28 aprile 2023 09:45
Possibili, anzi praticamente certi, nuovi disagi per i passeggeri nei cieli di Francia e non solo, a causa dello sciopero dei controllori di volo francesi previsto per il 1° maggio. L’autorità francese per l’aviazione civile ha dichiarato che l’azione sindacale interesserà probabilmente gli aeroporti di Parigi Orly, Charles de Gaulle e Beauvais, oltre a Marsiglia, Lione, Tolosa, Bordeaux, Nantes e Nizza.
I disservizi, avverte però la Dgac, Direction générale de l’aviation civile, potrebbero verificarsi già dalla sera di domenica 30 aprile fino alle 6 del mattino di martedì 2 maggio.
A Parigi, la Dgac ha chiesto alle compagnie aeree di cancellare il 33% dei voli programmati all’aeroporto di Orly il 1° maggio e il 25% a Charles de Gaulle e Beauvais. Nel resto della Francia, è stato chiesto ai vettori di cancellare il 33% dei voli a Marsiglia, Lione, Bordeaux, Nantes e Tolosa e il 25% a Nizza. Ma, naturalmente, anche i voli che attraversano lo spazio aereo francese saranno probabilmente colpiti dalla mobilitazione dei controllori d’Oltralpe.
Tra il 1° marzo e il 9 aprile, i dati di Eurocontrol mostrano che il 15% dei voli nella vicina Spagna ha subito ritardi, la maggior parte dei quali erano sorvoli. Le cancellazioni sono aumentate del 63%. Anche nel Regno Unito, in Germania e in Italia si sono verificati ritardi tra il 6% e l’8% delle partenze, anche in questo caso per lo più in sorvolo. Ma questi dati non includono i voli cancellati più di tre giorni prima della partenza prevista o gli effetti a catena delle cancellazioni.
Complessivamente, oltre 10 milioni di passeggeri hanno subito ritardi o cancellazioni a causa degli scioperi dell’ultimo mese. È probabile che circa la metà di queste persone si trovasse su un volo che stava solo sorvolando i cieli francesi.
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Il marchio Hilton che spicca all’ingresso evoca lusso e internazionalità, ma l’aria che si respira nel nuovo, centralissimo, Hilton Turin Centre è quella di famiglia. O meglio, di un gruppo che negli anni ha diffuso e consolidato il brand Hilton in Italia senza rinunciare a dare a ogni struttura un tocco personale, a farne un riferimento per gli ospiti ma anche per la città in cui è attivo.
Proprietà del fondo Geras 2 gestito da Ream Sgr, va infatti ad arricchire le strutture del Gruppo Della Frera Hotel che, in franchising con Hilton, lo ha realizzato in collaborazione con Ream Sgr. L’ex Golden Palace, edificio razionalista progettato nel 1953 dall’Architetto Emilio Decker per accogliere la sede della Compagnia Anonima d’Assicurazione di Torino, rievoca la sobrietà degli uffici di un tempo.
L’importante ristrutturazione, che ha comportato un investimento di 50 milioni di euro (di cui 14 per il remodelling) e un anno e mezzo di lavori, è stata affidata allo studio di Interior design Chiara Caberlon che ha preservato l’eleganza e il rigore delle origini. Nei cinque piani dell’immobile sono distribuite 175 ampie stanze di varia tipologia e grande confort, fra cui 36 suite. Fiore all’occhiello la Presidential Suite, con terrazza privata panoramica, bagno turco, vasca idromassaggio, cucina e salotto indipendente. Grande cura nella scelta di arredi e decori, arricchiti da tonalità di verde salvia, pellami pregiati e dettagli in bronzo e ottone, tendaggi e rivestimenti che riprendono motivi del Liberty torinese.
Settima struttura realizzata in collaborazione con Hilton, Torino rappresenta una fase di crescita ed espansione per il gruppo: «Abbiamo scelto Torino - afferma Guido Della Frera, fondatore e presidente di Gdf Hotel Srl e Gruppo della Frera Spa - perché è una città in forte sviluppo, caratterizzata da una vivace crescita economica e culturale, e con un ruolo sempre più centrale nel panorama turistico e imprenditoriale italiano». In linea anche Alan Mantin, vice president, development Southern Europe di Hilton: «Siamo certi che a Torino, tra le prime 10 città italiane per arrivi turistici, questa nostra seconda struttura costituirà una preziosa integrazione alla già crescente presenza Hilton e rafforzerà ulteriormente il nostro portfolio di oltre 50 hotel attualmente operativi o in pipeline in tutta Italia».
