13 giugno 2022 12:33
Si sposta dalla seconda metà del 2022 al secondo trimestre del 2023 la data di debutto della Resilient Lady, terza nave della flotta Virgin Voyages. Lo annuncia la stessa compagnia, ammettendo che la “decisione non è stata facile”, ma dovuta a problemi nella catena delle forniture, a cui si sarebbero aggiunte ulteriori criticità legate alla questione equipaggi e dovute alla guerra in Ucraina.
Nonostante il rinvio della Resilient Lady, il ceo Tom McAlpin si è dichiarato comunque soddisfatto di quanto fatto finora dalla propria compagnia: “Come nuova realtà che sta iniziando proprio ora la propria avventura, siamo contenti dei risultati raggiunti l’anno passato e guardiamo al futuro con ottimismo. L’entusiasmo con cui sono state accolte la Scarlet e la Valiant Lady è incredibile”. Virgin contatterà tutti gli agenti di viaggio e gli ospiti coinvolti nel ritardo. La compagnia intenderebbe proporre loro un voucher Future voyage credit (Fvc) pari al doppio del valore del pacchetto acquistato, oppure il rimborso totale più un Fvc equivalente al 25% del costo della prenotazione. Agli agenti dovrebbe essere inoltre garantita la commissione già pagata.
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[post_content] => Virgin Atlantic e Travelport hanno annunciato un nuovo accordo. L'accordo prevede la distribuzione di tutti i contenuti di Virgin Atlantic, compresa la futura distribuzione di NDC, soggetta ad implementazione, attraverso la piattaforma Travelport+.
Questo rinnovato accordo rafforza la relazione in corso tra Travelport e Virgin Atlantic nell’ambito del retail dei viaggi, assicurando alle agenzie collegate a Travelport l'accesso continuo ai contenuti più solidi e arricchiti di Virgin nella piattaforma Travelport+. Inoltre, Virgin Atlantic sta utilizzando la soluzione completa di branding di Travelport per migliorare il modo in cui i prodotti e gli accessori vengono visualizzati sugli schermi degli agenti con una grafica ricca e descrizioni dettagliate, in modo che gli agenti possano acquistare, confrontare e personalizzare le opzioni per i viaggiatori in maniera fluida.
"Il nostro accordo rinnovato con Travelport, insieme alla futura fornitura dei contenuti NDC di Virgin Atlantic, illustra il nostro impegno a creare valore e a offrire moderne esperienze di vendita al dettaglio alla comunità delle agenzie e ai nostri viaggiatori", ha dichiarato Juha Jarvinen, Chief Commercial Officer di Virgin Atlantic. "Travelport+ offre capacità di vendita al dettaglio e di merchandising che garantiscono ai rivenditori di viaggi di offrire ai nostri clienti più scelte e le migliori opzioni di Virgin Atlantic".
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In occasione della Genova Smart Week, è stata Caterina Rampini, vicepresidente e ad di Rampini, a presentare uno dei quattro Autobus Rampini recentemente consegnati, facente parte dell'ultimo accordo con Genova.
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[post_content] => Non ci siamo. La questione passaporti non si risolve. Anzi, peggiora. E' sempre più difficile averne uno in tempi ragionevoli: dieci mesi di attesa a Venezia, quasi otto a Bolzano, sette a Cagliari, solo per avere l’appuntamento in questura; in sei città su 17 non è stato nemmeno possibile prenotare l’appuntamento: Bologna, Genova, Milano, Pordenone, Potenza e Torino. A un anno dalla prima rilevazione, Altroconsumo ha aggiornato l’inchiesta relativa ai passaporti. E i risultati sono allarmanti. Non solo la situazione non è migliorata; i tempi in molte città si sono persino allungati. Uniche eccezioni positive: Perugia, dove il primo appuntamento è addirittura il giorno dopo, e Pescara.
Il ministro Santanché esulta per il progetto Polis. Ma così com'è serve a poco
Ora però arriva la novità del progetto Polis: da questo mese di dicembre le Poste italiane sono abilitate a erogare i passaporti. La novità è stata salutata dal governo, e più in particolare dal ministro Santanché, come una soluzione che "va ad affrontare in maniera strutturale una problematica, quella del rilascio dei passaporti, che ha pesato molto nei mesi scorsi. Come sempre affrontiamo pragmaticamente i problemi a cui cerchiamo di fornire soluzioni strutturali e durature nel tempo a favore degli italiani”. Bene, si dirà. Almeno è un tentativo. Ma c'è un però. E non di poco conto. Come bene evidenziato dalla ricerca Altroconsumo, i veri guai sono nelle grandi città. Perché è lì che si forma un imbuto difficilmente superabile. Il fatto è che il progetto Polis è attivo solamente nei comuni con meno di 15 mila abitanti. In quelle località, cioè, dove il problema passaporto non c'è. O se c'è, è minimo. Sembra una battuta di qualche genio della comicità. Invece è tutto vero.
