31 agosto 2017 13:00
Wiki Loves Monuments, il concorso fotografico internazionale legato a Wikipedia per tutelare il patrimonio culturale, torna in scena dall’1 al 30 settembre. Promosso a livello nazionale da Wikimedia Italia e aperto a tutti, il concorso per tutto settembreconsente a chiunque di condividere su Wikimedia Commons i propri scatti dei monumenti italiani. Le fotografie migliori, selezionate da una giuria di wikipediani e fotografi professionisti, saranno premiate con speciali riconoscimenti e potranno concorrere a far parte della classifica globale del concorso, che selezionerà i 10 migliori scatti tra i vincitori di più di 50 Paesi. Sono 875 gli enti hanno scelto di collaborare con Wikimedia Italia alla realizzazione della sesta edizione del concorso, rendendo possibile la riproduzione e la diffusione di immagini di 7676 monumenti (+ 27,22% rispetto al 2016). L’edizione 2017 di Wiki Loves Monuments può contare sul supporto di vari partner e sponsor: a Euronics e Enegan Luce & Gas si unisce quest’anno Nikon. La competizione avrà inoltre una grande visibilità grazie al supporto di Radio Italia, che – come radio ufficiale del concorso – promuoverà l’edizione 2017. Si rinnova infine per l’edizione 2017 la fruttuosa collaborazione con gli storici partner del concorso Apt Servizi Emilia Romagna, Base Milano, Fiaf, Fondation Gran Paradis, Icom Italia, Touring Club Italiano, Toscana Foto Festival, Wwf Italia e il supporto alla comunicazione di Archeomatica. Per informazioni: http://wikilovesmonuments.wikimedia.it/
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L'Alaska Summer Season Pass offre una crociera di 30 giorni per due persone con una serie di servizi inclusi, tra cui escursioni a terra, il servizio premium "Work from sea wifi" di Virgin, pass per le terme e attrezzatura per escursioni turistiche, tra cui una macchina fotografica Canon G7X e un binocolo.
Le cabine
Gli alloggi con abbonamento stagionale sono le cabine Central Sea Terrace. Gli ospiti hanno diritto al servizio lavanderia e a buoni giornalieri per le bevande.
Sono previste quattro finestre di partenza per i titolari di pass, ciascuna con prezzi diversi: dal 28 maggio al 23 giugno; dal 23 giugno al 23 luglio; dal 30 luglio al 27 agosto; dal 27 agosto al 26 settembre.
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[post_content] => Quando si pianifica un viaggio in Marocco, una delle domande più frequenti riguarda il clima e le temperature: "Quando fa caldo? Quando piove? Qual è il periodo migliore per visitare il deserto?" Sono interrogativi legittimi, considerando che il Marocco è un paese geograficamente complesso, dove si può passare dalla neve sulle montagne dell'Atlante al calore torrido del Sahara nel giro di poche ore di auto. Capire il clima marocchino significa saper scegliere non solo quando partire, ma anche cosa mettere in valigia e quali destinazioni privilegiare in base alla stagione.
La verità è che il Marocco non ha un clima unico, ma piuttosto una collezione di microclimi che variano drasticamente a seconda della regione, dell'altitudine e della vicinanza all'oceano o al deserto. Questa diversità climatica è al tempo stesso una sfida e un'opportunità: sfida perché richiede una pianificazione attenta, opportunità perché significa che in qualsiasi periodo dell'anno c'è sempre una parte del Marocco che offre condizioni meteo ideali per essere visitata.
Le Quattro Zone Climatiche del Marocco
Per capire davvero il clima marocchino, bisogna pensare al paese diviso in quattro zone climatiche distinte, ciascuna con le proprie caratteristiche e i propri ritmi stagionali.
La Costa Atlantica: Mite tutto l'Anno
La fascia costiera che si affaccia sull'Oceano Atlantico – da Tangier a nord fino a Dakhla nel sud del Sahara Occidentale – gode di un clima mediterraneo temperato dall'influenza oceanica. Città come Casablanca, Rabat, Essaouira e Agadir vivono un clima sorprendentemente mite tutto l'anno.
Le temperature in queste zone raramente scendono sotto i 10°C in inverno o superano i 28-30°C in estate. L'oceano funziona come un gigantesco regolatore termico, raffreddando le estati e riscaldando gli inverni. Le mattine possono essere fresche anche d'estate, con nebbie che si dissolvono verso mezzogiorno, mentre i pomeriggi sono piacevolmente ventilati.
