Air France Klm dimezza il valore di Borsa
5 settembre 2011 09:05
Tempi duri per il gruppo Air France-Klm, che quest’anno ha visto le proprie azioni perdere il 52% del valore (il doppio di Lufthansa) secondo l’indice Paris Sbf 120 a causa dell’alto costo del personale, dei debiti e della concorrenza. Air France-Klm, che spende un terzo dei propri ricavi per i dipendenti (contro un quarto di Lufthansa e Iag), ha annunciato lo scorso anno un piano per offrire voli di medio raggio da alcune basi regionali in Francia nel tentativo di ridurre i costi operativi del 15%. L’iniziativa comunque decollerà solo il mese prossimo, lasciando alla concorrenza di easyJet e Ryanair il tempo necessario per preparare un contrattacco.
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[post_content] => Iscrizioni aperte per partecipare all’AlUla Trail Race, che tornerà dal 22 al 23 gennaio 2026: un appuntamento per tutti gli appassionati runner che potranno cimentarsi in una selezione di percorsi e sfide immersi tra paesaggi spettacolari e siti storici.
Diventato ormai uno degli appuntamenti più attesi del calendario AlUla Moments, l’edizione 2026 continua a crescere per dimensione e ambizione, proponendo sei percorsi di distanze differenti, pensati per accogliere ogni tipo di partecipante: dai giovani alle prime esperienze fino agli atleti d’élite delle ultra-distanze.
La serie di gare comprende la Kids Run (1,6 km) per bambini dai 5 ai 12 anni, la Sunset Run (3 km) per runner dai 13 anni in su, un trail da 10 km e una distanza di 23 km pensata per i runner più esperti.
Per questi ultimi, il percorso impegnativo da 50 km rappresenta una vera prova di abilità e resistenza, mentre la gara ultra trail da 100 km è riservata ai runner più tenaci e preparati. Tutti i percorsi termineranno nella Old Town, garantendo un arrivo spettacolare sia per i partecipanti che per il pubblico.
Le iscrizioni sono ufficialmente aperte, con quote a partire da circa 23 euro e circa 11 euro per la Kids Run. I partecipanti possono assicurarsi il proprio posto prenotando tramite il sito experiencealula.com. Race Arabia invierà successivamente il link di registrazione ufficiale e l’e-ticket finale, che includerà le mappe dei percorsi, le istruzioni di gara e le indicazioni utili per la preparazione.
Con il numero di partecipanti in costante crescita di anno in anno e la comunità globale del trail running che riconosce sempre più AlUla come una destinazione di livello mondiale, l’interesse si preannuncia ancora una volta altissimo.
L’AlUla Trail Race fa parte del calendario AlUla Moments 2025/26 – un programma annuale di eventi e festival pensato per celebrare e promuovere AlUla come destinazione d’eccellenza per turismo, sport, cultura e patrimonio. Tra gli altri eventi sportivi di livello mondiale figurano l’AlUla Tour di ciclismo professionistico, l’esclusivo AlUla Desert Polo e l’AlFursan Endurance AlUla – una delle gare di resistenza più prestigiose nel calendario equestre.
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Il gruppo Carnival archivia un esercizio finanziario da record. Come riporta Shippingitaly, l’utile netto è stato pari a 2,76 miliardi di dollari, in aumento del 44,1% e i ricavi hanno raggiunto la quota di 26,62 miliardi, con un aumento del 6,4% sull’esercizio 2024 . L’utile operativo ha segnato il valore record di 4,48 miliardi di dollari (+25,4%). Anche il numero di passeggeri imbarcatisi nell’esercizio 2025 sulle navi del gruppo ha raggiunto un nuovo record di 13,7 milioni di unità (+1,5%).
Decisivo l’ultimo trimestre, in cui il gruppo crocieristico statunitense ha registrato ricavi pari a 6,33 miliardi di dollari, valore che è il più elevato di sempre. Il nuovo record relativo al trimestre settembre-novembre è tale anche relativamente ai soli ricavi derivanti dalla vendita delle crociere e a quelli prodotti dalle vendite a bordo delle navi i cui valori si sono attestati rispettivamente a 4,05 miliardi (+5,2%) e 2,28 miliardi di dollari (+9,3%).
