7 giugno 2016 09:02
Explora, la società di promozione turistica del territorio lombardo, vede ufficializzata la sua identità di Destination management organization (Dmo) a seguito dell’assemblea straordinaria del 30 maggio 2016 che conferma il consiglio di amministrazione, composto dal presidente Renato Borghi e dai consiglieri: Sabrina Sammuri (Regione Lombardia); Elena di Salvia (Finlombarda); Danilo Maiocchi (Regione Lombardia); Enzo Rodeschini (Unioncamere Lombardia). Il direttore generale di Explora è Giorgio Kindinis. Explora, in qualità di Dmo, è a servizio delle imprese singole e associate, degli enti locali e degli operatori e supporta lo sviluppo delle strategie di promozione turistica verso i mercati nazionali ed internazionali in completa armonia e sinergia con le realtà locali sotto un piano comune e integrato e di stretta intesa con le strategie e politiche regionali. Nella sua nuova mission, Explora, con il suo brand inLOMBARDIA, è a disposizione di Regione Lombardia e del sistema camerale lombardo, e di enti e operatori che hanno interesse a promuovere il territorio. Uno dei primi obiettivi della Dmo lombarda sarà quello di promuovere le iniziate dell’Anno del turismo lombardo iniziato il 29 maggio 2016. Un percorso da compiere insieme ai protagonisti del settore perché il turismo sia sempre più uno degli asset primari dello sviluppo economico della regione.
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«Siamo arrivati a circa 2.600 punti vendita affiliati – spiega il direttore network Dante Colitta -. Ora è tempo di stabilizzarci. La logica che guiderà le nostre attività future non è più quella ispirata alla crescita numerica dei punti vendita; siamo entrati in una nuova fase e puntiamo consolidare e intensificare i rapporti con le agenzie già attive».
Sicuramente ci sarà sempre qualche punto vendita in uscita e qualche nuova affiliazione, ma la dinamica dei numeri non è destinata a crescere in modo esponenziale, come avveniva in passato.
«Negli ultimi tre anni e mezzo abbiamo inserito circa 800 nuove adv. E’ tempo di concentrarci su chi vuole giuocare la nostra stessa partita, garantendo strumenti e opportunità di valore sempre maggiore».
E se i vecchi obiettivi per i prossimi anni indicavano addirittura 3.000-3.300 punti vendita, nella nuova strategia i circa 2.630 punti vendita con i quali si chiuderà l’anno sono un traguardo ottimale. E un nuovo inizio. «Vogliamo affrancarci dall’etichetta di network puramente commerciale, andando invece a proporre strumenti nuovi. L’obiettivo è quello di essere il 12° uomo in campo al fianco delle agenzie, e i risultati registrati dai nostri WE Focus e da GEO Update ci indicano che la direzione lungo la quale ci stiamo muovendo è quella giusta. Basti pensare che al termine del ciclo di eventi, al 31 agosto, il risultato ottenuto dalle agenzie partecipanti era tre volte superiore rispetto a quello prodotto dal network in generale».
Fra gli strumenti per vincere la concorrenza della disintermediazione e dell’online, in primo piano anche due nuovi sistemi di e-commerce. «Abbiamo notato che i clienti si recano sempre meno in agenzia, ma preferiscono sfruttare altri mezzi per rivolgersi ai dettaglianti. Per questo, risultano particolarmente importanti strumenti ad hoc in grado di incontrare le esigenze del singolo punto vendita, che sono diverse le une dalle altre».
Il bilancio dell’anno
Intanto, in casa Wtg si tirano le prime somme di un anno particolare, che ha comunque permesso al gruppo di mettere a segno una crescita totale dei volumi di fatturato che dovrebbe aggirarsi sul 10%.
«Fino a marzo le previsioni erano estremamente positive – ammette Colitta -. Poi, l’estate ha un po’ eroso i numeri». Una stagione vissuta «sulle montagne russe», con fasi altalenanti. «Un fenomeno inconsueto è stata la partita giocata dal Mare Italia: non è stato il bene rifugio al quale tutti eravamo abituati, specie in momenti di tensioni geopolitiche, anzi. Le prenotazioni nel nostro Paese, soprattutto a causa di politiche tariffarie fuori mercato, hanno segnato il passo con qualche punto percentuale in meno sul 2024. Per contro, Egitto, Grecia e lungo raggio hanno colmato il gap con una performance brillante».
E il futuro? «Sul 2026 stiamo registrando un incremento importante, anche se a muoversi in anticipo è sempre il segmento alto spendente, meno condizionato dall’andamento dei prezzi. Sarà cruciale però capire come la filiera – agenzie, t.o., hotel – saprà porsi in termini di rapporto qualità-prezzo». La partita è aperta.
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«La regione di Aragona ha accolto nel 2024 più di 39.000 italiani, mentre nei primi tre mesi del 2025 sono stati oltre 24.600» così Gonzalo Ceballos, consigliere per il turismo dell’Ambasciata di Spagna in Italia, nel corso di un evento di promozione turistica dedicato all’Aragona che si è svolto ieri a Roma alla presenza di rappresentanti istituzionali italiani e spagnoli.
Il mercato aragonese è in crescita anche grazie alla nuova tratta Roma-Saragozza operata da Wizz Air e il legame con tutto il Paese è in aumento: «La Spagna ha accolto 5,5 milioni di visitatori italiani lo scorso anno e ha già ospitato nei primi tre mesi del 2025 circa 1,1 milione di italiani, registrando una crescita del 13,6% rispetto allo stesso periodo del 2024» sottolinea il consigliere.
