22 December 2025

Occupazione in calo del 4,8% negli alberghi italiani

Peggiorano anche ad aprile i dati dell’industria alberghiera italiana. L’indice medio nazionale di occupazione camere si ferma al 65,2%, con un calo di 4,8 punti rispetto al 2007. Continua la flessione della domanda in tutte le città d’affari: Milano (-9,9%), Torino, Como e Brescia perdono tra il 9 e il 13% di presenze rispetto allo stesso mese del 2008. La situazione risulta leggermente migliore nelle tre grandi città d’arte: 3-4% in meno per Venezia e Firenze, mentre Roma perde il 4,5% delle presenze. Diminuzioni pesanti anche Verona, Pisa e Siena, che perdono tra il 5 e il 6%. Prezzi ancora in discesa, con il ricavo medio per camera in flessione del -6,5%. Previsioni generali negative anche per giugno. Sono i risultati di Italian Hotel Monitor (IHM), elaborato da Trademark Italia grazie alla collaborazione di 550 albergatori italiani. Il calendario di aprile beneficiava delle festività pasquali, che hanno prodotto leggeri vantaggi solo per le città d’arte e cultura, caratterizzate da quote importanti di clientela turistica. Dove tutto dipende dal movimento commerciale e d’affari le flessioni sono pesanti, ma ancora sostenibili. Il calo dell’occupazione camere di 4,8 punti corrisponde al 5,3% in meno di presenze alberghiere (una diminuzione mensile di circa 10 mila pernottamenti) rispetto al 2008. L’impatto è meno grave per le strutture a 3 stelle (la cui flessione media è di 2,7 punti di occupazione e -4% del movimento), che però hanno mediamente ridotto i prezzi del 4,6%. Gli alberghi a 4 stelle registrano una flessione del -6,9% delle presenze alberghiere che nei 5 stelle arriva al 10%, ma a fronte di un aumento dei prezzi del +6,8% rispetto ad un anno fa.

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