11 settembre 2024 12:06
Hanno aperto i battenti a fine agosto i serviced apartments di Rocco Forte House Milan. La proprietà si trova in via Manzoni, nel cosiddetto triangolo della moda, e dispone di undici appartamenti affacciati su un tradizionale cortile milanese. Gli ambienti sono stati disegnati da Olga Polizzi, director of design del gruppo, in collaborazione con Paolo Moschino e Philip Vergeylen.
La struttura è stata ricavata dalla conversione di un palazzo del diciannovesimo con stucchi originali, soffitti affrescati e mobili antichi. Gli appartamenti sono stati chiamati con i nomi di alcuni dei quartieri più famosi della città come Brera, Duomo, Isola e Tortona. A disposizione degli ospiti servizi di conciergerie, valeting e chef esclusivo, nonché una palestra riservata. La novità segue il successo del Rocco Forte House Rome.
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[post_content] => Doppia novità emiratina per il gruppo Hilton, che fa debuttare il proprio marchio Embassy Suites nella destinazione e apre un nuovo Garden Inn a Dubai. "Con l'approdo del nostro primo all-suites abbiamo ora dieci brand che operano in tutto il Paese - sottolinea il presidente Middle East & Africa di Hilton, Guy Hutchinson -. Non vediamo l'ora di accogliere gli ospiti in queste strutture per viaggiatori d’affari e leisure”.
Con la maggior parte delle camere con vista sul Burj Khalifa, l'Embassy Suites by Hilton Dubai Business Bay si trova in un imponente edificio di 30 piani: le sue 104 suite e monolocali offrono l'opzione di spazi comunicanti, rendendolo ideale per le famiglie. Da segnalare anche la Fursa Ballroom: uno spazio per eventi di 650 metri quadrati che può ospitare più di 500 persone e dispone di soffitti alti, di un'ampia area foyer, di un ingresso privato dedicato e di luce naturale che filtra dalle sue grandi finestre. Per i viaggiatori d'affari, la struttura comprende inoltre cinque sale riunioni e un centro business.
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Dotato di 229 camere e suite con vista sul centro della città, l'Hilton Garden Inn Dubai Business Bay include anche una piscina, una palestra e un centro benessere. Inoltre, l'hotel offre accesso diretto alla ballroom e alle sale riunioni dell'Embassy Suites by Hilton Dubai Business Bay. Ospita infine il primo ristorante Together & Co degli Emirati Arabi Uniti.
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La Regione Lazio ha presentato la propria partecipazione a Expo 2025 Osaka dove, dal 17 al 24 maggio 2025, sarà presente con un suo spazio espositivo all’interno del padiglione riservato all’Italia.
All’incontro, che si è aperto con i saluti istituzionali dell’ambasciatore del Giappone in Italia Satoshi Suzuki, sono intervenuti molti nomi importanti fra i quali Francesco Rocca, presidente della regione Lazio; Roberta Angelilli, vicepresidente e assessore a sviluppo economico, commercio, artigianato, industria, internazionalizzazione e Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025 Osaka.
Nel corso della presentazione, sono state illustrate le iniziative a favore del sistema produttivo del Lazio, con il programma delle attività a sostegno della partecipazione delle imprese all’Esposizione Universale nipponica.
‘Progettare la società del futuro per le nostre vite’ è il tema centrale di Expo Osaka 2025, incentrato sul rapporto fra tradizione, creatività e innovazione tecnologica, che si declina attraverso tre sottotemi: Salvare, Potenziare e Connettere le vite. L’Italia lo interpreta con ‘L’Arte rigenera la Vita’, dove “l’arte” è intesa in senso ampio, sinonimo della creatività e del “saper fare italiano” che contraddistingue il nostro Paese nel mondo. Il Padiglione Italia, disegnato dall’architetto Mario Cucinella, è una rilettura in chiave moderna della Città Ideale del Rinascimento, che pone l’uomo al centro della società del futuro.
«La Regione Lazio è consapevole dell’importanza delle Esposizioni universali per la valorizzazione delle eccellenze dei territori, del mondo imprenditoriale, universitario e culturale. Si tratta di un evento fondamentale per il progresso scientifico, tecnologico e culturale, oltre che un’opportunità per i Paesi partecipanti di mostrare le proprie innovazioni e tradizioni. L’Expo di Osaka, con il suo tema “Designing Future Society for Our Lives” e i suoi sottotemi: Saving Lives, Empowering Lives e Connecting Lives, ha un focus che mi è particolarmente caro, in considerazione dei ruoli che ho avuto l’onore di ricoprire in precedenza, ma anche di quello attuale» ha spiegato il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.
