23 maggio 2024 11:11
Nuovo logo per il gruppo Voihotels, che cambia immagine e identità di brand per garantire una comunicazione più coerente su tutti i canali di contatto: dal sito web alla nuova app, passando per i social, i materiali promozionali, così come la segnaletica interna, sono stati rivisti con uno stile, un linguaggio e una grafica legati al nuovo posizionamento, dando vita a un racconto dal tono di voce più ispirazionale. Mutata anche la cosiddetta unique selling propositions che in linea con le rinnovate policy sostenibili del gruppo Alpitour diventa “la vacanza che fa bene a chi la sceglie e al luogo che la ospita”.
Il logo, in particolare, rappresenta il capofila di questo rinnovamento pensato per trasmettere, tanto nel font scelto quanto nei colori usati, i tratti peculiari di pulizia, contemporaneità ed eleganza. Tre elementi cruciali in linea con l’attuale tendenza alla semplificazione. Così anche il sito web ben esemplifica la nuova personalità con un’interfaccia grafica completamente rivisitata che mira ad assicurare un’esperienza di navigazione intuitiva, integrando una gamma di soluzioni avanzate con pratiche funzionalità. Dai contenuti che animano le singole pagine emerge inoltre la stretta interazione con il territorio circostante: una narrativa che si sostanzia attraverso un’ampia proposta di servizi e attività che arricchiscono e personalizzano l’esperienza offerta e valorizzano le culture locali, proponendo escursioni ad hoc, itinerari fuori dai percorsi comuni, prodotti e piatti tipici.
“Abbiamo fortemente voluto rafforzare l’identità del brand per permettere ai nostri ospiti di comprendere ancora meglio i valori etici e la filosofia che ci ispirano ogni giorno – spiega Paolo Terrinoni, amministratore delegato di Voihotels –. Per noi la sostenibilità è una scelta culturale e in essa risiede la ragion d’essere che ci spinge a continuare a fare ospitalità: il nostro lavoro presuppone il bello e ci impone comportamenti volti a preservarlo attraverso scelte responsabili che tutelino il fascino e la storia delle località in cui operiamo, così come la bellezza naturalistica delle coste su cui si affacciano i nostri resort, che rappresentano risorse preziose che rendono ancor più attrattiva la nostra proposta di vacanza”.
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[post_content] => Minor Hotels compie un passo decisivo nella sua strategia di vendita b2b con il lancio di Minor Pro, nuovi marchio e piattaforma appositamente studiati per agenzie di viaggio, tour operator, organizzatori di eventi, aziende e altri professionisti del settore.
Con questa nuova piattaforma il gruppo continua a sviluppare la sua strategia di marchio globale: il marchio diventa una forza unificante, anch'essa incentrata sul consumatore, supportata da una forte strategia di distribuzione, da un programma di fidelizzazione semplificato e da un nuovo approccio b2b incarnato da Minor Pro.
Il rinnovato sito web include strumenti di prenotazione in tempo reale per meeting e gruppi; tariffe e vantaggi esclusivi per le aziende; commissioni e vantaggi personalizzati per gli agenti di viaggio; accesso integrato all'intero portafoglio di marchi Minor Hotels nel mondo.
Viene varata anche nuova strategia sui social media, con contenuti più stimolanti, connessi e pertinenti, che condividono notizie e approfondimenti sul settore. Infine, ci sono nuovi programmi b2b adattati alle esigenze specifiche di diversi professionisti.
«Con questa piattaforma, stiamo compiendo un passo decisivo nella nostra strategia di trasformazione, concentrandoci su un'offerta b2b più internazionale, digitale e coerente - spiega Fernando Vives, chief commercial officer di Minor Hotels Europe & Americas -. Abbiamo creato una piattaforma moderna e globale che risponde alle reali esigenze dei nostri clienti business, riflettendo al contempo la scala, la diversità e la forza del nostro portafoglio alberghiero».
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[post_content] => Capitolo due per Explora Club: il programma fedeltà del brand Explora Journeys, dopo il lancio nell’aprile 2025, è entrato in una seconda fase che consente ai soci di godere di benefici e privilegi a bordo e visualizzare il saldo punti e lo status fedeltà tramite il proprio account My Explora.
Ogni notte trascorsa a bordo, gli acquisti idonei effettuati a bordo e le prenotazioni di Destination Experience contribuiscono ora all’accumulo di punti, sbloccando una collezione in continua espansione di privilegi e benefici esclusivi a ogni viaggio.