L'inverno atlantico (dicembre-febbraio) porta occasionali piogge, generalmente concentrate e brevi piuttosto che persistenti. Le temperature diurne si aggirano sui 16-20°C, perfette per passeggiate sul lungomare ma troppo fresche per chi sogna bagni in mare. La primavera (marzo-maggio) è probabilmente il periodo più bello: temperatura dell'aria intorno ai 20-25°C, mare che inizia a scaldarsi, vegetazione verde e fiorita grazie alle piogge invernali.
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Le Città Imperiali: Quattro Stagioni Distinte
Marrakech, Fes, Meknes e la pianura interna del Marocco vivono un clima continentale con escursioni termiche importanti sia tra giorno e notte che tra estate e inverno. Qui le stagioni sono ben definite e molto più marcate rispetto alla costa.
L'inverno (dicembre-febbraio) può essere sorprendentemente freddo, soprattutto di notte. A Marrakech le temperature notturne scendono regolarmente sotto i 5°C, con occasionali gelate nelle prime ore del mattino. Fes, più a nord e circondata da montagne, può essere ancora più fredda con temperature che toccano lo zero. Le giornate sono però spesso soleggiate e piacevoli, con massime intorno ai 18-20°C. La pioggia è presente ma non abbondante – qualche giorno ogni tanto, mai settimane di pioggia continua come in Nord Europa.
La primavera (marzo-maggio) è il periodo magico di queste città. Le temperature risalgono gradualmente dai 20°C di marzo ai 28-30°C di maggio, con notti ancora fresche che garantiscono un sonno riposante. I giardini sono in fiore, le montagne dell'Atlante ancora innevate sullo sfondo creano contrasti fotografici spettacolari, e l'aria ha quella limpidezza particolare che solo la primavera mediterranea regala. Aprile è probabilmente il mese ideale per visitare Marrakech e Fes.
L'estate (giugno-settembre) è il vero banco di prova per chi visita le città imperiali. Marrakech diventa un forno, con temperature che regolarmente superano i 38-40°C a luglio e agosto. Il sole picchia impietoso dal mattino alla sera, l'aria è secca e il caldo secco del deserto invade la città. Molti marrakchini benestanti fuggono verso Essaouira o le montagne. Per i turisti, significa svegliarsi all'alba per visitare i monumenti, ritirarsi nelle ore più calde (12-17) e riemergere solo al tramonto. Fes è leggermente meno calda ma l'umidità maggiore rende il caldo più opprimente.
L'autunno (ottobre-novembre) è l'altra stagione d'oro. Le temperature scendono gradualmente dai 30°C di ottobre ai 22-25°C di novembre, il caldo torrido si stempera lasciando posto a giornate piacevoli. I colori del tramonto sembrano ancora più intensi nell'aria limpida autunnale, e i giardini rifioriscono dopo la pausa estiva. Ottobre in particolare è un mese eccellente per esplorare queste città.
Le Montagne dell'Atlante: Il Regno delle Quattro Stagioni
La catena dell'Atlante attraversa il Marocco da sudovest a nordest, creando una barriera climatica che separa la costa atlantica dal deserto del Sahara. Qui il clima è montano puro, con variazioni estreme legate all'altitudine.
Il Medio Atlante, con città come Ifrane (chiamata la "Svizzera marocchina"), vive inverni rigidi con abbondanti nevicate tra dicembre e marzo. Non è raro vedere temperature che scendono a -10°C di notte, mentre le cime più alte come il Jbel Bou Iblane (3.340m) rimangono innevate fino a maggio. Esistono persino piccole stazioni sciistiche come Mischliffen, dove i marocchini vengono a sciare nei weekend invernali.
L'Alto Atlante, con il Jbel Toubkal che tocca i 4.167 metri (la vetta più alta del Nord Africa), presenta un clima ancora più estremo. L'inverno porta neve abbondante sopra i 2.000 metri, rendendo molti passi impraticabili tra dicembre e marzo. Le temperature possono scendere a -20°C sulle vette. Anche in estate, le notti sopra i 3.000 metri sono gelide, con temperature vicine allo zero, mentre le giornate possono essere calde con il sole diretto che scalda intensamente.
