27 July 2024

Malpensa alle prese con il carico di Linate: male all’inizio, poi meglio

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E’ cresciuto del 33,7% il traffico passeggeri a Malpensa durante il primo mese di chiusura di Linate,  a causa degli ingenti lavori di ristrutturazione che interesseranno il city airport meneghino sino a fine ottobre. Tra il 27 luglio e il 25 agosto, 3,3 milioni di persone sono quindi atterrate o decollate dallo scalo varesino, mettendo in difficoltà la normale gestione operativa dell’aeroporto, soprattutto durante le prime 48 ore, quando ben due terzi dei voli programmati è partito in ritardo. Poi la situazione si è progressivamente normalizzata, tanto che durante la settimana compresa tra il 17 e il 23 agosto, tre quarti dei voli ha rispettato i tempi previsti.

La pressione esercitata dallo stop dei voli su Linate ha avuto insomma degli effetti tutto sommato contenuti. Un lieve peggioramento delle prestazione c’è stato, ma non poi così drammatico come si sarebbe potuto paventare. Secondo una serie di società di analisi indipendenti, racconta il Corriere della Sera, tra il 28 luglio e il 26 agosto la percentuale di voli in orario a Malpensa è stata del 61,4%, circa otto punti percentuali in meno rispetto allo stesso periodo del 2018, quando aveva raggiunto quota 69,2%. Tutto bene, dunque? Non proprio, visto che, come sempre avviene in questi casi, c’è anche chi vede il bicchiere mezzo vuoto: la sigla sindacale Club Trasporti Lombardia non manca infatti di far notare che un terzo dei voli è ancora regolarmente in ritardo, mentre centinaia di valigie continuano a rimanere a terra e chi arriva deve attendere anche ore prima di ritirare il proprio bagaglio.

A pesare sulle performance di Malpensa non c’è stato in questo mese però solo la chiusura di Linate, spiega ancora il Corriere della Sera: le operazioni sarebbero state infatti rallentate dall’intenso traffico registrato in tutti i cieli d’Europa, con alcuni aeroporti del Vecchio continente talmente intasati (Amsterdam, Atene, Londra, Lisbona, Barcellona, Madrid…) da provocare ritardi fino a quattro ore negli arrivi e da costringere gli aerei in partenza a rimanere a lungo sulla pista di decollo, in attesa che si liberasse lo slot a destinazione.

 

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