21 settembre 2023 12:16

Ivan Artolli
E’ giunto ormai al quinto ciclo il progetto Mentor Me di Ehma Italia. Un programma formativo che individua i migliori talenti tra i giovani albergatori, distintisi per la loro emotional intelligence, leadership, empatia nei confronti di colleghi, collaboratori e clienti, per il ruolo di mentee. Ognuno di loro viene accompagnato da un mentor, socio Ehma, nella crescita e sviluppo personale e professionale. L’obiettivo, di grande attualità, è quello di motivarli a proseguire la carriera alberghiera.
Si tratta di un progetto in costante sviluppo: prima dell’inizio del quinto ciclo, dunque, in occasione della riunione autunnale di Ehma Italia a Stresa, dal 3 al 5 novembre presso il Grand Hotel des Iles Borromées, ci sarà una sessione di formazione dedicata ai mentor, per permettere loro di utilizzare tutti gli strumenti e le tecniche più aggiornate; la selezione dei mentor, dei mentee e il loro abbinamento è oggetto di grande attenzione; ciascun mentor avrà inoltre a disposizione un coach facente parte del comitato per assisterlo e consigliarlo in caso di necessità. Il comitato progetto Mentor Me della divisione italiana della European Hotel Managers Association, guidato da Ivan Artolli, è composto da Cristiano Cabutti, Roberto Cappelletto, Damiano De Crescenzo e Giuseppe Mariano, con la supervisione del delegato nazionale Ezio Indiani.
“Ritengo che l’attuale problema di carenza di personale nell’industria alberghiera dipenda da una mancanza di attrattiva della nostra professione, pur considerando gli sviluppi di carriera che essa offre – spiega lo stesso Artolli -. Per fortuna la passione e la motivazione del nostro personale, se ben inquadrato e seguito, rimane a un buon livello se paragonato ad altri paesi europei, dove le risorse sono più scarse e il livello qualitativo inferiore rispetto all’Italia”.
Il mentor con la sua esperienza riesce a vedere e apprezzare le qualità di un giovane più di quanto non riesca lui stesso. I benefici del percorso di mentoring per il mentee sono molteplici: il confronto costante con una grande fonte di informazioni, un aiuto a prefissarsi degli obiettivi raggiungibili, fare conoscenze interessanti, ricevere un importante riscontro da parte di un professionista con una lunga esperienza. Anche per il mentor il programma rappresenta un valore aggiunto: grazie al rapporto di fiducia che si crea con il mentee, il mentor riesce a entrare nella mentalità di un professionista più giovane di lui e in tal modo comprendere meglio la dinamica del pensiero, la sensibilità e le aspettative delle nuove generazioni.
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[post_content] => Intermundial entra ufficialmente nel panorama italiano con Pack Plus, una soluzione assicurativa pensata su misura per rispondere alle esigenze reali di chi lavora nel turismo. La proposta nasce dall’esperienza di oltre trent’anni nella protezione dei viaggiatori e si consolida grazie alla collaborazione con Servisegur, società del gruppo Atlantigo, specializzata nella gestione e assistenza pre, durante e post-vendita e un call center dedicato per agenzie, passeggeri e assistenza 24 ore su 24 durante il viaggio, occupandosi direttamente della gestione delle pratiche al momento dell’apertura dei sinistri.
Fondata nel 1994, Intermundial è oggi una delle realtà di riferimento in Europa nel settore delle assicurazioni specialistiche per il turismo. . Negli anni l’azienda ha investito in tecnologia, assistenza multilingue e sviluppo prodotto, costruendo una rete di partner e collaborazioni che le ha permesso di diventare un punto di riferimento per oltre 5.000 agenzie in Europa.
Un ruolo chiave in questa proposta è affidato anche all’innovazione tecnologica, che Intermundial ha saputo mettere al servizio dell’efficienza operativa. Grazie al portale Safer, le agenzie possono gestire in modo semplice, rapido e intuitivo ogni aspetto della polizza, dall’attivazione alla consultazione dei documenti, fino alla reportistica e all’assistenza. A ciò si affianca l’app dedicata per i viaggiatori, che permette di accedere in mobilità ai propri dati assicurativi, richiedere supporto in tempo reale e tenere traccia delle comunicazioni in caso di imprevisti, rafforzando ulteriormente il valore percepito del servizio.