Le valli dell'Atlante, come la Valle dell'Ourika o la Valle delle Rose, godono di un clima più mite ma comunque fresco rispetto alle pianure circostanti. Queste zone sono rifugi ideali durante l'estate torrida delle città imperiali: a 1.500-2.000 metri di altitudine, le temperature estive raramente superano i 28-30°C di giorno e scendono piacevolmente di notte.
La primavera e l'autunno sono i periodi migliori per il trekking nelle montagne dell'Atlante: temperature diurne gradevoli (15-25°C a seconda dell'altitudine), sentieri accessibili, e paesaggi spettacolari con la fioritura primaverile o i colori autunnali.
Il Deserto del Sahara: Estremi Climatici
Il Sahara marocchino, con le sue dune iconiche di Merzouga e M'hamid, rappresenta forse l'ambiente climatico più estremo e affascinante del paese. Qui le temperature oscillano tra due estremi che sorprendono sempre i visitatori impreparati.
L'inverno desertico (dicembre-febbraio) può essere gelido. Le notti nel deserto scendono regolarmente sotto lo zero, con temperature che in gennaio possono toccare i -5°C prima dell'alba. Molti turisti arrivano immaginando il deserto sempre caldo e si ritrovano a tiritar di freddo nei campi tendati. Le giornate sono però piacevoli, con temperature intorno ai 18-22°C e un sole che scalda intensamente. Questa escursione termica di 25-30 gradi tra giorno e notte è una caratteristica tipica dei climi desertici, dove l'assenza di umidità nell'aria impedisce la conservazione del calore notturno.
La primavera desertica (marzo-maggio) è generalmente considerata il periodo migliore per visitare il Sahara. Le temperature notturne risalgono gradualmente sopra lo zero (5-10°C), rendendo le notti nei campi berberi più sopportabili, mentre le giornate si mantengono piacevoli sui 25-30°C. Aprile in particolare offre condizioni quasi ideali: né troppo freddo di notte né troppo caldo di giorno. È anche il periodo delle tempeste di sabbia occasionali, spettacolari anche se possono disturbare i piani.
L'estate desertica (giugno-settembre) è brutale. Le temperature diurne superano regolarmente i 45°C, con picchi che a luglio e agosto possono toccare i 50°C all'ombra nelle ore più calde. Il sole del deserto è impietoso, il calore si riverbera dalla sabbia, e anche solo camminare per pochi minuti diventa estenuante. Le notti però rimangono sorprendentemente fresche, scendendo a 20-25°C – una differenza di 25-30 gradi rispetto al giorno. Solo i più avventurosi visitano il deserto d'estate, e anche loro si muovono principalmente all'alba e al tramonto.
L'autunno desertico (ottobre-novembre) replica le condizioni primaverili: temperature che scendono dai 35-40°C di settembre ai 25-30°C di novembre, notti che diventano gradualmente più fresche. Ottobre è un mese eccellente per il deserto, forse anche migliore di aprile perché la sabbia ha ancora il calore accumulato durante l'estate, rendendo le notti leggermente più miti.
Fenomeni Climatici Particolari
Il Chergui: Il Vento del Deserto
Il chergui (o scirocco) è un vento caldo e secco che soffia dal Sahara verso nord, investendo tutto il Marocco con ondate di calore improvvise. Può verificarsi in qualsiasi stagione ma è più comune in primavera e autunno. Quando arriva il chergui, le temperature possono salire di 10-15 gradi in poche ore: Marrakech può passare da 25°C a 40°C in una mattinata. L'aria diventa secca e polverosa, la visibilità si riduce per la sabbia in sospensione, e tutto sembra ricoperto da una patina ocra. I marocchini dicono che il chergui "rende tutti nervosi" – c'è persino un detto che giustifica comportamenti irrazionali durante questi giorni: "È colpa del chergui!"
Le Piogge: Quando e Quanto
Il Marocco non è un paese particolarmente piovoso, ma le precipitazioni si concentrano nei mesi invernali (novembre-marzo) con pattern che variano notevolmente da regione a regione. La costa atlantica e le montagne del Rif a nord ricevono le piogge più abbondanti (600-800mm annui), mentre il deserto del Sahara può rimanere senza una goccia d'acqua per anni interi.
