25 October 2024

Tutti i progetti di Caboverdetime sull’isola di Sal

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Caboverdetime nasce dalla passione di Andrea Stefanina per l’incontaminata isola di Sal, nell’arcipelago vulcanico di Capo Verde. L’incontro avviene quasi per caso nel 1992 e, da allora, la terra africana nel mezzo dell’oceano Atlantico è diventata la sua seconda casa: un luogo dove creare un mondo di accoglienza, dapprima costruendo immobili, secondo il core business dello Stefanina Group, quindi con un progetto turistico strutturato, il primo realizzato sull’isola, ispirato dall’incantevole spiaggia di Santa Maria. Il gruppo Halos, parte dello sviluppo dell’azienda bresciana a Capo Verde, sta realizzando un intero isolato di strutture destinate alle vacanze, dove si può parlare in italiano, a un passo dal mare: è costituito dai 110 appartamenti già funzionanti dell’Halos Casa Resort, da altrettanti appartamenti in costruzione nell’edificio gemello Avenida Suite, nonché dalle 210 camere dell’Halos Eco Hotel, che sarà pronto tra due anni, e dal parco acquatico Halos Aqua Park in via di progettazione. Poco distante dall’Halos Casa Resort si trova poi il Sobrado Boutique Hotel che, con le sue 55 camere, fa parte non tanto del gruppo Halos, quanto di Stefanina Group, che ha anche riqualificato l’antica salina dell’isola (considerata oggi, oltre che un’attività di successo, un vero e proprio patrimonio naturalistico) ed è impegnato in uno scambio sinergico e professionale con l’isola di Capo Verde e i suoi abitanti.

L’isola del Sal è una terra selvaggia e soleggiata, battuta dal vento tra gennaio e aprile, tanto da aver dato i natali ai due più grandi campioni di kytesurf al mondo: Mitu Monteiro e Airton Cozzolino Lopez. Fu scoperta nel 1460 da un navigatore genovese al soldo dei sovrani del Portogallo, divenne punto di scalo nella rotta verso le Americhe ed è oggi patria di un popolo creolo accogliente, che vive al ritmo di melodie ritmate o malinconiche, come l’affascinante Morna, un genere la cui massima esponente è stata la grande Cesária Évora. Per secoli la ricchezza di Sal è stato il sale raccolto nella vasta caldera del vulcano estinto Pedra de Lume: venne esportato dapprima in Brasile, quindi in Africa fino al 1995. Oggi l’isola vive prevalentemente di turismo e rivela ai propri ospiti bianche spiagge bagnate da acque turchesi dove abbronzarsi e praticare il kitesurf; le saline di Pedra de Lume, dove sperimentare trattamenti di wellness e lasciarsi galleggiare nelle acque salate; luoghi incantevoli come le piscine naturali di Buracona con il suggestivo “occhio blu”; la possibilità di vivere escursioni in catamarano circondati da tartarughe e delfini, ma anche nel deserto e sulle spiagge a bordo di jeep e quad o in sella a un cavallo. Una terra da scoprire accompagnati dall’entusiasmo dello staff di Caboverdetime e dalla completezza del suo servizio al turista, a partire dal collegamento aereo settimanale in partenza ogni sabato dall’aeroporto di Bergamo, operato dalla compagnia aerea AlbaStar. «Capo Verde è un pezzo d’Europa in Africa – sottolinea Pietro Dusi, responsabile commerciale e vendite del to bresciano –. Il suo sistema turistico è molto più sviluppato di quanto si possa pensare. L’isola offre servizi adatti a ogni tipo di clientela: dai singoli alle coppie, dalle famiglie agli sportivi, fino a chi cerca un turismo di lusso». Dispone anche di 350 giorni di sole all’anno, con una temperatura media di 25 gradi, a meno di sei ore di volo dall’Italia.

 

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