Verso il futuro
«Guardando al futuro, siamo ben posizionati per superare i rendimenti record del 2025. Manteniamo il nostro tasso di occupazione più alto per il prossimo anno, con circa due terzi prenotati a prezzi più elevati (a valuta costante). Di fatto, abbiamo raggiunto prezzi storicamente elevati (a valuta costante) sia per il Nord America che per l’Europa - ha spiegato l’amministratore delegato di Carnival Corporation, Josh Weinstein -. Negli ultimi tre mesi, abbiamo raggiunto volumi di prenotazioni record per le partenze del 2026 e del 2027. Inoltre, i volumi di prenotazioni sono continuati a crescere dal Black Friday al Cyber Monday, superando persino i solidi livelli dell’anno precedente, il che è un indicatore favorevole per la stagione delle onde».
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[post_content] => Arsenale ha stretto un accordo con Simest, del gruppo Cdp, per la realizzazione del treno Dream of the Desert. L’operazione prevede un investimento equity congiunto pari a 37 milioni di euro da parte di Arsenale e Simest e un finanziamento di 35 milioni di euro erogato dal Tourism Development Fund saudita.
L’intesa si colloca nel quadro della crescente collaborazione economica tra Italia e Arabia Saudita, rafforzata dall’apertura della nuova sede Simest a Riyadh e dal Mou firmato tra Cdp, Simest e la Camera di Commercio italo-araba.
Il treno
Interamente progettato, prodotto e allestito in Italia, il treno è stato sviluppato attraverso gli hub industriali di Arsenale, Cpl a Brindisi e Standgreen a Bergamo, con Cfi come general contractor del gruppo Arsenale, responsabile del coordinamento di una rete di pmi italiane ad alta specializzazione nei settori del design, della meccanica avanzata, dell’ingegneria, del lusso e dell’hospitality.
«Dream of the Desert è un progetto simbolo per il nostro gruppo e per l’industria ferroviaria internazionale. Valorizza le pmi italiane e costituisce un caso apripista di partnership pubblico-privata nel settore ferroviario di lusso. L’accordo siglato con Simest e le istituzioni saudite conferma come la collaborazione tra imprese e istituzioni possa creare valore duraturo e promuovere le eccellenze italiane nel mondo», commenta Paolo Barletta, ceo di Arsenale.
Regina Corradini D’Arienzo, ceo di Simest, ha aggiunto: «L’intesa sottoscritta con un primario attore industriale come Arsenale per la realizzazione di un progetto strategico per il Made in Italy, conferma il rafforzamento del ruolo di Simest a sostegno del tessuto produttivo italiano e delle sue filiere. Attraverso la prima operazione realizzata nell’ambito del plafond di equity del fondo pubblico di Investimenti Infrastrutturali, Simest interviene direttamente come socio per accrescere la competitività delle nostre imprese impegnate in progetti infrastrutturali ad alto valore aggiunto, favorendo al contempo l’espansione del Made in Italy in mercati strategici ad elevato potenziale di crescita, come quello saudita».
Il primo ultra-luxury train offrirà itinerari di 1-2 notti con partenza da Riyadh verso alcune delle destinazioni più iconiche del Regno, tra cui AlUla, sito Unesco, e Hail, fino al confine con la Giordania. Gli interni sono firmati dall’architetto e interior designer Aline Asmar d’Amman. La prima carrozza è stata consegnata a settembre 2025 e l’avvio operativo è previsto per fine 2026 – con pre-reservations aperte da novembre 2025.
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[post_content] => L'aeroporto di Verona ha raggiunto oggi i 4 milioni di passeggeri registrati da gennaio: un risultato arriva dopo mesi di crescita costante del traffico, con il 2024 che si era chiuso con 3,7 milioni di passeggeri, +8% rispetto all’anno precedente.
Lo stesso andamento positivo è proseguito nei dodici mesi del 2025 che, con oltre 4 milioni di passeggeri, chiuderà con un incremento del 9% sul 2024, superiore alla media nazionale che, sulla base di dati ad oggi disponibili, si dovrebbe attestare intorno al 5%.
La dimensione raggiunta dall’aeroporto è innanzitutto il prodotto di un lavoro basato su solide relazioni con le compagnie aeree, in una partnership che oggi si concretizza in 30 vettori che operano dal Catullo su 90 destinazioni.