Pack Plus non è solo uno strumento di tutela, ma una vera e propria alleata per le agenzie e i tour operator che vogliono rafforzare la propria offerta con un servizio ad alto valore aggiunto. Oggi il cliente finale è sempre più attento, informato e selettivo: scegliere di viaggiare protetti è una richiesta crescente e concreta, e rispondere in modo tempestivo ed efficace a questa domanda è, per gli intermediari, un’opportunità strategica oltre che una responsabilità.
Coperture ampie e flessibili
Questo portfolio di prodotti nasce per accompagnare il viaggiatore in tutte le fasi del suo percorso – dalla prenotazione al rientro – con coperture ampie e flessibili, che includono anche viaggi a tema, sportivi, crociere, itinerari alternativi e formule multiviaggio. La sua struttura è stata pensata per integrarsi perfettamente con i processi delle agenzie, offrendo semplicità operativa, tecnologia intuitiva e un’assistenza disponibile 24 ore su 24 in sei lingue. A fare la differenza è anche l’approccio consulenziale di Intermundial: ogni agenzia viene accompagnata passo dopo passo con un team dedicato, che ne comprende le specificità e ne supporta il lavoro quotidiano.
Il catalogo Pack Plus, disponibile in italiano, illustra in dettaglio tutte le caratteristiche del prodotto: dalle condizioni alle estensioni opzionali, dai massimali aggiornati alle casistiche concrete di copertura. Tra le novità più interessanti si segnalano la protezione in caso di insolvenza dei fornitori o delle compagnie aeree, i rimborsi previsti fino a 15.000€ per annullamenti e l’inclusione di attività sportive, spesso escluse dalle formule tradizionali.
“Ogni viaggio dovrebbe essere vissuto con fiducia e serenità, sia dal cliente che dall’agente che lo accompagna nella scelta. Con Pack Plus, vogliamo offrire uno strumento realmente utile, integrato e flessibile, che semplifica il lavoro quotidiano degli operatori e valorizza l’offerta di ogni agenzia”, afferma il team Intermundial.
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Affacciata sul mar dei Caraibi e nata come zuccherificio a metà ‘500 ad opera dei coloni spagnoli, è diventata negli anni Settanta un resort privato. Per la completezza della sua offerta è una destinazione; una comunità turistica privata dove si trovano numerose luxury hotel room e suites - tra cui le nuove ed esclusive Premier Room con lounge dedicata - e circa 3000 ville di diverse grandezze dai 3 a 12 letti, tutte con piscina privata. Numerosi bar e oltre 10 ristoranti garantiscono un'offerta gastronomica diversificata.
Casa de Campo significa rilassarsi al sole su spiagge private e giocare a golf con dei professionisti su campi pluripremiati, progettati dal noto Pete Dye. Il Teeth of the Dog® (18 buche) è il primo campo da golf dei Caraibi e il 27esimo al mondo - è in ristrutturazione con un investimento da 8mln di dollari - quindi il Dye Fore (27 buche) e The Links (18 buche). A Casa de Campo si possono praticare tanti altri sport: dal tennis, al padel, al pickleball - un’attualissima rilettura del tennis giocata su campi di circa 13x6m e molto richiesta dal mercato americano; dall’equitazione con il campo da polo al tiro sportivo; dalla pesca alla scuola di calcio per i giovani sportivi.
Meno di due anni fa è stata inaugurata la nuova The Spa at Casa de Campo che è diventata essa stessa meta per una vacanza. Con oltre 2.000 metri quadrati di ricche strutture interne ed esterne è il più grande wellness center della Repubblica Dominicana, offre trattamenti termali, diverse esperienze di benessere e tecnologie all'avanguardia, con un interessante circuito di idroterapia. Il concept di The Spa è quello di immergere l’ospite nella natura e non manca l’obiettivo sostenibile, con l’impegno per la riforestazione legato alla Moringa Oleifera: una pianta utilizzata da secoli per le sue proprietà cosmetiche, a cui The Spa ha dedicato una linea di prodotti la cui vendita sosterrà il progetto.
