13 May 2024

Moldova: viaggio nel tempo nella vicina Transnistria

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Tiraspol

Una visita in Moldova non può prescindere da un viaggio nello spazio, ma soprattutto nel tempo, in Transnistria, ufficialmente chiamata Repubblica Moldava di Pridniestrov. Una stretta striscia di terra nella parte orientale del Paese, al di là del fiume Nistro (Dneste) che è uno stato indipendente, che batte una propria moneta, nell’orbita sovietica e non riconosciuto dai paesi dell’Onu. Da un punto di vista etimologico Transnistria significa “oltre il Dnestr”, mentre Pridnestrov’e vuol dire “presso il Dnestr”.
Proprio questo stato di limbo, ne attira la visita, con ancora statue di Lenin in giro per la città ed edifici stile sovietico. Tiraspol è una delle quattro città principali del Paese che ha poco più di mezzo milione di abitanti. Il suo aspetto catapulta in un’epoca che non c’è più ed anche in una dimensione un po’ surreale, con una  certa uniformità di stampo “oltrecortina”: le procedure doganali o la moneta battuta in proprio con i famosi coin di plastica che fanno tanto fiche da casinò, molto ricercati dai collezionisti. Una delle attrazioni della Transnistria è la fortezza di Tighina, la fortezza di Solimano il magnifico, colui che portò l’impero ottomano alla massima espansione nel XVI secolo. Muri spessi 3 metri, un’architettura di quadrati irregolari, che si intersecano su vari piani, 10 bastioni ai vari angoli della pianta, 11 torri e sei ingressi, è circondata da un ulteriore muro e da un fossato secco. Questa fortezza è conosciuta perché, secondo il libro di Rudolph Raspe, proprio qui l’immaginario personaggio ispirato a Karl Friedrich Hieronymus, Barone di Münchhausen, militare tedesco realmente esistito, avrebbe sorvolato la fortezza su una palla di cannone per spiare i nemici. Infatti fuori dalla fortezza campeggia una palla da cannone a cavallo della quale ci si può fotografare.  A Tiraspol, girando la città che si sviluppa parallela al fiume Dnestr, che ha anche una spiaggia artificiale, si capisce come sia considerata una delle poche città che hanno conservato l’aura sovietica dopo la caduta del regime. Un po’ romantica e un po’ anacronistica, ma di certo interessante.
Si può iniziare a visitare il monumento a Lenin, o al tank reduce della seconda guerra mondiale, il palazzo del “soviet”, il Pobeda park con la statua equestre dedicata a Aleksander Vasil’evic Suvorov considerato uno dei più grandi generali russi capace di vincere diverse battaglie contro turchi e polacchi, assurto a simbolo nazionale della Transnistria tanto che la sua effige campeggia sulle banconote locali. Poco più avanti della statua in un cortile interno si incontra un mercatino locale dove è possibile trovare molti interessanti reperti della ex Urss. Occorre portarsi il passaporto e prevedere un giorno di visita, per poi tornate in Moldova.

 

 

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