11 marzo 2022 09:07
Air Transat e Porter Airlines hanno siglato un accordo di code share per l’estate 2022: una prima fase si concentrerà sul collegamento delle basi di Porter al Billy Bishop Toronto City Airport e Halifax-Stanfield verso l’hub di Air Transat a Montreal-Trudeau, fornendo ai passeggeri di entrambi i vettori una maggiore selezione di voli di connessione in Canada, negli Stati Uniti e a livello internazionale.
Ogni vettore commercializzerà, sotto il proprio codice e licenza, i voli operati dall’altro partner, permettendo ai clienti di combinare segmenti di volo su un unico biglietto e di registrare il proprio bagaglio una sola volta.
Porter porterà il suo codice sui voli operati da e per Montréal su 11 destinazioni europee (Atene, Barcellona, Bruxelles, Lisbona, Londra, Lione, Madrid, Parigi, Porto, Tolosa e Venezia), 13 destinazioni del Sud (Cancun, Cayo Coco, Holguin, La Romana, Montego Bay, Port-au-Prince, Puerto Plata, Puerto Vallarta, Punta Cana, Roatan, Samana, Santa Clara e Varadero), cinque destinazioni negli Stati Uniti (Fort Lauderdale, Los Angeles, Miami, Orlando e San Francisco) e due destinazioni nazionali (Calgary e Vancouver). Air Transat metterà il suo codice sui voli di Porter da e per Toronto (Billy Bishop) e Halifax, collegandosi a tutte le destinazioni di cui sopra a Montreal.
“Questo incoraggiante accordo riunisce due marchi pluripremiati e focalizzati sul viaggiatore, i cui orari di volo sono complementari, e crea grandi opportunità per i clienti che cercano qualità e viaggi comodi – commenta il presidente e ceo di Transat Annick Guérard –. Fornendo una migliore connettività, non solo migliorerà la nostra offerta di destinazioni per i nostri clienti canadesi e internazionali, ma farà anche risparmiare loro tempo e renderà i loro viaggi più facili”.
“Questo accordo di code-sharing con Air Transat completa piacevolmente i nostri piani di crescita – ha sottolineato Michael Deluce, presidente e ceo di Porter Airlines -. L’introduzione di un accesso senza soluzione di continuità ai mercati internazionali, dove Air Transat ha lasciato il segno, è un vantaggio particolarmente grande per i nostri passeggeri”.
Le rotte finali rimangono soggette all’ottenimento di tutte le approvazioni normative necessarie. Dopo tali approvazioni, l’accordo dovrebbe essere attuato nell’estate del 2022.
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[post_content] => Quattro stagioni, quattro occasioni differenti per scoprire la provincia cinese dello Jiangsu. Il territorio, situato nella parte orientale della Cina e affacciato sul mar Giallo che ne lambisce le coste per oltre 1.000 km, è infatti una destinazione ideale lungo tutto l'arco dell'anno.
Cominciamo dall'inverno alle porte, il periodo adatto per un intrigante itinerario di 8-12 giorni alla scoperta della cultura e delle tradizioni di alcune città di Jiangsu: Nanchino, Yangzhou, Huai'an e Xuzhou. Un'immersione nelle calde sorgenti ternali dove lasciarsi trasportare dal fascino delle usanze popolari.
La primavera nello Jiangsu rappresenta una vera e propria esplosione di fiori colorati, che si schiudono con profumi inebrianti: un incanto per gli occhi di tutti i viaggiatori che percorreranno le strade attraverso un viaggio di 7-10 giorni fra le città di Wuki, Nanchino, Yangzhou, Taizhou e Yancheng.
Un tour di 8-14 giorni da vivere nella calda estate è l'occasione giusta per andare alla scoperta dei percorsi e degli angoli più caratteristici di sei città che sono sinonimo di "paradisi sull'acqua" dello Jiangsu. Si tratta di Suzhou, Changzhou, Zhenjiang, Nantong, Lianyungang e Xuzhou. La stagione consente di approfittare delle acque fresche per sfuggire dalla calura estiva, attraverso un viaggio tra le più affascinanti località fluviali dell'intera Cina.
Che dire, infine, dell'autunno, la stagione perfetta per entrare in contatto con la natura incontaminata e incontrare la lunga tradizione culinaria dello Jiangsu, costellata di prelibate specialità gastronomiche. Un viaggio di 7-10 giorni con tappe a Suzhou, Nanchino, Huai'an, Suqian e Yancheng, consente di approfittare delle tante opportunità di degustazioni. Ma l'autunno è anche il periodo ideale per osservare gli uccelli e la fauna selvatica.