Per coloro che non sono ancora iscritti, Explora Journeys invita gli ospiti a registrarsi per iniziare subito a godere di privilegi come eventi personalizzati a bordo, risparmi esclusivi, regali a sorpresa e servizi di alto livello pensati per rendere ogni viaggio un’esperienza unica e personale.
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Explora Club offre una struttura intuitiva e lineare con cinque livelli – Classic, Silver, Gold, Platinum e Diamond – ognuno dei quali rivela una collezione curata di benefici, che spaziano dall’accesso prioritario a eventi personalizzati, regali esclusivi e risparmi dedicati. Con l’aumentare dei viaggi, i membri di Explora Club sbloccano una gamma di privilegi incrementali, pensati per arricchire il tempo trascorso sia a bordo che a terra.
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[post_content] => Nuova vita per il Voi Vila Do Farol a Capo Verde, storico resort della divisione hôtellerie di Alpitour World, che verrà completamente demolito e ricostruito secondo un concept architettonico completamente nuovo e ispirato ai principi di responsabilità ambientale, economica e sociale.
Il progetto, che prevede un investimento da oltre 30 milioni di euro, avrà una durata complessiva di circa 18 mesi, con consegna prevista entro la fine del 2026: si estende su un’area di oltre 52.000 mq e prevede un incremento della capacità ricettiva con 302 camere, circa 60 in più rispetto alla configurazione attuale. L’intervento porterà alla creazione di due archi composti da 21 edifici singoli disposti a mezzo cerchio, come ad abbracciare l’orizzonte. Gli edifici saranno di due differenti tipologie: a due livelli lungo l’arco interno e a tre lungo quello esterno, progettati per integrarsi armoniosamente con il contesto naturale.
«Abbiamo immaginato un’architettura che fosse un abbraccio tra terra e oceano, capace di dialogare con la potenza del paesaggio e l’heritage del luogo. Un'oasi in cui ogni edificio è stato pensato per integrarsi nel contesto naturale, con strutture vibranti dai volumi sfalsati e dalle grandi aperture affacciate sull'oceano Atlantico. Un progetto concepito per raccontare l'intreccio delle culture locali, lasciando un’impronta identitaria» spiegano Igor Rebosio, founder architect & design director di De.Tales, lo studio internazionale di architettura, progettazione e design che coordina il progetto) e Giuseppe Varsavia, founder architect & managing director.
La superficie complessiva costruita sarà pari a circa 14.100 mq con un’altezza massima degli edifici contenuta entro i 10 metri. Inoltre, l’intervento includerà un’area fronte mare di circa 6.800 mq, dove sorgerà il nuovo ristorante principale del resort, ed una ampia spiaggia in concessione che ospiterà il beach club del Resort.
Il nuovo masterplan del Voi Vila Do Farol si fonda su due principi cardine: massimizzare la vista sull’oceano per il maggior numero possibile di camere e creare uno spazio centrale, protetto dai venti del deserto, che diventi il cuore pulsante del resort.
«Voihotels continua a evolversi, riqualificando ed elevando il comfort delle proprie strutture - commenta Paolo Terrinoni, ad Voihotels -. Stagione dopo stagione incrementa gli standard qualitativi della propria offerta per garantire esperienze di soggiorno sempre più innovative e in sintonia con le esigenze dei viaggiatori italiani e internazionali. La riqualificazione del Voi Vila Do Farol a Capo Verde rappresenta un passo significativo in questo percorso, con un progetto che ci restituisce un nuovo resort con un linguaggio architettonico di forte personalità ed un intervento capace di declinare un’idea di sostenibilità responsabile ed inclusiva, attenta alle realtà circostanti ed alle comunità in cui si trova ad operare. Crediamo, infatti, che l’ospitalità debba essere un ponte, un incontro tra persone e culture, capace di lasciare un impatto positivo e duraturo»
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L'annuncio è stato fatto durante la visita ufficiale in Francia del Primo Ministro della Malaysia, S.E. Anwar Ibrahim.
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«Grazie alla maggiore efficienza dei consumi e alla flessibilità sulle rotte regionali e a lungo raggio, l'aeromobile si adatta perfettamente alle nostre esigenze di mercato in continua evoluzione - commenta Datuk Captain Izham Ismail, group managing director del gruppo -. Inoltre, ci permette di offrire un prodotto in linea con il nostro posizionamento premium: snello, moderno e progettato in base al comfort e alle aspettative dei passeggeri. Questo ulteriore ordine rafforza la nostra visione a lungo termine di costruire una flotta pronta per il futuro che supporti una crescita sostenibile, offra un valore costante ai nostri passeggeri e rafforzi la nostra competitività nei mercati chiave».