Le piogge marocchine raramente sono di lunga durata come in Nord Europa. Più tipicamente si tratta di acquazzoni intensi e brevi, spesso accompagnati da temporali spettacolari, seguiti da schiarite. Questo pattern può creare problemi di alluvioni improvvise (flash floods) nei wadi e nelle zone desertiche, dove il terreno arido non assorbe l'acqua che scorre velocemente formando torrenti impetuosi. I turisti che campano nel deserto devono sempre informarsi sulle previsioni meteo prima di dormire nei wadi.
La Neve: Sì, Nevica in Marocco!
Molti si sorprendono scoprendo che in Marocco nevica, e anche abbondantemente. L'Atlante riceve nevicate regolari ogni inverno sopra i 1.500-2.000 metri, con accumuli che possono superare i 2 metri sulle vette più alte. Anche città di pianura come Meknes e Fes possono vedere occasionali nevicate, rare ma non impossibili.
La neve trasforma il paesaggio marocchino in qualcosa di magico e surreale: vedere kasbe di argilla rossa circondate da campi innevati, o palme coperte di neve a Midelt, crea contrasti fotografici incredibili. Per i trekker, la neve apre possibilità di escursioni invernali e persino arrampicate su ghiaccio sulle pareti nord del Toubkal.
Quando Visitare il Marocco: Consigli Pratici
La domanda da un milione di dollari: quando è il momento migliore per visitare il Marocco? La risposta dipende da cosa volete vedere e fare.
Per le città imperiali (Marrakech, Fes, Meknes): Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) sono ideali. Temperature piacevoli, poca pioggia, giornate lunghe e soleggiate.
Per il deserto del Sahara: Primavera (marzo-maggio) e autunno (ottobre-novembre) offrono il miglior compromesso tra temperature diurne e notturne. Evitate luglio-agosto a meno che non siate masochisti.
Per la costa atlantica: Praticamente tutto l'anno è buono, ma l'estate (giugno-settembre) offre le temperature più calde per chi vuole fare bagni in mare.
Per le montagne dell'Atlante: Dipende dall'attività. Trekking estivo (giugno-settembre) per evitare neve e freddo. Sci invernale (dicembre-marzo). Primavera per vedere la fioritura e i wadi pieni d'acqua.
Per un tour completo del paese: Aprile-maggio e ottobre-novembre sono i mesi d'oro che permettono di visitare tutte le regioni in condizioni ottimali.
Cosa Mettere in Valigia
Il clima vario del Marocco richiede un guardaroba versatile:
Primavera/Autunno: Vestiti a strati. T-shirt e camicie leggere per il giorno, ma anche un maglione o giacca leggera per serate e montagne. Scarpe comode da camminata. Cappello e occhiali da sole. Crema solare.
Estate: Vestiti leggeri e traspiranti in fibre naturali (cotone, lino). Cappello essenziale. Foulard per proteggersi dal sole e dalla sabbia. Se visitate il deserto, portate comunque un pile per le serate che possono essere fresche.
Inverno: Abbigliamento caldo a strati. Le case marocchine tradizionali non hanno riscaldamento centralizzato, quindi serve vestirsi bene anche al chiuso. Giacca impermeabile per la pioggia occasionale. Se andate in montagna o deserto, abbigliamento da freddo vero: pile, piumino, guanti, berretto.
Tutto l'anno: Scarpe comode e robuste (si cammina molto). Abbigliamento rispettoso della cultura locale (spalle e ginocchia coperte, soprattutto per le donne nelle zone più tradizionali). Farmacia da viaggio con protezione solare alta fattore.
Conclusioni: Il Marocco in Ogni Stagione
La bellezza del clima marocchino sta proprio nella sua diversità. Non esiste un "periodo sbagliato" per visitare il paese – esiste il periodo sbagliato per visitare una specifica regione con aspettative specifiche. Ma c'è sempre una parte del Marocco che in quel momento offre condizioni ideali.
L'inverno che rende il deserto troppo freddo di notte è lo stesso inverno che porta neve spettacolare sulle montagne e temperature miti sulla costa. L'estate che rende Marrakech un forno è la stessa estate che regala giornate perfette a Essaouira. Questa varietà climatica è un invito a tornare più volte, in stagioni diverse, per scoprire facce diverse dello stesso affascinante paese.
Capire il clima marocchino significa pianificare meglio, aspettarsi meno sorprese sgradevoli, e godersi di più ogni momento del viaggio. Che sia il calore secco del deserto, il fresco delle montagne, o la brezza oceanica della costa, il Marocco ha un clima perfetto da offrire in ogni periodo dell'anno – basta sapere dove cercarlo.