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[post_content] => Sita ha siglato una nuova intesa con Idemia Public Security - società specializzata in computer vision e tecnologie digitali, biometria e sicurezza - per affrontare le principali sfide nella gestione dei bagagli e nelle operazioni aeroportuali.
Insieme, le due aziende, puntano a migliora l'efficienza operativa e ad offrire un'esperienza più fluida sia ai viaggiatori che alle compagnie aeree. Con la forte ripresa dei viaggi aerei in tutto il mondo - secondo il Baggage IT Insights 2024 di Sita, il numero di passeggeri è infatti salito a 5,2 miliardi nel 2023, superando i livelli del 2019 - la necessità di una gestione efficiente dei bagagli è più impellente che mai.
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[post_content] => L'attesa è finita. La cattedrale di Notre Dame di Parigi riaprirà le porte al pubblico il prossimo 8 dicembre. Dopo cinque anni di intensi lavori di restauro dovuti all'incendio del 15 aprile 2019, questo monumento tornerà ad accogliere i viaggiatori di tutto il mondo. Civitatis celebra l'evento compilando le cinque cose da sapere per godere appieno della riapertura di questo capolavoro dell'arte gotica.
1- Discorso di riapertura e messa inaugurale
La riapertura di Notre Dame inizierà il 7 dicembre con un discorso del presidente francese Emmanuel Macron nell'atrio della cattedrale, seguito da un concerto inaugurale con artisti di spicco. Si prevede che circa 3 mila persone parteciperanno a questo evento. Il giorno ufficiale della riapertura sarà l'8 dicembre, con una messa solenne celebrata all'interno della chiesa. Seguirà un periodo speciale di otto giorni, durante i quali la cattedrale sarà aperta sia ai fedeli parigini sia ai visitatori fino alle 22. Dal 16 dicembre Notre Dame riprenderà il suo normale funzionamento.
2- Ingresso e prenotazione gratuiti
A partire dal 16 dicembre, i visitatori potranno di nuovo camminare normalmente sotto le volte di Notre Dame e ammirare la sua magnifica architettura. Le prenotazioni per l'accesso alla cattedrale saranno disponibili all'inizio di dicembre e continueranno a essere gratuite. Dovranno essere effettuate attraverso una piattaforma online per limitare gli accessi.
3- Rivendicazione turistica
Si stima che, dopo la riapertura, Notre Dame sarà visitata da 15 milioni di turisti all'anno. Le visite di gruppo, sia culturali sia di pellegrinaggio, possono essere programmate a partire dall'8 giugno 2025, rispettivamente a Pentecoste. Per chi arriva senza prenotazione sarà allestita una coda spontanea, anche se ciò potrebbe comportare lunghi tempi di attesa. Inoltre, con Civitatis è possibile effettuare un tour della cattedrale di Notre Dame, compreso l'ingresso alla cripta, dove si potranno scoprire i segreti della sua riapertura e le curiosità di questo gioiello gotico.
4- Costo dei lavori di restauro
La ricostruzione di Notre Dame è stata un progetto titanico che ha richiesto un investimento di 700 milioni di euro. Questo sforzo, reso possibile da 846 milioni di euro di donazioni provenienti da 150 Paesi, ha coinvolto 250 aziende e centinaia di artigiani altamente qualificati.
5- Trasformazione ecologica
Anche i dintorni di Notre Dame saranno rinnovati con un approccio sostenibile a partire dal 2025. Verranno creati 1.800 metri quadrati di spazio verde e piantati 160 alberi. Inoltre, un ex parcheggio in disuso è stato trasformato in un ingresso accessibile ai turisti, combinando funzionalità e design ecologico.
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[post_content] => Mapo Travel si appresta a chiudere l'anno con un fatturato in crescita del 50% sul 2023. “I risultati migliori (+55%) arrivano dai tour in Egitto e Turchia, con ottimi riscontri sia come turismo individuale sia per i viaggi di gruppo, grazie alle partenze dai principali aeroporti del Nord e del Sud Italia - spiega la general manager del to, Barbara Marangi -. I nostri viaggiatori hanno espresso particolare apprezzamento per le guide e i plus offerti in loco, per la qualità delle strutture e dei servizi. Numeri in salita anche per il mare Italia, da sempre nostro core business, con la Puglia regina dell’estate”.