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[post_content] => L’Hotel Capo d’Orso Thalasso & spa 5* entra a far parte di Virtuoso, l’esclusivo network internazionale che seleziona le migliori strutture ricettive al mondo. Un prestigioso riconoscimento che segue il recente ingresso dell’Hotel Capo d’Orso in The Leading Hotels of the World, al termine di un importante ciclo di investimenti che ha visto la ristrutturazione di prestigiose camere, tra cui le esclusive Junior Suite Executive e le Suite Caprera Open Space, tutte vista mare e dal design mediterraneo arricchito da preziosi manufatti di artigiani locali, oltre al restyling delle aree benessere e dei giardini.
Fondato nel 1951 e con sede a Fort Worth, negli Stati Uniti, Virtuoso riunisce oltre 2.300 professionisti del settore luxury travel, selezionati per l’eccellenza del servizio, la qualità dell’offerta e la capacità di proporre esperienze autentiche e vicine al territorio. Una specializzazione nel turismo esperienziale di alta gamma che si rivolge ad una clientela attenta alla personalizzazione del viaggio, al patrimonio culturale e alla sostenibilità ambientale.
Mercati strategici
“L’ingresso nel circuito Virtuoso - afferma Libero Muntoni, direttore generale di Delphina hotels & resorts - ci rende particolarmente orgogliosi e rafforza la nostra presenza in mercati strategici di lungo raggio, come gli Usa e le Americhe in generale, l’Australia e gli Emirati, dove cresce l’interesse per un’ospitalità autentica, sostenibile e di alto livello. Stiamo beneficiando dei numerosi riconoscimenti internazionali ottenuti da Delphina, a partire dall’ingresso dell’Hotel Capo d’Orso nel prestigioso portfolio di The Leading Hotels of the World, l’affiliazione più prestigiosa al mondo per gli hotel indipendenti, che conta poco più di 400 strutture selezionate. Grazie a queste prestigiose affiliazioni, arrivate al termine di un significativo ciclo di investimenti, l’Hotel Capo d’Orso si posiziona oggi tra i marchi più blasonati ed iconici dell’isola”.
“Virtuoso - dichiara Dino Mitidieri, general manager dell’hotel - valorizza le strutture che offrono un’esperienza esclusiva e su misura, coerente con i desideri dei viaggiatori più esigenti e questo riconoscimento premia una catena alberghiera sarda a gestione familiare che da 33 anni è ambasciatrice di un lusso sostenibile, attenta alla qualità, all’autenticità e all’identità del luogo".
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In un mercato turistico sempre più dinamico ed esigente, dove immediatezza e flessibilità sono la chiave, le agenzie di viaggio italiane si trovano di fronte a una sfida costante: soddisfare in modo rapido e affidabile le richieste dei clienti last minute. Per rispondere a questo nuovo paradigma, entra in gioco Civitatis.
La piattaforma B2B2C specializzata in attività turistiche ha rivoluzionato il modo di lavorare delle agenzie di viaggio italiane, offrendo una gestione integrale, rapida ed estremamente efficiente delle esperienze a destinazione.
Pensata proprio per ottimizzare il lavoro delle agenzie e offrire una risposta agile alle esigenze del viaggiatore contemporaneo, è stata sviluppata una soluzione che segna un vero punto di svolta. Questo strumento non solo semplifica la gestione, ma potenzia anche la capacità delle agenzie di chiudere vendite che altrimenti si perderebbero per mancanza di tempestività.
Disponibilità in tempo reale
Grazie alla disponibilità delle attività in tempo reale, lo strumento consente di verificare l’occupazione e prenotare fino all’ultimo momento, senza dover attendere conferme lente o gestire sistemi obsoleti. In questo modo, Civitatis offre un’alternativa sicura per tutte quelle agenzie che, per necessità, devono pianificare sul momento.
Questa immediatezza si traduce direttamente in una maggiore soddisfazione del cliente e in un significativo aumento delle conversioni. La rapidità nella conferma della disponibilità non è solo una comodità: è un vero motore di vendite.
