27 July 2024

Nuova vita per il genovese palazzo Durazzo: dalla scorsa estate è un all-suite nel cuore della città

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Un nuovo all-suite è andato ad arricchire la scorsa estate l’offerta ricettiva di Genova: di proprietà dei discendenti della famiglia che ne commissionò la costruzione più di quattrocento anni fa, palazzo Durazzo ha riaperto le porte dopo un restauro durato sette anni. Oggi l’hotel offre dodici suite, ognuna diversa dall’altra, una lounge con bar sviluppato su due piani e una sala affrescata per la colazione con vista sul porto.

La costruzione del palazzo fu commissionata nel 1624 dalla famiglia Durazzo per accogliere gli ospiti più illustri in visita a Genova, poiché il suo sfarzo rappresentava il potere della Repubblica. Dopo anni in cui venne utilizzato come campus universitario, l’edificio è tornato quindi alle sue origini, a seguito del restauro curato dall’architetto Emanuela Brignone Cattaneo moglie del proprietario Giacomo Cattaneo Adorno e sotto la direzione artistica di Cesare Barro. L’idea alla base del progetto è sempre stata quella di rispettare quanto più possibile l’eredità storica del palazzo, mantenendo le sue caratteristiche architettoniche originali, tra cui la facciata decorata, i saloni eleganti, gli affreschi e il pavimento del terrazzo, apportando al contempo un tocco contemporaneo grazie all’esposizione di opere di artisti come Sam Falls, June Paik e Tomás Saraceno.

“Il palazzo da sempre proprietà della famiglia di mio marito ha accolto le figure più prominenti in visita a Genova: da cardinali a principi, passando per governatori e uomini di stato – spiega la stessa Emanuela Brignone Cattaneo -. Ci sembrava naturale, quindi, restituirgli il prestigio di un tempo. Palazzo Durazzo, come appare oggi, è il frutto di sette anni di un attento restauro mirato a preservare la sua storia. Gli ospiti sono invitati a provare una nuova esperienza in questa città ricca di cultura, che viene molto spesso sottovalutata”.

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