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[post_content] => Dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 ad Assisi eventi, mercatini, spettacoli itineranti, presepi diffusi, testimonianze di pace, festival di musica medievale natalizia, trekking delle feste, con celebri opere d’arte contemporanea proiettate sulle principali facciate di chiese e monumenti della città, attraverso spettacolari proiezioni luminose. Un progetto originale, immersivo, nuovo, coinvolgente, per un’esperienza unica che trasforma il centro storico in una sorta di galleria d’arte a cielo aperto, lanciando al mondo un messaggio potente di speranza e bellezza.
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[post_content] => Dopo la sua partecipazione al World Travel Market di Londra, Quito Turismo, dopo Amsterdam ha portato a Milano e Roma il suo tour europeo di promozione turistica “Siéntete el Centro del Mundo – Europa 2025" per poi proseguire verso Parigi e Madrid. L’obiettivo: rafforzare la presenza della capitale ecuadoregna nei principali mercati turistici europei, puntando su esperienze culturali, gastronomiche e sostenibili. Il roadshow ha registrato il tutto esaurito di agenzie di viaggio e operatori interessati a conoscere l’offerta della destinazione.
«La nostra missione è promuovere Quito come capitale dell’esperienza autentica in Ecuador», spiega Julio Fuentes, rappresentante marketing e promozione di Quito Turismo. «Siamo qui per far conoscere non solo la città, ma anche le esperienze che la circondano: dalle Ande alla foresta amazzonica, dalla “foresta nebulosa” alle Galápagos».
Il profilo del viaggiatore italiano
Nel 2024 oltre 9.000 turisti italiani hanno visitato la capitale, e 19.000 l’Ecuador nel suo complesso. L’Italia rappresenta oggi il sesto mercato europeo per Quito, un bacino in crescita nonostante l’assenza di collegamenti diretti: i flussi arrivano soprattutto via Madrid o Amsterdam grazie ai voli di Iberia, Air Europa, Klm e Avianca (via Bogotá).
Il soggiorno medio dei viaggiatori italiani varia tra le due e le tre settimane, con combinazioni che includono Quito, le Galápagos e itinerari nella foresta amazzonica o lungo l’Avenida de los Volcanes. «L’Italia ha grande potenziale di crescita. Stiamo riprendendo la promozione dopo alcuni anni di pausa, con nuove iniziative, collaborazioni e attività media per aumentare la presenza di Quito sul mercato italiano».
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Esperienze tra cultura e biodiversità
Quito offre un mix unico di patrimonio storico e natura e molti primati. Tra i patrimoni Unesco, le Galapagos sono state il primo sito Unesco al mondo, come il centro storico di Quito, considerato anche il meglio conservato dell’America Latina. La cittadina concentra oltre 500 anni di storia, e può vantare il monumento iconico della “Mitad del Mundo” a latiturine "000" che segna il passaggio dell’Equatore.
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«Molti dei nostri visitatori cercano esperienze immersive e sostenibili, che permettano di entrare in contatto con la comunità e con la natura. È un segmento in forte espansione, soprattutto tra i viaggiatori europei dai 25 ai 35 anni, ma anche tra gli over 50 che cercano comfort e autenticità», osserva Fuentes.
Eventi e stagionalità
Quito, grazie al suo clima equatoriale, è visitabile tutto l’anno. Tra gli appuntamenti più significativi, la Settimana Santa, che unisce processioni religiose e tradizioni ancestrali, e le Fiestas de Quito, da fine novembre a inizio dicembre, che celebrano la fondazione della città con concerti e attività culturali.
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Anche quest’anno ENIT S.p.A. parteciperà alla fiera IBTM World di Barcellona, uno degli appuntamenti internazionali più importanti dedicati al turismo business e MICE. All’interno dello stand Italia saranno presenti alcune Regioni e destinazioni, che presenteranno la propria offerta turistica, promuovendo il nostro Paese come meta ideale per eventi, congressi e viaggi incentive.
MILANO
[caption id="attachment_500541" align="aligncenter" width="434"] Arco della Pace - ph credits Corrado Formenti[/caption]
Nel 2026 Milano sarà sotto i riflettori con i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali, confermandosi meta turistica internazionale. Tra l’Arena Santa Giulia, la Grande Brera ed esperienze high-end di ospitalità e benessere, la città celebrerà sport, benessere, cultura e lifestyle.