Casa de Campo è dotata di una marina, un porto per gli yacht dove affittare barche per fare escursioni alla vicine isole di Catalina e Saona, parte del parco nazionale dell’Est. Infine, c’è Altos de Chavon: la suggestiva replica di un villaggio mediterraneo del XVI secolo voluta dall’amministrazione di Casa de Campo e progettata dall'architetto dominicano José Antonio Caro e dal maestro italiano Roberto Coppa. È un centro culturale per residenti, turisti e artisti di tutto il mondo. Accoglie gallerie di artisti dominicani e internazionali, un museo sulla cultura Taino con oltre 3000 reperti originali - meta delle locali scolaresche - e ha al suo centro la chiesetta dedicata a S.Stanislao di Cracovia. Edificata nel '79 e consacrata dal papa Giovanni Paolo II è la location ideale per i tanti matrimoni che vengono celebrati e poi festeggiati a Casa de Campo.
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(Chiara Ambrosioni)
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[post_content] => Firenze, Milano, Napoli, Roma e Venezia: sono le cinque grandi città, che insieme raccolgono il 17% circa delle presenze turistiche nazionali, protagoniste del progetto “Grandi destinazioni italiane per un turismo sostenibile” del ministero del turismo.
L’iniziativa, per un investimento dal valore di 6 milioni di euro, è orientata alla realizzazione di azioni puntuali e coordinate allo scopo di attivare un sistema di attività che renda più sostenibile la fruizione delle “grandi destinazioni” turistiche della Nazione, anche attraverso il decongestionamento delle destinazioni più esposte al sovraffollamento, quali appunto quelle denominate “grandi attrattori turistici”, promuovendo itinerari e proposte di visita alternativi che valorizzino l’intera area urbana e diffondendo comportamenti di visita rispettosi dell’ambiente e delle comunità locali.
Nello specifico, seguendo le tre linee progettuali di governance, digitalizzazione e competitività, ciascuno dei cinque Comuni partner – di cui Firenze è coordinatrice della Cabina di Regia che si riunisce periodicamente per programmare e monitorare i lavori – ha presentato un progetto dall’importo di 1,2 milioni di euro.
“Con Gdits, il nostro compito – in quanto istituzioni – non è solo quello di promuovere e valorizzare queste cinque grandi perle del patrimonio turistico italiano – dichiara il ministro del turismo Daniela Santanchè -. Ma soprattutto di proteggerle, tutelarle e accompagnarle verso un modello di turismo che sia realmente sostenibile. Un turismo, cioè – conclude il ministro – che crei ricchezza e prosperità attraverso un modello di sviluppo che, a partire da questi Comuni, può innestare un circolo virtuoso ed estendere azioni positive alle altre realtà italiane”.
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[post_content] => Due elementi si sono messi in evidenza con forza in Obiettivo X , il maxi evento di Ota Viaggi, organizzato quest'anno in Sardegna a al Marina Beach di Orosei. Sono: da una parte una grande partecipazione di agenti di viaggio. Circa 300. E credetemi. Raggiungere questi numeri specialmente in questi tempi di disgregazione non è facile. Dall'altra: i dibattiti che si sono svolti e che hanno dato un'identità alle prospettive e alle sfide, sia personali che economiche al turismo organizzato. Da osservatore ho trovato tutto interessante. E vorrei partire dal concetto proprio di interesse. I tre convegni (due coordinati da un eccellente Remo Vangelista) che si sono succeduti hanno bloccato sulle sedie molti agenti e molti operatori del settore. Non solo per gli argomenti (serissimi e importanti) ma anche per la qualità dei relatori.
Ora il mantra comune di tutti e tre i Club Ota, cioè quegli spazi aperti alla riflessione e alle prospettive, è stato questo: gli agenti di viaggio devono cambiare. L'hanno detto gli operatori, i vettori, ma anche le istituzioni e i network.
