7 February 2025

Breeze Airways: 330.000 passeggeri trasportati in 7 mesi. Decollerà a febbraio il primo A220

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Primo bilancio decisamente incoraggiante per Breeze Airways. La compagnia aerea fondata e guidata da David Neeleman ha debuttato alla fine di maggio 2021 e, in circa sette mesi di attività, ha trasportato circa 330.000 passeggeri su più di 5.500 voli. Oggi il vettore serve 42 rotte in tutti gli Stati Uniti e scalda i motori su otto nuove rotte a febbraio.
“Breeze ha iniziato a volare poco prima del Memorial Day 2021 e abbiamo lanciato servizi da 16 città durante l’estate. Nei sette mesi dal lancio, più del 20% dei nostri passeggeri sono già diventati repeaters” ha sottolineato il ceo Neeleman in un messaggio diretto al team della compagnia.

Breeze Airways  ha costruito il proprio network attorno a città di piccole e medie dimensioni, in particolare su rotte che hanno poca o nessuna concorrenza e, dal prossimo febbraio altre se ne aggiungeranno: delle otto annunciate (da due nuovi aeroporti, Islip, per la regione di Long Island e West Palm Beach), ben sette non sono mai state servite prima.

“Guardando al futuro per il 2022, introdurremo in flotta il primo di 80 nuovi Airbus A220. Abbiamo già annunciato un nuovo servizio che partirà a febbraio da New York/Islip e Palm Beach International. Il viaggio è solo all’inizio”.

Breeze Airways ha ricevuto il suo primo A220 il 15 dicembre 2021, che si aggiunge quindi ai 13 Embraer già operativi.

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Obiettivo breakeven sostenibile Il primo obiettivo da raggiungere è quello di un 'breakeven sostenibile', vale a dire il pareggio tra ricavi e uscite che non tenga conto di fluttuazioni di mercato, come ad esempio per il Giubileo, ma sia il risultato di un consolidamento sano delle attività. «Speriamo di raggiungerlo quest'anno,  per iniziare con la crescita il prossimo», spiega Spohr, mettendo in chiaro che «solo da quel momento verranno affrontati più concretamente i temi portati avanti anche in queste settimane dai sindacati». Per il 2025 non sono previste nuove assunzioni, «se non qualche sostituzione dei pensionamenti - ha ribadito il ceo -. Il bacino dell'ex Alitalia è ricco di professionalità e competenze importanti e verranno presi in considerazione gli ex dipendenti in cassa integrazione, ma solo dal 2026 al 2028». 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