come meta unica dal 43,4%, 3 su 10 prevedono di alternare vacanze in Italia e all'estero. Le regioni del Sud e la Sardegna le mete più ambite: la Sicilia spicca col 29,4%, seguita dal Salento (26,1%), dalla costiera Amalfitana (24,1%), dal Sud Sardegna (18,1%) e dalla Costa Smeralda (16,2%). Questo desiderio di viaggiare si combina con un focus crescente sul benessere e sulla rigenerazione. La vacanza viene vista, infatti, come un'opportunità per staccare dallo stress (tra gli obiettivi irrinunciabili per il 36,7%) e ricaricare le energie fisiche e mentali (33,5%). Insomma, per il 2025 c'è una visione (quasi) unanime sul fatto che la vacanza sia un'opportunità fondamentale per prendersi cura di sé e tornare alla vita quotidiana rigenerati.
In questo scenario, la villa rappresenta la risposta ideale al desiderio di "healiday", offrendo lo spazio, la privacy e la flessibilità necessarie per un'esperienza di rigenerazione autentica. «La villa, nel suo concetto più puro, incarna perfettamente l'essenza della Healiday - commenta Giammarco Bisogno, amministratore delegato di Emma Villas - Non è solo un luogo dove soggiornare, la villa garantisce agli ospiti una dimensione privata e permette di staccare completamente dalla routine, immersi nella natura, godendo di comfort e servizi esclusivi. I dati del nostro osservatorio lo confermano: la lontananza dal caos, il contatto con la natura, la privacy, la possibilità di avere servizi personalizzati a disposizione sono gli elementi più ricercati per una vacanza rigenerativa, e sono intrinsecamente legati all'esperienza in villa».
Il mare è la destinazione più adatta (41,5%), seguito da campagna o montagna (32,7%) e dal lago (18,5%), segno che la rigenerazione è un'esigenza trasversale, che cerca pace e bellezza in ogni luogo. A questo si aggiunge che per 6 italiani su 10 la villa indipendente è la soluzione ideale per abbracciare davvero questo nuovo modo di prendersi una pausa. Il dato è ancora più forte nella fascia tra i 30 e i 39 anni, che cerca spazi privati dove sentirsi liberi e con tempi dettati unicamente delle proprie esigenze.
«Guardando all'estate 2025 - conclude Giammarco Bisogno - possiamo osservare un quadro che riflette un consolidamento e alcune dinamiche interessanti nel settore delle ville in affitto. Il nostro osservatorio registra oltre 5.400 settimane prenotate riferite all'intero anno 2025, per un valore complessivo del venduto che è pari a circa euro 28,2 milioni, in crescita del +4,15% rispetto a euro 27,0 milioni dello stesso periodo nel 2024. La permanenza media dei soggiorni si attesta a 1,37 settimane, un dato in leggero incremento rispetto all'1,27 settimane registrato nel 2024. Parallelamente, il prezzo medio a settimana ha raggiunto 5.200€, mostrando un aumento rispetto ai circa 4.640€ dell'anno precedente».
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Fabio Raimondo è il nuovo presidente del Comitato nazionale giovani Albergatori, il sodalizio che raggruppa gli imprenditori under 40 aderenti alle 129 associazioni territoriali aderenti a Federalberghi.
Raimondo, 34 anni, albergatore a Savona, prende il posto di Dinno De Risi, che ha ricoperto l’incarico di presidente del Cnga per due mandati. Raimondo è anche rappresentante regionale dei giovani albergatori della Liguria nonché docente e membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Its turismo della Liguria.
“Insieme ai miei colleghi – ha dichiarato Raimondo – confermo l’impegno dei giovani albergatori al servizio del sistema turistico nazionale, con l’obiettivo primario di promuovere la crescita professionale degli imprenditori e di aiutare i giovani a scoprire le grandi opportunità offerte dal lavoro nel turismo”.