Il nuovo 5 stelle va a impreziosire l’offerta ricettiva e congressuale torinese, in un momento in cui la città sta accogliendo sempre più eventi di respiro internazionale. Operativo da maggio, è diretto da Alberto Garbo ed entrerà a pieno regime a settembre con tutti i servizi internalizzati ed affidati a uno staff di 77 persone. L’attuale tasso di occupazione è del 40%, ma punta a un 75%, percentuale che consentirà di garantire un livello qualitativo all’altezza degli standard Hilton.
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«Torino ha i numeri per diventare una destinazione primaria come Milano, Roma o Venezia,- spiega Valeria Albertini, managing director di Gdf Hotel -. Ci rivolgeremo a una clientela leisure da Usa, Gran Bretagna e Far East, oltre a una clientela corporate e Mice italiana. E di certo, il brand Hilton con il suo programma di fidelizzazione Honors che conta oltre 200 milioni di iscritti sarà un’importante leva in questo processo di crescita». Il piano terra, oltre alla grandiosa lobby, accoglie il bar Alchemy; il luminoso ristorante Malia affacciato su un funzionale spazio esterno dove lo chef Luca Gubelli supervisionerà reinterpretazioni della cucina piemontese con incursioni asiatiche; l’esclusiva Executive Lounge che caratterizza l’accoglienza Hilton. Al piano inferiore da settembre sarà fruibile l’area benessere con piscina coperta, fitness center, sauna, bagno turco, docce emozionali e sala trattamenti. Ampliata anche la disponibilità per eventi privati e aziendali, che ora mette a disposizione 11 sale riunioni e due foyer con dotazioni tecnologiche avanzate e servizi di ristorazione personalizzabili.
«Il nostro sguardo è rivolto al territorio - conclude Albertini - e fra i nostri obiettivi c’è la volontà di posizionare il Piemonte all’interno del segmento luxury e di fare dell’Hilton Turin Centre un urban luxury Hotel, ma al tempo stesso un riferimento anche per la cittadinanza. Ci impegneremo per invogliare i nostri ospiti ad allungare anche il periodo di permanenza, che potrebbe passare da due a cinque giorni. Per favorire un approccio più ampio alla città e alla regione per settembre abbiamo già in calendario un fam trip che porterà in città buyer provenienti da Francia, Svizzera e Belgio».
(Federica De Luca)
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Durante l’evento “Idee Per Viaggiare: il prossimo capitolo è digitale”, l’operatore ha presentato il proprio percorso di transizione tecnologica. Nella cornice del Bosco di IpV, sono stati coinvolti i partner digitali Salesforce, Genesys, GP Solutions, Travelport ed Experience Cloud Consulting, con cui l’azienda sta sviluppando una nuova infrastruttura digitale.
«Vogliamo costruire un futuro in cui la tecnologia supporta e valorizza le persone, rendendo i processi più fluidi e lasciando spazio alla creatività e alla relazione umana» dichiara Danilo Curzi, ceo di Idee Per Viaggiare. Il prossimo capitolo del travel design integra la competenza e l’empatia dei consulenti Ipv con l’efficienza di agenti AI evoluti in un assetto tecnologico che è già operativo. «È questa la direzione che stiamo seguendo con significativi investimenti nella trasformazione digitale, consapevoli che solo attraverso un equilibrio virtuoso tra empatia e tecnologia potremo tracciare nuove strade per il settore e continuare a creare altri viaggi da ricordare».
In questo nuovo ecosistema tecnologico, l’elaborazione di una proposta di viaggio non necessita più della consultazione simultanea di molteplici fonti come lo storico dei rapporti con l’agenzia di viaggi, i dati sul cliente finale, la disponibilità di voli e sistemazioni alberghiere. I consulenti, ora, «risparmiando tempo sulle operazioni di raccolta, confronto e compilazione dei dati, hanno modo di dedicarsi completamente alla consulenza creativa, strategica e personalizzata», spiega Andrea Nike Curzi, innovation manager di Idee Per Viaggiare. «Vogliamo restituire ai nostri consulenti e agli agenti di viaggio la risorsa più preziosa: il tempo. Tempo per ascoltare, per capire, per sorprendere. La tecnologia si occuperà di ciò che è ripetitivo, di ciò che richiede operazioni meccaniche. Le persone si occuperanno della magia, ciò che crea viaggi indimenticabili».