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[post_content] => Riyadh Air mette in fila le tappe che la porteranno al decollo: e precisamente l'arrivo del Coa, entro fine 2024, e la definizione ufficiale delle prime rotte del network, attesa per inizio 2025.
A svelare le tempistiche il ceo della nuova compagnia aerea dell'Arabia Saudita, Tony Douglas, in occasione di Routes World 2024, attualmente in corso in Bahrain.
Il vettore ha ordinato 39 Boeing 787-9, più 33 opzioni, che utilizzerà nella fase di lancio delle operazioni: i B787-9 voleranno sul lungo raggio e opereranno attraverso Riyadh verso destinazioni regionali per massimizzarne l'utilizzo.
Douglas ha dichiarato che un ordine di narrowbody di “dimensioni approssimativamente equivalenti” sarà annunciato in “tempi relativamente brevi”, consentendo a Riyadh Air di iniziare a operare con i narrowbody entro un anno dal lancio. È iniziata anche una campagna di ordini per i widebody più grandi.
I ritardi nelle consegne da parte della casa costruttrice si confermano “una minaccia sempre presente”, ha osservato Douglas, sottolineando che i programmi della compagnia sono già stati rivisti tre volte. Obiettivo del vettore è quello di arrivare a servire 100 destinazioni entro cinque anni.
Il prossimo annuncio di Riyadh Air è atteso per il 28-30 ottobre, quando la startup svelerà la sua piattaforma di prenotazione. Douglas ha dichiarato che questa sarà “guidata dalla biometria”, con i passeggeri che utilizzeranno il riconoscimento facciale per le loro interazioni con la compagnia aerea, comprese le prenotazioni dei voli e l'iscrizione al programma fedeltà.
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[post_content] => I primi 29 hotel italiani per fatturato nel 2023 hanno generato da soli 1 miliardo di euro di ricavi. E' una delle cifre più significative contenute nella preview dell'ormai tradizionale Luxury Hospitality Report, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Lo studio rappresenta una sorta di censimento delle proprietà di lusso in Italia, che attualmente sono 710 per 47.335 camere complessive, con un ricavo medio totale per camera disponibile pari a 611 euro (trevpar) e marginalità operative al 24,4% (ebitda margin). Il fatturato medio per stanza nel 2023 ammontava invece a 144 mila euro all'anno, pari al 15% in più rispetto al 2022.
"Si tratta di un comparto in salute, che vede richiesta e prodotto crescere in maniera sostenuta ma equilibrata ormai da dieci anni", ha spiegato in occasione della Luxury Hospitality Conference organizzata a Milano da Teamwork Giorgio Ribaudo, managing director di Thrends, la società a monte della ricerca. Tra 2013 e 2023 il tasso di incremento composto annuo della domanda è stato infatti del 3,37%, mentre per l'offerta tale valore è stato del 3,74% (cagr). "Percentuali di tutto rispetto, dato che in tale periodo sono inclusi anche gli anni del Covid. Il ritmo di sviluppo equivale infatti a poco meno di una trentina di nuovi alberghi di lusso all'anno. Il che vuol dire oltre due aperture al mese. Non si ferma neppure la spinta del mercato, con la domanda domestica e internazionale salita di un ulteriore 14% tra 2023 e 2022".
A fronte di ciò non stupisce scoprire che il contributo degli hotel di lusso al fatturato alberghiero nazionale sia particolarmente consistente: in pratica, le camere del segmento più elevato del mercato sono il 4,8% del totale, ma generano il 26% del revenue dell'ospitalità tricolore presa nel suo complesso, che l'anno scorso ammontava a circa 25,3 miliardi di euro.
In tale contesto, la domanda internazionale contribuisce per il 75% delle vendite totali, con i mercati Usa (28%), tedesco (14%) e Uk (9%) a fare la parte del leone. Da segnalare negli ultimi quattro anni anche la crescita della domanda proveniente da Brasile, Canada e Australia, mentre quella dalla Cina e dal Giappone continua a rimanere ben al di sotto dei livelli pre-Covid.
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Ha chiuso l’anno finanziario 2023/2024 con ricavi operativi pari a 24 milioni di euro Trinity ViaggiStudio, che mette a segno una crescita del 5,5% rispetto all’esercizio precedente: «I risultati positivi raggiunti premiano le scelte intraprese dalla nostra azienda, che puntano a elevare lo standard qualitativo di servizio e prodotto offerto - spiega Claudia Randazzo, ceo & founder del to -. In linea con questa strategia il gruppo Trinity si è allargato acquisendo la St. Andrews college language schools, società scozzese specializzata in campi estivi e programmi culturali, che gestisce di 18 centri nel Regno Unito. Attraverso questa importante operazione prevediamo di raggiungere un consolidamento di vendite di oltre 45 milioni di euro nell’esercizio 24/25, diventando così uno dei principali attori nel nostro segmento di mercato”.
