13 febbraio 2017 10:48
Trenitalia ha completato l’acquisizione di c2c, impresa ferroviaria che opera tra Londra e l’Essex. «Il closing, dal valore di 72,6 milioni di sterline – spiega una nota della società – è stato formalizzato dal Dipartimento dei trasporti (DfT) e prevede che il franchise di c2c prosegua fino al novembre 2029. FS Italiane, holding del guppo, nella sua qualità di garante in favore del DfT, ha corrisposto al venditore ulteriori 35 milioni di sterline a titolo di rimborso di un intercompany loan concesso al franchisee, nel quale è subentrata in qualità di lender». Trenitalia, valorizzando i punti di forza di c2c, ha l’obiettivo di diventare uno degli operatori ferroviari più puntuali e popolari del Regno Unito. Il franchise beneficerà delle tecnologie innovative di Trenitalia, come gli evoluti sistemi di biglietteria, per fornire ai clienti c2c un servizio di alta qualità. La società c2c continuerà ad essere guidata dal managing director Julian Drury, con lo stesso modello organizzativo attuale. «La rapida conclusione di questa acquisizione ci permette di attivare rapidamente il lavoro sul business di c2c – ha dichiarato Barbara Morgante, ceo di Trenitalia -. Con la guida di Julian Drury confermeremo gli alti livelli qualitativi di servizio che hanno permesso a c2c di essere riconosciuto come il miglior operatore ferroviario nel Regno Unito e collaboreremo con il management per introdurre ulteriori migliorie. Il nostro impegno nel Regno Unito non si ferma all’acquisizione di c2c. Recentemente abbiamo infatti annunciato la nostra partecipazione alle gare per i franchise delle East Midlands e dalla West Coast. Siamo orgogliosi che i passeggeri possano beneficiare della nostra esperienza, competenza e capacità di innovare. Sono inoltre confidente che il buon rapporto instaurato con il Dipartimento dei Trasporti, testimoniato dalla reciproca collaborazione durante questa fase di transizione, crescerà ulteriormente nei prossimi anni, magari anche per sviluppare insieme progetti comuni innovativi, in linea con le esigenze dei passeggeri inglesi».
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"Oggi è un giorno importante per noi perché adesso, con le forze di Atpi alle spalle e il nostro know-how acquisito in oltre 30 anni sui campi di gara, possiamo pensare molto più in grande e allargare i nostri orizzonti nel panorama sportivo internazionale: dalla Formula 1 alla Formula E, dal calcio al volley, dal rally a tutti gli sport motoristici", spiega l'amministratore delegato di Fast, Massimo Bertozzi.
Il venditore è stato assistito per gli aspetti finanziari da Broletto Corporate Advisory, per quelli contabili da Arnaldo Cappellini di Korus Partners e per quelli legali da Fasola Corporate Law. Atpi è stata assistita da Deloitte per gli aspetti finanziari della due diligence e da Bird & Bird e per quelli legali dell’operazione di acquisizione.
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Restyling del logo, una comunicazione maggiormente incisiva e mirata con il mercato, oltre a importanti investimenti in prodotto e tecnologia e un conseguente rafforzamento della rete commerciale. E' la strategia d'integrazione messa in campo dal gruppo Volonline, dopo la recentissima acquisizione del 100% della banca letti e metasearch broker Reisenplatz, già partner di lunga data della compagnia guidata da Lugi Deli.
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Il documento a quanto dice Ryanair "dimostra che Kiwi, Lastminute, Opodo e eDreams continuano ad addebitare tariffe ingiustificate per i loro servizi inesistenti, e allo stesso tempo fanno pagare prezzi eccessivi per i servizi ausiliari che hanno prezzi competitivi sul sito web di Ryanair", secondo la versione della compagnia.
Per quanto riguarda le ota: Kiwi, che applicherebbe un sovrapprezzo del 344% per la scelta dei posti, più una commissione amministrativa “inventata” di 30 euro, e Opodo, con una differenza del 263% per lo stesso concetto e una penale di cancellazione “inventata” di 60 euro. Da parte sua, eDreams addebita il 133% in più rispetto a Ryanair per i cambi di volo e Lastminute il 116% in più.
Consumatori e tariffe
L'amministratore delegato del gruppo aereo, Michael O'Leary, sostiene che le ota “non solo utilizzano illegalmente il sito web di Ryanair, ma utilizzano queste informazioni per confondere i consumatori ignari con tariffe per i servizi forniti da Ryanair gratuitamente".
“Stanno inoltre addebitando massicciamente ai clienti i servizi accessori, spesso aumentando di 3 o 4 volte il prezzo offerto dalla nostra compagnia aerea. Per questo motivo, Ryanair continua a condurre una campagna contro le ota e continua a chiedere ai governi e alle agenzie dei consumatori di adottare misure per prevenire queste azioni su Internet e questo evidente errore di vendita che colpisce i consumatori", sottolinea.
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[post_content] => Sarà l'attuale Emerald Zanzibar Resort & Spa della famiglia Scarapicchia, oggi operato anche con il brand Valtur Escape, la struttura di debutto del nuovo brand lusso del gruppo Tui, The Mora. L'operatore tedesco ha infatti recentemente acquisito la proprietà a 5 stelle aperta poco più di un anno fa, attraverso il fondo di investimento alberghiero Tui Global Core Hospitality promosso insieme alla società Hansainvest.
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Lo studio legale Quorum, con un team cross-practice guidato dai partner Nicola Romano e Francesco Fiore, ha curato gli aspetti contrattuali, societari e immobiliari dell'operazione di acquisizione da parte di Tui Global Hospitality Fund, svolgendo anche il ruolo di lead law firm. La società venditrice è stata assistita da Pierallini Studio Legale, con un team guidato dalla naming partner Laura Pierallini e dal partner Gianluigi Ascenzi, che ha svolto anche in questo caso il ruolo di lead law firm.
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[post_content] => E' stata H14, la holding di investimento controllata dai figli di Veronica Lario e Silvio Berlusconi, Barbara, Eleonora e Luigi, a fornire il contributo principale all'aumento di capitale da 18 milioni di euro (round di investimento Series B) deciso dalla piattaforma di viaggi milanese WeRoad, parte del gruppo One Day. Tra gli altri protagonisti dell'operazione, ci sono anche le famiglie Grassi del gruppo E80 e Rovati di Rottapharm.
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WeRoad ha un fatturato di circa 50 milioni di euro ed è attualmente operativa in cinque paesi (Italia, Spagna, Regno Unito, Francia e Germania). La formula della piattaforma riguarda viaggi di gruppo per persone con età omogenee guidati da coordinatori, esperti viaggiatori. Il nuovo round raddoppia il valore totale degli investimenti fin qui raccolti da WeRoad, raccont il ceo Andrea D'Amico al Corriere della Sera: negli ultimi 12 mesi la piattaforma ha raddoppiato il proprio fatturato e visto crescere la comunità europea dei coordinatori passata da 1.200 a 2.500 persone.
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[post_content] => Sono 316 i milioni di euro che il gruppo Msc ha recentemente deciso di iniettare in Moby per contribuire a ripianare i debiti della compagnia di Vincenzo Onorato. La mossa fa seguito all'acquisizione del 49% della società di traghetti da parte della stessa holding con sede a Ginevra, operazione chiusa lo scorso settembre. La nuova liquidità, stando a quanto riporta Bloomberg, dovrebbe consentire a Moby di ripagare banche e obbligazionisti, ponendo possibilmente fine a un processo di ristrutturazione che si trascina ormai da qualche anno.
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