L’operatore ha scelto di avvalersi della collaborazione di Agostino Oliveri, già dpo dell’azienda, alla posizione di chief artificial intelligence officer (Caio). Una nomina strategica in anticipo sulle scadenze dettate dalle istituzioni, che sottolinea l'impegno dell’azienda per un'innovazione responsabile e all'avanguardia in conformità con il nascente Regolamento AI Act dell'Unione europea.
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«Immaginiamo un nostro consulente nel 2026, al lavoro su una richiesta di un cliente di un’agenzia di viaggio - continua Andrea Nike Curzi -. Il nostro consulente si rivolge al suo copilota, un agente di intelligenza artificiale basato su tecnologie come Agentforce, della famiglia Salesforce: conversano, approfondiscono, si confrontano. Il copilota, nel giro di pochi istanti, traccia tre itinerari incrociando le richieste dell’agenzia e lo storico dei viaggi del suo cliente con recensioni verificate, disponibilità di voli, strutture e guide locali. Presenta al nostro consulente delle vere e proprie narrazioni, ognuna con un'anima diversa: una più avventurosa, una più a sfondo culturale, una più contemplativa. Il nostro consulente analizza le tre proposte, sceglie la più adatta, la plasma con la sua esperienza, ci aggiunge quella piccola deviazione che renderà il viaggio leggendario».
Per quanto riguarda l’anno in corso, «Il 2025 è un anno che vede ancora il segno più davanti – continua il ceo -. Gli ultimi mesi non sono stati esaltanti, ma non è un dramma. Forse perché l’intuizione che abbiamo avuto anni fa, di farci riconoscere su più destinazioni e sviluppare linee di business parallele, oggi ci sta aiutando».
(Elisa Biagioli)
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[post_content] => La Cina amplia ulteriormente il numero dei Paesi che beneficiano dell'esenzione dal visto - per viaggi di massimo 30 giorni - che ora sale a quota 74: una mossa che punta a rilanciare il turismo e l'economia della destinazione.
Secondo l'Amministrazione nazionale dell'immigrazione, nel 2024 sono entrati senza visto oltre 20 milioni di visitatori stranieri, più del doppio rispetto all'anno precedente.
Dopo aver eliminato le severe restrizioni imposte dal Covid, la Cina ha riaperto le frontiere ai turisti all'inizio del 2023, quando gli arrivi si sono fermati a 13,8 milioni di persone, meno della metà dei 31,9 milioni di visitatori del 2019.
Nel dicembre 2023, il Paese ha quindi promosso l'esenzione dal visto per i cittadini di Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna e Malesia. Da allora sono stati aggiunti all'elenco quasi tutti i paesi dell'Europa, mentre il mese scorso sono stati ammessi i viaggiatori di cinque Paesi dell'America Latina e dell'Uzbekistan, seguiti da quattro Paesi del Medio Oriente. Il prossimo 16 luglio il totale salirà a 75 con l'aggiunta dell'Azerbaijan.
Oltre al Regno Unito, la Svezia è l'unico altro Paese europeo ad alto reddito a non essere stato inserito nell'elenco dei 30 giorni.
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[post_content] => Con il via libera definitivo dei ministri delle finanze dell'Unione europea, dal 1° gennaio 2026 la Bulgaria adotterà l'euro, abbandonando la sua moneta nazionale, il lev, e diventando il 21esimo Paese dell'eurozona. Attualmente 1 lev bulgaro vale poco più di 50 centesimi di euro.
La Bulgaria entra adesso nel periodo provvisorio di preparazione al cambio delle valute. Da qua al prossimo 1° gennaio le autorità nazionali lavoreranno per aggiornare i distributori di banconote, mentre a partire da un mese dopo la decisione del Consiglio, e quindi, dall’8 agosto e fino a 12 mesi dopo l’introduzione dell’euro, il Paese manterrà la la doppia visualizzazione dei prezzi in lev e euro.
Nel paese non mancano i dubbi legati al fatto che il cambio di valuta possa alimentare un’impennata dei prezzi. Secondo recenti sondaggi, quasi la metà degli intervistati è contraria all'ingresso del paese nella zona euro il prossimo anno. Al contrario, i sostenitori dell'euro lo vedono come un passo importante, che rafforzerebbe l'ancoraggio geopolitico occidentale della Bulgaria. E lo proteggerebbe dall'influenza del Cremlino.