Trinity ViaggiStudio lancia inoltre il catalogo Estate 2025, con 58 destinazioni in tutto il mondo: «Anche se offriamo molte lingue, le famiglie preferiscono investire sull’inglese, che è quella più richiesta dal mondo del lavoro. I nostri percorsi consentono di acquisire delle importanti qualifiche e sono riconosciuti dai maggiori enti preposti, per l’inglese principalmente dal British Council. Abbiamo una grande fidelizzazione, con un 60%/70% di repeater. Ci rivolgiamo alle famiglia italiane che cercano la qualità anche nell’accompagnatore, che in Trinity ViaggiStudio è una figura estremamente professionale: il valore aggiunto del nostro business-model. Nei college abbiamo dei supervisor-senior, aiutati nella quotidianità dai supervisor-junior e nei centri principali mandiamo anche un medico italiano. Trinity pensa all’inclusività: da dieci anni offriamo delle vacanze-studio per ragazzi dislessici, insieme con l’Associazione italiana dislessia. Supportati dall’Associazione dei ragazzi diabetici italiani portiamo con noi anche chi ha bisogno di questo monitoraggio, con i nostri viaggiatori sempre seguiti da un medico. Un’ulteriore attenzione è l’introduzione del programma Gluten friendly su alcuni specifici college e destinazioni».
Trinity ViaggiStudio è un tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi e soggiorni studio per la conoscenza delle lingue straniere, con sede a Milano, Roma e rappresentanza nel Regno Unito e Stati Uniti. Opera in oltre 13 Paesi nel mondo e in Italia, organizzando percorsi studio suddivisi per differenti fasce di età: a partire dai sette anni, ma con un focus tra i 12 e i 17 e con programmi individuali per i ragazzi più grandi.
«Siamo una nicchia di mercato all’interno del grande mondo delle vacanze. Nasciamo nel 1998 come specialisti sull’Irlanda. Ci chiamiamo Trinity per citare il noto college di Dublino, icona dell’Irlanda, e il Trinity College London Spoken Examination: un esame sulle competenze linguistiche. Nel corso degli anni ci siamo specializzati su altre destinazioni e oggi portiamo i nostri studenti nel mondo intero. I viaggi studio all’estero sono diventati una parte importante del nostro turismo, sia trade sia consumer: tante famiglie italiane investono sul futuro dei figli, sia durante le vacanze estive, sia durante l’anno scolastico. Riteniamo sia un tema di grande interesse dal punto di vista b2b e b2c. Il nostro obiettivo è quello che si parli sempre di più di questo settore come segmento del turismo».
Il core business di Trinity ViaggiStudio sono le vacanze-studio classiche: due settimane in college e campus universitari. Ma dopo il Covid è diventato molto importante il programma High school, la scelta di frequentare per tre, sei o 12 mesi l’anno accademico all’estero. Tra le destinazioni preferite dagli studenti è in testa l’Inghilterra (52,3%), seguita da Scozia (15,9%), Irlanda (15,4%) e Stati Uniti al 9,6%. Malta e Canada si attestano rispettivamente al 2,2% e il 2%, mentre l’Italia, sede dei Summer camp, copre l’1,2% delle pratiche fatturate.
«Abbiamo destinazioni in tutto il mondo, dal 2023 anche il Giappone - conclude Claudia Randazzo -. Per noi è importante l’emisfero sud del mondo, con Sudafrica, Nuova Zelanda, Australia e Argentina, dove è possibile organizzare il trimestre durante l’estate. Nel periodo post-pandemia abbiamo proposto con successo gli Emirati Arabi e quest’anno avremo anche Mauritius».
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A Brucoli durante il confronto con le associazioni di categoria sulle sfide presenti e future del turismo, il ministro del turismo Daniela Santanchè ha lanciato l’idea di realizzare una rete di musei industriali per ampliare l’offerta turistica. «Bisogna mettere in rete tutti i
nostri musei industriali perchè abbiamo un’offerta pazzesca, bisogna lavorare ad un network per metterli a sistema per incrementare non soltanto la destagionalizzazione del turismo ma anche per attirare i giovani che sono alla ricerca di queste realtà».
Quindi si è soffermata sull’offerta ricettiva: «Siamo una nazione di qualità non di quantità, bisogna vincere la sfida dei servizi, metterci insieme, troppe aziende soffrono di nanismo nella filiera del turismo. Non abbiamo una catena di alberghi famosa nel mondo. Nei piccoli borghi, abbiamo fatto una ricerca, gli alberghi non ci sono, capisco che voi avete problemi economici ma pensiamoci insieme, troviamo soluzioni perché sono necessari», ha aggiunto.