La crescita è guidata innanzitutto dai vettori basati allo scalo: Neos che risponde alla forte domanda di traffico turistico del bacino d’utenza veronese verso mete di medio e lungo raggio, Volotea che a novembre ha festeggiato i dieci anni di operatività della sua base a Verona, Air Dolomiti con i suoi collegamenti sugli hub di Francoforte e Monaco di Baviera.
Forte spinta al traffico di lungo raggio è data da Air France con il suo collegamento per Parigi esteso anche al periodo invernale che, attraverso l’hub di Charles De Gaulle, garantisce un’ampia offerta di voli in prosecuzione su tutto il suo network internazionale. Senza dimenticare il contributo di Ryanair e Wizz Air.
Diverse le novità già annunciate per il 2026: tra queste, il nuovo volo su Casablanca di Royal Air Maroc, cui si affiancano le novità di Volotea, con il ritorno del volo su Comiso e la nuova linea su Aalborg, in Danimarca, entrambi a partire dalla prossima primavera.
Prosegue in parallelo all'ampliamento del network, il rinnovo infrastrutturale del terminal, i cui lavori che si concluderanno in tempo per l’avvio delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali Milano Cortina 2026.
«Il traguardo odierno è il segno che il lavoro che stiamo portando avanti al Catullo di costante ampliamento della rete dei voli sta dando i suoi frutti - ha dichiarato Camillo Bozzolo, direttore sviluppo aviation del Gruppo Save -. Il bacino d’utenza dello scalo sta rispondendo con interesse alle proposte di collegamenti e destinazioni che compongo l’offerta complessiva dell’aeroporto, nello stesso tempo la collaborazione con enti e istituzioni si dimostra un efficace strumento per la valorizzazione dell’offerta turistica del territorio».
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[post_content] => Manageritalia e Federalberghi hanno sottoscritto il rinnovo del “Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dirigenti di aziende alberghiere”, con decorrenza dal 1° gennaio 2026 e validità fino al 31 dicembre 2028. Contratto che ad oggi riguarda circa 219 dirigenti in un settore, quello alberghiero, che rappresenta circa il 10,8% del PIL nazionale stando agli ultimi dati Enit.
La firma in prossimità della scadenza naturale del contratto (31 dicembre 2025), rappresenta una scelta di responsabilità e di visione strategica, volta a garantire stabilità, continuità e qualità nelle relazioni sindacali. Un segnale forte in un contesto economico ancora incerto, che tutela il potere d’acquisto dei manager e consente alle imprese una pianificazione efficace dei costi del lavoro. Ma le vere novità sono l’ulteriore investimento in welfare e l’innovazione sul tema dell’invecchiamento attivo al lavoro e misure per genitorialità e parità di genere e gli incentivi all’autoformazione.
Punti chiave
Incremento retributivo: aumento lordo mensile a regime di 690 euro, suddiviso in tre tranche di pari importo (230 euro) che scatteranno il 1° gennaio di ogni anno, dal 2026 al 2028. Aumento di 110 euro del valore del vitto e dell’alloggio.
Welfare contrattuale rafforzato: credito welfare annuale di 1500 €, potenziamento del fondo Mario Negri, conferma dei valori di universalità delle coperture assicurative dell’Antonio Pastore, revisione delle agevolazioni contributive contrattuali.
Nuove tutele sociali e demografiche: innovazione sul tema dell’“Invecchiamento Attivo”, che supporta lo scambio intergenerazionale permettendo ai dirigenti vicini alla pensione di continuare ad operare con funzioni di tutoraggio dei colleghi più giovani, sostegno alla genitorialità e mantenimento della copertura sanitaria per dirigenti con gravi patologie.
Formazione e politiche attive: promozione dell’auto-formazione e estensione dell’ambito di applicazione delle Politiche attive per la ricollocazione.
Equità e trasparenza: misure per la parità di genere, la trasparenza retributiva e il contrasto al dumping contrattuale.