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Dopo 5 anni di attesa il Colle di Tenda torna percorribile restituendo a residenti e viaggiatori un collegamento strategico e veloce tra Italia e Francia. La riapertura, avvenuta il 27 giugno, non è solo una conquista infrastrutturale ma un vero e proprio rilancio per il turismo montano.
Nel cuore di Limone Piemonte, il Fiocco Relais & Spa, il primo hotel 5 stelle lusso nella storia turistica della provincia di Cuneo, parte del brand Autentico Hotels, è pronto ad accogliere i nuovi ospiti con un’offerta ancora più esclusiva garantendo oggi una migliore accessibilità. Facilmente raggiungibile sia dal Piemonte che dalla Costa Azzurra, la struttura 5 stelle diventa il punto d’incontro perfetto tra natura, relax e ospitalità di alto livello.
«Il ritorno alla piena accessibilità di Limone segna un momento di rinascita per il territorio – afferma Luigi Aprea, hotel manager del Fiocco di Neve relais & spa - Da sempre punto di partenza per percorrere la Via del Sale, d’estate si anima di eventi e manifestazioni che attraggono una gran quantità di turisti e curiosi e il Fiocco di Neve è pronto ad accoglierli nella natura delle Alpi Marittime arricchendo il soggiorno con attività organizzate in esclusiva tra le quali passeggiate nella natura, mountain bike, arrampicate e visite alle vicine attrazioni».
Nel cuore del paese e punto ideale per esplorare la “Riserva Bianca” dove la neve lascia spazio a 400 km di sentieri percorribili a piedi, in mountain bike o a cavallo in un luogo magico ricco di laghi, fauna e flora, il Fiocco di Neve Relais & Spa offre un’atmosfera avvolgente di una tipica casa di montagna curata in ogni dettaglio, adatto ad una clientela nazionale ed internazionale più esigente.
Con suite raffinate in legno dal concept eco-luxury, una spa panoramica che ricrea un autentico scenario di montagna aperta anche agli ospiti esterni su prenotazione, una cucina che valorizza i sapori del territorio in abbinamenti ricercati e dove l’accento è sulla colazione a buffet preparata tutte le mattine con prodotti a km zero, il Fiocco di Neve relais & hpa garantisce un soggiorno che unisce charme alpino e benessere. Completano l’eccellenza del servizio la navetta a disposizione degli ospiti verso gli impianti e l’esclusiva Bottega del Fiocco che offre un’esperienza di shopping esclusiva tra abbigliamento e arredo per la casa.
Per celebrare questo momento storico che vede la riapertura del Colle di Tenda, l’hotel Fiocco di Neve, che sposa appieno la filosofia di Autentico Hotels, sia per la proprietà familiare sia per la passione genuina verso l’arte dell’ospitalità e la cura dell’ospite, lancia un'offerta.
Promozione special summer - riapertura del Colle di Tenda: sconto del 15% su tutte le sistemazioni in formula b&b. L’offerta prevede:
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[post_content] => Tutti si lamentano degli scioperi del traffico aereo. Dei piloti, dei controllori di volo, degli assistenti, dell'handling. Questa faccenda sta durando da almeno due anni e interessa gli scali di tutta Europa. Nessuno si è chiesto: come mai tutti questi elementi del sistema scioperano? Per quali motivi bloccano il traffico, ora di questo ora di quel paese?
La risposta è molteplice. Vediamone alcune. La prima. I piloti scioperano perché sono sottoposti a turni massacranti e così anche gli assistenti di volo. Naturalmente la questione gira attorno alla riduzione del personale, perché in questo ambiente (e non solo) piloti e assistenti sono considerati costi e non persone. Sono risorse (le risorse sono cose non esseri umani: risorse economiche, risorse minerarie, risorse finanziarie, ecc.) non professionisti.
Secondo. Sempre per tagliare i costi, le aziende, anche quelle del trasporto aereo, tendono a ridurre sempre di più le risorse (qui sì, ci sta bene) per rendere il lavoro più agevole possibile. Terzo, gli stipendi. Non riescono ad aumentare. Sembra quasi una fatto incontrovertibile della natura, ma gli stipendi sono fermi, mentre quelli dei manager aumentano a vista d'occhio.