“Rivolgo al neopresidente Fabio Raimondo e a tutto il CNGA - ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – i migliori auguri di buon lavoro per la prossima consiliatura”
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[post_content] => Tra nuove aperture in Italia, Austria, Croazia e Germania e strategie di crowdinvesting, il gruppo ridefinisce il modello di sviluppo nel settore turistico. E lo fa con alle spalle un fatturato di 264 milioni di euro nel 2024 e un piano di investimenti di 400 milioni per i prossimi cinque anni. Fmtg punta così a consolidare la propria presenza nei principali mercati del turismo, investendo su strutture di lusso e family-friendly, e mantenendo un approccio integrato e sostenibile.
Un modello integrato per il turismo del futuro
Falkensteiner Michaeler Tourism Group adotta un modello di business diversificato e integrato, basato su quattro aree strategiche: gestione alberghiera (Falkensteiner Hotels & Residences), sviluppo immobiliare (Fmtg Development), consulenza strategica (Michaeler & Partner) e finanziamento partecipativo (Fmtg Invest). Questa struttura permette al gruppo di affrontare il mercato con un approccio a 360 gradi, garantendo coerenza operativa e una visione di lungo periodo.
Uno degli asset innovativi del gruppo è FMTG Invest, piattaforma di crowdinvesting fondata nel 2022. “Grazie a 14 campagne di raccolta fondi, sono stati raccolti oltre 102 milioni di euro da più di 5.000 investitori attivi - dichiara Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group - La piattaforma consente di ottenere interessi in denaro o voucher vacanza, mantenendo un forte legame con la community, che contribuisce per il 25% del capitale”.
Nell'autunno 2025 è prevista la prima campagna di crowdinvesting in Italia, una mossa strategica che punta a coinvolgere nuovi investitori locali. Anche perché, come afferma Michaeler "le forme alternative di finanziamento sono interessanti non solo per le aziende, ma anche per gli investitori che cercano qualità, trasparenza e solidità del brand" .
Sinergie e strategie per il mercato europeo
L'espansione in Italia, a Salò, Licata e Cesenatico, è parte integrante della strategia europea del gruppo, che mira a creare sinergie tra le nuove strutture e il portfolio già consolidato. Oltre alle aperture italiane ci saranno anche, a marzo 2026, le Falkensteiner Aurora Residences, nuove ville di lusso fronte mare all’interno del Falkensteiner Resort Punta Skala di Zara, in Croazia. In Austria, è previsto per il 2026 l’ampliamento del portfolio con il nuovo Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5* da 127 camere in gestione diretta. Nel 2028, invece, verrà inaugurato il Falkensteiner Family Hotel Grömitz, prima struttura del brand in Germania. Situato a pochi passi dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family+ Active.
L’obiettivo dichiarato è ottimizzare le risorse e massimizzare il ritorno sugli investimenti, rafforzando ulteriormente il posizionamento di Fmtg come leader nel settore turistico.
Grazie a un modello integrato e all’apertura verso forme di finanziamento innovative come il crowdinvesting, Falkensteiner Michaeler Tourism Group dimostra di voler ridefinire il concetto di turismo moderno, puntando su qualità, diversificazione e coinvolgimento diretto della propria community.
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[post_content] => Con oltre 260 milioni di euro di fatturato nel 2024, e un piano di investimenti di 400 milioni di euro per i prossimi cinque anni, Falkensteiner Michaeler Tourism Group continua il proprio percorso di crescita e annuncia anche nuove aperture in Italia, Croazia, Austria e Germania.
Espansione e nuove aperture europee
L’Italia si conferma un mercato strategico per il gruppo, e sono ben quattro i nuovi progetti in via di realizzazione o progettazione. Fra questi spicca il Falkensteiner Hotel Bozen WaltherPark, un city hotel 4* superior in apertura il 10 luglio 2025, con 113 camere e suite e il primo ristorante Mochi d’Italia sul rooftop. L’hotel, parte della Premium Collection, sarà situato all’interno del nuovissimo complesso Waltherpark che prevede anche un centro commerciale, uffici e appartamenti.
Nel marzo 2026 invece vedrà la luce il Falkensteiner Park Resort Lake Garda, nella pittoresca cittadina di Salò. Questo complesso sarà formato da un hotel a 5 stelle di 97 camere e 170 Appartamenti Premium Living e 4 Ville. Affacciata sulle sponde del Lago di Garda ed immersa in un grande parco botanico, la struttura è stata progettata dall'architetto Matteo Thun e dal paesaggista Joao Nunes di Proap. Nell'estate del 2026 è prevista invece l’inaugurazione del Falkensteiner Hotel Licata in Sicilia. Con 125 stanze, il resort 5* si distinguerà per la sua anima family e active.