ROMA
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Roma non è solo una destinazione, è un’esperienza che connette business, cultura e bellezza. Tra le top MICE city d’Europa, con un indotto in forte crescita, la Capitale offre infrastrutture d’avanguardia, location iconiche e un’organizzazione impeccabile, frutto di una strategia mirata. A Roma ogni evento lascia il segno.
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Con dati in crescita anche nel 2025 il Turismo Business in Emilia-Romagna si conferma un tassello importante dell’industria turistica, valorizzando anche le eccellenze regionali, quali la Motor Valley, le Città d’Arte con riconoscimenti Unesco e un’enogastronomia unica al mondo.
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[caption id="attachment_500548" align="aligncenter" width="411"] Fiorenzuola di Focara, Pesaro - ph credits: Archivio fotografico Regione Marche[/caption]
Le Marche offrono un paesaggio di rara bellezza con dolci colline a ridosso del mare, borghi e specialità enogastronomiche, con strutture ricettive specializzate per il business e con oltre cento teatri storici, ville d’epoca luoghi unici per eventi e meeting di ogni tipo.
LIGURIA E PIEMONTE: insieme per un turismo tra mare e monti
[caption id="attachment_500551" align="aligncenter" width="396"] Ciclovia Riviera dei Fiori - ph credits Agenzia Regionale in Liguria[/caption]
La Riviera Italiana si prepara a un 2026 da protagonista nel settore MICE: un territorio unico, dove il fascino del mare si intreccia all’eleganza delle città d’arte. Nuovi spazi per eventi, servizi di alto livello e itinerari esperienziali completano l’offerta, mentre l’accordo con il Piemonte unisce mare e monti in una visione ancora più sostenibile e innovativa.
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La Campania si plasma sul MICE: borghi autentici, monumenti storici, coste e un entroterra sorprendente accolgono congressi e meeting. Infrastrutture solide e servizi professionali trasformano ogni evento in un’esperienza unica e memorabile.
PIEMONTE
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La Regione Piemonte presenta a IBTM 2025 gli assi di una destinazione unica, fuori dal consueto: 5 siti UNESCO, grandi eventi, MICE e wedding, golf, shopping ed enogastronomia impareggiabili, outdoor “4 stagioni” sostenibile e accessibile lungo 20.000km di itinerari e Cammini.
Per maggiori informazioni:
www.visitpiemonte.com
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La Puglia partecipa a IBTM Barcellona 2025 con 10 operatori specializzati nel MICE, un settore che conta oltre 250 alberghi e venues con una media di 5mila eventi business all’anno, e un fatturato - tra ricettività, servizi e indotto - di 400 milioni di euro.
SICILIA
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La Sicilia si conferma tra le mete europee più attrattive anche per il turismo business e MICE. Grazie a collegamenti internazionali in espansione, centri congressi moderni e location uniche, l’isola offre infrastrutture d’eccellenza e un’ospitalità autentica. Un contesto in cui innovazione, efficienza e bellezza si incontrano, rendendo ogni evento un’esperienza di valore per le imprese.
Siti web:
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Canali social:
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[post_content] => Spencer & Carter introduce nel portale Clikki una nuova funzionalità basata sull’intelligenza artificiale. Da fine novembre gli agenti di viaggio e i tour operator avranno a disposizione un nuovo alleato: un sistema AI progettato e sviluppato da Mc Carty & Gloves, società del Gruppo Spencer & Carter, per rendere più semplice, rapida e intelligente la scelta delle coperture assicurative per i propri clienti.
Niente più navigazione tra preventivatori diversi o confronti manuali. L’AI integrata nel portale analizza pochi input – destinazione, tipo di viaggiatore, esigenze specifiche – e restituisce in tempo reale le soluzioni più adatte, con focus su massimali, caratteristiche delle polizze e criteri spesso trascurati dai sistemi tradizionali.
Con l’AI integrata in Clikki, l’agente di viaggio riceve una consulenza immediata, precisa e senza margini di errore. Può chiedere, ad esempio: “Qual è il massimale minimo consigliato per viaggiare negli Stati Uniti?” e ottenere subito una risposta basata su dati concreti, come gli elevati costi sanitari del Nord America. Il sistema suggerisce quindi la copertura più idonea, senza perdite di tempo in confronti manuali. Lo stesso accade per chi cerca una polizza che includa malattie pregresse o una tutela aggiuntiva sul bagaglio: l’intelligenza artificiale analizza la richiesta e individua automaticamente le opzioni migliori tra quelle disponibili sul portale di Spencer & Carter.