Bocca
Bernabò Bocca, Presidente di Federalberghi, ha dichiarato: “L’intesa raggiunta costituisce un risultato importante per la valorizzazione delle figure manageriali del settore, che svolgono un ruolo essenziale nel presidiare la qualità dei servizi, promuovendo l’innovazione e sostenendo la competitività complessiva dell’ospitalità italiana sui mercati nazionali e internazionali, in una fase economica particolarmente complessa. L’accordo rappresenta, in questa prospettiva, un passo significativo nel rafforzamento del capitale umano manageriale, fattore imprescindibile per accompagnare lo sviluppo sostenibile e l’evoluzione del sistema turistico, uno dei principali asset del Paese.”
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Un traguardo ben chiaro all’orizzonte e la consapevolezza di voler restare un gruppo italiano capace di conservare la propria identità: il presidente di Th Group, Graziano Debellini, analizza il 2025, «un anno di passaggio, che ha posto le basi per il salto di fatturato e margini previsto nel 2026».
L’ambizione è quella di arrivare nel 2030 ai 400 milioni di euro di fatturato e ai 40 milioni di Ebitda e il percorso è tracciato. «La prima verifica sul futuro sarà quella della Borsa – spiega Debellini -. Già nel 2025 abbiamo investito gettando le basi per un nuovo balzo».
A un anno da “Campo Base 24” il manager sottolinea come la fase di riflessione prima di puntare alla vetta possa dirsi conclusa: «Quest’anno abbiamo investito sulla struttura, costruendo una squadra in grado di affrontare le battaglie del 2026».
Gli obiettivi all’orizzonte
Diversi gli obiettivi individuati. In primo piano la consapevolezza di poter giocare un ruolo da leader sulla montagna, «una posizione che ci siamo guadagnati per completezza di prodotto e competitività dell’offerta. Con la riapertura del Th Borca di Cadore - Parc Hotel Des Dolomites abbiamo aggiunto un’ulteriore tessera al mosaico di un’offerta che ci consente di coprire tutte le stagioni integrando mare e montagna».
Un secondo driver di sviluppo riguarda il prodotto città d’arte. «Abbiamo cominciato da Assisi, Roma e Peschiera, proponendo location di pregio. Senza alcuna pretesa di fare concorrenza ai grandi marchi dell’hotellerie presenti nelle città (ma anche nei borghi minori), puntiamo a sviluppare un nuovo prodotto che sia marcatamente esperienziale».
Terzo filone al centro della crescita è Baobab, «un esempio virtuoso di tour operator che, grazie alla grande capacità di Alessandro Gandola e della sua squadra, ha saputo scalare in breve tempo le vette del tour operating producendo risultati straordinari. Non ci sono limiti allo sviluppo di prodotti, anche su scala internazionale, che ci portino ad un ampliamento della clientela. Baobab è già fra i primi marchi in Italia sull’Egitto e a breve avremo ulteriori allargamenti nel portfolio delle gestioni». Mediterraneo, Africa, ma anche India o Maldive sono fra le aree che potrebbero esprimere il maggior potenziale.
Infine, il prodotto mare, «che in casa Th Group rappresenta una realtà già importante. Attualmente procura circa il 20% del fatturato ma vorremmo ampliare l’offerta selezionando le location più ambite». In arrivo l’annuncio di novità importanti, propedeutiche a una crescita «sana e profittevole, che ci consenta di puntare su prodotti vincenti».
Nessuna preclusione sullo sviluppo extra Italia, che potrebbe riguardare location in montagna o al mare. «La nostra è una posizione di apertura e ricerca. Non poniamo limiti alla crescita, anche se deve sempre essere oggetto di attenta valutazione».
Il bilancio 2025
Intanto, Debellini e soci si preparano ad archiviare un 2025 che dovrebbe portare a un fatturato vicino ai 300 milioni di euro. «Al di là dell’incremento dei numeri, siamo cresciuti in reputazione, brand awareness e soddisfazione del cliente – spiega il presidente -. E abbiamo proceduto alla ristrutturazione di tutti i comparti del gruppo per affrontare il 2026 con grinta». Una grinta che ha nel prezzo dinamico e nella flessibilità dell’offerta due preziosi alleati: «Grazie al prezzo dinamico riusciamo a ottimizzare i riempimenti e a salvaguardare una crescita più ordinata e strategica. L’elasticità della durata dei soggiorni, che non coprono più solo le tradizionali 7 notti, ci consente poi di riuscire a incrociare il massimo numero di clienti».