Politica indolente
Sono questi i motivi degli scioperi (ce ne sono anche degli altri s'intende) e nessuno che prenda il problema sul serio e cerchi di fare una politica che riempia queste lacune. Perché? Perché tutto il personale è un costo da detrarre dal profitto. E siccome il profitto deve essere sempre l'unico obiettivo è naturale che il personale venga visto con scarso interesse.
Continuate a seguire il profitto e vi troverete uno sciopero al giorno. Infine: lo sciopero, checché ne dicano Iata, compagnie, Ryanair, associazioni eccetera, è un diritto del lavoratore. Chiunque cerca di imbrigliarlo è nemico della democrazia. Non si vive solo di profitto e di pubblicità. La vita delle persone ha bisogno di essere vissuta.
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Il 2024 e i primi mesi del 2025 confermano la qualità e la competitività della Toscana turistica, attestata dal gradimento del mercato internazionale. La riduzione del potere d’acquisto delle famiglie italiane, già in atto a partire dagli effetti della crisi del 2008, ma accentuata dal covid e dall’ondata inflazionistica del 2022-23, determina il protrarsi della debolezza della domanda interna; il 2024 segna il grande ritorno dei mercati asiatici e la persistenza della crescita dal continente americano. Il rapporto Irpet sul turismo in Toscana prova, poggiandosi su questi elementi, a fare un quadro della situazione nel 2024 .
Il 2024 è stato un anno positivo con un aumento degli arrivi del +5,9% e delle presenze del +4,1% rispetto all’anno precedente. È stato anche l’anno del definitivo recupero rispetto ai flussi pre-pandemia. Si accentua la contrapposizione tra mercato interno ed estero: all’aumento delle presenze straniere (+10,3%), in particolare dagli altri continenti (+17,5%) ma anche europee (+6,9%), fa da contraltare la diminuzione degli italiani (-3,4%) penalizzati dalla riduzione dei redditi reali. Diminuiscono i turisti dal sud Italia ma anche dalle principali regioni del nord, tradizionali clienti forti della Toscana.
L’affievolimento graduale dei flussi nel 2024 e nei primi quattro mesi del 2025 indicano una stagnazione delle presenze (-0,4%), trend confermato anche a maggio. Il dato peggiore nelle aree balneari (-15%), in parte bilanciato da quello nelle città d’arte (+4%). Più stabili i flussi nelle aree di campagna (+ 0,2%) e in lieve regresso in quelle montane (-1,4%). Resta ancora forte la spinta della componente extra-europea (+9,2%), non solo nelle città d’arte. Flessione ulteriore dei flussi nazionali (-8,6%) a cui si aggiunge la riduzione degli europei nelle destinazioni costiere (-6,8%), in particolare dalle nazioni di lingua tedesca.
«I dati presentati da Irpet – ha dichiarato il presidente Eugenio Giani - confermano la vitalità del nostro settore turistico, uno dei motori dell'economia toscana. La crescita registrata, soprattutto nei confronti del mercato internazionale, è il frutto del lavoro sinergico di tutti gli attori del sistema: dagli operatori turistici alle istituzioni, dai cittadini alle imprese. La congiuntura sfavorevole ha colpito il turismo interno. Tante famiglie devono fare i conti con una situazione economica che le penalizza. Grazie al nuovo "testo unico" e al lavoro di tutto il settore va impostata una riflessione approfondita che permetta di creare un’offerta più attenta ed economicamente sostenibile».
«Nel 2024 – ha detto l’assessore a economia e turismo Leonardo Marras - il settore turistico ha registrato un ritorno ai livelli pre-pandemia, dimostrando una forte capacità di ricostruzione e rilancio della propria competitività. L’aumento dei visitatori internazionali rappresenta un segnale decisamente positivo. Tuttavia, si tratta di un equilibrio ancora fragile, messo alla prova da fattori esterni come turbolenze internazionali e oscillazioni del dollaro. I primi mesi 2025 mostrano già segnali di incertezza, che il settore deve saper leggere per avviare una riflessione attenta sull’offerta turistica. Persistono inoltre le difficoltà del turismo interno, con molti italiani che devono fare i conti con risorse economiche limitate. Questo tema merita un approfondimento: è necessario ripensare l’offerta per renderla più accessibile al turista italiano e, allo stesso tempo, cogliere le opportunità derivanti dalla riapertura di mercati importanti, come quello asiatico. Per affrontare questioni come la congestione in alcune aree – ha proseguito Marras -, la Toscana ha adottato un nuovo "testo unico", che mette a disposizione strumenti concreti per migliorare l’accessibilità, promuovere la sostenibilità e rafforzare la collaborazione tra ambiti territoriali nell’organizzazione dell’offerta. Nonostante alcune modifiche apportate dal governo, la Regione proseguirà con determinazione su questa strada. Il 2025 sarà un anno cruciale per verificare l’efficacia degli strumenti messi in campo».