Come dichiarato dal presidente Erich Falkensteiner, “tra i numerosi progetti in fase di sviluppo, il Falkensteiner Resort Cesenatico rappresenta una delle iniziative più rilevanti sul territorio italiano. Il masterplan prevede la realizzazione di un ampio complesso con circa 150 camere e 130 appartamenti”.
A completare la lista delle nuove aperture del gruppo Fmtg ci sono in cantiere per marzo 2026 le Falkensteiner Aurora Residences, nuove ville di lusso fronte mare all’interno del Falkensteiner Resort Punta Skala di Zara, in Croazia. E in Austria è previsto per il 2026 l’ampliamento del portfolio con il nuovo Falkensteiner Hotel Saalbach-Hinterglemm, un 5* da 127 camere in gestione diretta.
Con uno sguardo proiettato ancora più nel futuro, nel 2028 il gruppo inaugurerà la prima struttura del brand in Germania, il Falkensteiner Family Hotel Grömitz. Situato a pochi passi dal Mar Baltico, l’hotel ospiterà 104 camere e suite e 26 appartamenti, con un concept orientato al segmento Family + Active.
Importanti investimenti economici
Nel corso di un incontro con la stampa che si è tenuto nei giorni scorsi a Milano, il gruppo ha illustrato i risultati economici più recenti e i principali sviluppi previsti per i prossimi anni. Nel 2024, Fmtg ha registrato un fatturato di 264 milioni di euro, con una crescita dell’11,1% rispetto all’anno precedente, e oltre 886.461 pernottamenti (+7.8%).
"Il piano di investimenti previsto per i prossimi cinque anni ammonta complessivamente a 400 milioni di euro, di cui 240 milioni già allocati per progetti in corso in Italia e Croazia - ha affermato Otmar Michaeler, ceo di Falkensteiner Michaeler Tourism Group - A questi investimenti si affiancano le nuove aperture previste in Austria e in Germania".
I 30 anni del gruppo Fmtg
Il 2025 rappresenta un traguardo importante per il gruppo nato nel 1957 da una pensione a conduzione familiare in Alto Adige e che festeggia quest’anno il 30° anniversario, affermandosi a tutti gli effetti un operatore turistico internazionale, oggi attivo in sette Paesi europei.
“La nostra storia di successo è frutto dell’impegno e della passione delle nostre collaboratrici e dei nostri collaboratori - ha dichiarato Erich Falkensteiner -. Siamo rimasti un’impresa familiare, con una gestione diretta, radicata ancora ai nostri valori originari ma capace di guardare al lungo termine”.
Questa identità di family business è una parte centrale della strategia di FMTG: un modello imprenditoriale che consente rapidità decisionale, coerenza strategica e un legame autentico con mercati e stakeholder. In un contesto globale incerto, il gruppo conferma il proprio impegno a operare e crescere nei suoi mercati di riferimento – area Dach, Italia e Paesi Cee – dove gode di una forte riconoscibilità e reputazione.
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[post_content] => Cresce ancora il traffico crocieristico nei porti italiani, a conferma di un trend evidenziato già nel 2024, come conseguenza della forte ripresa della domanda da parte del mercato. Lo rivela l'ultima stima elaborata da Cemar Agency Network. “Le nostre previsioni lo indicano con chiarezza - ha sottolineato il presidente Sergio Senesi durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami –. L’ingresso nel settore dei più prestigiosi luxury brand dell’hotellerie attirerà inoltre una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Questo nuovo scenario avrà ricadute significative sulle economie locali”.
Saranno in particolare 14,8 milioni i crocieristi che passeranno nei porti italiani nell’arco del 2025, con un aumento del 4,05% rispetto all’anno precedente. Si prevede anche un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482 (+6,76% sul 2024), con ben 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione. Settantaquattro saranno poi i porti della Penisola interessati dal traffico crocieristico: il primato rimarrà a Civitavecchia, che raggiungerà i 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. A seguire, con alcune novità, Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari.