Per gli ultimi giorni del 2024, l'operatore annuncia quindi l’apertura per le festività di Capodanno delle strutture a gestione diretta: il Mapo Hotel Santa Lucia di Santa Cesarea Terme e il Mapo Resort Villa Hermosa di Porto Cesareo. Molta attenzione anche al lungo raggio del brand Mapo World con webinar organizzati in collaborazione con gli enti del turismo di Oman e Giappone.
“Torino, Trento, Vicenza, Verona tra ottobre e novembre, e adesso Ravenna, Roma e Bari, sono solo le ultime tappe di un roadshow che dura tutto l’anno e che anche nel 2025 ci porterà a incontrare tanti agenti di viaggio sul territorio - aggiunge il direttore commerciale, Fabrizio Celeghin -. Questi momenti di formazione, di condivisione del lavoro fatto dai nostri esperti sulle destinazioni è fondamentale per costruire viaggi tailor made, cuciti addosso al cliente finale”.
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[post_content] => Quattro tappe, a Roma, Milano, Bologna e Napoli, per il roadshow invernale di Italo che una volta ancora incontra le agenzie di viaggio per illustrare la winter 2024-25.
“Nell’ultimo anno abbiamo rafforzato e consolidato le sinergie con le agenzie di viaggio - commenta il direttore commerciale, Fabrizio Bona -. La nostra offerta è sempre più capillare, siamo un gruppo intermodale in grado di coprire tutto il territorio nazionale ed abbiamo fatto anche il nostro debutto all’estero. La combinazione treno più bus ci ha permesso di esplorare questi nuovi mercati, sicuramente sarà un primo passo e presto estenderemo la nostra presenza anche in altre nazioni europee”.
Il network conta 118 servizi al giorno, 54 città collegate e 62 stazioni ferroviarie servite, a cui si aggiungono i servizi treno + bus grazie ai 100 Itabus in flotta. Trenta servizi intermodali (con la comodità di un unico biglietto) che servono h24 tutta Italia (viaggi anche notturni per ottimizzare i tempi di percorrenza) ed ora vanno anche all’estero, servendo località quali Lubiana e Zagabria. Mete estere collegate alle principali città italiane, raggiungibili la combinazione treno Italo fino a Mestre e da lì bus dedicato.
Sei servizi al giorno (3 di andata e 3 di ritorno) da località quali Napoli, Roma, Firenze, Bologna, Ferrara, Padova, Venezia, Trieste, Verona, Milano e Torino. Un primo passo, propedeutico per espandere il network europeo della compagnia, che oggi fa dell’intermodalità un pilastro nella sua strategia di crescita. Ci sono, infatti, anche le connessioni con i treni regionali acquistabili direttamente con un’unica transazione dai canali Italo: il biglietto combined diventa più fruibile, completo e accattivante.
Attenzione crescente per il mondo corporate attraverso accordi con grandi aziende e Pmi (per le quali è stato studiato un sistema di triangolazioni apposito, col supporto delle agenzie di viaggio). Anche in quest’ottica, dedicata ai business traveller, la società ha lanciato il restyling delle Lounge Italo Club, gli esclusivi spazi in stazione dove si può attendere il proprio treno in totale comfort e relax, con wi-fi, quotidiani e ristorazione fresca sempre disponibile. Dopo Roma e Milano, nei prossimi giorni verrà inaugurata la nuova sala di Bologna e nella prima metà del 2025 nuovo look per la lounge di Firenze Santa Maria Novella.
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Il traffico internazionale
Sul fronte leisure spicca ancora una volta l’andamento positivo del segmento internazionale: tra i mercati maggiormente performanti, confermano la propria leadership Stati Uniti, Regno Unito, Spagna e Olanda. Segnali incoraggianti in vista della prossima sfida, quella del Giubileo: previsti, infatti, 35 milioni di arrivi turistici che genereranno 105 milioni di presenze ossia un raddoppio atteso dei flussi per una spesa turistica di 16,7 miliardi di euro.
“Oggi la nostra forza consiste nel saper rispondere e soddisfare le esigenze del comparto business così come di quello leisure. Siamo flessibili e questo ci ha consentito di crescere continuamente su più fronti. Per il 2025 il Giubileo rappresenta una grande opportunità che sappiamo già come cogliere, intercettando la forte domanda che arriva dall’estero” sottolinea Marco De Angelis, direttore vendite Italo.