Io su questo tema la penso esattamente dal contrario. Fermo restando che gli adv devono cambiare, secondo me la priorità è un'altra. Sono i tour operator che devono iniziare a cambiare. E in questo faccio mia un'intuizione di Massimo Diana, direttore commerciale Ota e vero deus ex machina di Obiettivo X. Lui sostiene che è più importante seguire l'agenzia che non vende Ota o la vende poco, invece di quella che vende molto. E ha ragione.
Per questo mi permetto di suggerire agli operatori che hanno invocato, alcuni anche con un certo senso di piccola superiorità, il cambiamento. Se avessi avuto la parola durante uno di questi panel, avrei detti che no, la situazione bisogna capovolgerla. Sono gli operatori che devono cambiare approccio con le agenzie. Eliminate le overcommission per le agenzie che vendono molto. Quelle già vi vendono. Dedicatevi invece a quelli che non vi vendono o vi vendono poco. Solo in questo modo riuscirete a recuperare nel mercato un bel numero di agenzie che invece in questo momento sono isolate, e in difficoltà.
Perché se voi non fate questo è naturale che alcuni agenti non potranno fare altro che chiudere. Altro aspetto: gli operatori (non tutti, ma alcuni sì) possono lavorare su risorse enormi e quindi i loro piani d'investimenti si reggono su una forza finanziaria eccezionale. Le agenzie di viaggio no. Le loro risorse sono limitate. E questo significa che se non vengono incentivate, alla fine, si danno per vinte. Quindi il primo cambiamento lo devono fare gli operatori. Poi le agenzie. Questa è la prospettiva che bisogna seguire.
Direttiva pacchetti
Secondo punto. La direttiva pacchetti che ha suscitato un sentimento di inquietudine sia negli ascoltatori che nei relatori. È una direttiva pericolosamente a sfavore del turismo organizzato. Che significa che se dovesse passare, molte aziende italiane, e specialmente gli agenti, verrebbero spazzati via per insostenibilità finanziaria. Ora a dirla tutta, a quanto mi si dice, l'Italia, e nella fattispecie il nostro ministero del turismo, sta lottando e lavorando per introdurre modifiche alla direttiva. Gli altri paesi sono schierati (in modo incomprensibile) sull'intoccabilità dei diritti dei consumatori.
Questo vuol dire, in parole povere che quando la direttiva andrà ai voti, a meno di ripensamenti dell'ultima ora, sarà approvata. In Europa si vota a maggioranza e in questo momenti, l'Italia è in minoranza. Capisco che non è una situazione piacevole. Ma confidiamo nell'arte aggregativa del nostro ministero.
In questo sono d'accordo con Luana De Angelis, vice presidente di Fiavet e Gabriele Milani, direttore generale di Fto: il pareggio sarebbe ottimo. Pareggio inteso non come una rinuncia a lottare, ma una spinta a non toccare niente della vecchia direttiva che tutelava consumatori e turismo organizzato. I radicalismi in questa fase sono solo retorica. Non hanno niente a che fare con le battaglie che si devono affrontare a Bruxelles. Sono posizione che servono solo ad infiammare la platea ma rimangono vuote si significato.
Su questo argomento faccio mie le parole di Adriano Apicella, amministratore delegato di Welcome Travel Group. Durante la sessione di Club Ota dedicata i network ha affermato: «Questa Direttiva è molto più seria del Covid. Sarebbe il caso di fare delle manifestazioni per farci sentire. E inoltre chiedo anche ai vettori a fare un lavoro comune, affinché, qualora la direttiva passi, possano supportarci nel rimborso al cliente».
Che sarebbe anche ora, aggiungo io. Perché i vettori dall'alto della loro intoccabilità ancora non hanno capito che o si lavora insieme o le cose andranno male per tutti. Per cui sarebbe necessario che anche le compagnie aeree iniziassero a pensare a un fondo di garanzia come ce l'hanno tutti. Andate a vedere nei vari report quante compagnie sono fallite negli ultimi anni e vi renderete conto che nessuno è immune dal default.