Operatività quotidiana
Progettato per supportare l’operatività quotidiana, il nuovo strumento risulta utile tanto alle agenzie di recente apertura – che possono così orientarsi più facilmente nell’offerta – quanto a quelle più esperte, fornendo un supporto concreto nei casi che richiedono approfondimenti, valutazioni su nuovi prodotti o risposte puntuali alle domande dei Clienti. In pratica, è come avere al proprio fianco un consulente esperto, capace di interpretare le esigenze del viaggiatore e fornire la soluzione più pertinente in pochi secondi.
L’intelligenza artificiale non si ferma alla fase di vendita: entra in gioco anche nella gestione sinistri, attraverso la piattaforma My Clikki. Una volta indicata la tipologia di sinistro da aprire , il sistema fornisce immediatamente l’elenco dei documenti necessari per aprire il sinistro, aiutando gli Operatori a gestire ogni fase con ordine e senza perdite di tempo. Un supporto concreto anche quando il viaggio è già iniziato o si è concluso.
“Dopo aver introdotto per primi sul mercato italiano la polizza Clikki Protect 100K, oggi compiamo un nuovo passo in avanti – dichiara soddisfatto Massimiliano Masaracchia, direttore commerciale Spencer & Carter –. L’AI che abbiamo sviluppato rappresenta un supporto completo, attivo sia nella fase di vendita sia nella gestione dei sinistri. Bastano poche domande per arrivare alla proposta giusta. È un’evoluzione naturale per una realtà come la nostra, da sempre attenta a offrire strumenti che semplificano il lavoro agli Operatori e rispondono concretamente alle sfide del mercato”.
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Il Forum sul Turismo di alta gamma e sostenibilità di Ecoluxury Fair si aprirà con le riflessioni di Neytrul Rinpoche, presidente della Neyphug Foundation del Buthan.
Il Forum di apertura si sofferma sul ruolo del turismo sostenibile nell’ospitalità di alta gamma, un modo diverso di intendere l’ospitalità, fondato su equilibrio, rispetto e consapevolezza.
Dalla fotografia degli hotel a 5 stelle, con un focus sugli investimenti concreti in materia di sostenibilità ambientale e sociale, al modello Ecoluxury come società benefit, il leitmotiv del Forum sarà la sostenibilità che si traduce in progetti che coniugano il rispetto dei territori e delle comunità.
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Una nuova cultura del viaggio
Giunta alla sua ottava edizione, la manifestazione ideata da Enrico Ducrot si conferma, dunque, il luogo ideale dove il turismo di lusso si fa promotore di una nuova cultura del viaggio: responsabile, innovativa e capace di generare valore condiviso. Un appuntamento che guarda al futuro, dove lusso e sostenibilità diventano alleati per la crescita del settore e la tutela dei territori. La manifestazione è realizzata in partnership con Enit e gode del patrocinio dell’assessorato grandi eventi, sport, turismo e m oda di Roma Capitale, del consiglio regionale del Lazio, della Ccamera di commercio di Roma. Sono partner della manifestazione Omnia hotels, Una Hotels e Le voilà banqueting. La kermesse si avvale anche della sinergia con Roma Eterna Experiences, una chiave di accesso ai tesori della Capitale.
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I mercatini di Natale sono di moda. Non importa se sei sui social network o sfogli una rivista di viaggi: luci, vin brulé e addobbi in legno riempiono i titoli. Ma se i tuoi clienti viaggiano per vedere i mercatini di Natale, non sarà l'unica cosa che faranno, vero?
La magia del Natale va ben oltre le bancarelle e i canti natalizi. In Civitatis lo sappiamo, ed è per questo che ti proponiamo tre destinazioni dove i mercatini sono solo il punto di partenza per un'esperienza molto più completa: Danzica, Riga e Vienna.
Riga, Lettonia: immergersi in una fiaba
Riga è uno di quei gioielli del Nord Europa che combina il medievale con il moderno, il nostalgico con il vibrante. Il suo mercatino di Natale, di fronte alla cattedrale, è un classico. Ma ciò che rende davvero speciale questa città sono le sue storie... e i dintorni che sembrano usciti da una fiaba.