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[post_content] => Favorire la crescita della domanda del Nord, che oggi pesa per circa la metà del fatturato Italia, in modo da farle raggiungere lo stesso peso che l'area ha sul pil nazionale. A spanne, si tratta di circa sette punti percentuali di share in più. E' questo l'obiettivo alla base dell'apertura dei nuovi uffici milanesi di Msc Crociere, inaugurati oggi ufficialmente dopo un soft opening durato cinque mesi. A raccontare strategie e target dell'operatore italo-svizzero l'amministratore delegato della compagnia, Gianni Onorato: "La sede meneghina è un chiaro segnale di maggiore attenzione al mercato locale e ai partner agenziali del Nord. Qui sarà trasferita la direzione marketing e comunicazione, nonché una parte consistente del nostro sales".
Genova sarà per Milano quello che Civitavecchia è già per Roma
L'operazione permetterà tra le altre cose di incrementare le azioni di micro-marketing sul territorio: da iniziative come quella già realizzata a inizio anno con la Rinascente, che sarà ripetuta, al supporto a realtà sportive anche minori dell'hinterland milanese. "Non solo: per spingere ulteriormente il Nord Italia abbiamo tutte le intenzioni di sfruttare le sinergie attivabili con l'acquisizione di Italo. Quando termineranno i lavori per il terzo valico, la nostra idea è che Genova diventi per le crociere da Milano un po' quello che Civitavecchia è già per Roma".
Il Nord decisivo per il successo del prodotto Explora
C'è poi un altro aspetto da non sottovalutare: con il lancio del brand Explora Journeys al fianco del prodotto Yacht Club è cresciuta infatti la presenza dell'offerta Msc nel segmento più alto del settore. E ancora una volta il mercato del Nord, con la sua maggiore capacità di spesa media, è chiave per la completa affermazione del prodotto lusso in Italia: "In questo segmento la nostra Penisola non ha ancora assunto il ruolo che ha per il resto della nostra offerta. Certo, Explora è un prodotto nuovo, soprattutto per il mercato europeo, dove praticamente non esisteva sino a poco più di un anno fa. E' comprensibile quindi che le risposte migliori le abbiamo ricevute soprattutto dai paesi dell'area anglo-sassone già abituati a questo tipo di offerta. Ma sono sicuro che con l'aiuto delle agenzie, insieme ai nostri investimenti in Nord Italia, presto otterremo le soddisfazioni sperate anche nel mercato tricolore. Senza considerare che in quest'area della Penisola non sono poche le persone abituate a fare due vacanze all'anno".
Tante le novità per il 2025
In tale contesto Msc si prepara a un 2025 in ulteriore crescita: "Complessivamente puntiamo a superare quota 5 milioni di passeggeri - ha proseguito Onorato -. E questo grazie anche alla novità World America, che debutterà il 9 aprile da Miami. Città nella quale l'anno prossimo inaugureremo anche il nostro nuovo terminal passeggeri in grado di movimentare 36 mila passeggeri. Senza dimenticare l'apertura dell'hub a Barcellona, per un'offerta di crociere sempre più accessibile da ogni parte d'Europa. E poi c'è la novità Alaska, che partirà nel 2026 ma che ha già ottenuto ottimi riscontri proprio dall'Italia, per un prodotto per la prima volta non nordamericano a queste latitudini".
Oltre 100 mila crocieristi italiani nel Mediterraneo in inverno
Focus sugli investimenti anche per il vice president Southern Europe di Msc Crociere, Leonardo Massa: "Alla World Europa seguiranno negli anni successivi altre tre unità della classe World Europa da 2.600 cabine ciascuna. E poi ci sono le ulteriori quattro Explora in arrivo. Chi investe così tanto oggi nel settore dei viaggi? Senza contare le innovazioni di prodotto, come le crociere d'inverno: all'inizio nessuno ci credeva. Quest'anno contiamo di portare oltre 100 mila italiani nel Mediterraneo durante la stagione più fredda".
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[post_content] => Ieri, l’assemblea generale di Confindustria Alberghi ha visto il passaggio di testimone da Maria Carmela Colaiacovo alla nuova presidente Elisabetta Fabri.
Quest'ultima, presidente di Starhotels, ha assunto con entusiasmo la guida dell'associazione, sottolineando l’importanza strategica del settore dell’ospitalità per il sistema economico italiano. “Per me rappresenta un grande onore e una responsabilità che accolgo con entusiasmo - esordisce -. Credo fermamente che il nostro settore sia un pilastro strategico per il Paese, rappresentando l’eccellenza italiana nel mondo".