Su un dato Debellini è certo: «Sul fronte prezzi, non serve svendere, ma è necessario un innalzamento costante dell’asticella della qualità».
E avvicinandosi al giro di boa dei 50 anni di attività del brand, Debellini traccia un bilancio positivo. «Grazie a soci come Cdp Equity e Isa abbiamo avuto modo di crescere mantenendo inalterato il nostro dna. Un dna che ha nel capitale umano e nella crescita attraverso la formazione i suoi elementi centrali». Sotto questo aspetto, «anche i fondi dovrebbero essere più prudenti e pazienti, senza voler puntare sempre e solo ai numeri a tutti i costi».
Il futuro dell'hospitality
Ma il presidente si spinge oltre, e traccia una panoramica dell’hospitality in Italia. «Dovrebbe essere il frutto di un’orchestra che suona insieme, un risultato difficile da raggiungere per varie ragioni. Innanzitutto, l’estrema parcellizzazione dell’offerta, con circa 34.000 hotel attivi, rende difficile la collaborazione. Ma soprattutto, il turismo viene ancora considerato come un comparto di “serie B”, Occorrerebbe unire le forze e guardare con più stima, attenzione e collaborazione un settore fondamentale per la nostra economia, che esprime grandi potenzialità di sviluppo per tutto il territorio».
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[post_content] => Il gruppo Nicolaus amplia il portfolio delle strutture in Italia e aggiunge dall'estate 2026 anche il Valtur Sardegna Eos Costa Rei. Si tratta di un’acquisizione strategica, funzionale ad arricchire l'offerta del gruppo con prodotti di qualità nell’area del Sud Italia.
Con questa acquisizione il gruppo Nicolaus aggiunge un importante tassello al proprio percorso di sviluppo nell’area, confermando la volontà di investire in Sardegna, attraverso i brand Valtur e Nicolaus Club tramite progetti di lungo periodo.
Il progetto di ristrutturazione
Tra i prodotti della destinazione più conosciuti e ambiti dal mercato, la struttura inaugura con Valtur un nuovo percorso di evoluzione orientato a un concept di vacanza più contemporaneo. Il progetto prevede, infatti, un importante piano di valorizzazione che prenderà avvio dalla ristrutturazione di alcune camere, con l’obiettivo di dare vita a un prodotto upscale, distintivo e unico nel panorama dell’ospitalità del Sud Sardegna, capace di coniugare autenticità, lifestyle e qualità dell’esperienza.
La new entry rafforza il ruolo del gruppo Nicolaus di player di riferimento per la destinazione, grazie a oltre 3.000 posti letto al giorno e di una rete di collegamenti aerei capillare, con un’ampia disponibilità di posti, verso gli aeroporti di Olbia e Cagliari da Milano Malpensa, Bergamo, Linate, Verona, Torino, Bologna, Roma e Bari, affiancata da un’articolata offerta di trasferimenti su diverse tratte marittime.
Location unica
Il Valtur Sardegna Eos Costa Rei si distingue per una posizione mare straordinaria, con affaccio diretto sulla spiaggia di Piscina Rei, celebre per le sue acque e resa unica dalla presenza di una colonia di fenicotteri rosa. Tra gli elementi di pregio, lo stile architettonico, con edifici in pietra immersi in un parco privato di 3 ettari.
«Con l’ingresso del Valtur Sardegna Eos Costa Rei, non solo arricchiamo la nostra offerta in una delle destinazioni più strategiche del Mare Italia, prima destinazione in assoluto all’interno della nostra offerta per numerosità di prodotti, ma accogliamo una struttura di grande valore, molto apprezzata dalla distribuzione e dai clienti, che si inserisce perfettamente nel nostro piano industriale che punta a plasmare progetti di ampio respiro, in cui ci sia un coinvolgimento diretto del gruppo nella costruzione su più fronti dell’offerta per poter esprimere al meglio la nostra filosofia votata a un prodotto upper upscale» commenta Paola Coccarelli, direttrice prodotto del gruppo Nicolaus.