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[post_content] => Il ritorno alla stabilità della domanda di viaggio ha spinto Delta Air Lines a rivedere in positivo le previsioni finanziarie per l'intero anno: nel secondo trimestre 2025, chiuso lo scorso 30 giugno la compagnia ha registrato ricavi per 15,5 miliardi di dollari (circa l'1% in più rispetto al medesimo trimestre 2024) con un utile operativo di 2 miliardi di dollari, e un margine operativo del 13,2%.
I risultati di giovedì coprono un periodo di significativa incertezza politica ed economica, tra cui la guerra commerciale di Donald Trump, le preoccupazioni per le prospettive economiche degli Stati Uniti e il conflitto tra Israele e Iran che ha portato i prezzi del petrolio ai massimi di cinque mesi.
Da aprile, “l'andamento della domanda si è stabilizzato ... e abbiamo continuato a vedere una certa resistenza nei nostri diversi flussi di ricavi ad alto margine”, ha dichiarato il presidente di Delta, Glen Hauenstein, precisando che l'andamento dei ricavi dovrebbe migliorare nella seconda metà dell'anno.
Delta spiega che il contesto della domanda corporate è stato “stabile” nel trimestre di giugno. Il segmento internazionale ha registrato una buona performance, con una “forte domanda” di viaggi transatlantici che ha spinto i ricavi dei voli verso le destinazioni europee ad aumentare del 2% rispetto al livello già da record dello scorso anno. La parabola ascendente dei biglietti premium continua a superare quella della cabina principale.
"Guardando alla seconda metà del nostro anno, rimaniamo concentrati sull'attuazione delle nostre priorità strategiche e sulla gestione delle leve sotto il nostro controllo per generare utili e flusso di cassa solidi - ha aggiunto il ceo, Ed Bastian -. A dimostrazione della nostra fiducia nel business, stiamo ripristinando la guidance finanziaria con un utile per azione previsto tra 5,25 e 6,25 dollari e un free cash flow tra 3 e 4 miliardi di dollari, in linea con i nostri obiettivi di free cash flow a lungo termine".
Ad aprile, Delta aveva dichiarato che la domanda di viaggi era "in gran parte stagnante" e aveva ritirato le sue previsioni sugli utili per il 2025.
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[post_content] => Air France-Klm e Qantas hanno ampliato la partnership già esistente per migliorare la connettività e potenziare l'esperienza di viaggio tra l'Europa e l'Australia. I viaggiatori europei trarranno significativi benefici dall'espansione di questa partnership, con Air France che aggiunge i suoi codici al servizio diretto di Qantas tra Parigi-Charles de Gaulle (CDG) e Perth (PER). Questo mese, il servizio diretto segna un anno di operatività ed è il primo e unico servizio passeggeri non-stop tra Australia e Francia, riducendo di circa tre ore il tempo di viaggio più veloce attualmente disponibile tra le due città.
Inoltre, questo significherà che Air France sarà l'unica compagnia aerea a offrire una proposta di code share per i clienti su un servizio diretto dall'Europa all'Australia. A partire dal 1º luglio, Air France stabilirà anche l'Aeroporto di Tokyo Haneda come nuovo punto di connessione per i voli Air France e Qantas, integrando quelli esistenti all'Aeroporto Changi di Singapore e all'Aeroporto Internazionale di Hong Kong. I passeggeri che transiteranno attraverso questi tre punti di connessione potranno trasferirsi senza problemi a Sydney, Brisbane, Melbourne, Darwin e Perth a bordo dei voli operati da Qantas.
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Per la prima volta, i membri Flying Blue del gruppo franco-olandese avranno l'opportunità di riscattare le loro Miglia per viaggiare in Prima Classe di Qantas. I membri Flying Blue con status "Ultimate" potranno accedere alle lounge aeroportuali di Prima Classe di Qantas. Per i viaggiatori australiani, la partnership introduce una maggiore connettività verso una gamma più ampia di destinazioni in tutta la Francia e oltre, sfruttando le estese reti domestiche ed europee sia di Air France che di Klm.
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