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Destagionalizzazione e mercato
Un altro punto: destagionalizzazione. Il discorso dell'assessore al turismo della regione Sardegna Franco Cuccureddu, è stato molto apprezzato perché parlava proprio di questo. Ed è stato ripreso un po' da tutti. Il fatto che gli italiani vadano in ferie a luglio e agosto, hanno detto, non ha più senso. Bisogna spalmare le vacanze in più periodi dell'anno. Bene. Questo a parole.
La verità è che mentre in Germania i lavoratori possono scegliere di fare viaggi durante tutto l'anno, per la composizione economica e legislativa del Paese, in Italia questo non è possibile. O quasi possibile. Le grandi aziende, ma anche le piccole chiudono a luglio o a agosto, per cui i lavoratori possono muoversi solo durante questo periodo. Se cambiamo mentalità la destagionalizzazione è possibile. Altrimenti è un'utopia. E francamente mi sono stancato di parlare di utopie.
Passiamo al mercato. Massimo Diana, che è ottimista sull'anno in corso di Ota, lancia un messaggio: «Bisogna che tutti noi del settore capiamo che la vendita e quindi le prenotazioni hanno un andamento che non si riesce a classificare. Ci sono periodi di grandi richieste e periodi più o meno morti. Coloro che non riescono a capire questi andamenti avranno mesi complicati.
Anche per la situazione economica delle famiglie italiane il cui potere d'acquisto (quindi gli stipendi in relazione al costo della vita) è fermo da 17 anni. Inoltre l'Europa sta inserendo, per esempio, la tassa ecologica sulle compagnia di navigazione. Per cui se il biglietto aumenta, una delle cause è proprio per l'ingiusta tassazione che poi si riversa sul cliente finale. Sarebbe il caso che queste imposizioni fiscali finissero una buona volta».
Un'ultima annotazione la partecipazione a Obiettivo X. Come dicevo si tratta di un'evento attrattivo al massimo per agenti e per gli operatori del settore. E consiglierei Massimo Diana, e naturalmente a Domenico e Mario Aprea, di riproporlo anche il prossimo anno. I momenti di confronto sono sempre pochi e questo invece spicca per originalità e interesse.
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«Finalmente Taiwan torna a promuoversi in Italia. Una destinazione conosciuta soprattutto per il business ma che ora apre al leisure. È un paese che va scoperto. Una destinazione molto sicura e facile da visitare dove l’inglese è parlato ovunque, dopo il mandarino», così Adriana Bacchini, passengers sales e product account manager di China Airlines, in occasione della prima campagna promozionale di Taiwan in Italia.
Ad attrarre i viaggiatori, un tour gratuito della città dalla durata di 3-4 ore per chi ha un transito di oltre sette, in collaborazione con l’ente del turismo. Il passaporto italiano non richiede visto. Girare Taipei è facile anche facendo da soli. La percorrenza dall’aeroporto al centro città è di 40 minuti. La città è facilmente visitabile grazie alla capillarità dei mezzi di trasporto. Un accordo in esclusiva di China Airlines con la metro di Taipei, permette di acquistare il pass di 72 ore con uno sconto del 16% per un numero di corse illimitate. È possibile inoltre usufruire anche di un overnight e day use alberghiero.
China Airlines, compagnia aerea di bandiera di Taiwan dal 1959, opera sulla rotta Roma-Taipei da 30 anni, ad oggi la frequenza è di tre voli settimanali, lunedì, mercoledì e venerdì, con possibilità di voli di avvicinamento in connessione da tutta Italia. Instradamenti in connessione anche dall’Europa: Francoforte, Amsterdam, Praga e Vienna con Ita Airways, Lufthansa o British Airways per connessioni in tutto il mondo. Dall’Europa opera con i nuovi aeromobili A350-900 dotati di tre cabine di servizio, economy, premium economy e business.
«Puntiamo inoltre a incrementare la frequenza dei voli tra le due capitali - afferma anche Pony Tung Cha (nella foto), direttore generale per l’Italia di China Airlines - soprattutto dopo i nuovi accordi bilaterali tra Roma e Taipei».
