22 December 2025

Eurocontrol rivede al ribasso le previsioni di ripresa del traffico aereo

Da una parte le previsioni finanziarie ottimistiche delle principali compagnie aeree europee per l’intero anno, grazie alla forte domanda, dall’altra le ultime stime di Eurocontrol, con scenari al ribasso che indicano che, nel caso più probabile, il traffico aereo in Europa non tornerà ai livelli del 2019 prima del 2024. Le precedenti previsioni di Eurocontrol, pubblicate a giugno, indicavano una ripresa un anno prima.

“Quest’estate abbiamo assistito a una forte domanda, che però è stata frenata sia dalla capacità del settore di gestire la rapida crescita, sia dall’impatto della guerra in Ucraina”, ha commentato il direttore generale di Eurocontrol Eamonn Brennan. “Di conseguenza, ci aspettiamo di vedere circa 9,3 milioni di voli quest’anno, il 49% in più rispetto al 2021 ma ancora il 16% in meno rispetto al 2019. Siamo ottimisti sul fatto che l’anno prossimo il traffico possa tornare a circa il 92% dei livelli del 2019. Ma ci sono ancora significativi rischi al ribasso che potrebbero influenzare la ripresa”.

Lo scenario più probabile prevede una ripresa nel 2025. Un quadro che presuppone un Pil debole nel 2023 per la maggior parte dei Paesi europei e, nonostante la fiducia relativamente forte dei passeggeri, l’inflazione elevata e le crescenti preoccupazioni ambientali in alcuni Stati europei influenzeranno la domanda. Lo scenario vede anche gli effetti negativi della parziale sostituzione dei viaggi d’affari con alternative digitali e le carenze di personale e di capacità delle compagnie aeree nel prossimo anno, ma prevede comunque un miglioramento significativo rispetto al 2022.

Eurocontrol prevede che la rete Atm europea continuerà a risentire degli effetti dell’invasione russa dell’Ucraina per tutti i sette anni della sua previsione. Non ci sarà “alcun ritorno alla normalità” del routing entro la fine dei sette anni”, ha dichiarato. “Le restrizioni sugli spazi aerei ucraini, russi, bielorussi e moldavi rimarranno fino al 2028”.

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