22 December 2025

La pandemia colpisce ancora: a rischio rebranding 122 hotel del gruppo Marriott

Il gruppo Sonesta potrebbe vedere in breve tempo più che triplicare il proprio portfolio alberghiero. Dopo la conclusione anticipata degli accordi di gestione per 103 strutture Ihg, la Service Properties Trust (Svc) ha infatti denunciato Marriott International per il mancato pagamento di 11 milioni di dollari, dovuti come ritorno minimo garantito per i primi otto mesi dell’anno e relativi a 122 hotel gestiti dal gruppo con sede nel Maryland. La Service Properties ha quindi concesso una decina di giorni a Marriott per onorare il proprio debito, altrimenti, come era già avvenuto con Ihg, si riserverà il diritto di concludere il contratto prima del previsto, rebrandizzando tutti gli alberghi con i marchi Sonesta, gruppo di cui la stessa Svc detiene circa il 34%.

La vicenda riguarda in particolare due strutture a brand Marriott, due Springhill Suites, 12 TownPlace Suites, 35 Residence Inns e 71 Courtyards, per i quali Marriott si era detta disposta a garantire un ritorno minimo garantito di 194,6 milioni di dollari all’anno, secondo i termini di un contratto in scadenza nel 2035. La Service Properties Trust si è quindi risolta a sollecitare il pagamento dopo aver esaurito tutte le risorse del deposito di sicurezza appositamente costituito per coprire eventuali mancanze sullo stesso minimo garantito, nonché l’ulteriore plafond di 30 milioni di dollari messi a disposizione con il medesimo intento da Marriott.

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Le entrate dell'Unione europea per il mese sono diminuite del 10,2% a 1,8 miliardi di euro, con la Germania che ha registrato un calo significativo del 28,3% a 477,5 milioni di euro. Francia e Italia hanno garantito un certo sollievo, registrando aumenti rispettivamente del 20% (168,7 milioni di euro) e del +42,5% (212,5 milioni di euro). Anche il Regno Unito ha registrato un settembre positivo, con un aumento delle entrate del 27,4% a 612,7 milioni di euro. Al contrario, la spesa degli Stati Uniti è diminuita del 19,5% a 224,9 milioni di euro.\r\n\r\nNel corso dei nove mesi, i visitatori provenienti dall'Ue hanno generato 10,9 miliardi di euro (con un aumento del 5,6%), mentre i mercati extra-Ue hanno contribuito con 8,1 miliardi di euro, registrando un aumento del 12,7%. Gli arrivi da paesi extra Ue sono cresciuti del 9,3% raggiungendo i 12,7 milioni. La Germania è rimasta il principale mercato di provenienza della Grecia (4,8 milioni di arrivi), seguita dal Regno Unito (4 milioni) e dagli Stati Uniti (1,2 milioni).\r\nObiettivi per fine 2025\r\nIn prospettiva, la Grecia punta a raggiungere un fatturato turistico di 23,5 miliardi di euro nel 2025, sfruttando il forte slancio post-pandemia e concentrandosi su una crescita più redditizia e distribuita su tutto l'arco dell'anno: la previsione è quella del ministro del Turismo, Olga Kefalogianni (nella foto) che ha spiegato come il Paese ellenico stia compiendo progressi costanti verso l'obiettivo di diventare una destinazione turistica per tutti i dodici mesi dell'anno, in particolare nei centri cittadini quali Atene e Salonicco.\r\n\r\nKefalogianni ha citato i buoni risultati ottenuti nella stagione intermedia, osservando che ottobre 2025 potrebbe rivelarsi uno dei migliori mai registrati. 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