Nel suo intervento, la presidente ha ribadito l’urgenza di restituire dignità e visibilità alle istanze del comparto e di riportare il turismo al centro dell’agenda economica, conferendogli la stessa rilevanza di altri settori industriali. Ha evidenziato la necessità di mappare le competenze mancanti e di attuare politiche per attirare giovani talenti, riducendo il costo del lavoro in maniera strategica per favorire l’occupazione nelle fasce giovanili e nei periodi di bassa stagione. Fabri ha posto l’accento sull’importanza di promuovere una gestione ambientale e sociale del turismo italiano, lavorando per contrastare la stagionalità e sviluppare strategie che rendano le destinazioni attrattive tutto l’anno. La nuova presidente ha inoltre sottolineato il bisogno di semplificare la burocrazia e garantire il rispetto delle regole da parte delle nuove forme di ospitalità, ascoltando le proposte degli associati per migliorare ulteriormente l’operato dell’associazione.
Daniela Santanchè, ministro del turismo, è intervenuta all'incontro per evidenziare la resilienza del settore negli ultimi anni e il ruolo chiave del turismo non solo come pilastro economico ma anche come 'ponte di pace' in un mondo segnato da conflitti e incertezze. “Il turismo è stato colpito duramente negli ultimi anni ma oggi possiamo celebrare una ripresa che è merito non delle politica ma degli operatori e delle imprese del settore” dichiara il ministro, sottolineando come il 2023 rappresenti un anno record per il turismo italiano, spartiacque per inaugurare "una nuova era di eccellenza".
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Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato, ha proposto alla tavola rotonda una riflessione sul futuro del settore, evidenziando progressi e criticità. “Oggi vedo un’idea più chiara di dove l’Italia vuole andare nel turismo - ha dichiarato -. Trovo che ci sia più competenza e più visione rispetto al passato”. Centinaio ha quindi ribadito la necessità di lavorare in squadra, evidenziando le difficoltà legate alla frammentazione delle competenze tra Governo e Regioni.
In merito al rapporto tra settore alberghiero ed extralberghiero, Centinaio ha sottolineato l’importanza della reciprocità, invocando regole comuni per garantire equità e sicurezza. Sul tema della tassa di soggiorno, si è detto contrario agli incrementi, ribadendo la necessità di trasformarla in una tassa di scopo, destinata a progetti specifici e non a colmare buchi di bilancio. Critico anche l'approccio recente al problema dell’overtourism, che secondo Centinaio non si combatte con l'aumento dei balzelli per i turisti, ma con strategie di comunicazione turistica innovative, capaci di valorizzare le cosiddette destinazioni minori e il patrimonio meno noto del Paese. “Dobbiamo raccontare un’Italia diversa, dal Brennero a Lampedusa. Solo così potremo combattere efficacemente l'overtourism. Basta continuare a pensare di poter spennare i turisti”.
Ad intervenire alla tavola rotonda, anche Leopoldo Destro, recentemente nominato responsabile dei settori trasporti e turismo di Confindustria, che ha sottolineato l’importanza di inserire il turismo al centro delle strategie economiche nazionali, riconoscendone il ruolo cruciale come motore del PIL italiano. “Per la prima volta Confindustria ha voluto inserire nel proprio organigramma una delega al turismo e questo è significativo - ha esordito -. L’industria del turismo deve essere parte integrante di una visione industriale condivisa, con piani concreti che presenteremo al ministro Santanchè e al premier per dimostrare la rilevanza di risorse adeguate e regole chiare". Destro ha insistito sulla necessità di una maggiore equità e competitività nel settore, con particolare riferimento alle normative per gli affitti brevi; ha quindi evidenziato l’urgenza di un sistema di formazione più strutturato, con scuole di alta specializzazione capaci di preparare i giovani alle sfide del mercato: “Dobbiamo lavorare per creare un ecosistema che supporti non solo le aziende, ma anche le risorse umane, offrendo formazione qualificata e infrastrutture adeguate".
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[post_content] => "Milano rappresenta una destinazione strategica all'interno del nostro network europeo: non solo per il traffico leisure ma anche per quello business. Di conseguenza, il nostro obiettivo finale è quello di arrivare ad operare frequenze giornaliere sulla rotta": così Shinichi Inoue, presidente e ceo di Ana, All Nippon Airways, a margine dell'evento di gala che ieri sera ha visto protagonista la compagnia aerea giapponese al Four Seasons Milano.
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