3 maggio 2016 12:43

Taglio del nastro a Fiumicino per l’apertura del nuovo volo Roma-Santiago del Cile
Alitalia ha inaugurato all’aeroporto di Fiumicino il nuovo volo Roma-Santiago del Cile. «Con questa nuova rotta, la prima delle tre che apriremo nel 2016, rafforziamo i legami economici tra l’Italia e il Cile e continuiamo ad accrescere la nostra presenza in Sud America – ha dichiarato il presidente Luca Cordero di Montezemolo, sottolineando che «la compagnia conferma la strategia di accrescere l’offerta di lungo raggio tesa anche a sostenere gli imprenditori italiani all’estero e il turismo straniero in Italia». Dopo oltre 15 anni, Alitalia torna a collegare direttamente l’Italia con il Cile grazie a cinque voli settimanali. Da Roma Fiumicino, i voli Alitalia per Santiago decollano ogni lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica con partenza alle ore 22.00 e arrivo a Santiago del Cile alle 8.10 (ora locale) del giorno dopo. Da Santiago il volo Az parte alle ore 11.45 (ora locale) ogni lunedì, martedì, giovedì, sabato e domenica, per atterrare a Roma Fiumicino alle ore 7.00 del giorno successivo. Il volo viene effettuato con aereo Boeing 777, con 293 posti divisi in tre classi (Business, Premium Economy ed Economy). Grazie alla nuova rotta Roma-Santiago, Alitalia rafforza la sua offerta in America Latina, dove vola su cinque destinazioni: Santiago del Cile, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro e, dal 16 giugno, Città del Messico. Insieme alle sei servite in Nord America, la compagnia aerea collega con l’Italia un totale di 11 destinazioni nelle Americhe.
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L'apporto all'economia nazionale risulta quasi doppio rispetto a quello del competitor più vicino: al secondo posto si trova infatti la Cina, con un contributo al Pil di 1,3 miliardi di dollari nel 2023, risultato che ne sottolinea l'impressionante ripresa, nonostante la tardiva riapertura delle frontiere post-pandemia.
Sul terzo gradino del podio si posiziona la Germania, con un contributo economico di 487,6 miliardi di dollari, mentre il Giappone, che nel 2022 era al quinto posto, è balzato al quarto, con un contributo di 297 miliardi di dollari.
La top five è chiusa dal Regno Unito, con un contributo al Pil di 295,2 miliardi di dollari. La Francia, la destinazione più popolare al mondo, ha mantenuto la sesta posizione con un contributo di 264,7 miliardi di dollari, seguita da vicino dal Messico con 261,6 miliardi di dollari.
L'India si è piazzata all'ottavo posto, dalla precedente decima posizione, con 231,6 miliardi di dollari, segnando un notevole miglioramento e confermando la sua parabola ascendente. Completano i primi dieci posti della classifica Italia e Spagna, rispettivamente con un contributo di 231,3 miliardi di dollari e 227,9 miliardi di dollari.
Allungando lo sguardo al prossimo decennio, il Wttc stima che la Cina diventerà il principale mercato dei viaggi e del turismo, mentre l'India salirà al quarto posto.
«In vista di un 2024 da record, è chiaro che il settore dei viaggi non solo è tornato in carreggiata, ma è anche destinato a una crescita senza precedenti - ha commentato Julia Simpson, presidente e ceo del Wttc -. Continueremo a dare priorità alla sostenibilità e all'inclusività, assicurando che questa crescita vada a beneficio di tutti e protegga il nostro pianeta per le generazioni future. La resilienza e il potenziale di innovazione del settore continuano a spingerci in avanti».
Secondo il rapporto, molte destinazioni chiave beneficeranno di un'impennata della spesa internazionale quest'anno rispetto ai livelli pre-pandemia, con l'Arabia Saudita in crescita del 91,3% rispetto al 2019. In testa alla classifica ci sono la Turchia (+38,2%), il Kenya (+33,3%), la Colombia (+29,1%) e l'Egitto (+22,9%).
A livello globale, la spesa dei visitatori internazionali è destinata a crescere di quasi il 16% per raggiungere 1,9 trilioni di dollari, mentre si prevede che i turisti nazionali spenderanno più che mai, raggiungendo 5,4 trilioni di dollari, con un aumento del 10,3% rispetto ai livelli del 2019.
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Il Wttc ha prsentato oggi il suo Economic Impact Trends Report del 2024, che ha rivelato gli Stati Uniti come il turismo più potente al mondo, con un contributo record di 2,36 trilioni di dollari all'economia della nazione lo scorso anno.
Dopo un anno da record per viaggi e turismo, il settore continua a essere la spina dorsale di molte economie nazionali, supportando milioni di posti di lavoro a livello globale.
L'ultimo rapporto dell'ente turistico globale rivela la Cina come il secondo mercato più potente al mondo con un contributo al PIL di 1,3 trilioni di dollari nel 2023, sottolineando la sua impressionante ripresa, nonostante la tardiva riapertura dei suoi confini.
La Germania si è assicurata il terzo posto con un contributo economico di 487,6 miliardi di dollari, mentre il Giappone, che nel 2022 era al 5° posto, è balzato al 4° posto, contribuendo con 297 miliardi di dollari. Il Regno Unito completa la top five contribuendo con 295,2 miliardi di dollari.
Francia, Messico, India, Italia e Spagna
La Francia, la destinazione più popolare al mondo, ha mantenuto la sua sesta posizione con un contributo di 264,7 miliardi di dollari, seguita da vicino dal Messico con 261,6 miliardi di dollari, dimostrando il suo continuo fascino come importante destinazione turistica.
L'India è arrivata all'ottavo posto, salendo dalla precedente decima posizione, con 231,6 miliardi di dollari, segnando un notevole miglioramento e sottolineando la sua crescente influenza nel settore. Italia e Spagna completano la top 10, contribuendo rispettivamente con 231,3 miliardi di dollari e 227,9 miliardi di dollari.
A livello globale, la spesa dei visitatori internazionali è destinata a crescere di quasi il 16% per raggiungere 1,9 trilioni di dollari USA, mentre si prevede che i turisti nazionali spenderanno più che mai, raggiungendo 5,4 trilioni di dollari USA, con un aumento del 10,3% rispetto ai livelli del 2019.
Gli investimenti in viaggi e turismo sono cresciuti del 13% nel 2023 per raggiungere oltre 1 trilione di dollari USA, con un ritorno ai livelli pre-pandemia previsto entro il 2025.
Tuttavia, gli alti tassi di interesse in tutto il mondo potrebbero creare sfide per gli investimenti futuri. È quindi fondamentale che i settori pubblico e privato lavorino insieme per innovare e garantire il continuo rafforzamento di questo settore vitale.
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