«Siamo soddisfatti dell’ingresso del nostro resort nel mondo Valtur, un progetto che sentiamo profondamente affine ai nostri valori e alla nostra visione imprenditoriale. Abbiamo riconosciuto nel gruppo Nicolaus un partner con cui condividiamo la stessa tensione all'eccellenza, una continua attenzione alla cura del dettaglio e un’idea di ospitalità in cui l’ospite è davvero al centro. Questo percorso rappresenta per noi l’inizio di una collaborazione solida e di lungo periodo, orientata a valorizzare ulteriormente la nostra struttura in cui crediamo molto e a offrire esperienze sempre più distintive e autentiche, in linea con la ricchezza del territorio che ci ospita e in pieno stile Valtur» aggiunge Stefano Carta, proprietario di Valtur Sardegna Eos Costa Rei.
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Il ceo e fondatore di Civitatis, Alberto Gutiérrez passa il testimone ad Andrés Spitzer, attuale direttore di prodotto e tecnologia. Spitwer sarà il nuovo amministratore delegato con effetto a partire dal 1° gennaio.
Alberto Gutiérrez rimarrà nel consiglio di amministrazione, mettendo a disposizione la sua ampia esperienza per continuare a sostenere la strategia di crescita e la visione dell’azienda. Questa transizione rappresenta un’evoluzione naturale all’interno della società.
Dopo quasi due decenni di successi e crescita sostenuta, Alberto Gutiérrez lascia un’eredità che ha trasformato un progetto personale in un leader globale della categoria, con 1,2 milioni di viaggiatori che prenotano attività ogni mese. Andrés Spitzer vanta una solida carriera nei settori della tecnologia, dei marketplace e del turismo, promuovendo l’innovazione e la crescita delle organizzazioni. La sua esperienza include ruoli in aziende come Amazon, Europcar e Ubeeqo, oltre a una fase di successo alla guida della strategia di prodotto e tecnologia di Civitatis.
A differenza di molte aziende tecnologiche del settore travel ad alta crescita, Civitatis ha mantenuto un flusso di cassa positivo in modo costante fin dalla sua fondazione nel 2008. L’azienda è stata sviluppata dal suo fondatore senza capitale esterno fino all’investimento di Vitruvian Partners nell’aprile 2022.
L'espansione
Negli ultimi anni, con il supporto dell’azionista di maggioranza Vitruvian Partners, Civitatis ha continuato a concentrarsi su una selezione di prodotti di alta qualità e a rafforzare la propria leadership in America Latina, dove l’azienda cresce a un ritmo superiore al 40%.
Enrique Espinel, direttore operativo fin dai primi anni dell’azienda, continuerà nel suo ruolo. In questa nuova fase, Enrique Espinel rafforzerà ulteriormente l’attenzione sull’espansione internazionale, in particolare in America Latina, con l’obiettivo di accelerare ulteriormente la presenza globale dell’azienda.
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Adalte si prepara ad archiviare un'annata record, con le prenotazioni triplicate rispetto al 2024. La piattaforma b2b ha messo a segno un aumento a tre cifre nel numero di booking, una performance che è stata affiancata da un fatturato che è quasi triplicato rispetto all'anno precedente.
Il successo è stato trainato in modo significativo dall'eccezionale accoglienza, da parte dei tour operator, dei pacchetti City Break. Questi prodotti hanno spopolato, in particolare negli Stati Uniti, grazie alla loro economicità, al giusto mix di servizi e alla centralità degli hotel selezionati.
«Siamo entusiasti dell’anno che si sta concludendo, perché testimonia sia il valore che l’attrattiva delle soluzioni di viaggio che, in collaborazione con i nostri dmc, abbiamo iniziato a distribuire. Il mercato ha reagito positivamente di fronte ad un servizio semplice, facile da prenotare e al contempo di qualità - sottolinea Davide Galleri, ceo di Adalte -. Il fatto che l’incremento di fatturato sia rimasto praticamente in linea rispetto a quello delle prenotazioni, in un anno in cui abbiamo venduto molti pacchetti di pochi giorni, è il vero dato da sottolineare. Il nostro reparto di prodotto nell’arco degli ultimi due anni ha infatti coordinato la messa in vendita anche di servizi privati e tour combinati, inclusivi dei voli interni o di estensione mare, che hanno giocato un ruolo importante nel mantenimento della spesa media di ciascuna pratica sopra i 2.500 euro».