Meno tempo di gestione significa più tempo per vendere
I benefici vanno ben oltre la disponibilità in tempo reale. La piattaforma è stata progettata per essere un vero game-changer nella routine quotidiana delle agenzie, permettendo un risparmio di oltre il 90% del tempo. Basta con le ore passate a cercare fornitori, negoziare tariffe o gestire ogni attività singolarmente. Con un catalogo centralizzato e un unico punto di contatto, le agenzie possono accedere a un’offerta globale in modo rapido e semplice. Questo non solo velocizza il processo di preventivazione e prenotazione, ma libera anche tempo prezioso che gli agenti possono dedicare a ciò che sanno fare meglio: consigliare i clienti e costruire relazioni durature. Meno burocrazia, più vendite, più tempo per il cliente.
Un impatto diretto sulle vendite
E se parliamo di competitività, non possiamo non citare l’impatto sulle vendite: le agenzie che hanno adottato questa soluzione riportano un aumento di oltre il 40% nelle prenotazioni. Il segreto? Prezzi competitivi e un’offerta variegata e accattivante. Semplificando la gestione e riducendo i costi legati all’inventario, le agenzie possono trasferire questo risparmio al cliente finale, offrendo tariffe più convenienti senza compromettere il margine. Un prezzo giusto, unito a tempestività e varietà, è una formula vincente per far crescere le vendite.
Riduzione dei costi operativi
La riduzione dei costi operativi è un altro vantaggio concreto: grazie all’integrazione API senza attriti, si ottiene un risparmio superiore al 70%. La facilità con cui la piattaforma si collega ai sistemi esistenti delle agenzie garantisce un processo agile e riduce al minimo la necessità di investimenti tecnologici aggiuntivi. L’implementazione è semplice e i benefici si riflettono quasi subito nei risultati economici. Un investimento intelligente con un ritorno tangibile.
Assistenza clienti 24/7: per agenzie e viaggiatori
Ultimo, ma non meno importante, è il servizio di assistenza clienti attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Ciò significa che, indipendentemente dal fuso orario o dalla lingua, ci sarà sempre un consulente disponibile per risolvere qualsiasi dubbio, sia per prenotazioni già effettuate che per nuove richieste.
Questo supporto costante si traduce in una maggiore tranquillità sia per le agenzie che per i clienti, i quali possono viaggiare sapendo di poter contare su un’assistenza affidabile in ogni momento.
Sicilia e Sardegna: mete ideali per il last minute
In Sicilia, ad esempio, un cliente dell’ultimo minuto può lasciarsi sorprendere con un Tour Antimafia a Palermo, un’esperienza culturale profonda e autentica. Se preferisce il mare, può optare per una Minicrociera alle Isole Egadi da Trapani o un Giro in barca alla Scala dei Turchi da Agrigento, con conferma immediata della disponibilità.
In Sardegna, le proposte per i viaggiatori spontanei sono altrettanto allettanti. Un’escursione in gommone nel Golfo di Orosei da Cala Gonone permette di scoprire calette nascoste e acque cristalline. Per chi ama il mare aperto, un crociere nell’arcipelago della Maddalena da Olbia è imperdibile. E se si cerca qualcosa vicino alla capitale sarda, un giro in gozzo lungo la costa di Cagliari offre viste mozzafiato e puro relax.
Unisciti a Civitatis e potenzia la tua agenzia
In sintesi, questa nuova era del viaggio last minute non è un’utopia, ma una realtà alla portata di tutte le agenzie italiane. Integrare questa soluzione significa ottimizzare la gestione, ridurre i costi e offrire un’esperienza superiore ai propri clienti, trasformando l'ultimo minuto” nella prima grande occasione di vendita.
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[post_content] => La tavola rotonda “Turismo religioso e sostenibilità ambientale”, svoltasi presso l’Università Europea di Roma, ha riunito relatori internazionali per fare il punto sul turismo religioso e interrogarsi sui nuovi modelli di accoglienza e governance necessari, in occasione del Giubileo 2025 e oltre. L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”.
Il pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. Da qui l’appello dei relatori a costruire modelli concreti e inclusivi, con il coinvolgimento diretto di studenti, operatori e comunità.
Bizzarri ha aperto i lavori sottolineando come il concetto di benessere non possa essere oggi disgiunto da una visione integrata della persona e del paesaggio attraversato. «La sfida della sostenibilità nel turismo religioso richiede di considerare il benessere del corpo, dell’anima e dell’ambiente come dimensioni interconnesse. I cammini spirituali diventano così infrastrutture preziose per la rigenerazione umana e territoriale». Il suo intervento ha posto le basi per un dialogo interdisciplinare tra accademici, operatori e istituzioni, richiamando la necessità di nuove metriche capaci di misurare l’impatto del pellegrinaggio non solo in termini numerici, ma valoriali e relazionali.