Il ministro ha ragione, non abbiamo una catena di alberghi forte in campo internazionale. M; qui si pone la domanda: perché non l'abbiamo. siamo meno bravi? Non credo. Abbiamo delle defaillance organizzative? Neanche. Il vero problema che le nostre ricchezze, dalle auto, alla componentistica, all'industria dolciaria (tranne qualche marchio) alle catene alberghiere è tutto in mano straniera. E questo per un motivo solo: eccesso di liberismo. Chi è più ricco compra tutto. E noi vendiamo
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Il presidente del comitato esecutivo del piano di risanamento aziendale di Thai, Piyasvasti Amranand, ha dichiarato che la compagnia aerea sta intraprendendo una ristrutturazione del capitale che la vedrà convertire il debito esistente dei creditori in capitale e concedere ai suoi creditori il diritto di convertire il debito aggiuntivo in capitale.
Ciò include anche l'offerta di ulteriori azioni ordinarie agli attuali azionisti della compagnia aerea «per rafforzare il capitale di Thai Airways» e prepararsi a un'eventuale riquotazione allaBorsa thailandese. «Questo piano è una trasformazione importante dell'organizzazione, in termini di ristrutturazione dell'organizzazione da impresa statale a... una società privata che opera in modo efficiente, flessibile e trasparente» osserva Piyasvasti.
«Con queste strategie, Thai Airways sarà in grado di operare in modo agile, affrontare le sfide e adattarsi rapidamente ai cambiamenti, oltre che di sviluppare nuove opportunità di business, per una crescita forte e sostenibile» ha aggiunto il ceo, Chai Eamsiri.
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[post_content] => Con la solita precisione la pagina economica del Corriere ci dà lo spunto per definire il quadro degli slot che Ita-Lufthansa dovranno cedere a Linate. Si fanno sempre più insistenti le voci su easyJet. Il fatto mi stupisce personalmente, visto che easyJet è un vettore britannico Comunque la Commissione europea ritiene questa compagnia la più idonea a rilevare gli slot. Naturalmente si tratterebbe delle rotte brevi Milano e Fiumicino verso Germania, Svizzera, Belgio e Austria.
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Nuove declinazioni di prodotto per Easyweeks, che punta diversificare destinazioni e target di passeggeri. Sono le novità del tour operator marchigiano specializzato sul Nord Europa. «Abbiamo rilevato che aumentano le agenzie che ci danno fiducia – spiega la managing director Gianna Forlastro -, concedendoci numeri in crescita».
Tra le proposte inedite in arrivo, ecco allora sul sito il rilascio entro fine anno dell’area dedicata all’eco-Luxury. «Il Nord Europa, quest’anno, avrà inoltre una carta in più da giocare. Ci riferiamo alle spettacolari aurore boreali. Nel 2024 una impressionante e fortissima attività solare ha infatti generato esplosioni solari a 149 milioni di chilometri dalla terra. Non a caso in primavera sono state viste northern lights anche a latitudini molto inusuali, addirittura in Nord Italia. Ma quando sarà toccato il massimo solare? Impossibile predirlo con precisione, ma gli esperti sono concordi nel dire che si potrebbe verificare tra maggio 2024 e l'inizio del 2026. Il che ci pone in una situazione di allargamento dello spettro temporale per dare ancora più peso a una destinazione che ha così tanto da offrire».
«Ci piace pensare di avere investito sulla formazione e sulla riconoscibilità del nostro marchio – aggiunge l'a.d., Manila Salvatelli, – proprio per divenire padroni della materia su Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda, Danimarca: il Nord Europa che piace e che ha sempre così tanto da offrire al di là degli stereotipi classici che cerchiamo di bypassare con proposte di nuovi itinerari da scoprire come la rotta Artica in bus, le isole Lofoten e tanti altri tour che vi faranno conoscere un Nord unspoiled»
Ma Easyweeks tour operator non si ferma a questo; propone altre esperienze come i Cammini a partire da Santiago de Compostela, Cammino dei Fari e Rota Vicentina, che visto il grande riscontro degli scorsi anni sono stati riproposti con tante nuove idee dallo scorso aprile. «Torniamo pure con il Centro Sud America in primis Messico, Colombia, Brasile - conclude Gianna Forlastro -. E ancora Seychelles e Mauritius, isole sulle quali l'offerta non è basata su villaggi o singole sistemazioni, ma offre tour a partire da otto giorni spostandosi in diverse isole e/o località selezionate con l'opportunità di escursioni guidate». Easyweeks sarà presente alla fiera di Rimini al pad C1 138/203.
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