Come cambia il target famiglie: a colloquio con Marina Pasquini di Italy Family Hotels

12 marzo 2021 10:23

Le difficoltà non mancano, ma lo scenario di quest’anno è sicuramente più confortante. Se non altro grazie all’arrivo dei vaccini, la cui distribuzione, seppure a rilento, non mancherà di dispiegare presto i propri effetti. E’ positivo l’approccio al futuro di Marina Pasquini, proprietaria dell’hotel Belvedere di Riccione, nonché presidente e fondatrice di Italy Family Hotels: il consorzio di strutture dedicate al mercato delle famiglie che proprio quest’anno compie 20 anni e che oggi conta su un network di 111 indirizzi distribuiti in 13 differenti regioni della Penisola.

“Pensiamo che l’estate possa davvero rappresentare un momento di svolta nel quadro pandemico, per arrivare più avanti nell’anno alla tanto auspicata normalizzazione – prosegue Marina Pasquini -. Dopo tanti mesi passati al chiuso, impauriti e senza svago, abbiamo tutti voglia di divertimento e semplicità. Da parte nostra, ci prepariamo perciò ad accogliere gli ospiti nel miglior modo possibile, felici di poterli finalmente rivedere. Tanto più che per l’estate in arrivo prevediamo che molte famiglie organizzeranno le proprie vacanze in Italia, senza avventurarsi oltre i confini nazionali”.

Come sono andati gli hotel associati alla vostra rete in questo periodo tanto complicato?

“La maggior parte ha reagito con rinnovata energia e flessibilità, adottando tutte le buone prassi che sono risultate vincenti nel 2020. I nostri affiliati si sono mostrati pronti a reagire al cambiamento riadeguando alle normative i servizi di accoglienza, animazione e ristorazione”.

Ritenete che la crisi innescata dalla pandemia possa spingere un numero crescente di strutture indipendenti a cercare il supporto di un soft brand come il vostro?

“Pensiamo sicuramente che possa essere un punto di forza in grado di non limitare lo spirito dell’hotel, ma al contrario di metterne in luce i punti di forza e permettere di lavorare su quelli più deboli. Per tutte le strutture associate è in particolare molto importante la condivisione delle esperienze, lo stimolo reciproco e il gioco di squadra”.

Come è cambiata la domanda delle famiglie negli ultimi 20 anni, al netto delle più recenti evoluzioni legate alla pandemia?

“Sono sicuramente cambiate molte cose: 20 anni fa, per le mamme era una novità poter trovare in hotel uno spazio dedicato dove preparare le pappe per i bebè, mentre oggi, in un hotel per famiglie, alcuni servizi e attenzioni sono giustamente date quasi per scontate: per esempio tutto l’occorrente per i neonati in camera, o gli animatori specializzati nell’intrattenere i più piccoli. Ma nel tempo sono mutate anche le stesse esigenze dei bambini, che oggi crescono forse più in fretta e sono sotto certi aspetti già dei piccoli adulti: non bastano più perciò cotoletta e patatine per fare festa, perché essi stessi conoscono e amano il sushi o la cucina asiatica. In più, anche i genitori sono molto attenti alla dieta dei figli e alle loro abitudini alimentari, e apprezzano il servizio di uno chef dedicato. Nella sala ristorante sono presenti quindi seggioloni, posateria e piatti per bambini, nonché il necessario per farli disegnare e distrarre nei tempi d’attesa”.

E per il tempo libero?

“Cambiano gli stimoli e a volte il modo di stare insieme. Oggi, oltre al divertimento, è importante proporre delle esperienze anche formative, come i corsi di inglese, di pittura o di equitazione. Perché la vacanza non significa più solo svago, ma è diventata sinonimo di cambiamento e apprendimento. Immutata, invece, è rimasta la voglia di spensieratezza e di stare insieme”.

Quali invece le richieste principali degli ultimi mesi?

“Si sono indubbiamente concentrate sulla necessità di distanziamento e sanificazione degli ambienti. Come ho già sottolineato, i nostri associati hanno tutti fatto grandi sforzi per adeguarsi alle normative, cercando però al contempo di introdurre un elemento giocoso in pratiche che, diciamolo pure, sono necessarie ma molto meccaniche. Mi riferisco, per fare un solo esempio, alle decalcomanie personalizzate e alle segnaletiche colorate pensate per coinvolgere i più piccoli”.

Quali infine i servizi e/o le procedure introdotte a causa del Covid, che ritenete possano rimanere anche nel post-pandemia?

“Rimarrà la voglia e l’esigenza di stare all’aperto e di godersi la natura. Qualcosa che prima era dato per scontato e che ora si apprezza senz’altro di più. Rimarrà anche la pratica del buffet servito da camerieri. Infine, si è sicuramente acuita la sensibilità verso il distanziamento e la pulizia. In questo senso, però, gli Italy Family Hotels erano già preparati, perché la nostra attenzione ai più piccoli ci ha sempre spinto a dare estrema importanza all’igiene. Un trend che continuerà sicuramente a crescere”.