Il prof. Kiran Shinde (La Trobe University, Australia), tra i massimi esperti internazionali di turismo religioso, ha quindi offerto una prospettiva comparativa tra paesi e culture diverse, illustrando casi studio dall’India, all’Europa, fino al Medio Oriente. Shinde ha esaminato l’aumento dei flussi di pellegrinaggio e il loro impatto ambientale, proponendo un modello concettuale che integra elementi spirituali, culturali e fisici del luogo sacro. «Per gestire l’impatto ambientale del turismo religioso dobbiamo comprenderne a fondo le dimensioni spirituali e culturali e sviluppare modelli di sostenibilità che rispettino il valore sacro dei luoghi visitati» ha spiegato, evidenziando come la sacralità non sia solo una qualità astratta, ma un elemento che modella la fruizione del territorio.
Ne sono un esempio i cammini urbani, che possono diventare strumenti di riqualificazione territoriale e coesione sociale. L’unicità del rapporto tra cammini e grandi città è stata il fulcro dell’intervento di Silvio Marino (Associazione Europea Vie Francigene), che ha raccontato l’esperienza dei cammini urbani attorno alla Capitale, come il Cammino di San Francesco, e delle iniziative che hanno portato i cittadini a riscoprire i margini della città: «È una nuova forma di turismo, centripeta e partecipata, che fa emergere l’orgoglio civico e connette la città con i suoi abitanti».
Ma qual è oggi l’identikit del pellegrino contemporaneo? L'ha illustrato Samanta Tata di FS Treni Turistici Italiani attraverso i dati più recenti della Via Francigena e degli itinerari spirituali italiani. «Accanto alla fede, emergono la ricerca interiore e spirituale, il desiderio di cultura, il turismo tout court e persino l’enogastronomia. Le motivazioni dei pellegrini oggi sono sempre più ibride e diversificate, con una chiara preferenza verso esperienze autentiche e sostenibili» ha sottolineato Tata, richiamando anche la necessità di rafforzare le reti logistiche e i servizi lungo i cammini.
Le criticità da affrontare
Tra i rischi crescenti, tuttavia, c'è quello della mercificazione del sacro e della compromissione dell’equilibrio economico e ambientale delle comunità locali. Ne hanno parlato Tiberio Graziani (Vision & Global Trends) e il prof. Vito Roberto Santamato dell'Università degli Studi di Bari 'Aldo Moro'. Secondo Graziani, nel contesto contemporaneo, il turismo religioso intreccia dinamiche complesse che rendono necessaria una riflessione su un modello di turismo etico fondato su consapevolezza, responsabilità e rispetto. «Oltre alla sostenibilità ambientale, occorre un equilibrio culturale, - avverte - che richiede rispetto e ascolto. L'importanza di un'educazione al 'sacro' è cruciale, anche per evitare fenomeni di sfruttamento predatorio sul territorio e favorire relazioni equilibrate tra visitatori e luoghi». Il prof. Santamato ha evidenziato quindi i risvolti della complicata integrazione tra turismo e accoglienza attraverso l’esempio di San Giovanni Rotondo, raccontando i rischi delle conseguenze negative sull'economia locale e sulla sostenibilità ambientale a causa degli elevati costi sociali (gestione rifiuti, servizi sanitari, sicurezza) legati all'afflusso di un pellegrinaggio di massa non regolato e non consapevole.
La prof. Claudia Caneva (Università Ecclesia Mater) ha aggiunto alle criticità il problema della formazione non sempre all'altezza delle esigenze, oltre che quello della perdita di consapevolezza culturale nei luoghi sacri. «Servono percorsi formativi per gli operatori, come per esempio per le guide turistiche, che siano capaci di restituire senso e codici simbolici a chi accompagna e accoglie i pellegrini: una formazione ispirata, storica e umanistica».
Claudiana Di Cesare, giornalista di Travel Quotidiano ed esperta in turismo e innovazione, ha sottolineato come il turismo religioso, se ben governato, possa diventare un vero laboratorio per costruire modelli di sviluppo sostenibile davvero integrati, ma ha evidenziato il punto di vista degli operatori del settore e delle varie realtà della filiera dell'accoglienza che «si sentono spesso isolati, senza strumenti concreti, senza il supporto di una promozione integrata ed emozionale e con reti di coordinamento ancora troppo deboli».