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[post_content] => Dal prossimo giugno Lufthansa Cargo inizierà la commercializzazione della capacità cargo sulle rotte Ita Airways: con l’inserimento di Roma Fiumicino come hub cargo per l’Europa del Sud, il vettore aggiunge al suo già denso network ulteriori tratte, capacità e destinazioni nel mondo.
Più precisamente dal 16 giugno, Lufthansa Cargo inizierà ad applicare il proprio codice 'Awb' alle operazioni cargo da San Paolo, Rio de Janeiro e Buenos Aires a Fiumicino. Su tutte le altre tratte, inizialmente, entrambe le compagnie continueranno ad operare sotto due distinti codici Awb. A seguito delle approvazioni regolatorie, Lufthansa Cargo comincerà a commercializzare gradualmente la capacità su tutte le rotte continentali e intercontinentali di Ita sotto il proprio codice Awb. Complessivamente, la capacità cargo di cui dispone Lufthansa Cargo aumenterà di quasi il 20%. In futuro, la clientela cargo avrà accesso ad un network globale ancora più vasto, potendo disporre della capacità cargo dell’intero Gruppo Lufthansa, che mette in connessione tutti i principali centri economici europei e globali.
«Insieme al nostro partner Ita Airways, offriamo ai nostri clienti un ventaglio di tratte ancora più attraente, capacità aggiuntiva e ulteriori soluzioni da e verso l’Europa come anche a livello globale, affinché le loro necessità di trasporto possano essere soddisfatte - afferma Ashwin Bhat, ceo di Lufthansa Cargo (nella foto con Joerg Eberhart) -. L’espansione del nostro network rinforza ulteriormente l’obiettivo di Lufthansa Cargo di agevolare il business globale. Oltre a Francoforte, Monaco, Vienna e Brussels, Roma sarà il nostro quinto hub, che ci aiuterà ad offrire ai nostri clienti soluzioni flessibili e di qualità. I clienti potranno beneficiare di connessioni ancora più affidabili e veloci da e per l’Europa del Sud, e usufruire dei rinomati servizi Lufthansa Cargo anche via Roma».
«Grazie all’estesa flotta del Gruppo Lufthansa, combinata con la capacità di Ita Airways, i nostri clienti beneficeranno di un servizio migliorato e un network più ampio, sfruttando le destinazioni fornite dal gruppo e valorizzando l’alto potenziale di Fiumicino, il nostro hub» sottolinea Joerg Eberhart, ceo e direttore generale di Ita Airways.
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A Merano per la tre giorni dedicata alla 75a Assemblea Nazionale della Federalberghi: nel territorio a vocazione turistica tra i più richiesti da visitatori italiani ed internazionali, caratterizzato da un’offerta preziosa che copre le due stagioni, estiva ed invernale, si sono dati appuntamento gli albergatori di tutta Italia per confrontarsi con le tematiche attuali che maggiormente stanno a cuore al settore.
Di fronte ad una platea di oltre 400 persone tra associazioni provinciali, presidenti territoriali, operatori del settore, figure istituzionali e giornalisti, si è svolto al Kurhaus l’evento pubblico in cui ha fatto gli onori di casa il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca assieme a Manfred Pinzger presidente dell’Unione Albergatori e Pubblici Esercenti dell'Alto Adige - HGV.
In occasione dell’evento pubblico dell’assemblea sul tema “Turismo e Territorio: Tendenze Impatti e Dinamiche di Impresa”, la premier Giorgia Meloni ha voluto inviare un saluto agli albergatori d’Italia: "Ho sempre considerato il turismo come uno dei motori trainanti dell'economia italiana e da questa convinzione è nata la scelta, all'atto della formazione del Governo, di ripristinare il ministero del turismo dotandolo di portafoglio e risorse importanti - ha detto la premier - È una scelta che si è rivelata vincente, perché ha permesso di disegnare una strategia a lungo termine, di dare risposte concrete al comparto portando anche a meta riforme che erano attese da tempo, di questo devo ringraziare prima di tutto il ministro Daniela Santanché".