La piattaforma dei fornitori è cresciuta notevolmente. Il numero degli utenti collegati, in tutto il mondo, ha visto un incremento di oltre il 70%. E ancora più significativo è il dato sull’aumento degli utenti attivi, che risulta essere più del doppio rispetto al 2024 a livello globale. Con un relativo incremento dell'engagement e dell'utilizzo effettivo della piattaforma.
Il futuro
Adalte è già proiettato al futuro: tra la fine di dicembre 2025 e gennaio 2026, si prevede l'integrazione di quattro nuovi fornitori di altissimo livello. Queste partnership strategiche riguarderanno destinazioni considerate cruciali per la crescita nel 2026 e 2027: Stati Uniti, Nord Europa, Giappone e Sudafrica.
«Il lavoro da compiere è ancora tantissimo, sia dal punto di vista del numero di fornitori – che vogliamo portare in dote già dal 2026 ai nostri partner italiani – che in termini di prodotto. Ad esempio, siamo impegnati per far sì che sempre più fornitori aggiungano al loro catalogo pacchetti nelle destinazioni più importanti ed estensioni mare, che in tanti paesi sono la soluzione per offrire un’esperienza di qualità, ma anche su misura ai propri clienti».
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La piattaforma b2b ha messo a segno un aumento a tre cifre nel numero di booking, una performance che è stata affiancata da un fatturato che è quasi triplicato rispetto all'anno precedente.\r\n\r\nIl successo è stato trainato in modo significativo dall'eccezionale accoglienza, da parte dei tour operator, dei pacchetti City Break. Questi prodotti hanno spopolato, in particolare negli Stati Uniti, grazie alla loro economicità, al giusto mix di servizi e alla centralità degli hotel selezionati.\r\n\r\n«Siamo entusiasti dell’anno che si sta concludendo, perché testimonia sia il valore che l’attrattiva delle soluzioni di viaggio che, in collaborazione con i nostri dmc, abbiamo iniziato a distribuire. Il mercato ha reagito positivamente di fronte ad un servizio semplice, facile da prenotare e al contempo di qualità - sottolinea Davide Galleri, ceo di Adalte -. Il fatto che l’incremento di fatturato sia rimasto praticamente in linea rispetto a quello delle prenotazioni, in un anno in cui abbiamo venduto molti pacchetti di pochi giorni, è il vero dato da sottolineare. Il nostro reparto di prodotto nell’arco degli ultimi due anni ha infatti coordinato la messa in vendita anche di servizi privati e tour combinati, inclusivi dei voli interni o di estensione mare, che hanno giocato un ruolo importante nel mantenimento della spesa media di ciascuna pratica sopra i 2.500 euro».\r\n\r\nLa piattaforma dei fornitori è cresciuta notevolmente. Il numero degli utenti collegati, in tutto il mondo, ha visto un incremento di oltre il 70%. E ancora più significativo è il dato sull’aumento degli utenti attivi, che risulta essere più del doppio rispetto al 2024 a livello globale. Con un relativo incremento dell'engagement e dell'utilizzo effettivo della piattaforma.\r\nIl futuro\r\nAdalte è già proiettato al futuro: tra la fine di dicembre 2025 e gennaio 2026, si prevede l'integrazione di quattro nuovi fornitori di altissimo livello. Queste partnership strategiche riguarderanno destinazioni considerate cruciali per la crescita nel 2026 e 2027: Stati Uniti, Nord Europa, Giappone e Sudafrica.\r\n\r\n«Il lavoro da compiere è ancora tantissimo, sia dal punto di vista del numero di fornitori – che vogliamo portare in dote già dal 2026 ai nostri partner italiani – che in termini di prodotto. Ad esempio, siamo impegnati per far sì che sempre più fornitori aggiungano al loro catalogo pacchetti nelle destinazioni più importanti ed estensioni mare, che in tanti paesi sono la soluzione per offrire un’esperienza di qualità, ma anche su misura ai propri clienti».","post_title":"Adalte archivia un anno record: triplicate le prenotazioni","post_date":"2025-12-22T11:28:27+00:00","category":["tour_operator"],"category_name":["Tour Operator"],"post_tag":[]},"sort":[1766402907000]}]}}
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