Modelli e visioni a confronto
Guardare al passato e all'esperienza degli altri paesi può offrire spunti preziosi per leggere il presente e valorizzare le nostre opportunità. Il prof. Luigi Russo dell’Università Europea di Roma ha offerto una lettura storica del pellegrinaggio e delle sue implicazioni culturali e sociali. Russo si è soffermato in particolare sul Medioevo, periodo in cui il turismo religioso si è affermato con grande vigore, permettendo la nascita di una rete di ospitalità religiosa diffusa e necessaria per sostenere i lunghi viaggi dei pellegrini.
Il prof. Fernando Martínez de Carnero Calzada (Sapienza Università di Roma) ha arricchito la narrazione portando uno studio comparato sull’esperienza dei pellegrini tra Italia e Spagna, analizzando anche le narrazioni turistiche e i dati biometrici sulla percezione dell’autenticità, «spesso costruita più dai dispositivi di promozione che dalla reale esperienza del pellegrino. C’è bisogno di maggiore ascolto e di una governance che valorizzi l’esperienza spirituale, non solo i flussi», ha aggiunto.
Il contributo di Roberta Alberotanza (ECHE Lab, Università Mediterranea di Reggio Calabria) ha messo in luce l’evoluzione degli itinerari religiosi come strumenti di integrazione europea, dialogo interculturale e coesione sociale: «I cammini a tema religioso non sono solo percorsi di fede, ma veri ponti culturali che uniscono territori, comunità e patrimoni».
L’evento si è concluso con l’invito rivolto ai relatori dalla prof.ssa Bizzarri alla raccolta dei contributi in vista di una prossima pubblicazione e al prosieguo del dialogo attivo con studenti e operatori. Il progetto di terza missione finanziato dall’Università Europea di Roma, infatti, prevede che gli studenti lavorino, in collaborazione con gli operatori, alla creazione di prodotti turistici innovativi pensati per le nuove tipologie di viaggiatori delineate durante la tavola rotonda, alla ricerca di spiritualità, benessere e bellezza nella propria vita.
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[post_content] => Il Belize ha assunto la presidenza pro tempore della Cata, consolidando il proprio impegno nella promozione turistica integrata della regione.
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Situata in una delle più suggestive cornici del Sud Italia, la struttura si conferma una destinazione d’eccellenza per viaggiatori in cerca di relax, autenticità e benessere a contatto con la natura nel cuore del Mediterraneo.
La sala interna completamente rinnovata, un cambio cromatico degli esterni, un nuovo concept per la piscina e un variegato servizio di concierge esperienziale sono alcune delle più importanti novità di un 2025 di puro charme. Tra le attività su misura originali ed esclusive previste, alcune delle quali prenotabili durante l’alta stagione e altre tutto l’anno, laboratori artigianali di cucina tipica, escursioni in barca, tour in scooter nei luoghi più iconici del territorio, rituali di benessere, cene romantiche con chef dedicato, tour enogastronomici; dulcis in fundo, una vera esperienza a contatto con la terra e le tradizioni contadine come la raccolta delle olive e la degustazione dell’olio nuovo, il cosiddetto “oro del Salento”.
Circondata da immense distese di ulivi, sentieri nascosti e muretti a secco, Masseria Panareo è infatti un prezioso scrigno della memoria salentina, in cui l’ospite trova servizi su misura efficienti e puntuali, attenzione al dettaglio e una calda accoglienza. Testimone di secoli di storia, è oggi un luogo in cui la tradizione incontra l’ospitalità contemporanea, peculiarità grazie alla quale nel 2008 ha ottenuto l’ambito premio “Ospitalità Italiana” come miglior Albergo d’Italia da parte di Union Camere.
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L’iniziativa nasce dal lavoro della prof.ssa Carmen Bizzarri, coordinatrice dell'evento e responsabile scientifica del progetto in cui si inserisce, “I nuovi sentieri del benessere tra turismo lento, sostenibilità e pellegrinaggio”. \r\n\r\n\r\nIl pellegrinaggio oggi si è trasformato: non è più solo un’esperienza di fede, ma anche un percorso alla ricerca di benessere, spiritualità, cultura e contatto con la natura, con il sé più autentico e la comunità. Tuttavia, senza reti locali e nazionali solide, consapevolezza, formazione adeguata e strumenti operativi, il rischio è che la sostenibilità resti soltanto uno slogan. 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