21 May 2024

Il gruppo Bulgarella pensa a un nuovo 5 stelle a Milano e accelera sul progetto brand alberghiero

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Ray Lo Faso direttore generale Gruppo Bulgarella

Ray Lo Faso, direttore generale Gruppo Bulgarella

Proseguono i piani di espansione del gruppo Bulgarella, che accelera sugli sviluppi milanesi e capitolini già annunciati a inizio anno. In particolare sul fronte meneghino, la compagnia è in fase di trattativa con il comune per l’acquisizione di un immobile situato in via Dogana, chiamato Secondo Arengario. “Se l’operazione dovesse andare in porto – spiega il direttore generale Ray Lo Faso – l’idea è quella di realizzare un hotel di 108 camere con due ristoranti, sale riunioni e un posizionamento a 5 stelle”.

Nei piani del gruppo Bulgarella, che ricordiamo nasce come società real estate con accentuata vocazione hospitality, la struttura dovrebbe essere gestita direttamente. Lo sviluppo è quindi destinato a contribuire alla realizzazione del progetto brand alberghiero, a cui la compagnia sta pensando ormai da un po’ di tempo. “In questo momento operiamo in house il Room of Andrea di Trapani, un albergo di 60 camere in Val d’Erice e l’hotel Viareggio in Toscana da 90 stanze – prosegue Lo Faso -. Dobbiamo raggiungere una certa massa critica, stimabile in cinque – sette strutture. A quel punto l’ipotesi brand diventerà davvero concreta”.

Progetti ambiziosi, che si basano peraltro su una stagione decisamente positiva, che ha visto soprattutto le strutture urbane registrare performance importanti. “Credo che in questo caso non si possa più parlare di bolla, ma di un fenomeno destinato a durare nel tempo, in grado di sostenere tariffe medie e occupazioni – conclude Lo Faso -. Il Covid non ha solo cambiato le priorità dei consumatori ma anche le modalità di lavoro delle persone, che oggi sono spesso in grado di essere operative ovunque si trovino. E tutto ciò sta avendo ricadute più che positive sull’intera industria alberghiera”.

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Solo tramite l'aggiornamento continuo si può riuscire a fare il lavoro di agente di viaggio nel migliore dei modi». \r\n\r\nEntrare nelle associazioni significa essere più forti, capire insieme ad altri agenti come si deve affrontare una situazione. E' un punto naturale di approdo per coloro  che vogliono fare un lavoro migliore.\r\nLavoro\r\nSecondo Luana de Angelis non c'è stata una vera interruzione del lavoro. «Se penso anche ai miei colleghi vedo che c'è stata una costanza lavorativa per tutto il periodo del post-Covid. Ecco questo non accadeva prima del Covid. Ricordo per esempio che a novembre il lavoro iniziava a scendere per poi riprendere verso marzo. ora questo stacco lavorativo non esiste più.\r\n\r\n«Nei primi mesi dell'anno c'è una riduzione specialmente per me che lavoro nell'incoming, ma è molto meno netta che nel passato. Un ultima cosa che fa ben sperare. Dai nostri dati vi posso confermare che le richieste di associazione con Fiavet Lazio sono in aumento. 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