Istituzioni
“Una cosa è certa - ha detto il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca – abbiamo bisogno che le istituzioni siano sempre al nostro fianco affinché il comparto. In riferimento alle esigenze sempre più pressanti del nostro settore ed alla necessità di risorse finanziarie e stabili che consentano di sviluppare al meglio le nostre attività, oggi il sistema bancario italiano sta aprendo nuovi orizzonti che fanno bene al turismo e dunque all’Italia. E’ proprio grazie alla sinergia tra istituti di credito ed il nostro sistema associativo che oggi è possibile accedere ad incentivi e misure agevolative che riducono il rischio d’impresa e valorizzano gli investimenti. Per questo voglio ringraziare il dottor Stefano Barrese, Responsabile della Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, per la sua presenza oggi alla nostra assemblea – ha aggiunto Bocca – Questo a testimonianza dell’attenzione che il primo operatore bancario nazionale dedica al nostro settore”.
“In un comparto come quello del turismo che cambia così rapidamente, intendiamo allargare lo sguardo verso nuovi orizzonti – ha sottolineato il presidente di Federalberghi –. Per questo siamo fortemente impegnati nel promuovere a livello nazionale ed europeo progetti concreti di formazione. Con la nostra attività, siamo concentrati nell’obiettivo di avviare giovani talenti al lavoro. Perché, a nostro avviso, questo è il modo migliore per costruire il futuro”.
L’Assemblea nazionale della Federalberghi è stata inoltre cornice per il rinnovo della lunga collaborazione con Intesa Sanpaolo, attraverso un accordo siglato tra Stefano Barrese e Bernabò Bocca, che punta a rinnovare l’impegno della banca a sostegno del processo di rinnovamento e crescita dell’intero comparto e delle filiere connesse.
Intesa Sanpaolo e Federalberghi hanno siglato questo nuovo accordo di collaborazione con l’obiettivo di accompagnare gli associati in un percorso di crescita e sviluppo del proprio business. La collaborazione si arricchisce di nuove soluzioni in favore delle imprese associate, per contribuire ad accrescerne l’attrattività ed a rafforzare il posizionamento competitivo del sistema paese collocandolo ai vertici delle classifiche globali per destinazione.
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Fabio Raimondo è il nuovo presidente del Comitato nazionale giovani Albergatori, il sodalizio che raggruppa gli imprenditori under 40 aderenti alle 129 associazioni territoriali aderenti a Federalberghi.
Raimondo, 34 anni, albergatore a Savona, prende il posto di Dinno De Risi, che ha ricoperto l’incarico di presidente del Cnga per due mandati. Raimondo è anche rappresentante regionale dei giovani albergatori della Liguria nonché docente e membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Its turismo della Liguria.
“Insieme ai miei colleghi – ha dichiarato Raimondo – confermo l’impegno dei giovani albergatori al servizio del sistema turistico nazionale, con l’obiettivo primario di promuovere la crescita professionale degli imprenditori e di aiutare i giovani a scoprire le grandi opportunità offerte dal lavoro nel turismo”.
“Rivolgo al neopresidente Fabio Raimondo e a tutto il CNGA - ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – i migliori auguri di buon lavoro per la prossima consiliatura”
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Raimondo è anche rappresentante regionale dei giovani albergatori della Liguria nonché docente e membro del Comitato tecnico-scientifico dell’Its turismo della Liguria.\r\n\r\n“Insieme ai miei colleghi – ha dichiarato Raimondo – confermo l’impegno dei giovani albergatori al servizio del sistema turistico nazionale, con l’obiettivo primario di promuovere la crescita professionale degli imprenditori e di aiutare i giovani a scoprire le grandi opportunità offerte dal lavoro nel turismo”.\r\n\r\n“Rivolgo al neopresidente Fabio Raimondo e a tutto il CNGA - ha dichiarato Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – i migliori auguri di buon lavoro per la prossima consiliatura”","post_title":"Fabio Raimondo è il nuovo presidente del comitato giovani albergatori di Federalberghi","post_date":"2025-05-19T10:05:01+00:00","category":["enti_istituzioni_e_territorio"],"category_name":["Enti, istituzioni e territorio"],"post_tag":[]},"sort":[1747649101000]}]}}