23 December 2025

Federterme: settore termale in lieve contrazione

L’ultimo rapporto di Federterme Confindustria sul termalismo in Italia, presentato a Thermalia 2011 e realizzato da Emilio Becheri e Nicola Quirino, evidenzia una lieve contrazione di questo segmento di offerta turistica (già nel 2009 si registrò un calo dell’1,3% del valore aggiunto). «Si tratta di una variazione monetaria molto più contenuta di quella riscontrata in settori affini, quale quello degli esercizi alberghieri e complementari. In parte perché la domanda di cure termali (bagni, irrigazioni, inalazioni) non reagisce prontamente alle variazioni del reddito disponibile. In parte perché il settore termale dipende meno di altri dai flussi turistici provenienti dall’estero». Le imprese termali in Italia sono 378, il 46,8% delle quali è al nord, il 15,1 per cento al centro e il rimanente 38,1 al sud. In vetta il Veneto con 85 società, seguito dalla Campania (55), dalla Toscana, (23), dall’Emilia-Romagna (19), dalla Lombardia (16) e dal Lazio (15). La capacità ricettiva delle località termali è di 110 mila 343 posti letto (di cui 27 mila 867 appartenenti alle stesse aziende termali) e le strutture alberghiere in queste località sono 1.534. Negli ultimi anni lo studio rivela un abbassamento dell’età media degli ospiti degli stabilimenti termali, gli over 65 sono meno del 40% mentre sono oltre il 30% i clienti con età tra i 20 e i 45 anni.

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Sacbo, società di gestione dell'aeroporto di Milano Bergamo, tira le somme dell'anno ormai concluso e guarda al prossimo quando lo scalo toccherà anche il record di aeromobili basati: 24. E saranno spesso più grandi: l’Airbus 321 porterà 50 passeggeri in più, il Boeing Max 8002 passerà da 181 a 197.\r\n\r\nIn fieri il potenziamento della viabilità e il parcheggio multipiano, di cui nel 2026 sarà realizzato il progetto esecutivo da sottoporre a Enac: una struttura di cinque piani per 2.000 auto e 30 milioni di euro di costo. «Per dare un motivo ai passeggeri per usare l’accesso a est la cosa migliore è la realizzazione del parcheggio - spiega Amelia Corti, direttore generale, ripresa da Il Corriere di Bergamo -. Che è più piccolo e quindi di realizzazione più veloce di quello previsto a ovest. Dove un cantiere sarebbe stato anche complicato dalla presenza dei lavori del treno».\r\nIl 2025 ha visto un aumento dei ricavi non-aviation, all’interno dello scalo: «Che con i nuovi spazi crescono molto anche in termini di qualità - sottolinea il presidente Giovanni Sanga -: se ne accorge chi va in altri aeroporti e ci scrive per sottolineare la differenza».\r\n\r\n\r\n\r\nAllungando lo sguardo all’estate 2026 sono confermate 150 destinazioni e anche se Milano Bergamo non è fra gli scali ufficiali delle Olimpiadi, conta sulla sua posizione geografica per un aumento di traffico. Tanto che Sacbo sta facendo una pianificazione per i voli di Stato e le delegazioni, con flussi facilitati per le squadre e le tifoserie. E se Ryanair e Wizz Air continuano a rappresentare l’85% del traffico, Sacbo è sempre in cerca di nuove collaborazioni: «Ci avete visto crescere adeguandoci come un calzino alle esigenze delle compagnie», riassume Corti. Gli interventi «più soddisfacenti», in prospettiva per i numeri, sono i nuovi contatti verso il Golfo Persico: «Sono impressionati dalla nostra vicinanza con Milano e a breve potremmo avere novità».\r\n\r\n","post_title":"Milano Bergamo guarda al 2026: nuovi viabilità e parcheggio da 30 mln di euro","post_date":"2025-12-16T13:04:07+00:00","category":["trasporti"],"category_name":["Trasporti"],"post_tag":[]},"sort":[1765890247000]}]}}