In termini di costi in Europa peggio dell'Italia fa solo il Portogallo
Tornando alla ricerca Altroconsumo: non solo i tempi di attesa sono lunghissimi, ma anche i costi risultano molto elevati per le tasche dei cittadini. Il passaporto italiano è tra i più costosi in Europa, anche quello per i minori che ha una durata più breve. In Italia, infatti, fare o rinnovare il passaporto costa 116 euro. Gli italiani spendono quasi il quadruplo degli spagnoli (30 euro) e quasi il doppio dei tedeschi (60 euro). Comunque, molto di più di francesi (86 euro), inglesi (82,50) e olandesi (77,87 euro). Solo il Portogallo fa peggio di noi, visto che da loro il passaporto costa 65 euro ma ha una validità di soli cinque anni, con un costo annuo (13 euro) che è di poco superiore a quello del passaporto italiano (11,60 euro).
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[post_content] => Salgono a quota 129 le compagnie aeree cui è vietato solcare i cieli dell'Unione europea: la Commissione Ue ha infatti aggiornato l'elenco dei vettori soggetti a divieto operativo o restrizioni operative all'interno dell'Ue per il mancato rispetto degli standard di sicurezza internazionali.
Fly Baghdad è stata aggiunta all'elenco a causa di problemi di sicurezza identificati dall'Agenzia dell'Unione europea per la sicurezza aerea (Easa). L'aggiornamento riflette anche la decisione di mantenere il divieto sui vettori aerei certificati in Nepal, date le continue preoccupazioni sulla sicurezza rilevate durante una visita di valutazione in Nepal a settembre.
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[post_content] => «Siamo molto preoccupati della nuova Direttiva europea» così esordisce Stefano Corbari presidente di Fiavet Lazio.
«Ci preoccupa parecchio anche sei dettagli non sono ancora confermati. Però l’aria che tira non è molto buona. Noi come Fiavet nazionale abbiamo già inviato una lettera all’Unione europea preparata anche dal nostro legale, Federico Lucarelli. In cui facciamo presente una serie di dubbi e di preoccupazioni. Ci sembra anche strana questa accelerazione in questo momento di elezioni europee.
Ma qualcuno vi ha risposto?
«Per ora no. Ma guardi ci può anche essere un'idea di cambiamento, ma se c’è un po’ di dialettica e di dialogo fra le parti, se le cose non vengono imposte dall'alto, magari si possono fare delle modifiche. Naturalmente non siamo solo noi ad essere critici sulla direttiva. Dobbiamo aspettare che qualcuno risponda, altrimenti dovremo in ogni caso insistere ancora di più, sia noi che le altre associazioni. La cosa da evitare è che vengano prese decisioni frettolose. Anche perché vorrei ricordare di nuovo che tutto questo dibattito sulla Direttiva si fa in procinto delle nuove elezioni europee e poi ci troviamo un altro parlamento europeo, un’altra commissione e quindi la questione diventa complicata da cambiare. Sì confermo che siamo abbastanza preoccupati.
Due domande: i famosi 39 milioni stanno arrivando. Qual è la salute delle associazioni del turismo?
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Territorio
Vi vedono crescere agenzie incoming in mdo forse caotico. E' una nostra impressione o è cosdì?Incoming
Penso che ci siano molte agenzie incoming nuove, ma anche agenzie di vecchia generazione che hanno aperto ma divisione incoming. Questo porterà una saturazione del mercato nel medio periodo. Ma credo che questo sia un percorso naturale. Dopo la saturazione chi ha le basi solide rimarrà. E poi quersto rinnovamento dell'incoming locale dà molto spazio al territorio. Del resto noi come federazione abbiamo sempre spinto per promuovere anche le altre provincie, e queste nuove agenzie incoming agiscono proprio questo ambito, accendendo riflettori su territori ancora poco conosciuti. La cosa che dobbiamo promuovere è lo sviluppo dei fornitori locali. Ne beneficiano sia i colleghi che i territori.
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[post_content] => L'Austria ha avviato il conto alla rovescia per il debutto ufficiale di Bad Ischl Salzkammergut come Capitale Europea della Cultura 2024, programmato per il 20-21 gennaio prossimi.
Una grande opportunità per il turismo austriaco che accende i riflettori su una regione non così nota, in particolare al mercato italiano: «Una vera occasione considerando che addirittura per un terzo dei turisti provenienti dall'Italia la cultura è il motivo principale del viaggio - afferma Herwig Kolzer, direttore di Austria Turismo in Italia (nella foto) - e un altro terzo intraprende tour itineranti che prevedono la visita a luoghi e istituzioni culturali. Vogliamo far capire ai turisti italiani che l'Austria ha molto altro da offrire, oltre a Vienna e Salisburgo».
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Intanto, tra gennaio e ottobre 2023 «gli arrivi italiani in Austria hanno registrato una crescita del +24,7% mentre i pernottamenti sono aumentati del +20,8% rispetto al 2022: un buon risultato, anche se ancora non siamo tornati ai numeri del 2019 (meno 11,2%), al contrario di altri mercati come Germania e Paesi Bassi, che hanno già recuperato i livelli pre-pandemia. In questo quadro sono state molto positive le performance di Vienna, con un incremento degli arrivi del 49,2% e della regione del Tirolo - da sempre tra le mete preferite degli italiani - con un +28,7%. Da segnalare, poi, un significativo miglioramento dei dati di settembre e ottobre, che evidenziano un cambiamento nelle abitudini di viaggio degli italiani che mostrano un sempre maggiore interesse a questi mesi come periodo di viaggio».
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