Con il progetto “Aragón con Alma”, la regione punta a diventare una destinazione di riferimento per il turismo religioso, valorizzando percorsi come il Cammino di Santiago, il Cammino Ignaziano e la Ruta Mariana, tutti con tappa a Saragozza, città multiculturale vivace, ricca di storia e tradizioni, cultura e arte.
L’Aragona si distingue per un’offerta di turismo esperienziale e “slow”, tra natura, siti Unesco e avventura: la provincia di Huesca ha vinto il World Tourism Award 2023 come migliore destinazione europea di turismo d’avventura. Nel 2025, Cariñena è Città europea del vino, confermando la vocazione enogastronomica della regione, che vanta 12 ristoranti stellati Michelin e una ricca tradizione culinaria.
Tutti gli intervenuti: Manuel Blasco, assessore all’ambiente e al turismo del governo di Aragona, l’assessora alla cultura, educazione e turismo del comune di Saragoza Sara Fernàndez, il direttore generale del turismo del governo di Aragona Jorge Moncada con il responsabile del servizio promozione, pianificazione e studi turistici Ignacio Rodrìguez Ruiz, il corporate communications manager di Wizz Air Salvatore Gabriele Imperiale e il direttore generale di Saragozza turismo José Francisco García.
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Di Elisa Biagioli
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[post_content] => Il turismo in Liguria cresce anche nel mese di maggio 2024: sul territorio regionale si sono registrate oltre 1 milione e 550 mila presenze (in totale 1.554.734). Si tratta di un aumento di circa il 13,3% rispetto allo stesso periodo del 2023, quando le presenze erano state poco più di 1 milione e 300 mila. Secondo i dati trasmessi dall’Osservatorio turistico regionale, emerge che l’incremento è stato di 182 mila e 690 unità. Una tendenza positiva, sostenuta in particolare dal turismo estero, con quasi 1 milione di stranieri a scegliere la Liguria per le proprie vacanze.
Significativi anche i dati aggregati del periodo tra gennaio e maggio 2024. Rispetto al 2023, e malgrado il maltempo che ha colpito la regione durante gran parte dei ponti primaverili, i dati non evidenziano battute d’arresto. Solo il turismo italiano è calato lievemente (-1,17%) a causa della propensione al last minute, che risente quindi delle condizioni meteo, mentre i flussi dall'estero si confermano in crescita (+4,61%).
«Il turismo ligure è in salute, così come lo sono i suoi settori economici di riferimento - commenta il presidente della regione ad interim, Alessandro Piana -. Una crescita sostenuta anche dalle campagne di marketing territoriali rivolte sia al turismo interno, come Liguria 83, il più bel mare d'Italia, dedicata al primato delle bandiere Blu, sia all'estero, valorizzando le eccellenze del territorio, dall'enogastronomia alla cultura. Grazie all'imminente riapertura della via dell'Amore, la Liguria sarà sempre più protagonista dell'estate 2024, con le Cinque Terre a fare da testimonial di tutta la bellezza della nostra offerta».
«I dati di maggio e del periodo gennaio-maggio di quest'anno rispetto allo scorso sono buoni e promettono un 2024 sui livelli del 2023, in cui avevamo fatto il pienone ovunque, e non solo in estate - aggiunge l'assessore regionale al Turismo, Augusto Sartori -. Da notare per esempio che quest'anno il cattivo tempo di Pasqua e dei ponti di primavera ad aprile ha inciso in maniera molto minima solo sulle presenze last minute degli italiani, mentre gli stranieri sono in crescita. Nel mese di maggio, invece, l'aumento ha riguardato anche i turisti domestici. La Liguria si conferma meta più che mai attrattiva per un cartellone ricchissimo di eventi culturali, manifestazioni e sagre che avranno luogo non solo nelle località balneari, ma anche nei nostri meravigliosi borghi dell'entroterra».
Nel dettaglio, relativamente al mese di maggio 2024, nella provincia di Imperia sono state registrate 308.924 presenze, con un aumento del 20% rispetto a maggio 2023 (51.378 unità in più). Gli stranieri sono stati quasi 20 0mila (193.310), gli italiani 115.614.
In provincia di Savona, a maggio 2024 sono state registrate 440.216 presenze (78.113 persone in più rispetto allo stesso mese del 2023), pari a un aumento del 21,57%: l’incremento più consistente di tutta la regione. I visitatori da oltre confine sono stati 203.876, gli italiani 236.340.
Nel territorio della città metropolitana di Genova le presenze di maggio sono state 447.599, con un aumento di 26.630 unità, pari a un +6,33% rispetto allo stesso periodo del 2023; 264.528 gli stranieri (aumentati del 6% rispetto al maggio 2023), 183.071 gli italiani (poco più del 6% di crescita).
In provincia della Spezia le presenze di maggio 2024 sono state quasi 360mila (357.995 utenti), con un aumento complessivo di circa 8%; gli stranieri sono stati 274.869 (+5.8%), 83.126 gli italiani (+16%).
Infine, a maggio 2024, 214.797 persone hanno scelto la città di Genova: +5,55%, con una quasi totale equivalenza tra turisti italiani e stranieri; nel 2023 le presenze erano state poco più di 200 mila.
Per quanto riguarda infine i dati di provenienza dei turisti stranieri: tedeschi, francesi e svizzeri si attestano nelle prime tre posizioni, con un importante +33% della Germania. Anche i flussi dagli Stati Uniti e da altri Paesi extraeuropei come il Canada risultano stabili. La Liguria è meta ideale anche per piemontesi (provincia di Torino +21,3% rispetto al 2023) e lombardi (provincia di Milano +14,4%)
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