22 December 2025

Cassano sullo sciopero Anpac: «Un atto di irresponsabilità»

Cassano Silvano Alitalia«Lo sciopero Anpac è stato un atto di irresponsabilità totale in un momento in cui la priorità di tutti deve essere quella di ritrovare la via della crescita»: così Silvano Cassano, ad di Alitalia, in riferimento allo sciopero Anpac di venerdì scorso. «Lo sciopero è stato convocato il 10 luglio – spiega una nota di Alitalia – esattamente un anno dopo la firma, da parte della stessa Anpac, di un accordo quadro per consentire ad Etihad Airways di entrare nel capitale di Alitalia, scongiurandone il fallimento». «Occorre ricordare che un anno fa, Alitalia era sull’orlo di un fallimento definitivo – prosegue Cassano . con il rischio molto concreto di non poter pagare ne’ gli stipendi ne’ il carburante per gli aerei. Mentre Alitalia sta rispettando quell’accordo, Anpac, sindacato di minoranza, ha scioperato contro gli impegni da essa stessa firmati, oltre che contro tutti i colleghi impegnati nel rilancio di Alitalia». Lo scorso 3 luglio, attraverso Facebook, Anpac comunicava di aver partecipato a un meeting a Francoforte con i rappresentanti dei piloti delle compagnie partner di Etihad, esprimendo «la massima condivisione sull’obiettivo primario di garantire la continua crescita». Una settimana dopo Anpac decideva di scioperare in un giorno, il penultimo venerdì di luglio, critico per il turismo italiano. «Alla luce di ciò, era chiara l’assurdità di uno sciopero apparso incomprensibile e inaccettabile non solo alla compagnia ma al Paese intero – sottolinea l’ad – Anpac ha scioperato contro esuberi che non esistono, contro un accordo da essa stessa firmato, contro le ragioni dello sviluppo e chiedendo modifiche a un contratto dei piloti già superato in virtù di un accordo firmato pochi giorni prima con le 6 sigle maggiormente rappresentative». Il personale di Alitalia che aderisce all’Anpac è una minoranza. Lo sciopero di venerdì scorso ha visto l’adesione di appena il 5% dei piloti e degli assistenti di volo in servizio. «Auspichiamo una regolamentazione più moderna degli scioperi – conclude Cassano – perché il lavoro di tutti è più importante delle pretese di pochi, specie in un momento come questo, così importante per il turismo italiano».

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E questo è possibile solo grazie alla tecnologia”. Un tema centrale è quello della customer journey personalizzata. Nell’ospitalità, sottolinea Manzi, i CRM evoluti e le piattaforme AI “hanno cambiato il modo di comunicare, analizzare preferenze e costruire percorsi su misura”, con benefici diretti non solo per il cliente ma anche per la sostenibilità dell’impresa: “La velocità con cui l’AI analizza dati e restituisce insight riduce inefficienze, sprechi e costi, aumentando produttività e qualità del servizio”. E non riguarda solo il front office: “Nel back office e nell’HR si gioca una partita decisiva: parliamo del 25–27% dei costi. Le applicazioni AI stanno già ottimizzando processi che prima richiedevano molto più tempo”. Ma l’innovazione non è mai puramente tecnica: “L’unico vero ostacolo è la paura del cambiamento. Se il clima aziendale non concede l’errore, non può esserci innovazione”, osserva Manzi. 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