Con un tour privato di Riga in italiano, i visitatori possono percorrere le strade acciottolate del centro storico mentre ascoltano le leggende che nascondono i suoi edifici Art Nouveau. Dalla Casa delle Teste Nere al Mercato Centrale, ogni angolo riserva una sorpresa.
Per coloro che vogliono andare oltre a livello culturale, il tour della Riga Sovietica in italiano, dove i viaggiatori conosceranno il Museo dell'Occupazione, la Chiesa di San Pietro e molti altri monumenti che rappresentano questo periodo oscuro della storia europea.
E se l'anima chiede un po' di mistero, in questo tour dei misteri e delle leggende di Riga scopriremo il lato più oscuro della capitale lettone. La cattedrale, la Casa dei Gatti e la Casa delle Teste Nere aspettano i viaggiatori.
Vienna, Austria: musica imperiale e arte nel cuore dell'inverno
Vienna è, senza dubbio, una delle destinazioni più iconiche del Natale europeo. Il suo mercatino di fronte al Municipio è una pura cartolina, ma questa città va ben oltre il pan di zenzero e il punch caldo: qui, la magia è nella sua arte, nella sua musica e nella sua storia imperiale.
Con una visita guidata di Vienna, i viaggiatori si addentrano nel cuore culturale della città. Camminare lungo la Ringstrasse è come percorrere un museo a cielo aperto, dove ogni edificio racconta una parte dell'eredità viennese.
La visita guidata del Palazzo di Schönbrunn aggiunge un tocco regale al viaggio. I suoi saloni dorati e i giardini innevati ricordano perché Vienna è stata per secoli il centro dell'eleganza europea.
E per concludere in bellezza: un concerto di Mozart al Musikverein. Ascoltare le note del genio salisburghese in una delle sale più belle del mondo è, senza dubbio, il miglior regalo di Natale che si possa fare.
Danzica (Gdansk), Polonia: storia in terra e in acqua
Il mercatino di Natale di Danzica sembra uscito da una fiaba nordica, con luci che si riflettono sui canali e un profumo di cannella che aleggia nell'aria. Ma la vera magia inizia quando si va oltre le casette di legno.
Con il Tour di Danzica e del Castello di Malbork, i viaggiatori scopriranno i segreti della città anseatica e della fortezza di mattoni più grande del mondo. Una passeggiata lungo le sue mura è come aprire una pagina di storia viva, dove cavalieri e mercanti si mescolano tra echi del passato.
E se la brezza del Baltico invita a qualcosa di diverso, niente di meglio di un giro in barca a Danzica. Dall'acqua, le facciate color pastello del centro storico sembrano ancora più incantevoli. Un programma perfetto per vedere come la città si illumina al calar della sera e le luci natalizie si riflettono sul fiume Motława.
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Qual è il periodo migliore per visitare il deserto?\" Sono interrogativi legittimi, considerando che il Marocco è un paese geograficamente complesso, dove si può passare dalla neve sulle montagne dell'Atlante al calore torrido del Sahara nel giro di poche ore di auto. Capire il clima marocchino significa saper scegliere non solo quando partire, ma anche cosa mettere in valigia e quali destinazioni privilegiare in base alla stagione.\r\n\r\n\r\n\r\nLa verità è che il Marocco non ha un clima unico, ma piuttosto una collezione di microclimi che variano drasticamente a seconda della regione, dell'altitudine e della vicinanza all'oceano o al deserto. 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Molti turisti arrivano immaginando il deserto sempre caldo e si ritrovano a tiritar di freddo nei campi tendati. Le giornate sono però piacevoli, con temperature intorno ai 18-22°C e un sole che scalda intensamente. Questa escursione termica di 25-30 gradi tra giorno e notte è una caratteristica tipica dei climi desertici, dove l'assenza di umidità nell'aria impedisce la conservazione del calore notturno.\r\n\r\nLa primavera desertica (marzo-maggio) è generalmente considerata il periodo migliore per visitare il Sahara. Le temperature notturne risalgono gradualmente sopra lo zero (5-10°C), rendendo le notti nei campi berberi più sopportabili, mentre le giornate si mantengono piacevoli sui 25-30°C. Aprile in particolare offre condizioni quasi ideali: né troppo freddo di notte né troppo caldo di giorno. È anche il periodo delle tempeste di sabbia occasionali, spettacolari anche se possono disturbare i piani.\r\n\r\nL'estate desertica (giugno-settembre) è brutale. 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