Sul podio delle regioni spicca coerentemente il Lazio con 3,54 milioni di passeggeri (24% del totale), seguito dalla Liguria (3,36 milioni, 23% del totale), dalla Campania (2,05 milioni, 14% del totale), dalla Sicilia (2,03 milioni, 14% del totale), dalla Toscana (0,97 milioni, 6% del totale) e dalla Sardegna (0,77 milioni, 5% del totale). Per quanto riguarda i gruppi crocieristici, Msc si conferma leader del settore, movimentando circa 5,23 milioni di crocieristi. Seguiranno Carnival con 4,63 milioni, Royal Caribbean con 1,90 milioni, e Ncl Holding con 1,20 milioni.
I mesi più intensi saranno maggio con 816 scali, ottobre con 760 e settembre con 748. Domenica 18 giugno sarà invece il giorno più affollato con ben 38 navi ormeggiate nei porti italiani e oltre 95.900 crocieristi movimentati. La crescita non si arresterà neanche nel 2026, quando secondo l’analisi preliminare di Cemar Agency Network, il numero di passeggeri movimentati nei porti italiani supererà certamente i 15 milioni.
“L’Italia mantiene saldamente il proprio primato di più importante destinazione crocieristica del mar Mediterraneo - ha concluso Senesi -. Sono senza dubbio molteplici i fattori che concorrono a questa crescita costante in termini di passeggeri movimentati e numero di toccate: tra questi gioca un ruolo chiave la politica di destagionalizzazione, conseguita anche dalle compagnie americane che da alcuni anni hanno scelto di essere presenti nel Mediterraneo non solo in estate ma anche nei mesi invernali”.
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“Stiamo continuando a registrare un forte slancio con le nostre prestazioni operative in Norwegian, un aspetto fondamentale per l'avvio del nostro programma estivo - ha commentato il ceo Geir Karlsen -. Marzo è l'ultimo mese della bassa stagione e ci aspettiamo un periodo di traffico molto intenso legato alle festività pasquali”.
L'inizio di aprile segna l'avvio del programma estivo della compagnia, che quest'anno comprende 350 rotte, con 19 nuove destinazioni rispetto all'anno scorso.
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Lo rivela l'ultima stima elaborata da Cemar Agency Network. “Le nostre previsioni lo indicano con chiarezza - ha sottolineato il presidente Sergio Senesi durante l’annuale presentazione dei dati al Seatrade Cruise Global di Miami –. L’ingresso nel settore dei più prestigiosi luxury brand dell’hotellerie attirerà inoltre una nuova tipologia di ospiti, con elevato potenziale di spesa e presumibilmente alla prima esperienza di crociera. Questo nuovo scenario avrà ricadute significative sulle economie locali”.\r\n\r\nSaranno in particolare 14,8 milioni i crocieristi che passeranno nei porti italiani nell’arco del 2025, con un aumento del 4,05% rispetto all’anno precedente. Si prevede anche un incremento delle toccate navi, che raggiungeranno quota 5.482 (+6,76% sul 2024), con ben 179 unità che solcheranno le acque italiane in rappresentanza di 57 compagnie di navigazione. Settantaquattro saranno poi i porti della Penisola interessati dal traffico crocieristico: il primato rimarrà a Civitavecchia, che raggiungerà i 3,53 milioni di passeggeri, seguita da Napoli con 1,9 milioni e Genova con 1,7 milioni. A seguire, con alcune novità, Palermo, Livorno, Messina, Savona, La Spezia, Venezia e Cagliari.\r\n\r\nSul podio delle regioni spicca coerentemente il Lazio con 3,54 milioni di passeggeri (24% del totale), seguito dalla Liguria (3,36 milioni, 23% del totale), dalla Campania (2,05 milioni, 14% del totale), dalla Sicilia (2,03 milioni, 14% del totale), dalla Toscana (0,97 milioni, 6% del totale) e dalla Sardegna (0,77 milioni, 5% del totale). Per quanto riguarda i gruppi crocieristici, Msc si conferma leader del settore, movimentando circa 5,23 milioni di crocieristi. 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